SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da Internet e quindi valutate di pubblico dominio (è consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro).
Gli amministratori dichiarano di non essere responsabile per i commenti inseriti nei post.
Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all'autore, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata.
Inoltre qualsiasi racconto o storia che viene scritto non fa riferimento nè a persone nè a luoghi. É solo frutto di fantasia. La vita, la realtà purtroppo accomuna nei fatti molte persone, ma niente è riferito a qualcuno in particolare.
In fine gli amministratori si riservano il diritto di cancellare tutti i commenti che ritengono non opportuni e contro lo spirito dell'informazione, commenti quindi scritti solo per creare confusione.


per info:gold.indi@gmail.com

venerdì 30 dicembre 2011

Cernia con salsa di melograno



Il melograno è un  frutto della medicina nel senso che è una fonte infinita di ricchezze salutari, ultimamente si stanno scoprendo le sue virtù antitumorali sembrerebbe un vero killer per le cellule cancerogene.

I romani,  greci,  fenici, egizi e ebrei apprezzavano già nell'antichità oltre la bontà anche le sue qualità medicinali e molte leggende e tradizioni che lo indicano
come simbolo della vita, dell’unione e dell’amicizia.
I  Massoni lo usano come simbolo di fratellanza e solidarietà.
Nel cristianesimo rappresenta la Chiesa unita come sono uniti i suoi semi e il colore rosso rappresenta il sangue dei martiri.

Quindi ecco che voglio donarvi una ricetta per Capodanno per un futuro di grande fortuna.

Cernia con salsa di melograno

La salsa di melograno
Un melograno
Da cui estrarrete i semi facendo attenzione ad eliminare la pellicina bianca che è estremamente amara.
Se possedete una centrifuga estraetene i succo, in alternativa in un pentolino con un po' d'acqua e alcune foglie di menta cuoceteli per alcuni minuti e poi estraetene il succo con il passaverdura.
Aggiunte alcune gocce di succo di limone e delle foglioline di menta e riponetela in un contenitore chiuso in frigo.

Cuocete le fette di Cernia in una piastra e   servite con la salsa guarnendo il piatto con chicchi di melograno e foglioline di menta e delle fettine di Kiwi.

giovedì 29 dicembre 2011

Bucatini freschi al Ruvetto in Salsa di Pistacchio



Per il pranzo di Capodanno vi propongo un primo di pesce Ruvettus pretiosus  (Ruvetto) è un pesce che Napoleone in un suo volumetto “Fauna italica” lo indicò come .. il cibo degli dei.
É raro in tutte le coste d'Italia mentre si riesce a pescare nei mari siciliani (costa Ionica), la carne è gustosissima ma attenzione che a mangiarne troppa causa diarrea per la quantità di olio che contiene. In mancanza di questo pesce potete usare o pesce spada o della cernia



Bucatini freschi al Ruvetto in salsa di pistacchio

dose per 4 persone
200 gr di polpa di pesce
150 gr di pistacchio fresco di Bronte
una cipolletta fresca
una mangiata di cimette di finocchiu rizzu (finocchio selvatico)

tagliuzzate il pesce a tocchetti piccoli per il Ruvettu o la Cernia e in piccole listarelle lunghe e sottili  se usate il pesce spada.
preparate la salsa di pistacchio tritandolo in un mixer con olio extravergine e la manciata di finocchiu rizzu e un po' di sale, io uso quello grosso.

In una padella soffriggete leggermente la cipolletta e pesce per pochi minuti, quando la pasta è cotta saltatela in padella e aggiungete la salsa, tenete un po' d'acqua di cottura della pasta per aggiustare l'umidità del piatto poiché tende ad asciugare troppo. Servite su piatti caldi. 



Auguri di Buon Anno

by Indi.

venerdì 23 dicembre 2011

Buone Feste


Anche quest'anno il nostro solito appuntamento con Voi per augurare Buone Feste.
Ma prima permettetemi una piccola riflessione...

Stiamo vivendo giorni bui in cui non è più possibile aprire un giornale o accendere la televisione senza sentire che la politica, l'economia e la vita di tutti gli uomini sono nelle mani di pochi al potere che infischiandosene di tutti fanno conti su carta e non con il portafoglio.
GENTE e non riesco a trovare un'altra parla per definirli!!!!!...che

- NON HANNO MAI FATTO la spesa al supermercato
- NON SONO MAI ANDATI a comprare un abito nelle bancarelle dei mercati cercando non la qualità ma solo un prezzo accessibile alla proprie tasche
- NON HANNO MAI VISTO persone anziane con visi tristi scuotere continuamente il capo
- NON HANNO MAI TOCCATO con mano la povertà cominciare a fare da padrona nelle città
- NON HANNO MAI VISTO vecchi frugare nei cassonetti della spazzatura
- NON HANNO MAI VISTO facce tristi che non hanno voglia di dare o ricevere auguri (auguri per cosa poi non si capisce)
- NON HANNO MAI INCONTRATO occhi che vedono un futuro sempre più nero
- NON HANNO MAI FATTO la fila alle Poste per pagare bollette sempre più assurde di consumi inesistenti
- NON HANNO IN CASA ragazzi che non hanno più voglia di studiare perchè non avranno mai un lavoro
- NON CONOSCONO ragazze senza la volontà di innamorarsi per formare una famiglia e vivere insieme ad un compagno
- NON SANNO COSA VUOL DIRE non desiderare un figlio perchè non sai che futuro gli sarà riservato
- NON HANNO MAI PARLATO CON GLI ITALIANI per sapere che tipo di vita vivono ogni giorno

Troppo bello troppo comodo vivere fra loro in una casta sempre più inaccessibile e sempre più lontana e isolata dal popolo che in fin dei conti paga i loro stipendi da nababbi con un'enormità di sacrifici e di rinunce.
Mi chiedo come mai ancora non siamo ritornati ai servi della gleba, allo ius primae noctis, al diritto di vita e di morte su ogni abitante che ingenuamente ha eletto chi doveva rappresentare e difendere gli interessi dei più deboli.
In questo stato pre-natalizio mi viene a mente solo una poesia.
Non me ne vogliate troppo, ma sto rendendo pubbliche le idee della maggior parte degli Italiani che si sentono presi per il c...

***************************************

Se questo è un uomo

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetelele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
(Primo Levi)
***********************************************

BUONE FESTE cari Lettori

lunedì 5 dicembre 2011

La vita è come un dente

La vita è come un dente

La vita, è come un dente
dapprima non lo si cura
ci si accontenta di masticare,
e poi d'improvviso si guasta
comincia a farvi male, e ci si accorge
che c'è e che va curato con tanti grattacapi,
e per far sì che guarisca veramente,
bisogna estirparla poi, la vita.

 Boris Vian




sabato 12 novembre 2011

TANTI AUGURI



"I vostri figli non sono i vostri figli.


Sono i figli e le figlie della brama che la Vita ha di sé.


Essi non provengono da voi, ma per tramite vostro,


E benché stiano con voi non vi appartengono.


Potete dar loro il vostro amore ma non i vostri pensieri,


Perché essi hanno i propri pensieri.


Potete alloggiare i loro corpi ma non le loro anime,


Perché le loro anime abitano nella casa del domani, che voi non potete visitare, neppure in sogno.


Potete sforzarvi d'essere simili a loro, ma non cercate di renderli simili a voi.


Perché la vita non procede a ritroso e non perde tempo con ieri.


Voi siete gli archi dai quali i vostri figli sono lanciati come frecce viventi.


L'Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell'infinito,


e con la Sua forza vi tende affinché le Sue frecce vadano rapide e lontane.


Fatevi tendere con gioia dalla mano dell'Arciere;


Perché se Egli ama la freccia che vola, ama ugualmente l'arco che sta saldo."



(K.Gibran da Il Profeta)

Tanti auguri,
mamma.

Auguri!




"La Speranza"



Il gigantesco rovere abbattuto
l'intero inverno giacque sulla zolla,
mostrando, in cerchi, nelle sue midolla
i centonovant'anni che ha vissuto.
Ma poi che primavera ogni corolla
dischiuse con le mani di velluto,
dai monchi nodi qua e là rampolla
e sogna ancora d'essere fronzuto.
Rampolla e sogna - immemore di scuri -
l'eterna volta cerula e serena
e gli ospiti canori e i frutti e l'ire
aquilonari e i secoli futuri...
Non so perché mi faccia tanta pena
quel moribondo che non vuol morire!
Guido Gozzano

Io sono IL VECCHIO Rovere e tu sei la speranza.
Non farla morire mai, scusa della mia pochezza e della mia inutile esistenza.

Tanti auguri piccola! 

mercoledì 2 novembre 2011

Dialogo di Santipamma con la sete



Pi' l'animu mio
nu bicchiareddu di syrah
po'  me spiritu
nquattu iniuru d'avula
pi' l'armuzza mia
nu ciaschiteddu di mascalisi
pi l'avista l'occhi
na dammigianedda i zibibbu
e pa' me siti ca non finisci
nu carratennu i massala



lunedì 24 ottobre 2011

Chiomonte, nel presidio spunta un pilone votivo

Chiomonte, nel presidio spunta un pilone votivo

 Innalzato da alcuni oppositori dell'alta velocità: "Siamo cattolici, volevamo un posto dove pregare". Il vescovo di Susa: "Giusto che la Chiesa non abbia una posizione ufficiale sulla Torino-Lione"

di MARIACHIARA GIACOSA
L'area dove dovrà essere installato il primo cantiere della Torino-Lione da ieri ha un nuovo "inquilino". Oltre alla baita e alla casa sull'albero, tra sabato e domenica, una cinquantina di No tav ha costruito alla Maddalena di Chiomonte un pilone votivo. "L'abbiamo tirato su in fretta perchè la tensione si sta alzando – spiega Gabriella – e da cattolici abbiamo sentito la necessità di creare un luogo dove pregare, meditare e trovare protezione". Una sorta di moderna Notre Dame in cui chiedere diritto d'asilo realizzata in legno e roccia, con due pietre arrivano dal santuario della Madonna di Medjugorie in Polonia. Nella cuspide, una bottiglia con dentro un messaggio, il Veni creator spiritus, l'inno liturgico per le grandi occasioni. L'altare è stato costruito su un terreno di proprietà dei No tav, vicino alla zona in cui sarà scavato l'imbocco del tunnel geognostico. "L'idea è nata nel tempo perchè c'è un folto gruppo di cattolici che si oppone alla nuova opera – aggiunge Gabriella, tra i promotori dell'iniziativa – ma il pilone è anche un simbolo delle Alpi, perciò proteggerà tutti". L'inaugurazione ufficiale è prevista per sabato quando sulla struttura saranno appesi anche quattro dipinti: la Madonna del Rocciamelone, simbolo della Valle e "presente" a tutte le marcie del popolo No tav, la Maddalena, a ricordo del luogo in cui sorge, San Francesco d'Assisi, simbolo di pace e l'Arcangelo Michele, cui è dedicata la Sacra e protettore degli eserciti.

"Sulla Torino-Lione in Valle di Susa c'è libertà di pensiero e di coscienza, perchè la Chiesa è di tutti, sia di chi è a favore, sia di chi è contrario alla Tav" commenta il vescovo di Susa, Alfonso Badini Confalonieri, secondo il quale "è giusto che la Chiesa non abbia una posizione ufficiale sull'opera perchè deve rappresentare tutti". Un'opinione che, da un lato, contrasta con quella espressa, meno di due anni fa, dall'allora arcivescovo di Torino, Severino Poletto, che incontrando i politici torinesi, li spronò a essere più determinati nella realizzazione della nuova opera. Dall'altro fa i conti con il Movimento dei cattolici per la difesa della valle, vicino alle posizioni dei No tav, che da mesi organizza serate di veglia e di preghiera contro l'opera, alle quali partecipano alcune centinaia di persone.


 
(10 maggio 2011)



Per far capire a chi fa di tutta un erba un fascio che la verità non è quella che si vuol credere,
e che vorrebbe parlare  della TAV solo per gli incidenti!
 

mercoledì 19 ottobre 2011

e ora brilla nel cielo

Ad Andrea Zanzotto





Possibile che non mi sia dato
compiere la più minuta
azione senza che il tempo
venga a riscuotere, usuraio atroce
la sua parte, con interessi
sempre più spropositati
esponenziali, demenziali,
ogni giorno di più,
da capogiro
sempre più rapidi
rapienti capogiri?


Andrea Zanzotto, De Senectute

venerdì 7 ottobre 2011

Rendere Onore

Oggi era doveroso rendere onore o a un Grande del nostro tempo che è morto o a uno scrittore che ha ricevuto l'onore del Nobel.
Fare due post avrebbe portato a dover scegliere chi mettere per primo o per secondo, alla fine ho deciso di riunire il tutto in un unico post.
Di Stive Jobs non posso aggiungere niente di più di quello che è già stato detto, voglio solo dire GRAZIE!





Il secondo nome da ricordare oggi è sconosciuto ai più, soprattutto a chi non legge o a limite legge Moccia, scommettiamo che a nessuno passerà in mente di conferirgli un Nobel?... e mi riferisco al poeta Tomas Transtromer.
Grazie a questo premio verrà letto da qualche italiano di buona volontà... ma scommetto che saranno tanti quelli che faranno solo finta di averlo letto e che si sprecheranno in analisi idiote, ma d'altra questa nazione è finita dentro un tunnel non di neutrini ma di ignoranza pura e qui il grazie va tutto al nostro grande premier.
Certo tanti si aspettavano un premio a Bob Dylan ma credo che si dovrebbe creare un premio diverso per un grande come Bob Dylan, un nobel tra letteratura, pace e musica.
Non ho una conoscenza della lingua svedese che mi permette di apprezzare la sua poetica in originale, ma da quello che si percepisce dalle traduzioni quest'anno è stata premiata la letteratura e non qualcos'altro.
Che sia un segnale per tutti, nel riportare le cose nei binari giusti?




La motivazione: «Perché attraverso le sue immagini asciutte e traslucide, ci dà un accesso fresco alla realtà»

 

 

Stazione
Un treno è entrato in stazione. È fermo, vagone dopo vagone,
Ma nessuna porta si apre, nessuno scende o sale.
Ci sono veramente delle porte? Là dentro un brulichio
Di uomini rinchiusi che vanno su e giù.
E scrutano dai finestrini immobili.
Fuori lungo il treno cammina un uomo con un martello.
Urta le ruote che debolmente risuonano. Tranne qui.
Qui il rumore aumenta incomprensibilmente: un fulmine,
Il rintocco dell’orologio della cattedrale,
Il rumore della circumnavigazione del globo
Che solleva tutto il treno e le pietre umide dei dintorni.
Tutto canta. Ve lo ricorderete. Andate avanti.
.
Motivo medievale
Sotto le nostre espressioni stupefatte
C’è sempre il cranio, il vuoto impenetrabile. Mentre
Il sole lento ruota nel cielo.
…………………………………….La partita a scacchi prosegue.
Un rumore di forbici da parrucchiere nei cespugli.
Il sole ruota lento nel cielo.
La partita a scacchi si interrompe sul pari.
…………………………………….Nel silenzio di un arcobaleno.

 


giovedì 29 settembre 2011

ANCORA UNA PRESA DI C...O ALLA FACCIA DEGLI ITALIANI


Questo è il menù che si trova all'interno del Senato.
Chi di noi è mai riuscito a mangiare con queste cifre????????????????????

ANNO 5772....


... Capodanno.

Tanti Auguri, che l'anno che sta per iniziare sia uno dei più belli.

martedì 27 settembre 2011

Norma «anti-blog», la Rete si mobilita

Multe per migliaia di euro per chi non rettifica Proteste bipartisan: da Cassinelli (Pdl) a Di Pietro (Idv)


Le proteste del Popolo Viola nel 2010 (Emblema)
Le proteste del Popolo Viola nel 2010 (Emblema)
MILANO- La chiamano «norma liberticida». I più agguerriti anche «misura fascista». Sta di fatto che il comma 29 del Ddl Alfano sulle intercettazioni, sta già facendo discutere. Anche molto. Già perché equipara i blog ai siti di informazione. E prevede una multa di 12 mila euro per la mancata rettifica entro 48 ore. Ma il web non ci sta. Il tam tam è già cominciato. E dalla piazza virtuale si è passati a quella reale. Giovedì una manifestazione a Roma, in piazza del Pantheon. L'ITER- Insomma il governo ci riprova. Insieme con il Ddl intercettazioni rispunta anche le norma che fece arrabbiare gli internauti (e non solo) nel 2010. Basterà una richiesta dalla persona citata dal blog e avrà diritto alla rettifica senza che la «testata» possa replicare a sua volta. In caso di inadempienza si incorre in una multa che può arrivare a 12 mila euro. Ora per essere approvato, il disegno di legge deve passare l'iter parlamentare, partendo dalla Camera. Si comincia a discutere martedì. La maggioranza punta a un'approvazione rapida, ma l'opposizione già storce il naso.
LE PROTESTE - Ma il comma 29 dell'articol0 3 sta scatenando feroci proteste sul web. Gruppi Facebook, Twitter, blog. Tutti insieme chiedono l'abolozione. «Questo è un ricatto», o peggio: «Vogliono imbavagliare tutti». «Loro attaccano noi, noi attaccheremo loro. Restiamo in attesa di nuove informazioni dal Palazzo. Agiremo di conseguenza», minaccia un altro utente. Ma anche questa volta, il dissenso sembra essere bipartisan. In prima linea c'è il deputato del Pdl Roberto Cassinelli. Proprio lui ripresenterà l'emendamento scritto appunto nel 2010 con alcuni blogger italiani. Ma chiarisce: «Non c'è nessuna volontà di soffocare la libertà della rete, ma forse poca sensibilità nei confronti del fenomeno col quale vogliamo rapportarci». Non è della stesso parere Antonio Di Pietro che dal suo blog attacca: « È un insulto alla libertà e alla democrazia, è una misura fascista». Gli fa eco l'ex ministro Paolo Gentiloni: « L'unica conseguenza di una tale assurdità giuridica sarebbe il blocco di fatto di siti, blog e social network».
«NORME VUOTE»- Antonino Polimeni, avvocato specializzato in diritto dell'informatica, spiega che la norma «così scritta è inapplicabile». Per molte ragioni, ma prima di tutto perché «l'email non ha alcun valore legale. Anzi». Secondo l'avvocato, la legge «serve solo a mettere pressione alla popolazione, nel senso più ampio». Diverso il discorso per le testate giornalistiche, «cambierà tutto». Visto che avendo «una redazione fisica, la notifica potrà arrivare anche con posta certificata».
Benedetta Argentieri
bargentieri@corriere.it
26 settembre 2011(ultima modifica: 27 settembre 2011 11:45)

martedì 20 settembre 2011

Cosa mi metto se...



Pensavo che se fossi invitato a trascorrere una serata da fan di Silvio non ho di sicuro l’abbigliamento adatto.
Una serata da Umberto è remotissima essendo io un terrone convito e orgoglioso di esserlo, ma in ogni caso una bella "canotta" e un paio di pantaloncini puliti si riescono a trovare facilmente

Ho controllato l’armadio e grazie a Dio se dovessi essere invitato da Benedetto posso usare lo stesso abito che ho messo quando mi invitò Giorgio, non penso che il pontefice si offenda se riciclo lo stesso vestito.

Dopo questa scoperta l’ansia mi assale e appena torna a casa mia moglie la invito a verificare se il suo armadio permette di sopperire a tutte le eventuali evenienze sociali, e il responso è amaro:
Se fosse invitata da Elisabetta, Michelle o dalla meno pretenziosa Angela l’urto della cosa è supportato decentemente, ma non abbiamo niente per affrontare serate con Silvio, certo non essendo noi suoi amici o conoscenti la cosa sarebbe remotissima ma resta pur sempre una brutta notizia.

Spero che chi invece ha fatto di Silvio il suo idolo in questi anni di gioia, per lui e per loro, sia fornito di vestiti adatti per passare serate degne di cotanto statista.

E mi raccomando vestite le vostre figlie da "Olgettine" se volete far fare loro strada …ma soprattutto marciapiedi!

domenica 11 settembre 2011

Isola del Sale - Capo Verde

OGGI 11 SETTEMBRE

.................................................................................................
.................................................................................................
.................................................................................................

Capo Verde - Isola di Santiago

mercoledì 17 agosto 2011

Sorpresa! Silvio s’è dimezzato le tasse



Sebastiano Messina, tenutario della rubrica Bonsai su Repubblica e cronista politico del quotidiano di Ezio Mauro, oggi fa notare una cosina-ina-ina molto interessante:
Avete sentito al telegiornale che per i parlamentari più ricchi il «contributo di solidarietà» sarà raddoppiato. Non il 10 ma il 20 per cento. Allora fate due conti, e vi accorgete che Berlusconi (ultimo reddito conosciuto 40 milioni 897 mila euro) verserà una bella sommetta: 8 milioni 149 mila euro. Poi andate a leggere il decreto, e scoprite che il raddoppio vale solo per l’indennità parlamentare: sui rimanenti 40 milioni e rotti pagherà il 10 per cento, come tutti gli altri. Scendiamo a 4 milioni 74 mila euro. Continuate a leggere, e trovate il comma 1: il contribuente, invece di pagare il contributo di solidarietà, può «optare» per un aumento dell’aliquota del 5 per cento. Voi che dite, Berlusconi opta o non opta? Certo che opta. E zac!, la cifra si dimezza: 2 milioni e 36 mila euro. Credevate che, scrivendo il decreto, si fosse raddoppiato la supertassa, e invece se l’era dimezzata. Ci siamo cascati un’altra volta.
Insomma, Silvio è un vero genio. Anche stavolta ci ha fregati. Tutti.


 http://www.giornalettismo.com/archives/139239/sorpresa-silvio-se-dimezzato-le-tasse/

martedì 16 agosto 2011

La crisi non è per tutti!

Altro che crisi, a Chiuduno (Bergamo) il sindaco leghista si triplica lo stipendio 

Che i leghisti predichino bene e razzolino malissimo è storia nota; del resto sono gli stessi che da oltre un ventennio attingono a piene mani privilegi, vitalizi e stipendi dalla greppia di quella stessa “Roma ladrona” che dicono di  disprezzare tanto. Ma a Chiuduno, paese di 5000 abitanti nel bergamasco, si sono superati: in barba alla crisi e al tanto declamato rigore sui costi della politica hanno aumentato (anzi triplicato) le indennità di carica (gli stipendi) della nuova amministrazione targata Lega tagliando a servizi sociali e cultura.
A sollevare la polemica, gli esponenti della lista civica «Insieme per Chiuduno», che ha governato il paese dal 2006 fino alle ultime elezioni di maggio. L’ex sindaco Mauro Cinquini e i suoi colleghi di lista confrontano i costi annui dell’attuale Giunta, guidata da Stefano Locatelli, e quelli della loro amministrazione: «Facendo una stima, Locatelli e i suoi assessori costeranno al Comune in un anno circa 78.000 euro – spiega Cinquini –, mentre noi per i 12 mesi del 2011 saremmo costati solo 25.000 euro». Aumentato di tre volte, appunto.
Accuse pesanti, confortate da tabelle  che Locatelli (nella foto) non ha smentito. “La nostra amministrazione costerà di più, è vero – afferma il sindaco –, ma tale aumento è dovuto alla differente tipologia di lavoratori che compongono la mia Giunta: gli assessori di Cinquini erano quasi tutti lavoratori dipendenti e come tali percepivano la metà dell’indennità prevista, in quanto aventi diritto a permessi lavorativi.”

venerdì 1 luglio 2011

Vigilia di restare






di
Juan Vicente Piqueras

Tutto è pronto: la valigia,
le camicie, le mappe, la fatua
speranza.
Mi spolvero le palpebre.
Ho messo all’occhiello
la rosa dei venti.
Tutto è pronto: il mare, l’atlante, l’aria.
Mi manca solo il quando,
un diario di bordo, il dove, le carte
di navigazione, venti a favore,
il coraggio e qualcuno che mi ami
come non so amarmi io.
La nave che non c’è, la mani attonite,
lo sguardo intento, le imboscate,
e l’orizzonte un filo ombelicale
sottolineando questi versi sospesi...
Tutto è pronto: è serio, è vano.

Martha L. Canfield

martedì 31 maggio 2011

IL MORTAIO


Ruby in declino ha scritto a Woody Allen che vuol essere la sua musa ispiratrice.
Peccato che invece di Apollo ha come consigliere Lele Mora.

venerdì 27 maggio 2011

IL MORTAIO


"Uomo e donna della Sinistra" di Renè Magritte.

Collezione privata di Silvio Berlusconi.

giovedì 26 maggio 2011

IL MORTAIO


Berlusconi ha affermato che chi vota la Sinistra è senza cervello.

Ma allora nell'ottobre del 1993 quanti Italiani se lo sono "mangiato"?

lunedì 23 maggio 2011

Amici



Giocavano a scacchi nel parco. Forse lo facevamo più per esibizione che per vero gusto del gioco.
Non che non ci fosse competizione, anzi era un punto d'orgoglio quello di sbaragliare l'avversario. Ma le partite, quelle toste, venivano fuori quando eravamo soli e senza testimoni, quando il silenzio durava anche un ora, quando i pezzi erano divenuti parte di noi stessi e sentivamo lo sforzo dell'altro per prevalere. Quando eravamo infossati su quelle poltrone marrone, che in estate portavano il fondo schiena ad una temperatura indescrivibile, quando il salone posto all'ultimo piano era per metà ricoperto da una nube di fumo e soprattutto quando il caso ci permetteva di assaporare qualche liquore o vino.
Fu la solitudine interiore che ci spinse a frequentarci e a riconoscerci come fratelli.
Ci piaceva discutere di tutto e su tutto, spingevamo le analisi delle nostre letture sino all'estremo delle nostre capacità intellettive.
Forse il tutto era anche causato dal fatto che non potevamo permetterci altri tipi di passatempi.
Le chiacchierate più lievi e divertenti erano quelle che riguardavano il sesso e per lo più avvenivano in compagnie più allargate. Già nell'essere in tre i toni divenivano diversi e se poi il gruppo era al completo, cosa che succedeva raramente, passavamo ad essere in quattro e le chiacchierate erano un balsamo per l'anima e ci facevano sentire partecipi del mondo.
Quanto tempo è passato da quel giorno, quanto spazio è stato percorso da quella panchina? Troppi anni e troppi giorni vissuti inutilmente, vissuti lontani perchè così credevo che dovesse essere la vita, ma forse è sopravvivenza e non vita questa scelta di lontananza.
Eppure non posso dire di essere infelice, sono contento della mia famiglia, non potrei concepire ora la mia esistenza senza mia figlia..ma!
Ma mi manca quell'amico e come se una parte di me fosse ancora legata a quella panchina di quel giorno nel parco.
Cosa ci ha resi così lontani?
E non è solo la lontananza dei chilometri è una lontananza di spiriti, di esistenze che potranno forse ricucirsi ma che hanno in qualche modo subito delle ferite, qualcosa che oramai sento come perdita. La perdita di una parte di me stesso. E pure fino a qualche tempo fa ho provato una gioia infinita nel vedere mia figlia giocare con i suoi figli e vedere come erano felici di stare insieme, vedevo in questo la mia stessa gioia.
Già immaginavo le lezioni di scacchi da dare ai bambini per poi vederli giocare tra di loro allo stesso nostro gioco, i possibili argomenti da tramandare e le tante storie scoperte, vissute o immaginate che avremmo con gioia e con prospettive diverse raccontato a quelle faccine meravigliate.
Riuscire a capire cosa sia cambiato! perchè si dividono così gli esseri che pure sono simili!
Possibile che l'intervento di altri sia stata la causa? Ma se così fosse come il suo essere non abbia le mie stesse reazioni e non cerchi ancora uno spazio d'azione in cui proiettare i suoi 16 pezzi allo scontro che ci ha fatto crescere con i miei 16 pezzi?
Perchè non riprendere quel gioco infinito che finirà nel momento in cui saremo di nuovo soli!  Definitivamente soli!

Ciao Amico... mi manchi!

venerdì 20 maggio 2011

Pdl: via le bandiere a favore dei referendum I vigili costretti a rimuoverle casa per casa

Un consigliere comunale è andato a ripescare una vecchia norma del 1956: i vigili urbani costretti a fare gli straordinari per far rimuovere ogni riferimento che invita al voto. Il sindaco (del Pd): "Io non lo avrei mai fatto, ma sono stato stato costretto a procedere. Anche se sono riuscito a far sospendere i 1000 euro di multa". Il costituzionalista Valerio Onida: "La legge parla chiaro, sarebbe stato obbligatorio procedere"
Tutto è partito dalla denuncia di un consigliere comunale del Pdl di Novellara che ha visto sventolare da diversi balconi di abitazioni del suo paese, le bandiere “Si al referendum per l’acqua pubblica“. Utilizzando una vecchia norma elettorale del 1956, l’esponente di centrodestra ha fatto denuncia e segnalato la questione al prefetto di Reggio Emilia, obbligando i vigili del Comune ad andare di casa in casa e togliere i vessilli.

Zelanti i rappresentanti della polizia municipale del Comune governato dal centrosinistra, hanno richiesto la loro rimozione. “E’ stata fatta propaganda elettorale in zone non autorizzate”, spiega la consigliera del Pdl Cristina Fantinati. “Cè una legge che lo impedisce”. E, se anche mai utilizzata nel caso di bandiere appese ai balconi, la legge in realtà darebbe ragione al consigliere del Pdl.

E secondo il costituzionalista Valerio Onida, già presidente della Corte Costituzionale, interpellato dal fattoquotidiano.it “la legge parla chiaro e quindi non si possono espore bandiere sui balconi. La ratio della legge che regola la campagna elettorale tende a impedire che ci siano manifestazioni del pensiero rivolte al pubblico al di là dei luoghi prestabiliti. Quindi è chiaro che se uno mette fuori dalla sua finestra o dal suo balcone rivolto verso la pubblica strada è rivolto al pubblico”.

Questo la legge dice. Mai accaduto che venisse impugnata, ma c’entra poco o nulla. Pierpaolo Tondelli, uno dei cittadini coinvolti nei controlli a tappeto e che ha denunciato la vicenda tramite la rete internet. “Da circa una decina di giorni, avevo messo sul balcone di casa mia, una bandiera riportante lo slogan “2 sì per l’acqua bene comune” acquistata al banchetto del comitato – spiega – Ho ricevuto la telefonata da una amica, che nel mio interesse, mi ha consigliato di toglierla, in quanto l’indomani o al più tardi lunedì, avrei rischiato di prendere una multa da 750 euro, per non aver rispettato un regolamento elettorale o una legge inerente a regolamenti referendari. Naturalmente non sono l’unico. Chiedo attenzione se avete qualche slogan appeso in vista, perché l’operazione di oscuramento messa in piedi dal Pdl spalleggiato dagli interessi, potrebbe dilagare anche in altri comuni”.

“Per fortuna che non ho fatto in tempo ad esporre anche quella contro il nucleare, altrimenti avreste dovuto farmi visita in carcere”,  spiega ironicamente.

“Io mai mi sarei sognato di mandare i vigili a casa di un cittadino per una bandiera – spiega il sindaco di Novellara Raul Daoli (Pd) –  ma nel nostro Paese tutto si può complicare a causa di una denuncia”. “Io non posso intervenire perché in questo caso sono ufficiale di governo e devo eseguire la legge”.

Multa quindi ? Il sindaco che condivide i referendum ha tirato il freno a mano sulle multe. “Con la polizia municipale ho condiviso la scelta di non elevare alcuna sanzione, condivido anche l’imbarazzo dei cittadini”.

Ma è davvero così perentorio il codice penale? In realtà lo è, ed è anche chiaro: secondo la legge 212 del 1956 è “ritenuta proibita l’affissione o l’esposizione di stampati, giornali murali e manifesti, e l’esposizione di stampati, giornali murali, striscioni o drappi, di cartelli, di targhe, stendardi, tende, ombrelloni,attinenti, direttamente  la propaganda elettorale in qualsiasi altro luogo pubblico o aperto al pubblico, nelle vetrine dei negozi, sulle porte, sui portoni, sulle saracinesche, sui pali, sugli infissi di finestre e balconi, sugli alberi o sui pali ancorati al suolo”.

Va detto che queste bandiere sono esposte in tutte le città d’Italia da oltre due mesi. Sulla vicenda va all’attacco il Movimento 5 Stelle, che è tra i promotori dei due referendum sull’acqua pubblica ed in Emilia Romagna ed è tra i soggetti che hanno raccolto il maggior numero di firme su questo tema. Va giù duro  con il capogruppo in Regione Andrea Defranceschi che critica il metodo adottato dal Pdl. “Troviamo vergognoso che a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, alcuni esponenti di un partito politico che ha tutto l’interesse a far fallire i referendum del 12 e 13 giugno per difendere il nucleare, l’acqua privata e il proprio leader abbiano denunciato dei cittadini per il solo fatto di aver esposto bandiere pro-referendum” dice Defranceschi.

“I vigili urbani sono stati costretti a invitare i cittadini a rimuovere le bandiere che sventolavano sui balconi. Il sindaco è riuscito a ottenere che la multa prevista, di 1000 euro sia sospesa, ma la rimozione dei vessilli c’è stata. E’ propaganda illegittima? Questa legge va cambiata, ancora di più alla luce del vero scandalo: la casta, a ogni campagna elettorale, si autocondona le multe con una legge ad hoc, sanando migliaia e migliaia di manifesti irregolarmente affissi con la cifra simbolica di 1000 euro”.

Dura anche l’Idv con la consigliere regionale Liana Barbati. Il partito di Antonio Di Pietro tra l’altro è promotore di altri due dei quattro referendum: quelli contro il nucleare e quelli contro il legittimo impedimento. “I berluschini locali per paura di uscire sconfitti, intimidiscono i cittadini con ogni mezzo”,  commenta l’esponente dipietrista. Dulcis in fundo. A Reggio Emilia e provincia, come in tutta Italia, da oggi i vigili urbani avranno un bel po’ da lavorare visto che sono migliaia le bandiere esposte insieme anche a lenzuoli con slogan che campeggiano da oltre un mese su cavalcavia e vecchie abitazioni.



Siamo arrivati a tacere e perdonare gli scandali sessuali di un ultra settantenne ma a condannare chi esprime il proprio pensiero!
E questi si chiamano Popolo della Libertà?

giovedì 19 maggio 2011

Ben altro spessore morale

   L’accusa, poi l’assoluzione. Ecco cosa c’è in quelle carte

12 maggio 2011 -
Luigi Ferrarella

MILANO – In 25 secondi, studiatamente gli ultimi del faccia a faccia con Giuliano Pisapia su Sky, le parole di Letizia Moratti risultano contraddette due volte dalle sentenze: da quella d’Appello che il sindaco tace, e da quella stessa di primo grado che cita.
Moratti richiama un verdetto d’Assise del 1984 per affermare che solo un’amnistia aveva salvato il rivale da una condanna per furto, ma tace che Pisapia in Appello era poi stato assolto nel merito nel 1986 «per non aver commesso il fatto». E anche solo restando alla sentenza di primo grado del 1984, fa credere che alla base dell’applicazione dell’amnistia vi fosse da parte dei giudici un’affermazione di responsabilità di Pisapia per il furto del 1978, mentre invece nella motivazione la Corte d’Assise esplicitamente scriveva che, se non fosse intervenuta l’amnistia, avrebbe comunque «assolto per insufficienza di prove» Pisapia.
Tre pentiti e un furto: chi decise?
«Anche Pisapia». «No, non c’era».

La storia vera comincia la sera del 19 settembre 1978, quando a Milano i terroristi di «Prima Linea» Massimiliano Barbieri, Roberto Sandalo e Marco Donat Cattin rubano un furgone Fiat, e Barbieri viene arrestato. Due anni e mezzo dopo, Sandalo, “pentito” come anche gli altri due, spiega il furto come finalizzato a un progetto (poi mai attuato) di sequestro di William Sisti, capo del servizio d’ordine del «Movimento lavoratori per il socialismo» che aveva avuto violenti scontri con l’«Autonomia operaia» cittadina, e al quale il «Collettivo» studentesco della libreria di via Decembrio, nel quale all’epoca militavano attivamente Massimiliano Trolli (ex di Lotta Continua) e suo cugino Giuliano Pisapia, addebitava pestaggi di “compagni”, come un disegnatore di murales ridotto in fin di vita. Barbieri, che secondo Sandalo e Donat Cattin voleva colpire Sisti «come carta di credito per entrare in Prima Linea», nell’estate 1978 li porta dunque in una casa di benestanti nel centro di Milano, dove vivevano Trolli e «il cugino», cioè Pisapia. Tutti e tre i pentiti collocano nella casa alcune riunioni di luglio 1978 nelle quali «venne avanzata la proposta di compiere un’azione punitiva contro Sisti» da sequestrare, picchiare e liberare con la colla nei capelli. Ma i tre pentiti divergono sul ruolo di Pisapia: per Sandalo era presente; lo stesso dice Barbieri, che però per la riunione operativa indica una data in cui Pisapia era a Santa Margherita Ligure bloccato da un’ulcera, attestata sul ricettario milanese del medico Carlo Agnoletto (zio di Pisapia); invece Donat Cattin esclude Pisapia fosse alla riunione.
Cade la banda armata. Per il furto
a giudizio per «concorso morale»

E’ notorio che per questa vicenda Pisapia nel 1980 fu arrestato con due accuse: partecipazione alla banda armata «Prima Linea», e concorso morale (luglio 1978) nel furto del furgone poi commesso (settembre 1978) da Sandalo-Barbieri-Donat Cattin. Resta 4 mesi in carcere, ma per la banda armata neppure viene processato, direttamente prosciolto su richiesta del pm Armando Spataro. E’ invece rinviato a giudizio in Corte d’Assise per il concorso morale nel furto del furgone, anche qui noto negli archivi (es. Ansa dell’11 giugno 1982).
Primo grado: l’amnistia prevale
sull’assoluzione dubitativa

Finisce con una amnistia. Nella motivazione di primo grado la Corte d’Assise tende a escludere «sovrapposizione di ricordi» nella versione di Sandalo, ritiene «poco verosimile che Barbieri abbia clamorosamente errato», appare dubbiosa rispetto a Donat Cattin che dice che Pisapia non c’era, e svaluta il certificato medico. Tuttavia la Corte prende atto che anche Sandalo e Barbieri «non hanno esplicitamente parlato di uno specifico apporto di Trolli e Pisapia all’episodio del furto». E conclude che, «nell’irrisolto contrasto» tra le dichiarazioni di Donat Cattin e quelle «non meno rilevanti deponenti in contrario di Barbieri e Sandalo, nei confronti di Pisapia potrebbe essere emessa solamente una pronuncia di assoluzione per insufficienza di prove». Poiché però nel 1978 era intervenuta una amnistia, «per giurisprudenza consolidata l’amnistia prevale» tranne nel caso di assoluzione piena: quindi il dispositivo della terza Corte d’Assise il 22 ottobre 1984 ritiene «amnistiato il reato ascritto» a Pisapia e dichiara «il non doversi procedere».
Secondo grado: «Neanche indizi»
Assolto, non ha commesso il fatto

Pisapia rinuncia all’amnistia e fa ricorso alla Corte d’Assise d’Appello, che lo assolve nel merito. I giudici scrivono che dalla «coabitazione di Pisapia con il cugino Trolli» e dall’«adesione di Pisapia all’ideologia di sinistra» possono «sorgere al più soggettivi sospetti» ma non certo «la prova di un coinvolgimento che connoti estremi di rilevanza penale». In più, i giudici di secondo grado, diversamente da quelli di primo, ritengono la presenza di Pisapia alla riunione di fine luglio 1978 «del tutto smentita» dal certificato medico che lo indicava fermo a Santa Margherita Ligure, per la stessa ulcera per la quale ulteriore «documentazione sanitaria» lo mostrava «ricoverato in ospedale a Santa Margherita dal 12 al 18 giugno e dal 24 giugno al 3 luglio». La conclusione della terza Corte d’Assise d’Appello l’8 marzo 1986 è dunque che «non vi è prova, nè vi sono apprezzabili indizi, di una partecipazione di Pisapia al furto, sia pure sotto il profilo di un concorso morale: va pertanto assolto per non aver commesso il fatto».
Giudice errato, Cassazione annulla
E l’Appello-bis riassolve nel merito

Finita? Non ancora. Neppure l’accusa impugna l’assoluzione di Pisapia, ma il 3 marzo 1987 la Cassazione rileva un errore nella formazione del collegio d’Appello, annulla la sentenza per tutti gli imputati e quindi fa ricelebrare il processo di secondo grado. E’ solo un formalità: infatti sia la Procura generale sia le difese chiedono ai giudici del processo-bis d’Appello di confermare le statuizioni riguardanti ciascun imputato, e la nuova Corte lo fa per tutti gli imputati (compreso Pisapia) nelle ordinanze del 3 dicembre 1987, 25 febbraio, 28 marzo e 14 aprile 1988. A chiudere lo svuotato Appello-bis resta il «non doversi procedere non potendo essere proseguita l’azione penale» già definita dalle ordinanze sui vari imputati; e cioè, nel caso di Pisapia, dall’assoluzione passata in giudicato per non aver commesso il fatto. Un dato definitivo che relega in secondo piano la scelta del sindaco di connotare negativamente l’amnistia attribuita (erroneamente) al rivale nonostante di un’amnistia vera abbia usufruito, per fatti parimenti datati, il capolista della sua lista Pdl, Silvio Berlusconi, per il quale 21 anni fa la Corte d’Appello di Venezia dichiarò nel 1990 l’amnistia della «falsa testimonianza» imputatagli per aver negato l’iscrizione alla loggia P2 di Licio Gelli.

Preferisco citare fonti giornalistiche e non ipotetici siti di fanfaroni, tipo di chi attribuisce a studioso previsioni da negromanti  

Terremoti, l'istituzione Bendandiana conferma: "Nessuna previsione di un sisma a Roma"

martedì 10 maggio 2011

IL MORTAIO


Nuove rivelazioni su Osama il principe del terrore... usava il Viagra.
Se ho ben capito quando hanno bussato alla porta non pensava che fosse la Cia, ma il farmacista!

venerdì 6 maggio 2011

IL MORTAIO


Il Consiglio dei Ministri ieri ha deciso che le spiagge restano pubbliche, ma i privati potranno gestirle per 90 anni.

Il solito governo balneare.

giovedì 5 maggio 2011

IL MORTAIO


In un'intervista ad un quotidiano Brunetta ha sparato a zero:
"La sinistra fa schifo, noi siamo superiori in tutto!"
Superiori in tutto?
Veramente fra me e lui... sono più alta io (senza tacchi)!

martedì 3 maggio 2011

IL MORTAIO


Romani Prodi ormai ha la certezza che l'Ulivo sia morto, ma gli eredi non fanno che litigare.

Consiglio!

Alle prossime primarie più che un segretario dovrebbero nominare un notaio.

martedì 26 aprile 2011

IL MORTAIO



Fischi di un gruppetto di contestatori a La Russa ieri all'altare della Patria per le celebrazioni del 25 aprile.

In seguito l'incidente è stato chiarito quando si sono accorti che l'avevano scambiato per il ministro della Difesa.


domenica 17 aprile 2011

IL MORTAIO


Ho capito perchè vogliono aprire le porte del Parlamento ai giovani!


È un modo come un altro per distrarli perchè non comincino a rompere con la storia che vogliono lavorare!

sabato 16 aprile 2011

IL MORTAIO


Secondo un disegno di legge del governo, per diventare deputato basteranno 18 anni.

I soliti pressappochisti.

Hanno abbassato l'età minima ma hanno dimenticato di dare un limite a quella massima.

venerdì 15 aprile 2011

IL MORTAIO

Il terrore di ogni uomo? Quando una donna gli si avvicina e sussurra, sbattendo le ciglia: "Ti vorrei parlare!"

giovedì 14 aprile 2011

IL MORTAIO


Altre due ragazze diciottenni hanno deciso di raccontare dei festini ad Arcore.

Il caro Ghedini considera tutto quanto inconsistente.

Dalle foto tutto quanto non si direbbe!

mercoledì 13 aprile 2011

IL MORTAIO


Frattini non ha dubbi che senza l'Europa, l'Italia sia troppo piccola.

Verissimo.

Il problema è che senza l'Italia, anche la Tunisia è troppo piccola.

martedì 12 aprile 2011

IL MORTAIO


Sull'immigrazione il ministro Maroni non ha più dubbi.

MEGLIO SOLI CHE MALE ACCOMPAGNATI!

Anche a Lampedusa la pensano come Maroni.

venerdì 8 aprile 2011

IL MORTAIO


Secondo la Consulta sono illegittimi i super poteri dei sindaci previsti dal decreto sicurezza del Governo.

Secondo me è una sicurezza per noi che la Consulta bocci ogni decreto del Governo.

giovedì 7 aprile 2011

IL MORTAIO


Alla fine Bossi ha detto sì... al permesso provvisorio!

... ora però dovrà spiegare ai suoi elettori che da duro gli è diventato elastico!

mercoledì 6 aprile 2011

IL MORTAIO


Napolitano ha parlato chiaro:

"Tra politica e giustizia va rispettata la divisione dei poteri."

Benissimo.

Almeno mezza giornata la dovrebbero dedicare anche alla giustizia.