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martedì 3 marzo 2009

PAURA?


(di Lorena B.G.)

Ho cominciato ad avere paura. Perchè mi chiederete voi, perchè mi sono accorta che nel giro di poche settimane mi sta scivolando tutto addosso.
Sto cambiando, comincio ad avere un'assenza di sentimenti che mi fa orrore.
Sto guardando le cose da lontano. Non voglio! Voglio ritornare ad essere come prima. Cosa mi è successo?
Mi hanno ferito così profondamente che ho deciso di chiudere il mio cuore? Non posso e non voglio, eppure ho cominciato a staccare la spina con tante persone.
Temo la solitudine, ma in questo momento la sento come unica compagna.
Quante volte sto dicendo... PAURA....eppure non riesco a trovare un altro termine.
Sto scrivendo da stamattina a tanti amici, ma non sono capace di trovare una parola che mi faccia da appiglio per cominciare a discutere di qualcosa.
Penso che anche loro se ne siano accorti perchè le loro risposte generalmente molto lunghe oggi sono telegrafiche.
Mi hanno chiamato anche dalla compagnia teatrale di cui faccio parte...ho rifiutato, adducendo come scusa un malessere generale.
Il famoso MAL DI VIVERE?

"....Il mal di vivere e' uno stato d'animo, un pensiero,un fantasma che aleggia intorno alle persone depresse e le stringe in una morsa soffocante.Si perde interesse per ogni cosa, l'insoddisfazione generale invade l'anima e lascia il posto ad un deserto arido che spazza via ogni piccola emozione.La persona afflitta da questo stato d'animo non sa dare una spiegazione a questo male, da alcuni definito cancro dell'anima, sicuramente potrà trovare la causa scatenante ma non il vero motivo....."

E continua la spiegazione con l'autosvalutazione ecc.
Ma io non sono nella condizione di autosvalutarmi, anzi!!!
Ho sempre pensato di avere molte più possibilità e capacità di altri, ma come ho detto altre volte il mio intelletto si è dovuto inchinare di fronte alla realtà.
Forse non l'intelletto, ma il cuore è diventato predominante nella vita, tanto forte da non farmi più ragionare in alcuni casi, da soffocare i miei pensieri.
Poi la delusione, le delusioni, quando c'è stato il crollo della torre che io credevo di avere costruito così saldamente. Quando mi sono accorta che i mattoni non erano di argilla, non c'era il marmo, la pietra a sorreggere il tutto ma ogni cosa era fatta come i dolcetti di chiara d'uovo, quelli bianchi .
Da piccola la mamma mi chiedeva se volevo i BACI, lei li chiamava così, ed accettavo perchè mi piacevano. Ed ogni volta che le mie labbra, soltanto le mie labbra li sfioravano si polverizzavano in bocca.
Ecco quindi che i mattoni che io con tanta cura avevo messo a posto si sono polverizzati, si sono dispersi nel vento.
Il collasso è stato traumatico nel mio cervello, ho cominciato a cercare di ricordare dove avevo sbagliato il posto al primo mattone tra tutti i mattoni che hanno fatto crollare la torre.
La torre, c'è chi la chiamerebbe castello!
Eppure per un attimo quanti di noi hanno creduto di aver costruito qualcosa? L'attesa della telefonata, l'impazienza di trovarsi. E poi?
Basta una parola e tutto è finito, ti accorgi di non essere mai stata la sola l'unica, di non essere stata mai in cima ai pensieri di chi amavi, che c'erano interessi più importanti per lui.
Eppur questa volta è diverso, l'amore c'è stato ed è stato vissuto molto intensamente, ma non sento niente non provo dolore non piango, dormo la notte senza problemi, vivo la mia vita come se non fosse successo niente.
Anzi non ci penso proprio!
E allora ? Allora forse anche se è un uomo eccezionale, unico nel suo genere non ha saputo darmi niente, non ha saputo trasmettermi qualcosa. Allora la sua aridità è stata sentita dal mio cuore, dal mio cervello. E' stata vissuta così profondamente che il fatto che sia andato via non mi provoca nessuna reazione.
Allora forse quello che io penso sia paura, poi alla fine non lo è .
E' stato solo un percorso parallelo senza che alla fine ci siamo incontrati, ma nemmeno regalati qualcosa.
Tutti i suoi studi, lo scambio di idee non hanno seminato niente. Le nostre discussioni filosofiche mi hanno annoiato, forse è questa la verità?
O forse non abbiamo avuto tempo per scambiare nessuna idea, anche questo potrebbe essere.
Il tempo? Il tempo non c'è stato, la lontanza ha fatto da padrona. Quello che poteva essere un magnifico "giardino" dove piantare le nostre teorie le nostre convinzioni non ha avuto la sua stagione per fiorire.
Mi rendo conto che l'amore ha mille sfaccettature, non con tutti è uguale.
Peccato però è stato così breve che avrei voluto avere più tempo per rinforzare questo sentimento.
Però un'altra idea si affaccia, e se fosse lui che ha avuto paura dell'amore?

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