SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)
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lunedì 2 febbraio 2015
Guida galattica per gli autostoppisti
domenica 1 febbraio 2015
Alice nel paese delle meraviglie
"Ma io non voglio andare fra i matti", osservò Alice."Bè, non hai altra scelta", disse il Gatto "Qui siamo tutti matti. Io sono matto. Tu sei matta.""Come lo sai che sono matta?" Disse Alice."Per forza," disse il Gatto: "altrimenti non saresti venuta qui."
venerdì 30 gennaio 2015
Il mio Don Quijote
lunedì 24 gennaio 2011
L'INTERMITTENZA (libro)

di Andrea Camilleri
"Fu allora che ebbe la lacerante certezza della prossimità della sua morte.
Si stava spalmando il sapone da barba e prima sobbalzò, poi si bloccò, le punte delle dita incremate sulla guancia destra. Allo specchio, appariva nella stessa posa della foto pubblicata sulla copertina dell'ultimo numero di "Comunicazione e impresa", dedicata ai manager più importanti del Paese,che conteneva anche una sua lunga intervista.
Un attimo prima era intento a riandare col pensiero alla cena della sera avanti, tra l'altro il vecchio Birolli era accompagnato da una nipote ventenne che lèvati, quando, all'improvviso, erano comparse quelle parole. O meglio, le aveva lette. Ma dove? Sullo specchio?...."
TRAMA
Mauro De Blasi, direttore generale di una tra le più note ed influenti aziende italiane, si serve da sempre di giochi d'astuzia, simulazioni ed alleanze strategiche per mantenere salde le redini del suo impero. Da un certo periodo, però, si è reso conto di aver iniziato a perdere colpi a causa di un piccolo disturbo, un temporaneo black-out che gli capita all'improvviso e lo estrania dal mondo circostante. Questo è un problema anche più grave, dal momento che capita proprio mentre l'azienza è in difficoltà a causa della crisi economica e che gli operai ne hanno occupato uno stabilimento. Un danno d'immagine al momento è proprio la cosa più rischiosa nel suo universo di relazione spietate nel quale non può fidarsi di nessuno: la moglie, Marisa, è tesa solo al soddisfacimento dei suoi piaceri e capricci, e i suoi due vicedirettori aspettano solo l'occasione più propizia per fargli le scarpe.
(Letto questo intreccio siamo stimolati sicuramente a comprare il libro!!!)
PERSONALE
Libro che ho letto in due ore durante un viaggio.
Libro di poche decine di pagine.
Libro che come gli ultimi di Camilleri non mi è piaciuto, come se fosse stato commissionato e bisognava scriverlo per forza.
Mentre i vecchi classici qualche decina di anni fa potevano far gridare per la sorpresa per gli escamotage adesso questo di Camilleri sembra costruito a tavolino come se non ci fossero idee ma solo ripeto l'obbligo di doverlo scrivere.
L'azione si rincorre a fatica, storia che vuol dare l'impressione della complessità e che a me ha fatto fare solo una gran fatica per leggerlo.
Ringrazio però l'autore di aver messo in prima pagina i nomi dei personaggi e i ruoli, se non lo avesse fatto sinceramente non avrei capito niente di chi erano e cosa rappresentavano.
Finale scontatissimo che si capisce subito dalle prime parole. Anzi se il finale fosse stato messo al'inizio mi risparmiava due ore di noia che avrei impiegato in un'attività più piacevole sicuramente, anche quella di guardare il paesaggio fuori dal finestrino.
Una ripetizione anche poco convincente degli inganni che le alleanze di potere possono produrre. Sesso gratuito e squallido e portato per forza alla crudeltà.
Storia banale che rimbalza solo da un letto ad un altro senza nemmeno troppa fantasia come se ci fossero solo figure di truffatori, solo odio, vendetta, denaro, potere, apparenze e in fondo il principe azzurro che viene a salvare la bella e stupidissima donna.
SCHEDA
Genere - Romanzo
Titolo - L'intermittenza
Autore - Andrea Camilleri
Editore - Mondadori
venerdì 6 agosto 2010
LA BILANCIA DEI BALEK

Gesammelte Erzählungen von Heinrich Böll
mercoledì 23 dicembre 2009
S.P.Q.R. (libro)

"Ricevetti il prefetto dei vigili del quartiere nell'atrio di casa mia, come ogni mattina da quando ero stato eletto nel Collegio dei Ventisei. Non sono mai stato un tipo mattiniero, ma d'altra parte il mio incarico non comportava impegni particolarmente onerosi. Era ancora buio e persino i miei clienti non erano ancora arrivati. La squadra dei vigili con i copricapi di cuoio poggiati ai loro piedi dormicchiava su una panca posta contro la parete dell'atrio, mentre il mio anziano portinaio serviva loro coppe di vino annacquato e aspro, caldo e fumente.
"Nessun incendio nella notte, signore." dichiarò il prefetto.
"Non in questo quartiere, almeno."
"Che gli dei siano ringraziati," risposi. "E altrove?"
"È scoppiato un grande incendio nei pressi del Circo. Riusciamo a vederlo chiaramente dalla cima del Viminale. Forse non è stato ancora domato."
"Da quale direzione soffia il vento?" domandai, allarmato. Se aveva preso fuoco uno dei magazzini do olio tra il Circo e il Tevere, il fuoco avrebbe potuto minacciare la città entro mezzogiorno.
"Da Nord."
Emisi un sospiro di sollievo, promettendo in sacrificio una capra a Giove se quel giorno avesse fatto in modo che Borea continuasse a soffiare. "Nient'altro?"
"Due capifamiglia hanno denunciato un furto," il vigile soffocò lo sbadiglio, "e abbiamo rinvenuto il cadavere nel vicolo tra la bottega del farmacista siriano e la taverna di Publio."
TRAMA
Roma,70 avanti Cristo.la Repubblica non è ancora diventata Inpero e l'Urbe è un campo di battaglia dove si fronteggiano i partigiani di uomini come Crasso e Pompeo,protesi entrambi alla conquista del potere.Il nobile Decio Cecilio Metello sta salendo i primi gradini della sua carriera politica:é funzionario pubblico e la sua carica lo obbliga a indagare su alcuni omicidi di apparente routine.Ma dietro questi episodi si delinea ben presto un disegno preciso che coinvolge alcuni altissimi personaggi:e una normale indagine giudiziaria si trasforma così in una discesa nei misteri di una città morente,devastata dalla corruzione,dall'immoralità,dagli intrighi.
Con S.P.Q.R. John Maddox Roberts ha scritto un appassionante incrocio fra giallo e romanzo storico in cui il lettore riconoscerà molte analogie(casuali?) con la realtà di oggi.
SCHEDA
Genere - Romanzo storico
Titolo - S.P.Q.R.
Autore - John Maddox Roberts
Editore - Sonzogno
lunedì 21 dicembre 2009
LA CHIAVE A STELLA (libro)

Da quest'uomo solerte, attaccato al lavoro, nasce così un esemplare di alta umanità, e certamente una delle figure più simpatiche e meglio delineate della letteratura della fabbrica: una figura però di un uomo reale, con le sue ambizioni e i suoi vizi, le sue vittorie e le sue sconfitte, la sua morale e il suo linguaggio.
Genere - Romazo testimonianza
domenica 20 dicembre 2009
LA METAMORFOSI E ALTRI RACCONTI (libro)

sabato 19 dicembre 2009
COME NEVE AL SOLE (libro)
"L'ESTATE SENZA NUVOLE E SENZA PIOGGIA
È piena estate. Oggi papà e io siamo tornati nella nostra casa ad Amsterdam. Formiche in cucina, pulci nei letti, e la nostra unica piantina ha le foglie gialle.
Sul calendario c'è la foto di tre passeri vicino a un vaso di fiori. Sopra la foto c'è scritto: "Marzo 1947".
Ma marzo è passato da un pezzo.
Dirò a zia Fie di non strappare i tre passeri. Papà non c'è pericolo che lo faccia, lui non si occupa di calendari. E io non ho bisogno di un calendario. Lo so a memoria. Oggi è domenica 3 agosto e gli uccelli cinguettano sugli alberi.
Mio padre e io abbiamo vissuto ad Apeldoorn per quattro mesi.
Da un vedovo vecchio e decrepito.
In una casa in cui sgocciola anche quando non piove.
Il vedovo non si faceva vedere spesso. Si spaventava a morte se mi incrociava nel corridoio. A volte si chiudeva in bagno per un sacco di tempo. Lo sentivo tossire anche dal giardino. Quando il bagno è occupato, mi scappa sempre terribilmente la pipì. Certe me la facevo quasi addosso, in quella stupida casa di Adeldoorn."
TRAMA
È l'estate del 1947 e Thomas Vrij, un monello cresciuto per le strade di Amsterdam, racconta la storia dell'inverno appena trascorso, un inverno lungo che sembrava non finire mai, ma che poi -come tutto- è passato, si è sciolto come neve al sole. Thomas e il padre sono soli. Il padre -uno scrittore senza successo- è assente e Thomas scorrazza da solo per la città. È finita da poco la guerra e tutto è ancora sottosopra. A scuola Thomas sta sulle sue, preoccupato solo di salvaguardare la sua immagine di duro, finchè arriva Piet Zwaan, un tipo particolare, che sta fuori del gruppo, e i due diventano amici inseparabili.
Zwaan con quella sua aria da vecchietto saputo e Thomas con le sue storie incredibili e le sue parolacce nascondono ciascuno a suo modo i lividi che la storia e il destino hanno lasciato su di loro.
SCHEDA
Genere - Romanzo per ragazzi
Titolo - COME NEVE AL SOLE (WINTERIJS)
Autore - Peter van Gestel
Editore - Feltrinelli
venerdì 18 dicembre 2009
FAHRENHEIT 451 (libro)

giovedì 17 dicembre 2009
LA CAVERNA (libro)

mercoledì 16 dicembre 2009
LA FATTORIA DEGLI ANIMALI (libro)

di George Orwell
"Il signor Jones, della Fattoria Padronale, serrò a chiave il pollaio per la notte, ma, ubriaco com'era, scordò di chiudere le finestrelle. Nel cerchio di luce della sua lanterna che danzava da una parte all'altra attraversò barcollando il cortile, diede un calcio alla porta retrostante la casa, da un bariletto nel retrocucina spillò un ultimo bicchiere di birra, poi si avviò su, verso il letto, dove la signora Jones già stava russando.
Non appena la luce nella stanza da letto si pense, tutta la fattoria fu un brusio, un'agitazione, uno sbatter d'ali. Durante il giorno era corsa voce che il Vecchio Maggiore, il verro Biancocostato premiato a tutte le esposizioni, aveva fatto la notte precedente, un sogno strano che desiderava riferire a tutti gli animali. Era stao convenuto che si sarebbero tutti riuniti nel grande granaio, non appena il signor Jones se ne fossse andato sicuramente a dormire. Il Vecchio Maggiore (così era chiamato, benchè fosse stato esposto con il nome di Orgoglio di Willingdon) godeva di così alta considerazione nella fattotia che ognuno era pronto a perdere un'ora di sonno per sentire quello che egli aveva da dire.
A un'estremità dell'ampio granaio, su una specie di piattaforma rialzata, il Vecchio Maggiore già stava affondando sul suo letto di paglia, sotto una lanterna appesa a una trave. Aveva dodici anni e cominciava a divenire corpulento, ma era pur sempre un maiale dall'aspetto maestoso, spirante saggezza e benevolenza, benchè mai fosse stato castrato."
TRAMA
È il racconto di come gli animali di una fattoria si ribellino e, dopo avere cacciato il proprietario, tentino di creare un nuovo ordine fondato su un concetto utopistico di uguaglianza.
Ma ben presto emerge tra loro una nuova classe di burocrati, i maiali, che con la loro astuzia, la loro cupidigia e il loro egoismo s'impongono in modo prepotente e tirannico sugli altri animali più docili e semplici d'animo. Gli elevati ideali di uguaglianza e di fraternità proclamati al tempo della rivoluzione vittoriosa vengono traditi e, sotto l'oppressione di Napoleon, il grosso maiale che riesce ad accentrare su di sè tutte le leve del potere e ad appropriarsi degli utili della fattoria, tutti gli altri animali finiscono per conoscere gli stessi maltrattamenti e le stesse privazioni di prima.
PERSONALE
Da dove cominciare? Sicuramente questo romanzo concepito negli anni '40
può essere letto in chiave politica dando tutte le interpretazioni che uno vuole. Si adatta perfettamente ad ogni situazione, ad ogni cambio di governo. Non ultimo la bandiera verde, come simbolo. Ho sempre sentito dire che nessuno regala niente a nessuno, e la vita mi ha insegnato che basta un buon "imbonitore" per cambiare le carte in tavola a favore di....qualcuno. La Storia ha insegnato e insegna tutti i giorni che nessun popolo mai si arricchirà, ma la sua sorte segnata sarà solo quella di subire. Ad ogni rovesciamento politico, è difficile che vada tutto meglio, dal male si va sempre al peggio. Gli adulti lo possono leggere per capire qualcosa, i ragazzi per cominciare a imparare qualcosa.
Naturalmente l'augurio che faccio è quello che ognuno di noi viva e si adoperi perchè tutte le guerre e i soprusi finiscano. Che non ci siano più differenze sociali, che ogni bambino possa avere la stessa istruzione, che la vita sia regolata da un benessere fisico ed economico uguale per tutti, ecc. ecc.
SCHEDA
Genere - Romanzo (Politico)
Titolo - LA FATTORIA DEGLI ANIMALI (ANIMAL FARM)
Autore - George Orwell
Editore - Oscar Mondadori
martedì 15 dicembre 2009
PER I PESCI NON È UN PROBLEMA (libro)

"CAPITOLO PRIMO
Dove Tatum e suo fratello Davide vivono con una nonna senza marito. Nel ragionare di quello che faranno da grandi, sentono molti scoppi e temono che Roma sia stata invasa. Poi vengono sequestrati da una banda di malfattori.
L'aeroplano a reazione passò a bassa quota: stava scendendo sull'aeroporto di Fiumicino e si sentiva il frastuono dei motori.
"Non mi piacciono gli aeroplani "gridò Tatum a Davide, il fratellino maggiore, "La mamma e il papà sono morti precipitando con un DC9".
"Sei una bambina sciocca e paurosa "la rimproverò il fratellino. "La mamma e il papà furono abbattuti da un missile fuori rotta. Sono pericolosi i missili, non gli aeroplani. Quando è accaduto l'incidente, noi eravamo piccoli."
"Ci giudicano piccoli anche adesso" osservò Tatum.
"Lo sarai tu che non hai ancora compiuto dieci anni" protestò Davide, "ma io ho dodici anni e a giugno sarò promosso in seconda media."
"A giugno!" esclanmò la sorellina con derisione. "Deve passare ancora molto tempo prima che tu vada in seconda media! A ogni modo io so giocare a poker e, se voglio, so anche barare."
TRAMA
Frequentati da pirati e da piranhas, da rapitori di bambini e da emissari di potenti organizzazioni criminali, i fangosi gorghi del Tevere e le vicine rive sono non meno insidiosi di certi rami del Rio delle Amazzoni, dove i serpenti pendono dagli alberi a mo' di liane, o del mare della Tartaruga, quando vi navigavano i Fratelli della Costa.
Su questo teatro fluviale degno di Indiana Jones compie una sua avventurosa crociera La Vigliacca, un piccolo e sconquassato legno che trsporta due orfanelli intrepidi candidi e sensati, un vecchio russo che puzza di liquore e una cagna "da gelato" del peso di un quintale.
Chi non si contenta più del bosco dove una signora di mezz'età vestita da Cappuccetto Rosso ha appuntamento con un lupo artritico e sentimentale, e desidera favole cupe e paurose ambientate nell'Italia dei segreti, dei complotti e delle efferratezze, amerà questo romanzo-feuilletton che si svolge a pochi passi da piazza Montecitorio.
Oltre a offrire a ragazzi e adulti un sinistro e leggiadro intrattenimento, Per i pesci non è un problema comporta anche un succo, una morale, un insegnamentio, che si può riassumere così: se non sei nato pesce, ma vuoi ugualmente vivere bene e senza problemi, eredita una farmacia.
PERSONALE
Lettura per adulti e bambini. Atmosfera un po' retrò mi sembrava di essere nell' "Isola che non c'è" e anche alla "Corte dei Miracoli" di Parigi. Una mescolanza di romanzi e storie di altri autori. Non manca niente per creare curiosità. Bambini rapiti, ma che poi decidono di liberare altri bambini. Adulti ruvidi che poi diventano buonissimi. Anche un ubriacone che si riscatta con le sue azioni e per finire un cane materno protettore di bambini e dei più deboli. Una favola metropolitana dei nostri giorni, dove l'asfalto il cemento si mescolano ad un fiume inquinato, all'erba sempre più rada per le case che costruiscono. Favola dove i bambini sognano un mondo fatto di marzapane gelato biscotti e a me ha ricordato la casa della strega di Hansel e Gretel, dove tutto all'apparenza è bontà, ma dopo all'interno ci sono problemi: sanità che non funziona, tasse sempre più numerose, malgoverno, povertà e ignoranza, violenza e corruzione..... Racconto tutto da leggere !
A te che li vedi guizzare nell'acqua sembra, o lettore, che i pesci non abbiano problemi. Ma come puoi saperlo, non essendo tu pesce? La tua opinione potrebbe essre infondata. Fondata, fondatissima invece l'altra tua opinione, che gli essere umani di problemi ne abbiano, eccome. Del resto, non appartieni tu stesso alla loro specie? non leggi i giornali? non sei al corrente di quel che accade o esplode intorno a te?
SCHEDA
Titolo - PER I PESCI NON È UN PROBLEMA
Autore - Giampaolo Rugarli
Editore - Anabasi
lunedì 14 dicembre 2009
L'EBREO ERRANTE (libro)

di Elie Wiesel
"LA MORTE DI MIO PADRE
L'anniversario della morte di un certo Shlomo ben Nissel cade il diciottesimo giorno del mese di Shevat. Era mio padre, il giorno è domani e, come ogni anno, non so come pormi di fronte a questo avvenimento.
Eppure nello Shulchan Aruch, il grande libro di precetti di Rabbi Joseph Caro, lo straordinario legislatore-visionario del sedicesimo secolo, ci sono regole precise e rigorose su quest'argomento. Potrei e dovrei semplicemente conformarmi ad esse. Ubbidire alla tradizione. Seguirne le orme. Fare ciò che in un giorno che in un giorno come questo fanno tutti: recarmi per tre volte alla sinagoga, celebrare la funzione, studiare un capitolo della Mishnàh, recitare il Kaddìsh dell'orfano e, in presenza della comunità vivente di Israele, proclamare la santità e la grandezza del Signore, perchè le sue vie sono tortuose ma giuste, la sua grazia dura da sopportare ma indispensabile, sia sulla terra che in cielo, oggi e sempre. Che sia fatta la sua volontà, e così sia."
TRAMA
.....Ma, nel momento del cheshbon hanefesh, facendo il bilancio della mia vita, devo riconoscere che i miei veri maestri, per guidarmi per spingermi avanti, mi attendono non in luoghi prestigiosi e lontani ma nelle piccole aule piene d'ombre e di canti dove un ragazzo al quale assomigliavo studia ancora oggi la prima pagina del primo trattato del Talmud, sicuro di trovarvi tutte le risposte e tutte le domande.
Perciò, spesso pe me l'atto di scrivere non è altro che il desiderio inconfessato o cosciente di incidere alcune parole su una pietra tombale: alla memoria di una città scomparsa, di un'infanzia esiliata e di tutti coloro che ho amato e che se ne sono andati prima che abbia potuto dirglielo.
PERSONALE
Ho letto questo libro con l'attenzione che merita.
Gli episodi si susseguono con ritmo incalzante, ma anche quando l'azione è finita nell'aria rimane sempre qualcosa di incompiuto.
Soprattutto ogni uomo sia vittima o carnefice, protagonista o antagonista, soggetto od oggetto è avvolto nel suo destino ineluttabilmente, in quello che è stato e in quello che deve ancora essere. Senza via di fuga, senza redenzione, solo.... come se ognuno avesse accettato senza saperlo il proprio ruolo e lo recita fino in fondo inconsapevolmente. Non ho trovato un attimo o un barlume di ribellione.
Drammatico! mi ha lasciato l'amaro in bocca. Eppure ho sempre pensato che tutti gli uomini combattessero prima della resa finale.
Ma anche qui, come in SE QUESTO E' UN UOMO, ho trovato la rassegnazione al destino fatale degli Ebrei nei campi di concentramento. Non capisco il perchè si arrivi a dire... se abbiamo dovuto subire questo, è Dio che lo vuole... è per punirci di qualche cosa....
Soprattutto niente odio, nessuna idea di vendetta. Eppure siamo tutti uomini!
So soltanto che attraverso le parole di questi due libri che ho letto, ho trovato la mia domanda.
Non pensate che dico cose strane: ognuno di noi ne ha una, spesso però non sappiamo formularla e la risposta che riceviamo è sbagliata. La colpa non è di chi l'ha data, ma nostra. Passiamo allora la vita insoddisfatti a cercare risposte giuste che non arriveranno mai.
L'ho pronunciato tante volte, accompagnandola ad altre parole.
Ma adesso so che è questa di sicuro. Una sola.
PERCHE'?
Solo semplicemente questo.... PERCHE'?
Riceverò tante risposte, ma niente di quello che mi verrà detto mi soddisferà mai.
In questa Terra in questa vita so già che nessuno sarà in grado di spiegare.... chissà se in seguito troverò una strada per portare avanti la mia ricerca?
SCHEDA
Genere - Romanzo
Titolo - L'EBREO ERRANTE
Autore - Elie Wiesel
Editore - Giuntina
domenica 13 dicembre 2009
L'INTRUSO (libro)

Quando ho comprato il libro sentivo che il titolo già preannunciava qualcosa di "orrendo". Un qualcosa che si frapponeva fra due persone a rubare loro spazio amore e vita. Storia delicata e commovente, considerando il periodo in cui è stata scritta, i primi anni 90, quando il dramma dell'AIDS era ancora all'inizio e preparava il terreno per un pandemia mondiale. Storia vissuta attimo per attimo attraverso lettere o ricordi, ora dell'uno ora dell'altro. Storia delicata che si "brucia" nel giro di pochissimo tempo. La cosa che mi ha colpito di più: la forza di chi subisce la malattia. Avrei creduto il contrario, che Brett, uno dei protagonisti, quello non malato, fosse lui a dare coraggio e speranza per lottare contro una morte viva fra loro due. Forse ho sottovalutato lo stato d'animo o la convinzione di chi convive con l'Hiv e pensa.... di poterla scacciare fuori dal suo corpo ignorandola, con un misto di noncuranza, sfida e ottimismo..... Due uomini accomunati dalla reciproca omosessualità, ma anche dalla comune esperienza di paternità, e dalla comune origine ebraica.
Dopo gli anni 90
"L'Assemblea Rabbinica ha emanato un documento che dichiara che l'immagine divina viene riflessa da ogni essere umano, di qualsiasi orientamento sessuale, e ammette che ci sono buone ragioni per essere preoccupati del fatto che gay e lesbiche ebraici hanno sperimentato , non solo le costanti minacce della violenza fisica e del rifiuto omofobico, ma anche le sofferenze dell'antisemitismo. Essi notano che gli omosessuali sono membri di tutte le congregazioni ebraiche, e che la crisi dell'AIDS ha esacerbato l'ansia e la sofferenza degli omosessuali ebraici....."
(Wikipedia- voce Omosessualità ed Ebraismo)
SCHEDA
sabato 12 dicembre 2009
UN' ESTATE (libro)

Libro che si può leggere velocemente. Niente artifici. La storia molto semplice, ma manca di quell'atmosfera di mistero che attacca il lettore alle pagine e che lo non farebbe mai smettere. Lo scrittore diventa più vivace nella descrizione dei paesaggi e nei rapporti fra due amanti, quasi che fosse questo il vero romanzo e non la risoluzione di un omicidio e di quello che dovrebbe ruotargli intorno. Forse Gelmini voleva parlare o denunciare un modo di vivere dei potenti fuori dalla vita della gente comune, dove tutto è possibile, dove tutto però è omertà, o servilismo di un "potente"nei confronti di chi è più "potente"di lui. Dove le regole sono diverse, dove la politica non accetta di essere giudicata. Ma non c'è riuscito.
SCHEDA
venerdì 11 dicembre 2009
LA SINDROME DI BRONTOLO (libro)

È questo il microcosmo bollaniano di genti e storie surreali,in cui alcuni sono protagonisti inconsapevoli di un disegnoper loro casuale,un altro pensa che la sua vita si scriva in contemporanea con un libro che lo perseguita,e un terzo sa sornione che la sua e l'altrui storia è già un libro che latri leggeranno.E noi(quegli altri)restiamo abbacinati dal gioco degli specchi e non sappiamo dire se ci siamo noi a entrare nella storia o i suoi protagonisti a venirne fuori.
giovedì 10 dicembre 2009
L'AMICO RITROVATO (libro)

Ho letto questo romanzo-ricordo in un lampo, presa dall'atmosfera che aleggia fra i due ragazzi. Ricordi, verità, realtà tutto si confonde, sembra come se un anno della loro vita fosse stato solo un sogno, come se non fosse accaduto. Così veloce: un anno cos'è mai nella vita di ognuno di noi. Così veloce da sembrare non vissuto non reale. Attimi sentimenti ricordi che rimangono quando vengono a colpirci e non si capisce il perchè. Realtà crudele quella vissuta in quegli anni da chi, ebreo, l'ha vissuta e subita, ma crudele anche per chi come l'amico è combattuto fra un'amicizia per un suo coetaneo e una famiglia con idee contrarie e terribili. Un amico così combattuto fra i pensieri e gli ideali in cui vive che per salvare il più debole, preferisce allontanarlo. Adesso i ragazzi se leggessero queste frasi non capirebbero completamente quella realtà, perchè ne vivono una loro che è lontana da ogni cosa. Adesso viene tutto vissuto come se niente ci appartenesse, ma tutto ci annoia. Chi adesso porta avanti le sue lotte scendendo in piazza quanto riuscirà a capire l'importanza di un dialogo?
SCHEDA
mercoledì 9 dicembre 2009
BARTLEBY LO SCRIVANO ed altri racconti americani (libro)
