L'altra sera ho voluto girare un po' nei blog.
Ho cominciato con l'aprirne uno e poi sono passata da uno ad un altro a seconda di cosa mi attirava di più.
Alla fine ne ho trovato tanti che ormai sono stati abbandonati da mesi.
Tutti hanno iniziato con idee, entusiasmo, voglia di comunicare agli altri le proprie gioie o i propri rancori, di raccontare le fasi più importanti della loro giornata della loro vita, o il malcontento se qualcosa era considerato ingiusto.
Ho trovato fotografie di viaggi, di compleanni, di tovagliette ricamate, di dolci, ricette di cucina di ogni popolo e cultura, foto di manifestazioni, di scontri allo stadio.... Poesie, canzoni, pensieri qualche volta volgari e crudi, ma sempre e solo le sensazioni che in quel momento voleva trasmettere chi scriveva.
Elenchi di amici-lettori che a loro volta hanno aperto altri blog come una catena infinita fatte di maglie saldamente legate fra loro. Continuo ad aprire e continuo a trovare blog abbandonati chiusi da mesi. Oppure qualcuno che viene scritto talmente saltuariamente che ho la sensazione che anche chi l'ha aperto possa essersi dimenticato che esiste.
Sfoglio le pagine come fossero un album di foto, di ricordi preziosi.
Piano piano ho la sensazione che invece di essere partecipe di gioie o di dolori, sia entrata non invitata nella vita di altri.
Il mio lavoro di ricercatrice diventa certosino. Mi ha sempre divertito andare in biblioteca cercare fra i volumi e cominciare a prenderne uno e poi un altro dietro a citazioni, a indizi che mi portavano lontano da dove avevo cominciato facendomi scoprire cose inaspettate, ma non per questo meno gradevoli. Soltanto che internet permette una ricerca più veloce, meno lenta meno fisica, sì fisica perchè in una biblioteca bisogna alzarsi e girare fra gli scaffali, salire sugli scalei e cercare e ammucchiare davanti a sè in un tavolo tuti i volumi trovati.
Mi ritrovo, adesso, spesso con pagine e pagine aperte in fondo allo schermo e non capisco come il mio computer possa reggere a tanto peso, forse è abituato a questo tipo di lavoro sa che deve farlo per la mia curiosità. Forse ho creato un'anima nel mio pc e da amico fedele sa che non può abbandonarmi. Però mi manca il lavoro in biblioteca.
Ritorniamo ai blog. Comincio a vedere foto di salotti, di camere, di cucine, giardini .... risate gioia per occasioni come matrimoni nascite bagnetti di bambini, ancora compleanni.
I sorrisi cominciano ad assumere la forma di cose forzate, le feste non gradite, l'abbandono del blog deve essere stato provocato da qualcosa.
Possibile che chi aveva cominciato a mettere ogni giorno la foto del proprio bambino appena nato abbia smesso di fare le fotografie? Possibile che non abbia più senso veder crescere e lasciarle come ricordo al proprio figlio?
Vi ricordate quando una volta si facevano le foto una volta all'anno oppure due tre volte nella propria vita. Adesso le macchine fotografiche sfornano fotogramma per fotogramma, "addirittura ci sono anche quelle che scattano la foto prima che uno abbia tirato fuori la macchina o si sia messo in posa. Tanto il loro uso è quello fare una foto e allora perchè non farla prima?"
Ci credete che possa succedere questo prima o poi ?
Cosa ha provocato l'abbandono, il non tornare più dove hanno postato l'emozione del momento.
Ogni uomo "prova" qualcosa in ogni secondo della giornata, dolori o gioie che possono durare per molto tempo o per la frazione di un attimo.
Cosa può stimolare il lasciare tutto quello che abbiamo costruito con gioia per un periodo?
Non è una migrazione per fame, non è l'abbandono per una guerra, non è una fuga in piena notte perchè la vita è in pericolo, per cui viene lasciato tutto senza prendere niente.
Ho un sospetto!!! LA NOIA?
La NOIA di qualcosa di ripetitivo.
La NOIA !, perchè il proprio cervello non riesce più a trovare nessuno stimolo o almeno a " fabbricare" alcun interesse per continuare?
La NOIA !, quel "sentire" assurdo che fa abbandonare legami consolidati in cerca di nuove emozioni nei rapporti interpersonali?
La NOIA !, quella che fa abbandonare gruppi di amici se qualcuno non tiene il passo?
La NOIA !, quella che fa andare in cerca di "avventure", di nuove emozioni le generazioni di giovani tramite le droghe?
La NOIA !, cosa si può inventare di assurdo se si è "colpiti" dalla NOIA?
La NOIA !, il dramma della civiltà moderna, quella cosa che proviamo e per cui non riusciamo più a divertirci? Tanto che addirittura si inventano giochi tipo Secon life oppure la caccia all'uomo con pistole ad acqua? E se qualcuno si annoierà ancora e ad un certo punto decide di sostituire queste armi giocattolo con armi vere, cosa succederà? Saremmo preparati di fronte a questa nuova NOIA?
Ho cominciato con l'aprirne uno e poi sono passata da uno ad un altro a seconda di cosa mi attirava di più.
Alla fine ne ho trovato tanti che ormai sono stati abbandonati da mesi.
Tutti hanno iniziato con idee, entusiasmo, voglia di comunicare agli altri le proprie gioie o i propri rancori, di raccontare le fasi più importanti della loro giornata della loro vita, o il malcontento se qualcosa era considerato ingiusto.
Ho trovato fotografie di viaggi, di compleanni, di tovagliette ricamate, di dolci, ricette di cucina di ogni popolo e cultura, foto di manifestazioni, di scontri allo stadio.... Poesie, canzoni, pensieri qualche volta volgari e crudi, ma sempre e solo le sensazioni che in quel momento voleva trasmettere chi scriveva.
Elenchi di amici-lettori che a loro volta hanno aperto altri blog come una catena infinita fatte di maglie saldamente legate fra loro. Continuo ad aprire e continuo a trovare blog abbandonati chiusi da mesi. Oppure qualcuno che viene scritto talmente saltuariamente che ho la sensazione che anche chi l'ha aperto possa essersi dimenticato che esiste.
Sfoglio le pagine come fossero un album di foto, di ricordi preziosi.
Piano piano ho la sensazione che invece di essere partecipe di gioie o di dolori, sia entrata non invitata nella vita di altri.
Il mio lavoro di ricercatrice diventa certosino. Mi ha sempre divertito andare in biblioteca cercare fra i volumi e cominciare a prenderne uno e poi un altro dietro a citazioni, a indizi che mi portavano lontano da dove avevo cominciato facendomi scoprire cose inaspettate, ma non per questo meno gradevoli. Soltanto che internet permette una ricerca più veloce, meno lenta meno fisica, sì fisica perchè in una biblioteca bisogna alzarsi e girare fra gli scaffali, salire sugli scalei e cercare e ammucchiare davanti a sè in un tavolo tuti i volumi trovati.
Mi ritrovo, adesso, spesso con pagine e pagine aperte in fondo allo schermo e non capisco come il mio computer possa reggere a tanto peso, forse è abituato a questo tipo di lavoro sa che deve farlo per la mia curiosità. Forse ho creato un'anima nel mio pc e da amico fedele sa che non può abbandonarmi. Però mi manca il lavoro in biblioteca.
Ritorniamo ai blog. Comincio a vedere foto di salotti, di camere, di cucine, giardini .... risate gioia per occasioni come matrimoni nascite bagnetti di bambini, ancora compleanni.
I sorrisi cominciano ad assumere la forma di cose forzate, le feste non gradite, l'abbandono del blog deve essere stato provocato da qualcosa.
Possibile che chi aveva cominciato a mettere ogni giorno la foto del proprio bambino appena nato abbia smesso di fare le fotografie? Possibile che non abbia più senso veder crescere e lasciarle come ricordo al proprio figlio?
Vi ricordate quando una volta si facevano le foto una volta all'anno oppure due tre volte nella propria vita. Adesso le macchine fotografiche sfornano fotogramma per fotogramma, "addirittura ci sono anche quelle che scattano la foto prima che uno abbia tirato fuori la macchina o si sia messo in posa. Tanto il loro uso è quello fare una foto e allora perchè non farla prima?"
Ci credete che possa succedere questo prima o poi ?
Cosa ha provocato l'abbandono, il non tornare più dove hanno postato l'emozione del momento.
Ogni uomo "prova" qualcosa in ogni secondo della giornata, dolori o gioie che possono durare per molto tempo o per la frazione di un attimo.
Cosa può stimolare il lasciare tutto quello che abbiamo costruito con gioia per un periodo?
Non è una migrazione per fame, non è l'abbandono per una guerra, non è una fuga in piena notte perchè la vita è in pericolo, per cui viene lasciato tutto senza prendere niente.
Ho un sospetto!!! LA NOIA?
La NOIA di qualcosa di ripetitivo.
La NOIA !, perchè il proprio cervello non riesce più a trovare nessuno stimolo o almeno a " fabbricare" alcun interesse per continuare?
La NOIA !, quel "sentire" assurdo che fa abbandonare legami consolidati in cerca di nuove emozioni nei rapporti interpersonali?
La NOIA !, quella che fa abbandonare gruppi di amici se qualcuno non tiene il passo?
La NOIA !, quella che fa andare in cerca di "avventure", di nuove emozioni le generazioni di giovani tramite le droghe?
La NOIA !, cosa si può inventare di assurdo se si è "colpiti" dalla NOIA?
La NOIA !, il dramma della civiltà moderna, quella cosa che proviamo e per cui non riusciamo più a divertirci? Tanto che addirittura si inventano giochi tipo Secon life oppure la caccia all'uomo con pistole ad acqua? E se qualcuno si annoierà ancora e ad un certo punto decide di sostituire queste armi giocattolo con armi vere, cosa succederà? Saremmo preparati di fronte a questa nuova NOIA?
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