SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)
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mercoledì 13 ottobre 2010
e domenica ..Van Gogh
Titolo della mostra: "Vincent Van Gogh: Campagna senza tempo e città moderna".
Si tiene a Roma al Vittoriano a promettere di essere un evento da ricordare.
E dopo una bella passeggiata a Piazza Navona per un caffè mi sembra il giusto coronamento.
martedì 17 agosto 2010
mercoledì 30 giugno 2010
IL MINESTRONE

È una delle poche persone con cui parlo volentieri. Oggi gli ho fatto leggere il mio ULISSE. Gli è piaciuto molto.
È una ribellione in piena regola: lo stomaco che dice di tornare indietro e il cervello che invece accetta lo scambio perchè si vuole "nutrire" anche lui.
È un regalo enorme poter sfogliare le pagine senza che il tempo tiranno corra e qualche bibliotecaria troppo zelante mi ricordi che la biblioteca sta per chiudere. Inoltre posso consultarlo di giorno ma anche di notte quando mi sveglio o quando non riesco più a dormire.
sabato 5 giugno 2010
ESPERIMENTI DI PENSIERO

sono sveglia i rumori della strada si stanno attenuando c'è un po' d'aria fresca penso che fino a pochi giorni fa tremavo dal freddo ho voglia di qualcosa ma se mangio ho mal di stomaco se bevo ho mal di stomaco che buffo! stamattina è passato quel mio amico dottore che ha elencato secondo lui o secondo Hammer dovrei conoscerlo? i 5 tumori psicosomatici e se poi alla fine gli ho detto che invece di pensare ai tumori vado con il mio amante qualche ora sto meglio non ho fatto una cattiva azione! me lo dici così? e come dovrei dirtelo? scusa sai ma per caso non volevo perdonami fra noi mai ho già un amante un altro non pensavo a te come possibile candidato no non è giovane anzi è vecchio vecchissimo ma funziona alla grande ma che idiota che domanda stupida! mi faccio un orzo mangio dei biscotti una fetta di pane con marmellata? lo stomaco comincia a fare il moribondo è passato anche ieri quanti ieri ci sono stati quanti ieri "faticosi"? ieri l'ultimo della serie telefonate fatte telefonate ricevute telefonate che non ho voluto fare meno male dopo tanto che provavo ho trovato N. il pittore sono stata contenta la sua voce ha qualcosa di strano di ingenuo di semplice di un uomo che mi piacerebbe conoscere di persona telefonata pesante messaggi da rispondere ha ragione L. uno dei miei amici psicologi lascialo perdere nemmeno come amico ci sono uomini che hanno in sè un fondo di insoddisfazione un malcontento cercano soltanto una vittima come faccio se non ti conosco a dirti sto bene con te già come premessa con tutta questa pedanteria il non voler capire che un'amicizia è costruita anche sugli spazi dell'altro mi avresti già fatto desistere ma ho promesso di mangiare insieme l'orzo è pronto fetta di pane e marmellata pesche o fragole? pesche la adoro vorrei sapere che ore sono che importa tanto non ho sonno Canetti Ferrer Manfredi Alberti Sicuteri lillim lilith Talmud... nomi nomi nomi ce la farò a ricordarli tutti non so giocare a scacchi non ho tempo per imparare e poi imparerei o è solo per accontentare qualcuno? i sandali di mia figlia mamma non li voglio fanno schifo non importa li compro io ma forse se li misuro di nuovo conosco i miei polli questione di psicologia devo organizzarmi mettere insieme quei numeri che mi hanno dato all'ospedale in caso di emergenza mettere tutto in una cartellina? comprare una agenda-rubrica? mi chiama L. da Catania è tanto che non telefona però obbligatoria tutti i giorni l'email è geloso? mi chiede spiegazioni di chi scrive sulla mia pagina di Fb chissà L. di Siracusa come sta? pronto c'è il dottor... no mi spiace ha avuto un piccolo incidente sono L.B. volevo ringraziarlo delle pubblicazioni che mi ha mandato sulla storia della vostra città sui monumenti devo scrivere sui blog chissà se Indi sta meglio con il raffreddore non l'ho ancora sentito e F. come sta? A. ancora non ha chiamato prima sms telefonate ci sentivamo spesso adesso si è ridotto tutto ad una sola telefonata giornaliera accontentiamoci meglio che niente la mia amica C. andiamo a prendere un caffè? sono venuta apposta ok andiamo che ti racconto ci mettiamo a sedere ti spiego alcune cose che sono successe conta su di me se c'è bisogno ti faccio passare ti dico come si fa non mi piace approfittare mi chiedo come fanno quelli che non conoscono nessuno a livello burocratico ciao è un anno che ci conosciamo accidenti anche il maniaco degli anniversari dell'amicizia! ciao L. sono contenta che te lo sei ricordato quando vieni a Venezia? presto! quando? presto non so quando ma presto! mamma andiamo da sole non prendere la guida dell'altra volta ha fatto un casino! ha ragione lei come al solito sono troppo buona non so dire di no devo comprare un'agenda non posso continuare a tenere tutto a mente e se poi dimentico qualcosa? voglio telefonare a C. a Messina come passerai domani? qui da noi è festa anche il 3 mi sposto ci sono delle commedie incontri con l'associazione Siciliantica? no altre cose divertiti e tu? io? spero di finire qualche libro sono un po' indietro sempre libri! perchè? sempre uomini? e poi un libro è meglio di un amante non rompe non di annoia lo prendi lo lasci quando ti pare ti sussurra parole dolci ti lusinga è sempre una sorpresa non ti delude ce l'hai sempre a disposizione anche sul treno non ti fa paranoie o seghe mentali già paranoie e seghe mentali hai ragione come sempre! lo so devo scrivere un'email a F. devo ricordarmi la V Timoria che canzoni strane e poi quel ritmo ossessivo da luci psichedeliche e qualche canna fumata ritmo la fuga non mia io non fuggo purtroppo non fuggo mai forse la sua ancora ancora ancora ma quando finirà questa fuga? ritmo cuore ecco una cosa che ho notato in questi giorni non sento il cuore non è pesante non soffre non c'è! però anche la testa è leggera non sento niente dentro sono diventata una donna-robot ora mi taglio un polso e sotto la pelle trovo tanti fili e ingranaggi il sangue è olio e il mio orzo e la mia fetta di pane e marmellata di pesche dove sono? ecco un'email da E. la mia amica psicologa ma quanti ne conosco? come te la passi in Libano? quando torni in Italia? appena arrivo vengo a trovarti va bene ci conto il numero di presenze nei blog va alzato non capisco come mai quello della Borsa rimane lì ultimamente mi sembra faccia pena con tutte quelle foto mi dispiace per Indi ci teneva tanto i soldati eseguono i comandanti ordinano l'allievo deve sempre superare il maestro altrimenti ha fallito il compito di aiutarlo a cercare una strada emails quante! anche C. ha mandato qualcosa su Lilith ma risponderò tra un po' ora sto scrivendo a F. anche una zanzara! non sono appetibile non ti conviene mordermi potresti diventare come me! non hai un altro da succhiare? domattina mi alzo tardi che ore sono? 3,22 è presto non ho sonno la casa mi stavo spostando mi mancava poco i miei spazi ci andavo tutti i giorni a sistemarla quanti giorni è che non vado la casa il mio spazio da sola è finito tutto! ciao tesoro come hai passato la giornata? le solite cose stavo pensando che a luglio quando sono in Versilia ci incontriamo lo stesso a metà strada vieni con il treno? non in auto luglio! c'è tempo prima c'è giugno sì ma volevo dirtelo ti pensavo anch'io ancora telefonate email sms prima della fine della giornata chiudo tutto fine giornata quante telefonate chiacchiere saluti emails sms chat i miei racconti i miei articoli i prossimi mesi che succederà? non riesco a pensare forse mi sto difendendo così una cosa per volta un giorno alla volta senza fretta salendo un gradino e poi fermarmi quante persone sì quante persone ma se ne ama uno solo il resto è una necessità metabolica come mangiare e bere Timoria io non fuggo non fuggo mai la prima cosa che ho scritto nel blog
Ci sono dei dolori che non se ne vanno.Come un tampone ficcato nella gola.E provo a farli uscire. Urlando per poi accorgermi che non ne sono capace.Allora mi metto d'impegno a pensare ad altro. Per 10 minuti."Accidenti, chiedo solo 10 minuti di tregua dal dolore, chiedo troppo? "Si, evidentemente chiedo troppo perché rispunta e gli occhi iniziano a brillare, le labbra a serrarsi e spuntano quelle due rughe tra le sopraciglia.Perché non devo piangere.Per quale stupido motivo non devo piangere?Perché sono grande, matura, perché riesco ad elaborare qualsiasi dolore.E chi l'ha detto? Balle. Non è vero!Il tempo non fa dimenticare, il tempo ingigantisce, il tempo copre con una polvere troppo sottile per non volare appena si sbattono le ciglia, il tempo io non ce l'ho e non so dove comprarlo.I soldi non sono un problema, ce l'ho, ma non servono.Serve l'accettazione.Serve una resa senza condizioni e non sono pronta. No, non sono pronta. Aspetto, voglio superare gli scogli perchè il mare lo voglio vedere, voglio vedere il mare in tempesta, quello che mi fa paura, ma non scappo a rintanarmi sotto la barca, voglio riuscire a superare l'onda cattiva, voglio sporcarmi la bocca di sale, voglio stare a gambe aperte davanti al mare, con la faccia al vento lo sguardo sfrontato, voglio sentire il dolore quello vero quello che mi fa sentire viva e che non mi lascerà mai
rinunciare a se stessi MAI io non rinuncio a me stessa io non rinuncio a te
martedì 4 maggio 2010
SONO UNA SUPEREROINA... DI CARTAPESTA

Due giorni di vacanza!
Non so decidermi se andare la mare o in montagna. Opto per quest'ultima.
Due giorni di sole (non ho guardato nessuna previsione!), venticello dei 900 mt ... ho deciso lavo le coperte dei letti della casa di Prato. I piumini li lascio ancora, ma i plaid tutti via a lavare.
SEI PLAID MATRIMONIALI, due per letto a noi piace stare caldi d'inverno.
L'auto è piena anche di altre giacche. Chissà come e perché mi è nata quest'idea. Mai fatto in vita mia, li porto sempre in lavanderia!
La mattina mi alzo vado nel retro della casa, c'è una stanza che uso per la lavatrice, mezzo ripostiglio, ripostiglio di canne da pesca stivali di gomma cestini di vimini per i funghi ecc.
Mi preparo tutto: riempio la "piletta"(in toscana è una vaschetta quadrata di pietra grigia usata per lavare) di acqua con il detersivo per capi delicati e... le coperte dall'altra parte: sembro un chirurgo in una sala operatoria, tutto a portata di mano tutto in ordine manca solo lo start-man che da il via!
E comincio a mettere nell'acqua un plaid per volta, calcolo massimo 15-20 minuti per il lavaggio poi il risciacquo!
Ripeto sempre a mia figlia di provare a fare le cose e cercare di portarle fino in fondo.
Dopo due risciacqui avrei aperto il tappo e fatto scendere tutto nel fiume, ma voglio anzi devo arrivare in fondo a quello che sto facendo.
Ma perché nel letto le coperte così soffici e leggere così calde quando assorbono acqua diventano peggio dei sassi che Sisifo doveva portare su una montagna?
Ho vissuto attimo per attimo la condizione disperata delle "lavanderine" ai fossi: le braccia che non ce la facevano con i crampi ai muscoli, le coperte pesanti da non poter essere alzate, l'acqua gelata del pozzo, la schiena mi si è spaccata non dieci ma cento mille volte china a cercare di portare a termine tutto quel lavoro.
Ma invece solo della bella idea la mente dovrebbe partorire anche in precedenza tutta la fatica che uno fa a inventarsi quel bell'affare. Ho contato secondo per secondo minuto per minuto e aspettavo solo che qualcuno suonasse un GONG per far finire tutto, ho passato tutta la mattina in quella stanzina che ho cominciato ad odiare con tutta me stessa.
Pensate che è finita qui, ma manco per sogno ... quando faccio le cose le faccio per bene e ci deve essere tutto non deve mancare niente!
Ogni plaid che ho portato fuori per stenderlo su un filo (che a me è sembrato un filo della luce) non solo era pesante gocciolante che mi ha bagnato tutta dai capelli ai piedi ma addirittura per stenderlo dicevo per appoggiarlo su quel filo lassù in alto in cima al cielo! ho dovuto fare il lancio della coperta! che immancabilmente mi ricadeva addosso una due almeno tre volte!
Ma se dovevo bagnarmi perché non sono andata al mare!
Finalmente tutte le coperte sono stese...venticello che le fa muovere, l'acqua che cade per terra goccia a goccia e se guardo quello che ho fatto mi sembra di non ricordare più la fatica.
Entro in casa preparo il pranzo e mentre mangio do ogni tanto un'occhiata fuori. Le spalle le braccia la schiena sono bloccate, sicuramente stanotte non dormirò! ma che soddisfazione i plaid li ho lavati tutti da sola e quest'anno ho risparmiato i soldi della lavanderia. Già pregusto gli anni a venire con me davanti ad una pila che lavo le coperte risparmiando qualche euro!
E mentre sono persa nei sogni di quel suono "sonante" dei soldi risparmiati da brava massaia "risparmiosa" e non sciupona dentro un bel salvadanaio fatto a porcellino che mi sorride...... le previsioni!!!! acc a me che non ho guardato le previsioni! ecco un bel temporale di quelli che esistono solo in montagna dove tutta l'acqua del cielo si raccoglie in un punto e possono forse mancare tuoni fulmini lampi?
Le coperte che avevano finito di gocciolare ricominciano a "piangere" ed io con loro!
Arrivederci alla prossima.
mercoledì 28 aprile 2010
AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOO, SIAMO IN ITALIA!

Mi sveglio alle tre di notte con un dolore lancinante all'occhio destro. Mi stanno mettendo mille spilli dentro, un trave sta girando su tutta la superficie.
Vado in bagno faccio più di un lavaggio, ma il dolore non passa.
Alle dieci della mattina penso che sia ora di smettere di fare l'eroina pronta per il rogo e di andare al Pronto Soccorso.
L'ospedale più vicino è a 20 km. In montagna è così o sei sano come un pesce o riesce a morire e resuscitare mille volte per la strada.
Occhi chiusi e ancora mille spade che si divertono a girare.
L'occhio destro: il mio occhio primario. Il sinistro comincia a sforzarsi non capisce cosa sta succedendo, cammino come un'ubriaca. Penso che per dare meno la sensazione di una che sta per cadere devo trovare una escamotage. Ho deciso: seguo il marciapiede, poi la ringhiera poi il muro
e poi?É finito tutto...IL PRONTO SOCCORSO È STATO SPOSTATO NELLA SEDE NUOVA....!
Ma acc.. proprio adesso!
Riesco a trovare LA SEDE NUOVA! Entro non c'è nessuno che bello! Cammino passo due o tre porte mi trovo in una corsia un infermiere mi viene incontro
... scusi ma lei come ha fatto ad entrare? Il mio orecchio funziona il mio cervello anche ma che cazz di domanda mi sta facendo ...dalla porta!.. Ma come ha fatto ad entrare chi l'ha fatta entrare? ...O sono scema io o questo sta dando i numeri ...ma non è il Pronto Soccorso? Sono entrata dalla porta... lei non è stata accettata se continui ancora sono io che ti accetto alla fine e ti faccio in tanti pezzettini, non capisco più niente dal dolore all'occhio e questo che fa l'imbecille ...venga che la devo accettare e ridagli ora prendo un martello, riesco a trovare la tessera sanitaria mi fa entrare in una stanza con un medico giovane seduto davanti ad un computer e un'infermiera piccolina ma carina.
Il medico mi guarda ...mi sdraio? No signora finché non è stata accettata ma che cazz stanno facendo in questo ospedale? Da quando in Italia dobbiamo essere accettati per essere visitati e curati? Dopo qualche interminabile minuto che guarda fisso il monitor del pc adesso è stata accettata cerco di spiegare cosa mi è successo il dottore continua a guardarmi senza però avvicinarsi, l'infermiera prende una siringa ormai sono pronta anche ad una lobotomia, non capisco cosa mi chiedono vorrei solo che il dolore smettesse prende una soluzione fisiologica o almeno lo penso e mi lava l'occhio (senza ago, meno male) l'aiuto allargandomi la palpebra che non ne vuole sapere di aprirsi.
Mi infradicia il maglione ma credo sia normale non mi viene chiesto neanche scusa.
Il dottore continua a fissarmi sono la prima persona che vede al Pronto Soccorso sono la sua prima paziente non capisce dove si trova ed io cosa sto facendo lì? Non ha mai visto una che butterebbe giù a testate il Colosseo e invece di urlare dal dolore sta zitta la mia faccia è così sofferente che si chiede che cosa ho? È un extraterrestre venuto sulla Terra... NANO NANO qua la mano Nano Nano vacci piano ve la ricordate la canzoncina per bambini scemi?
Alla fine mi dice che ho la palpebra infiammata sempre da lontano almeno due metri che magnifici dottori abbiamo in Italia una diagnosi da lontano senza visita senza avvicinarsi così l'idea nasce nel cervello spontaneamente una compressa di antibiotico ogni 12 ore ...ogni 12 ore? Ma questo mi vuole morta! É allergica a qualche farmaco? Certo a tutti, in primis acido acetil salicilico e allora? Allora faccio prima a dirle che cosa prendo gli nomino gli unici due farmaci che assumo e perché prende il velamox? ...Ma testa di... se ti sto dicendo che sono allergica... trovo una farmacia aperta? Ma se già ce l'ha perché glielo devo prescrivere? o è scemo o è un medico o è un medico scemo? Ma se ho solo due compresse e le finisco mi dice come faccio a prenderle senza ricetta? Io non gliela faccio, lei ha già il farmaco non discuto o lo strozzo e gli tolgo dal viso quell'aria da ebete che mi sta guardando da dieci minuti o me ne vado.
L'infermiera poverina non capisco se è la prima volta che fa l'infermiera se è la prima volta che lava un occhio se è la prima volta che è con quel dottore qualsiasi prima volta sia mi sembra terrorizzata ed io continuo a tenere aperto l'occhio che mi viene lavato almeno 4 volte.
Ma se la palpebra è infiammata perché continua a lavarmelo?
Mi bendano allora sì che non ci vedo più! Il fastidio del cerotto il dolore l'accettiamo o non l'accettiamo la testa non smette di girare.
Quando sto meglio comincerò a giocare ai pirati.
Finalmente esco fuori dov'è un distributore dell'acqua a cosa le serve l'acqua? Acqua vino aceto acqua di mare sporca e inquinata anche la spugna di Gesù Cristo intinta in una pozza di fango vorrei solo qualcosa per ingoiare il mio antibiotico ma in questo paese ci sono o ci fanno?
Trovo un distributore (per il caffè) prima che mia figlia capisse quanti soldi ci volevano quale era il tasto del caffè avrei bevuto anche la pipì mamma è tutto cancellato non c'è scritto niente!
Mettiamo un euro preme un tasto a caso meno male viene giù una brodaglia che solo chi è stato ad Auschwitz avrebbe bevuto con gusto dicendo che era caffè...
Intanto insistentemente si affaccia un pensiero, ma se non riesco più a scrivere al computer sul blog le mie storie troverò qualche lettore buono misericordioso ben disposto da spedirmi all'indirizzo che trova in alto un suo racconto una poesia una storia carina che gli è successo o che conosce del suo paese pur che il blog continui a funzionare a rimanere vivo finché io non ritorno?
venerdì 9 aprile 2010
COME FARMI INNAMORARE.......

Erano giorni che mi stavo preparando!
Ieri sera torno a casa dico a mia figlia che dopo cena vado ad un incontro. Ceniamo.
Piccola discussione ".... mamma, sei sempre la solita! preferisci i tuoi "affari" e a me non pensi mai!...(....Mamma tu compri profumi soltanto per teeeeee!.... ve la ricordate la canzone?)..."
"A parte che non ho un attimo di respiro, tu non mi dai tregua mai, e poi ti ho spiegato più volte che ognuno ha i suoi spazi. IO HO I MIEI SPAZI (alzo leggermente la voce). E da grande tu avrai i tuoi spazi, se poi ci incontreremo sarò la persona più felice del mondo: vuol dire che avremo interessi in comune da portare avanti. Per adesso rispetta gli altri!"
Un abbraccio un bacio ed esco. Sono contenta che con il tempo riesco a far capire a mia figlia alcune cose importanti. Ma con i bambini è proprio il passare del tempo che educa e ci aiuta.
Mi avvio all'appuntamento.
Ripenso alle ore precedenti. L'ansia era cresciuta, la voglia dell'incontro. Mi ero fatta un'idea di forza, di carattere, di una persona che non scende a compromessi. Un tipo insomma che mi aveva affascinato e conquistato. Era tanto tempo che non succedeva.
Ultimamente persone ignave, frasi banali, finali scontati mentre fin dall'inizio mi aspettavo il "botto"!
Cerco di non camminare veloce non voglio arrivare trafelata, non voglio che qualcuno pensi che ho fretta o se mi vede con il viso in fiamme che sia così desiderosa di questo appuntamento da non stare più nella pelle.
Entro, salgo le scale percorro un corridoio che mi pare interminabile. Incontro alcune persone che mi salutano altre che vanno nella mia stessa direzione.
Entro nella sala trovo posto in prima fila, poi qualcuno mi chiama. Mi volto: alcune mie amiche vorrebbero che andassi a sedere accanto a loro. Vado ma sono nella sesta o settima fila. Calcolo la distanza. No è troppo lontano, sono troppo lontana! non la vedrei bene non potrei guardarla negli occhi e lei non vedrebbe me.
Ritorno al primo posto.
Dopo poco con gli occhi fissi sulla porta mi aspetto l'entrata trionfale. Appaiono tre uomini: due sui cinquant'anni e a guardarli mi sembravano solo un "guscio" vuoto vestito.
Il terzo un signore di 77 anni capelli bianchi, anzi pochi capelli per la verità, in doppio petto grigio.
Dove è finita LEI?
Dove si nasconde la donna che mi ha fatto andare dopo cena a questo incontro? Dove la nascondete?
Ma cosa sta dicendo quello grosso grasso antipatico che ha il microfono in mano?
"...ecco a voi il signor...."
Ma chi quel vecchietto che si siede su una poltrona rossa e comincia a girare come un forsennato?
E la Barbara Alberti?
Ho un dubbio prendo il depliant guardo...
Come al solito ho visto mi sono entusiasmata ho fatto scintille ho letto e cosa è successo? Non ho guardato la.... DATA !
L'incontro con la Barbara Alberti è alla fine del mese di Aprile.
In compenso mi sono sorbita per due ore la visione di un omino piccino picciò che raccontava alcuni passi del suo libro... cretinate su cretinate. Niente che mi ha fatto ridere. Cose scontate e banalità.
Ma la cosa che veramente mi ha lasciato allibita è stata una marea di vecchiotte tra i sessanta e i settantanni con il libro di questo signore in mano girato dalla parte del titolo per far vedere che l'avevano comprato, che lo guardavano con occhi sognanti, ridevano stupidamente alle sue parole.
Attendevano con ansia il momento, che poi è venuto, di alzarsi e corrergli incontro per farsi firmare con uno scarabocchio la prima pagina e magari sperare che LUI le guardasse.
Mancava soltanto che cominciassero a gridare come delle pazze di sedici anni ad un concerto.
Solo che a sedici anni lo ammetto, ma a settanta che figuraccia che fai!
Ho respirato aria di libertà quando tutti si sono alzati. La testa mi girava insieme alla poltrona rossa e all'omino pupazzoso sopra. Mi sono chiesta perché all'entrata non mi hanno dato un sacchetto con le palline colorate da tirargli per vedere se lo buttavo giù?
Ma la visione che porterò sempre con me è quella di un uomo che avrà anche aperto quasi 200 ristoranti nel mondo, ma che .... goduria goduria.... mi ha "strabiliato" e fatto visionare per due ore due gambette bianche senza peli su un paio di calzini corti !!!!!!
Buona giornata. Alla prossima.
martedì 30 marzo 2010
MI SENTO UNA SPECIE IN VIA DI ESTINZIONE!

Quante degenerazioni di pensiero e di comportamento stanno nascendo nel mondo?
Non voglio parlare delle guerre degli eccidi degli stermini delle torture, parliamo invece del tipo di rapporto che esiste e si sta instaurando fra la generazione dei genitori e quella dei figli!
Non mi considero una mamma perfetta anzi.... ho in ogni momento dubbi incertezze insicurezze.
Ogni momento viene presa una decisione che deve essere quella giusta la cui eco poi sarà per sempre!
Ho imparato a dire a mia figlia che non conosco alcune cose per poterle cercare insieme e apparire semplicemente una persona ai suoi occhi.
Ogni risposta deve essere detta nella maniera più adatta alla sua età.
Non vado mai oltre quello che mi viene chiesto. E per adesso stiamo su una strada che non è faticosissima.
Almeno per lei va bene! ma la sera io sono esausta, bastano poche ore per accumulare la fatica di una giornata intera.
Le ho chiesto di darmi un voto.
Abbiamo cominciato ridendo con uno zero spaccato, poi siamo passate al sei meno meno meno meno meno meno...e alla fine a uno più zero!
E fin qui parliamo di noi.
Ma la cosa che mi lascia allibita, scusatemi, sono quei genitori che si fanno le paranoie dieci anni prima che accada tutto quanto!
L'altro giorno, ad esempio, una mamma era preoccupatissima e agitatissima perché il prossimo anno (parliamo di bambine di dieci anni che andranno in prima media!) la figlia avrà il "ragazzino" e la lascerà sola!
Ma stiamo scherzando?
Allora intanto perché a dieci anni deve avere un "ragazzo"? perché metterle in testa certe cretinate? perché poi i genitori si lamentano se succede quello che abbiamo letto oggi sul giornale? Ve lo ricordate? bambini e ridico bambini di dodici anni che hanno violentato in classe una coetanea. A parte il fatto che eliminare un insegnante che non si accorge di cosa sta succedendo, e qui parliamo di almeno mezz'ora se tutto va bene!, è la cosa più semplice e naturale che potrei fare, ma i genitori di questi "disgraziati" minorenni che cosa hanno insegnato loro!
Se tutti sono come quella mamma allora non mi devo più meravigliare perché faccio la parte della mamma antiquata fuori del mondo e dalle regole!
Perché i genitori stanno crescendo una generazioni di minori che devono per forza bruciare tutte le tappe? Perché non insegnano loro la morale, i valori, o loro stessi non li hanno? E che famiglie sono queste dove a dodici anni ci si ubriaca con lo shottino come fosse un bicchiere d'acqua, che si spara alle persone solo per divertimento? che si stupra e si riprende tutto con il telefonino per mettere il filmato su youtube? Ma i soldi servono a tenere i figli lontano da casa? l'orologio non esiste? ma che argomenti trattano quando sono insieme o insieme non ci stanno mai?
Parliamo delle droghe che circolano liberamente? Ma le mamme che lavano i vestiti non sentono il puzzo? non frugano nelle tasche dei figli? non vanno in camera a pulire?
quanti nascondigli ci sono che non vengono trovati o non vogliono essere trovati?
Quante domande devo ancora farmi? Ma allora il gruppo di persone che conosco e che come me hanno a cuore il benessere psichico dei propri figli da che parte della società ci mettiamo? Siamo dei fuori casta o semplicemente dei genitori che non hanno perso di vista la meta cui far arrivare i propri figli?
Come al solito vi lascio un argomento cui pensare!
Buona serata
sabato 27 marzo 2010
DIFFICILE.....?

Qualche tempo fa mia figlia mi disse:
"Mamma, com'è difficile alla mia età prendere delle decisioni!" (dieci anni).
Stavamo parlando soltanto di scegliere la scuola media più adatta alle nostre esigenze e comunque anche dopo un attento esame del corpo insegnante, programmi, compagni, ecc.
Eppure a sette anni io ho preso le più grandi decisioni della mia vita, quelle che mi hanno accompagnato in ogni cosa che ho fatto: le basi di principi importanti e fondamentali.
Ma dopo che me l'aveva detto ho cominciato a pensare che non importa che età hai!...ogni volta è difficile sempre e comunque prendere posizioni e più vai avanti e meno hai sicurezza e certezze su cui camminare.
Solo che con l'età pensi di più.
Mi sono abituata a valutare solo i CONTRO, cercarli tutti per quello che è possibile.
Ma l'imprevisto doloroso purtroppo è sempre lì che ti aspetta.
Se poi vengono i PRO meglio!, ma quelli portano solo un attimo di respiro.
Ciao buon fine settimana
mercoledì 6 gennaio 2010
IL LOGORROICO

martedì 5 gennaio 2010
SI RICOMINCIA(2)

LUI ...ma lei chi è che si permette di fare certi commenti sulla mia bacheca riguardo alla mia ex moglie e soprattutto a mia figlia? Io non la conosco e da questo momento lei è fuori dalle mie conoscenze su facebook. Prima di fare commenti, cortesemente, si informi sulle persone di cui parla. Le sue opinioni sono maleducate, maldestre e ignoranti, nel senso che ignorano le cose che riguardano mia figlia, me e la mia ex moglie. Non ho il piacere di conoscerla e mi auguro, data la sua arroganza, di non conoscerla mai.
LA MIA RISPOSTA
La mia opinione dal momento che siamo in un paese libero ancora vale molto e tu dovresti saperlo se dici di essere un giornalista. Intanto mi conosci perchè eravamo a sedere vicini sulla stessa panca in chiesa per il coro delle Guasti. La mia frase non è stata nè volgare (la prima) nè maleducata (la seconda) conosco bene tua moglie perchè le nostre bambine sono state a scuola di danza insieme e la conosco personalmente. Il perchè vi siete lasciati sono affari vostri, di cui non ne ho mai parlato e non m'interessa. Se la suscettibilità fa da padrone nelle vostre vite fate male allora a rendere pubbliche certe foto. Ognuno che si mostra è soggetto alla "ricattabilità" e all'opinione di chi guarda. So di non aver fatto niente di male e scritto niente di volgare. Non mi dispiace assolutamente non averti più fra i contatti. Alla tua amica dille di prendere le difese di qualche altra persona prima di aprire bocca. E se vuoi altre spiegazioni ho l'erboristeria in via ......Non mi fermerò certo la mattina a salutarti al bar in piazza del comune dove fai sempre colazione dalle 8,30 in poi. Non mi vergogno di quello che ho fatto e lo farò ogni volta che ne ho voglia.
domenica 22 novembre 2009
IL MIO PASSO PREFERITO

sabato 31 ottobre 2009
mercoledì 28 ottobre 2009
RITROVARE SE STESSI
Nei mesi scorsi qualcuno mi ha detto che dovevo chiudere tutto e cercare me stessa.
Non ricordo le parole precise e non ho voglia di andare a cercare l'email.
Ma il senso era più o meno così.
A distanza posso dire che il mio cammino l'ho fatto, anche se ancora non è finito e chissà se arriverò mai in fondo! Spesso ho corso per arrivare, spesso rallentando perchè la voglia non c'era. Ma la meta era dimostrare a quella persona che non si era sbagliata su di me, che potevo fare qualcosa. La mia volontà davanti a tutto, i miei pensieri le mie ire le mie delusioni le mie speranze.....
Momenti passati a cercare di combattere la voglia di cadere nella depressione più nera: andare a letto chiudere le persiane la porta di casa smettere di fare ogni cosa e stare sola con me stessa a compiangermi.
Ma mi conoscete ormai molto bene NON SONO SOLA.
Io ho sempre avuto accanto una persona terribile, ME STESSA, che mi ha sempre costretto a guardarmi in faccia a criticarmi mi sono sentita presa a calci quando lo stimolo a continuare non c'era più. Mi sono ritrovata a prendere i libri in mano e a leggere, a mettermi davanti all'armadio e cercare il vestito che in quel momento doveva far risaltare la mia figura.
Curare la mia persona come se in quel momento avessi un appuntamento con l'uomo più bello e affascinante e sul quale dovevo fare colpo per piacere.
Non mi sono mai truccata non ho mai usato abiti sgarcianti o appariscenti.
Ma soltanto pensare a me stessa mi ha sempre stimolato. All'inizio i passi svogliati incerti, la testa che scoppiava e sentire una mano tante mani che mi tiravano per ritornare indietro e riabbandonarmi a quella meravigliosa sensazione di abbandono e di impotenza. Stare a letto a pensare che la vita è tutta uno schifo, che nonostante uno si dia da fare, inventi le cose più assurde per migliorasi per avere successo, non ci riesci. Che la morte la malattia ti possono colpire nel momento più felice quello in cui credi che hai avuto tutto dalla vita e che niente ti può succedere.
Ma poi in fin dei conti cos'è il successo o le normali azioni della nostra vita? Solo esclusivamente convenzioni schemi mentali che ci costruiamo come scatole da aprire e chiudere a seconda della circostanza i cui ci troviamo.
ME STESSA! il nemico più odiato che ognuno di noi possa avere.
ME STESSA! che ti mette di fronte ai tuoi errori ai tuoi sbagli ai tuoi difetti.
Ma anche alle tue debolezze.
E allora diventa una lotta ogni giorno ogni istante, in cui vorresti vincere e non ce la fai, perchè ME STESSA è sempre lì davanti a ricordare a farti ricordare che non sei nessuno che la vita è dura che niente ti viene regalato e che, non è detto, che se anche affronti il gigante al posto di Golia riuscirai a vincere. Perchè? ma perchè molto spesso è come se tu fossi un Don Chisciotte che combatte contro i mulini a vento.
Incontriamo persone: crediamo di amarle o almeno abbiamo l'illusione che ci amino e poi ci ritroviamo soli. Soli perchè l'altro non è noi, non ha le stesse nostre esigenze la nostra stessa voglia di fare le cose, i nostri stessi pensieri. Spesso dopo l'idillio iniziale in cui l'abbiamo visto come un dio o una dea, nonostante la sua bruttezza fisica, cambia tutto perchè quella "bruttezza" esterna diventa poi la sua bruttezza interna. Non è vero che ci sono eccezioni. Chi è bello dentro lo è sempre anche fuori. E non parlo di Miss Mondo, quella è solo una vetrina, io penso a persone che riescono a dire le cose come sono realmente a non nascondersi, persone che danno tutta se stessa per l'altro. Ma spesso per non dire sempre non ce ne rendiamo conto preferendo la difficoltà di una persona che ci far stare male, per poi finire semplicemente a stare peggio.
ME STESSA, ripeto il nemico più odiato che ci accompagna tutta la vita, ma è la nostra vocina interna che noi non ascoltiamo mai. Molto spesso alcuni vanno alla ricerche degli altri con atteggiamenti patetici frasi buttate lì per attirare. Attirare chi? Solo anime in pena persone che rispondono alla frustrazione con la loro frustrazione. Non li condanno, dico soltanto che penso che non hanno mai trovato nessuno come me che ha detto loro di cercare se stesso.
La ricerca esterna non porterà mai da nessuna parte solo ad una depressione maggiore.
Finchè noi non riusciremo a combattere con la BESTIA che è dentro di noi e arrivare a camminarci insieme, come nemici è vero, ma come nemici che si rispettino, il nostro cammino sarà solo un lungo Inferno.
Ma se non avremo la fortuna di uscirne fuori come Dante, che aveva come guida Virgilio, rimarremo tutta la vita lì dentro a girovagare a cercare una via d'uscita che non arriverà mai.
sabato 24 ottobre 2009
FESTA NELLA CAMERA DELLA TESTA
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La sua faccina triste mi è rimasta impressa nella mente e difficilmente questo ricordo se ne andrà.
Da allora sono passati tanti anni, la mia tenacia la mia forza sono cresciute per affrontare il lungo cammino che abbiamo intrapreso.
Lei aveva percepito il mio smarrimento, la mia delusione, la mia sconfitta.
Sentimenti assurdi, se ci penso, ma credo che molti genitori entrano in questo stato di frustazione e di confusione, quando i propri figli non sono come li hanno immaginati.
Ora non ci sono problemi: è una bambina vivace intelligente socievole sempre sorridente.
Stasera ho scoperto che di nascosto sta studiando il cinese, e ha meno di dieci anni. Sa l'inglese molto bene e ora il cinese. La lingua del futuro.
Mi ha confidato che è dalla prima elementare che lo sta studiando e quest'anno la sua "maestra", che poi è solo una compagna di classe le sta insegnando a scriverlo, e riesce anche a fare gli ideogrammi più difficili molto bene.
Nel lungo periodo di cinque anni che abbiamo camminato a fianco per raggiungere il sospirato traguardo mi sono arrabbiata ho pianto mi sono demoralizzata, ma poi sono sempre risorta e ho moltiplicato le mie forze per tutte e due. Il percorso si è sviluppato non solo con incontri plurisettimanali con una logoterapista, che negli anni mi è diventata più cara di una sorella, ma è stata tutta la fatica e lo stress cui ho sottoposto mia figlia a casa. Ore e ore a ripetere le parole, a costruire i discorsi. Se riuscivo in una cosa me ne mancavano altre mille da sistemare. In questo cammino mi sono ritrovata sola con lei. Solo con l'aiuto delle nostre forze. Ma sapete una cosa? Non ricordo più le difficoltà avute. Ormai siamo arrivate al successo dell'impresa e l'unica cosa che posso fare è gioire di quello che abbiamo raggiunto.
Quando dico che sono stanca è vero! io sono stanca, ma poi penso a tutto il cammino che lei ha dovuto affrontare, come ha dovuto da zero costruirsi qualcosa. Ma il suo qualcosa adesso è molto meglio di altri. Di ogni cosa parliamo e spieghiamo perchè succede. Non è un'acquisizione naturale come altri che poi non sanno darsi una spiegazione, lei riesce ad entrare nell'anima delle cose. Non la lascerei mai sola ad affrontare l'ignoto se prima non le avessi fatto un corso di "sopravvivenza".
Ho iniziato a scrivere con la ferma intenzione di raccontare una favola e forse un giorno la scriverò, ma poi con mia figlia accanto che sta scrivendo gli ideogrammi in cinese con una serietà che non ho mai riscontrato in nessuna persona adulta, il mio cuore si è aperto in una confidenza.
Cosa vuol dire gioire? Dire semplicemente che sono contenta, come posso non affermare che stasera e sempre nella "camera della mia e della sua testa c'è una magnifica festa"?
Buonanotte sogni d'oro
sabato 17 ottobre 2009
6 ANNI

Io non mi ricordo il giorno dei miei 6 anni.
Ma mi ricorderò di sicuro quello di mia figlia.
Sarà questo Sabato.
Come ti cambia la vita una figlio/a non riesco a immaginare questi ultimi sei anni senza di essa; ogni volta che la guardo mi sembra un miracolo, il miracolo di mia moglie e mio.
Auguri piccola
Auguri di una vita serena.
Auguri di una vita senza paure.
Auguri di una vita in armonia con te stessa.
giovedì 27 agosto 2009
BASTA POCO...
sabato 22 agosto 2009
MANCANO POCHI GIORNI.....

martedì 18 agosto 2009
IN CHE "CATA...." SONO?
