SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

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venerdì 9 luglio 2010

PAUL, IL POLPO, OSPITE D'ONORE




Dal momento che in questi giorni è salito agli onori della cronaca PAUL IL POLPO, ho avuto la fortuna di invitarlo a pranzo.

Ma siccome sono sadica indovinate cosa gli ho fatto trovare nel piatto?

SUO FRATELLO JAMES CHE NON NE AZZECCA UNA!
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Ingredienti:

1 polipo, 3 patate medie, 1 cipolla, 1 carota, 1 gambo di sedano, prezzemolo, 1/2 bicchiere di birra chiara, olio, 1 mela renetta

Lavare bene il polipo e tagliarlo a pezzi. Mettere in una casseruola la cipolla, la carota, il sedano tutto a pezzetti e soffriggere con olio. Aggiungere il polipo e sfumare con la birra. Far evaporare. Salare, coprire la casseruola con il coperchio e far cuocere a fuoco lento per circa 45 minuti abbondante. Trascorso questo tempo unire le patate tagliate a pezzi e la mela a tocchetti piccolissimi, far andare ancora per circa 30 minuti. A cottura ultimata (quando il colore del polipo diventa marrone scuro e i tentacoli si spezzano con una forchetta) aggiungere una manciata di prezzemolo. Servire caldo.

La prossima volta però, se domani non dovesse indovinare, si consiglia un altro polipo fresco o congelato che non si chiami ... Paul!

Movimento Paul Libero!

venerdì 12 febbraio 2010

DOMANI OFFRO UN PRANZO A INDI....


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CROSTINI CON FEGATINI

PENNE AL LAMPREDOTTO

RIBOLLITA
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LAMPREDOTTO AL PIATTO

STRACOTTO DI MANZO
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CHIANTI BORGIANNI - TENUTA VOLPAIA

ACQUA NATURALE E GASSATA

CAFFÈ
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(come al solito niente dolce!)

lunedì 3 agosto 2009

ROVELLINE LUCCHESI


INGREDIENTI
(per 4 persone)

- 4 fettine fini di vitellone di circa 150 gr
- 500 gr pomodori maturi o pelati
- 2 spicchi d'aglio
- salvia
- rosmarino
- un cucchiaio di capperi
- origano o maggiorana
- un uovo
- pangrattato
- olio d'oliva
- sale e pepe

In una casseruola fate rosolare, in 8 cucchiai d'olio, gli agli interi con foglie di salvia e un rametto di rosmarino.
Appena l'aglio inizia ad imbiondire, unite i pomodori, salate, pepate e fate cuocere per circa mezz'ora.
Nel frattempo battete bene le braciole di carne, passatele nell'uovo sbattuto con poco sale e poi nel pangrattato.
Pressatele bene, scuotetene l'eccesso di pangrattato e friggetele in una padella con olio caldo.
Mettetele su un foglio di carta da cucina e appena la salsa è pronta unitela all'intingolo.
Tenetele a cuocere pochi minuti e prima di sevire cospargete con un trito fine di capperi e foglioline di origano o maggiorana (chiamata un tempo "persia").

domenica 26 luglio 2009

CONIGLIO ALL'ORBETELLANA


INGREDIENTI
(per 4 persone)

- un coniglio di circa un chilo
- 2 spicchi d'aglio
- rosmarino
- salvia
- prezzemolo
- aceto bianco
- pane casalingo
- olio d'oliva
- sale e pepe

Tagliate il coniglio (senza testa e zampe) in 12 pezzi: le cosce divise in 2, 2 spalle e lombo tagliato in 6 parti.
Preparate un trito di aglio, rosmarino, salvia e prezzemolo.
Mettetelo in una zuppiera e aggiungete sale e pepe, un bicchiere d'aceto e mezzo bicchiere d'olio.
Mettete in una casseruola i pezzi di coniglio a strati e tra uno strato e l'altro cospargete con la salsetta ben amalgamata.
Terminate con la salsa, poi chiudete bene con un coperchio e fate cuocere lentamente per circa un'ora.Ogni tanto controllate la cottura, ma non girate i pezzi.
Servitelo con il suo sugo di condimento su fette di pane abbrustolite.

venerdì 10 luglio 2009

POLPETTE ALLA PRATESE


INGREDIENTI
(per 4 persone)

- 200 gr fettine di vitella
- 100 gr pancetta
- 2 grosse patate
- 2 cucchiai di uvetta
- 2 cucchiai di pinoli
- 2 cucchiai di gherigli di noce
- 4 uova
- prezzemolo
- farina
- 50 gr burro
- olio d'oliva
- sale e pepe
- sugo di carne

Lessate le patate, sbucciatele e schiacciatele. Rosolate le fettine di vitella in una padella con il burro, quindi tritatele finemente sul tagliere insieme alla pancetta.
In una terrina amalgamate le patate, la carne, 2 uova, il prezzemolo tritato, l'uvetta ammollata, i pinoli e le noci tritate.
Salate, pepate, rimestate bene e con le mani fate delle normali polpette non troppo grandi. Passatele nella farina, nelle uova e poi friggetele in olio caldo. Infine mettetele ad insaporirsi in un normale sugo di carne.

Personalmente le metto nella salsa di pomodoro, più leggera del ragù e qualche volta aggiungo olive selvatiche, quelle piccole piccole, e qualche cappero. Mia figlia le trova più saporite e le mangia volentieri.

mercoledì 20 maggio 2009

LA VERA FIORENTINA


La parola "fiorentina" è usata solo fuori Firenze e soprattutto fuori Toscana.
Da noi si chiama semplicemente "bistecca", termine questo che altrove indica delle modestissime fettine di carne.
Si narra che la parola bistecca, che è di chiara origine inglese (da "beef steak", cioè fetta di manzo) sia nata nel 1500,durante la festa di San Lorenzo che si teneva nell'omonima piazza di Firenze.
In questa occasione si arrostiva all'aperto un bue, ed essendo presenti degli Inglesi, questi gridarono "beef steak!" per avere un po' di carne.
Purtroppo anche questa storiella è falsa, infatti il Fanfani, nel suo "Vocabolario dell'uso toscano" del 1863, alla voce "bistecca" sostiene che si tratta di un "neologismo", nato, pare, nel 1823.
Se la parola è quindi recente non è detto che la bistecca alla brace sia un piatto moderno. Esiste in realtà da secoli, solo che, invece di bistecca, prima, si chiamava "CARBONATA".
La vera bistecca proviene da vitelloni di razza chianina o chianino maremmana ed è tagliata nella lombata.
Ha cioè l'osso nel mezzo, a forma di "T" con alle parti il filetto e il controfiletto. Rifiutate le bistecche con il solo controfiletto (si chiamano "costate") e quelle troppo fresche.
Una buona bistecca deve essere frollata per 5 giorni e deve essere tagliata alta 3 centimetri, nè più nè meno.
Ultimamente si sta esagerando nelle dimensioni. Certi ristoranti servono bistecconi alti 3 dita, freddi e sanguinolenti. E spesso anche duri!
Va bene che la bistecca "ben cotta" è un'eresia, ma anche la bistecca cruda non è accettabile.

giovedì 12 marzo 2009

FRITTATINE TRIPPATE


Mia figlia ne va pazza, ed è la maniera più semplice che ho per fargli mangiare le uova.


INGREDIENTI:
- 100 gr farina
- 3 uova
- 200 gr di latte fresco (un bicchiere)
- salsa di pomodoro
- parmigiano grattugiato
- 1 cucchiaio di prezzemolo tritato
- sale
- olio

In un recipiente mescolate bene le uova, il sale e la farina, poi aggiungete il latte poco per volta e un po' d'olio (indicato è l'uso del frullatore mettendo tutti gli ingredienti insieme), quindi mescolate bene il tutto in modo che non ci siano grumi.
Ponete sul fuoco una padella piuttosto piccola (ottima quella antiaderente) con un po' di olio e preparate 4-5 frittatine.
Una volta cotte raffreddate, arrotolatele una per una e con un coltello tagliatele a listarelle larghe circa 1 cm.
In un tegame mttete della salsa di pomodoro già fatta (vanno bene anche di pelati rosolati con olio e un po' di basilico) e buttateci dentro le frittatine tagliate. Fate insaporire un po', aggiungete il prezzemolo poco prima di portarle in tavola cospargetele di parmigiano, come si conviene per una vera trippa.

Della frittata trippata esiste anche un'altra versione più semplice: si prepara una frittata piuttosto grande, si cosparge olio, con pomodoro e con formaggio grattato: si arrotola e si taglia a listarelle e si mette sopra il pomodoro.

sabato 17 gennaio 2009

BACCALA COI PORRI


INGREDIENTI PER 4 PERSONE :

- 800 g baccalà già ammollato
- 1 kg porri
- 2 cucchiai di pomodori
- olio d'oliva
- sale e pepe


Pulite i porri togliendo le barbe e la prima foglia ma lasciando quanto più verde è possibile (cioè fino a dove è ancora abbstanza tenero).
Tagliate quindi a rondelle piuttosto sottili e metteteli a ridurre in una teglia molto larga, coperta e con poco olio.
Quando saranno molto diminuiti di volume iniziano a rosolare, unite il baccalà preventivamente sfilacciato e la conserva sciolta in una tazza d'acqua calda.
Per sfilacciare il baccalà appoggiato sul tagliere alla parte della pelle e tenendolo fermo ad una estremità, con una forchetta robusta,sfilacciatelo fino a che la pelle non rimane quasi del tutto priva della polpa.
Fate cuocere ancora per un quarto d'ora aggiungendo un po' d'acqua se fosse necessario. Aggiustate di sale prima di servire, dateci una manciatina di pepe.

E' ottimo servito con un po' di polenta calda.