Nelle grandi città le multe aumentano del 19%
Caserta, Roma, Firenze. Non cambiano negli anni le città protagoniste sul podio delle multe ma a mutare è il loro ordine, che vede Caserta ritornare la primato soffiatole lo scorso anno da Firenze, ora scesa terza per il sorpasso di Roma.
E, soprattutto, cambiano gli importi in rapporto agli abitanti, perché il gruppo di testa guida una volata che coinvolge tutta Italia. Nel 2007, secondo gli ultimi certificati consuntivi resi disponibili nei giorni scorsi dal ministero dell'Interno, i Vigili Urbani hanno staccato verbali per 1,64 miliardi di euro, con un aumento del 13,3% rispetto all'anno prima; guardando solo ai capoluoghi, l'impennata annuale supera il 19%. A gonfiare la colonna delle entrate è anche l'aumento di importi di alcune sanzioni scattato nell'estate 2007, e se si aggiungono i circa 300 milioni che ogni anno sono verbalizzati da Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza, l'obiettivo dei due miliardi prodotti per le casse pubbliche a suon di contravvenzioni sembra a portata di mano. Anzi, saranno con tutta probabilità i bilanci 2008 a certificare che la barriera dei due miliardi è stata sfondata, forse grazie all'Ecopass milanese che ha debuttato proprio all'inizio dello scorso anno.
Certo, un conto è scrivere gli importi sui verbali e nei bilanci, altro conto (soprattutto al Sud) è portare davvero i soldi nelle casse del Municipio. Nel 2007 le riscossioni «di competenza», cioè relative allo stesso anno in cui la multa è stata fatta, si sono fermate al 51,9%, e guardando i soldi già incassati il primato di Caserta sfuma all'istante. La colonna delle entrate accertate nel 2007 è schizzata a quota 11 milioni, cioè più di 183 euro per abitante (neonati compresi), ma la cassa si è fermata sotto al milione e mezzo. Percentuali più che esili si incontrano anche Rieti, Napoli, Palermo e Catania, quest'ultima poco sopra il 26% di riscossioni in rapporto all'accertato, mentre una trentina di città si collocano sopra al 90%, In questi casi, però, possono influire anche metodi di contabilizzazione che tendono a far coincidere l'accertato e il riscosso.
Le contravvenzioni "storiche", che si trascinano di anno in anno senza tagliare il traguardo del pagamento, sono un problema abituale in molte città, e sono alla base delle polemiche sulle "cartelle pazze". A Caserta l'ultima ondata denunciata dalla Cisas è di fine gennaio, mentre in autunno la polizia municipale aveva reso noti i dati sulle sanzioni «accessorie», che colpiscono la guida senza cintura, l'uso del telefonino o il passaggio con il rosso. Nei primi nove mesi dell'anno scorso sono state 6mila contro le 3mila dell'anno prima, e promettono di garantire il primo posto al capoluogo campano anche nella graduatoria sui bilanci 2008.
Nelle parti alte della classifica spiccano anche il +46,5% registrato a Roma nell'ultimo consuntivo chiuso dalla Giunta Veltroni e il +74% realizzato a Rieti (ovviamente su importi complessivi assai più modesti), mentre a Firenze la crescita è in linea con la tendenza nazionale (+12%). Nei casi di Firenze e Roma, come accade a Milano, Torino e nelle altre città maggiori, l'importo pro capite risulta gonfiato dalle decine di migliaia di «city users»: turisti o pendolari che arrivano da fuori, "usano" la città e naturalmente allargano la platea dei destinatari dei verbali.
Milano, dal canto suo, attende invece l'effetto dell'Ecopass, che ha contribuito nel 2008 a far raggiungere alla città i tre milioni di multe. Ma sulle cifre complessive i dati arriveranno entro aprile, con il consuntivo 2008, mentre il Comune non conferma i calcoli sui 200 milioni di accertamenti circolati nelle settimane scorse. Le cifre ufficiali si vedranno ad aprile, mentre nel preventivo 2008 l'effetto Eco-Pass stimato era assai più lieve, fermando gli accertamenti totali a quota 145 milioni.
Hanno collaborato: Francesco Abiuso, Andrea Curiat, Eleonora Della Ratta, Luigi Dell'Olio, Francesca Milano, Francesco Oggiano, Piero Orlando e Fabrizio Patti
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