I vecchi e mai tarati contatori del gas hanno appesantito il bilancio di più di una famiglia italiana a causa delle imprecisioni nel conteggio dei consumi. Questa sistuazione dovrebbe iniziare a essere raddrizzata tra 4 anni: è questo il periodo di tempo entro il quale l'Agenzia per l'energia elettrica e i gas (Aeeg) comincerà, su tuto il territorio nazionale, a sostituire gli apparecchi domestici obsoleti con i nuovi contatori elettronici. E' la delibera ARG/ gas 155/08 che stabilisce l'introduzione dei misuratori "intelligenti" per il gas, sull'onda di ciò che è già successo per l'elettricità.
I nuovi contatori garantiscono una migliore qualità della misurazione e del servizio: grazie alla possibilità delle letture a distanza, anche le bollette riporteranno i consumi effettivi e non più le stime.
L'Aeeg assicura che la sostituzione dei vecchi apparecchi sarà preannunciata ai clienti con opportuno anticipo e non comporterà alcuna spesa in più in bolletta.
SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)
PER TUTTI
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da Internet e quindi valutate di pubblico dominio (è consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro).
Gli amministratori dichiarano di non essere responsabile per i commenti inseriti nei post.
Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all'autore, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata.
Inoltre qualsiasi racconto o storia che viene scritto non fa riferimento nè a persone nè a luoghi. É solo frutto di fantasia. La vita, la realtà purtroppo accomuna nei fatti molte persone, ma niente è riferito a qualcuno in particolare.
In fine gli amministratori si riservano il diritto di cancellare tutti i commenti che ritengono non opportuni e contro lo spirito dell'informazione, commenti quindi scritti solo per creare confusione.
per info:gold.indi@gmail.com
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da Internet e quindi valutate di pubblico dominio (è consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro).
Gli amministratori dichiarano di non essere responsabile per i commenti inseriti nei post.
Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all'autore, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata.
Inoltre qualsiasi racconto o storia che viene scritto non fa riferimento nè a persone nè a luoghi. É solo frutto di fantasia. La vita, la realtà purtroppo accomuna nei fatti molte persone, ma niente è riferito a qualcuno in particolare.
In fine gli amministratori si riservano il diritto di cancellare tutti i commenti che ritengono non opportuni e contro lo spirito dell'informazione, commenti quindi scritti solo per creare confusione.
per info:gold.indi@gmail.com
Visualizzazione post con etichetta INFORM. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta INFORM. Mostra tutti i post
lunedì 30 novembre 2009
UNIONE POCO TRASPARENTE
L'ombudsman comunitario, presentando il proprio rapporto, ha bacchettato l'Unione europea per la mancanza di trasparenza nei confronti dei cittadini. L'ombudsman di Strasburgo, chiamato anche mediatore europeo, conduce indagini su casi di cattiva amministarzione da parte di istituzioni e organi della Ue (per esempio, Commissione, Consiglio, Parlamento,...). L'anno scorso l'ombudsman ha ricevuto più di 3.200 reclami da parte di cittadini comunitari, imprese, Ong e associazioni. In quasi il 70% dei casi il mediatore europeo ha aperto direttamente un'inchiesta sulla base della segnalazione avuta, ha tarsferito la documentazione a un organismo competente o ha indicato la via migliore per ricorrere contro l' ingiustizia subita.
Poco meno di un terzo delle indagini intraprese dall'ombudsman ha riguardato la mancanza di trasparenza da parte delle istituzioni comunitarie, in particolar modo il rifiuto di accesso a informazioni e documenti che devono invece essere consultabili dai cittadini. Gli altri gruppi di segnalazioni hanno riguardato, nell'ordine, ingiustizie e abusi di potere, procedure inadeguate, ritardi, discriminazioni, negligenze.
CAFFÈ DOLCE
"La buona novella" dall'album al palco di un teatro: alcune delle canzoni più belle di Fabrizio De Andrè vivranno anche sulla scena, interpretate da Stefano Benni e Chiara Caselli.
Da domani a Roma.
Da domani a Roma.
venerdì 27 novembre 2009
LEGGO SOLO ORA....
E bravi la Mussolini e Fiore, se la bufala fosse vera nessuno di nessun partito deve rimanere indietro! Quello che è successo con un trans perchè non deve succedere fra un uomo e una donna?
Avete tutta la mia simpatia!
giovedì 26 novembre 2009
I LUNA PARK DELLE FIRME (FACTORY OUTLET CENTER)
ATTENTI AI BIDONI
Si presentano come oasi dei saldi permanenti. Ma bisogna stare molto attenti agli abbagli.
- SIRENE INGANNEVOLI
Ascolterete di continuo la "colonna sonora" di sconti e ribassi imbattibili. Siate lucidi: si tratta di sirene che spingono ad acquisti emotivi, dei quali potreste pentirvi e dimenticare poi nell'armadio.
- OCCASIONI IN CITTÀ
Le occasioni si trovano anche in città, dove proliferano empori e spacci che praticano gli stesi sconti. Ricordate che benzina e pedaggio autostradale, ed eventualmente un pasto fuori casa, possono costarvi caro.
- ULTIMA SPIAGGIA
Siate consci che sulle collezioni vecchiotte, che trovate nei factory outlet, il vero affare lo fanno le case di moda che gestiscono i punti vendita. A loro quei capi resterebbero sul groppone.
- CONFRONTI IMPOSSIBILI
È impossibile verificare se i prezzi delle collezioni passate sono convenienti rispetto al prezzo d'origine o a quello praticato da altri punti vendita. A volte il prezzo d'origine non è neanche indicato. Quindi lasciate perdere le iperboliche percentuali di sconto che trovate sul cartellino, e valutate il rapporto qualità-prezzo. Quel capo vale davvero quegli euro?
- DIFETTI NASCOSTI
Spesso vestiti e accessori che trovate negli outlet hanno qualche imperfezione. Dopo averli indossati la prima volta il difetto potrebbe aggravarsi. Se il difetto viene fuori dopo l'acquisto, potrete chiedere al negoziante di restituirvi l'importo pagato o, se lo volete, la riduzione, del prezzo entro sessanta giorni dalla scoperta. Conservate lo scontrino. Anche se ritornare costa caro.
- PRIMA UNA PROVA
Provate sempre l'articolo scelto: se vi pentite dell'acquisto non potrete poi cambiarlo. Questa possibilità è a discrezione del punto vendita. Quindi chiedete prima se vi darà eventualmente l'opportunità di farlo.
lunedì 16 novembre 2009
QUAL'E' LA CITTA' ITALIANA IN CUI LE STRADE HANNO NOMI PIU' ORIGINALI?
Probabilmente è Perugia, dove accanto alla serie di mestieri, uccelli, alberi, personaggi mitologici e titoli di opere liriche, esistono 12 vie per i segni zodiacali, 5 per i venti (Grecale, Libeccio, Maestrale, Scirocco, Tramontana), 6 per i metalli (Acciaio, Alluminio, Ferro, Oro, Piombo, Rame), una ventina per concetti astratti (Amicizia, Avvenire, Consolazione, Pace, Pazienza, Silenzio, Speranza,....).
Molte vie portano nomi di strumenti, giochi o mezzi di trasporto (Compasso, Dado, Falce, Martello, Dirigibile, Motore, Treno, Labirinto, Ruzzolone, Pasticcio,...).
E ci sono 2 filoni ricchi: una conquantina di vie con un aggettivo(Corrotta, Deserta, Lieta, Lucida, Modesta, Nebbiosa, Pomposa, Sdrucciola, Simpatica, Snella,...) e altrettante con i nomi di donne generici(Ada, Adelaide, Clotilde, Stefania,...).
E non poteva mancare via ....Curiosa.
LO STADIO "LAPTOP": UN NUOVO IMPIANTO INTERRATO PER IL CALCIO
Il calcio del futuro parla arabo. E non solo perchè gli emiri si stanno comprando mezzo campionato inglese. A Doha, nel Qatar, sarà inaugurato nel 2010 ilprimo stadio interrato del mondo.
PORTATILE.
Il progetto, dello studio MZ & Partners, è stato battezzato "The Wall"(in inglese "il muro") ma soprannominato "Laptop" perchè la tribuna che si erge dal sottosuolo lo fa assomigliare a un maxi pc portatile aperto. Lo stadio sarà interrato per bilanciare il caldotorrido della regione, permettendo così di risparmiare le cifre necessarie per impianti di aria condizionata all'aperto. Sarà il campo della squadra locale Al-Alhy e delle amichevoli dei grandi club europei.
Costerà 20 milioni di dollari.
martedì 10 novembre 2009
CONTROLLARE I PUNTI DELLA PATENTE
La patente a punti è stata introdotta in Italia il 1° luglio 2003: a ogni titolare di patente viene attribuito un punteggio (inizialmente 20 punti), che viene decurtato in caso di infrazioni. All'esaurimento dei punti disponibili, per conservare la patente bisogna superare nuovamente l'esame. Come conoscere i punti della propria patente?
Tramite il sito il portaledellautomobilista.it dopo esservi registrata, potete controllare in tempo reale il saldo. Potete saperlo anche telefonando al numero 848.78.27.82, solo da apparecchio fisso al costo di una telefonata urbana.
Tramite il sito il portaledellautomobilista.it dopo esservi registrata, potete controllare in tempo reale il saldo. Potete saperlo anche telefonando al numero 848.78.27.82, solo da apparecchio fisso al costo di una telefonata urbana.
lunedì 2 novembre 2009
Alda Merini
Si è spenta una voce di poesia e di lucida follia
Pianto dei Poeti
Ruba a qualcuno la tua forsennata stanchezza
o gemma che trapassi il suono
col tuo respiro l'ombra che sta ferma
di fronte ad un porto di paura
quel trascendere il mito
come se fosse forzatamente azzurro
o chi senza abbandono
che non sanno che il pianto dei poeti
è solo canto.
Canto rubato al vecchio del portone
rubato al remo del rematore
alla ruota dell'ultimo carro
o pianto di ginestra
venerdì 23 ottobre 2009
mercoledì 14 ottobre 2009
OLOCAUSTO PAGANO
Esiste un Olocausto dimenticato dai nostri calendari, un olocausto che causò un numero di morti senza eguali. Ricordiamo il martirio di tutti gli individui, anche quello dei pagani.
Alla base delle tradizioni, della filosofia moderna, della scienza, delle religioni moderne, c’è quel patrimonio culturale che alcuni di noi fanno finta non sia mai esistito. Quel patrimonio si chiama “paganesimo”. L’Era Pagana fu un’importante momento storico-culturale e storico-sociale dove brulicavano illustri filosofi e scienziati, molti dei quali ancora oggi studiamo e approfondiamo nei nostri percorsi di formazione scolastica, universitaria o autodidattica.
Scrivo queste poche righe per ricordare che anche se denunciamo giustamente tutti i massacri e le violenze dei nostri giorni perchè non debbano esistere mai più, non dimentichiamo che anche nei secoli scorsi l'uomo si è prodigato in altri orrori, fra questi anche lo STERMINIO DEI PAGANI di tutto il mondo che iniziò all’avvento dei primi movimenti cristiani, che continuarono col radicarsi del culto cristiano per poi proseguire fino all’illuminismo. In questi tempi, dove si sente la necessità di riappropriarsi delle proprie radici, ricordiamoci anche del grosso movimento religioso e culturale che c'è stato nel mondo prima di noi.
Il paganesimo si esprimeva come spiritualità vicina al culto della terra e della natura, in cui l'individuo era posto al centro dell'universo ed era invitato a rispondere alla sua emotività con i mezzi che riteneva più giusti per sé stesso, sotto nuove forme e nuove espressioni spirituali.
Ricordiamo tra tutti la prima martire pagana Ipazia di Alessandria, nota per il suo sapere nel campo della matematica, dell'astronomia e della filosofia platonica, fu a capo della scuola neoplatonica di Alessandria: "Nella primavera del 415 una banda di monaci cristiani catturò Ipazia per strada, la colpì e trascinò il suo corpo fino in una chiesa dove la sua carne venne fatta a pezzi con tegole acute e i suoi resti bruciati. Principale responsabile del martirio fu il vescovo Cirillo nato nel 375 e morto nel 444, e fatto SANTO nel 1882, nonostante fosse stato in vita un barbaro e un assassino!". Ipazia rifiutava di convertirsi al culto cristiano. Per questo venne uccisa. Nacque nel 370, morì a 45 anni.
IL PUPAZZO DI NEVE DI MICHELANGELO
Carmina non dant panem, dicevano gli antichi Latini: le poesie non danno da mangiare. Ma a quanto pare nemmeno le sculture. Anche un genio dell'arte come Michelangelo dovette infatti cedere ai ricatti di un capriccioso mecenate, Piero de' Medici detto "il Fatuo", per potersi guadagnare la pagnotta.
PRESA IN GIRO.
Dopo la morte di Lorenzo il Magnifico, nel 1492, Michelangelo si ritrovò senza committenti e quindi anche senza dimora. La possibilità di rientrare alla corte fiorentina si presentò due anni dopo. Il 20 gennaio 1494, per riammetterlo, Piero de' Medici, figlio del Magnifico, gli commissionò una statua. Non di marmo, ma di neve. Michelangelo accettò la sfida.
E non tradì le aspettative, realizzando un mirabile pupazzo in un cortile di Via Larga, a Firenze.
Il nuovo sodalizio fu però breve: il popolo insorto su istigazione del frate Savonarola, l'8 novembre costrinse Piero e la sua corte (artisti compresi) alla fuga.
mercoledì 7 ottobre 2009
IL LODO ALFANO E' INCOSTITUZIONALE
7/10/2009 (17:58) - LA SENTENZA
La Consulta boccia l'immunità per le più alte cariche dello Stato:«Serviva una legge costituzionale»
ROMA - Il verdetto della Consulta è arrivato: il Lodo Alfano è incostituzionale. Dopo un’intera mattinata in camera di consiglio, i 15 giudici della Corte si sono riaggiornati nel pomeriggio ed hanno comunicato la bocciatura dell'immunità per le quattro più alte cariche dello Stato. La Consulta ha bocciato il Lodo per violazione dell’art.138 della Costituzione, vale a dire l’obbligo di far ricorso a una legge costituzionale (e non ordinaria come quella usata per sospendere i processi nei confronti delle quattro più alte cariche dello Stato). Il Lodò è stato bocciato anche per violazione dell’art.3 (principio di uguaglianza). L’effetto della decisione della Consulta sarà la riapertura di due processi a carico del premier Berlusconi: per corruzione in atti giudiziari dell’avvocato David Mills e per reati societari nella compravendita di diritti tv MediasetL'illegittimità è stata votata da nove giudici su 15, sei i contrari. Nelle ultime ore era circolata l'ipotesi, poi smentita dalla sentenza, di una sorta di "terza via" che avrebbe consentito di salvare in parte la norma, sollevando vizi e suggerendo ritocchi da introdurre. Soluzione, quest’ultima, che avrebbe mitigato le forti reazioni al verdetto e che proprio per questo rappresenterebbe un accettabile compromesso per chi ha ruoli istituzionali. Il clima nei palazzi della politica è infuocato. Lo dimostrano le parole di questa mattina pronunciate da Umberto Bossi: se la Consulta bocciasse il Lodo Alfano, aveva avvertito il ministro leghista prima del pranzo con il presidente della Camera Gianfranco Fini, «noi entreremmo in funzione trascinando il popolo. E il popolo ce lo abbiamo, sono i vecchi Galli». Uscendo dallo studio di Fini il leader della Lega aveva rincarato la dose: se il lodo sarà bocciato, le elezioni regionali si trasformerebbero in un referendum a favore o contro Silvio Berlusconi. «Il popolo si esprimerebbe su Berlusconi e Silvio vincerà, grazie anche a alleati come noi». Le opposizioni insorgono. Mentre Franceschini parla di «esplicita intimidazione» alla Corte costituzionale, il candidato alla segreteria del Pd Bersani manda un avvertimento preciso alla Lega: «Bisognerà finirla di fare pressioni sulla Consulta: Bossi ricordi che il popolo non ce l’ha solo lui». «E' un fatto gravissimo - protesta l’esponente del Pd Andrea Martella - che un ministro della Repubblica interferisca in maniera tanto plateale in una decisione della Corte costituzionale, tra l'altro a camera di consiglio aperta. Non è questo il momento di instillare altro veleno nella vita del Paese. Il governo e gli esponenti della maggioranza si fermino». «Le minacce di insurrezione di Bossi sono irresponsabili e qualcuno dovrebbe fermarlo e ricordargli che è un ministro della Repubblica e non un semplice militante del suo partito» afferma Marina Sereni, vicepresidente dei deputati Pd.
La Consulta boccia l'immunità per le più alte cariche dello Stato:«Serviva una legge costituzionale»
ROMA - Il verdetto della Consulta è arrivato: il Lodo Alfano è incostituzionale. Dopo un’intera mattinata in camera di consiglio, i 15 giudici della Corte si sono riaggiornati nel pomeriggio ed hanno comunicato la bocciatura dell'immunità per le quattro più alte cariche dello Stato. La Consulta ha bocciato il Lodo per violazione dell’art.138 della Costituzione, vale a dire l’obbligo di far ricorso a una legge costituzionale (e non ordinaria come quella usata per sospendere i processi nei confronti delle quattro più alte cariche dello Stato). Il Lodò è stato bocciato anche per violazione dell’art.3 (principio di uguaglianza). L’effetto della decisione della Consulta sarà la riapertura di due processi a carico del premier Berlusconi: per corruzione in atti giudiziari dell’avvocato David Mills e per reati societari nella compravendita di diritti tv MediasetL'illegittimità è stata votata da nove giudici su 15, sei i contrari. Nelle ultime ore era circolata l'ipotesi, poi smentita dalla sentenza, di una sorta di "terza via" che avrebbe consentito di salvare in parte la norma, sollevando vizi e suggerendo ritocchi da introdurre. Soluzione, quest’ultima, che avrebbe mitigato le forti reazioni al verdetto e che proprio per questo rappresenterebbe un accettabile compromesso per chi ha ruoli istituzionali. Il clima nei palazzi della politica è infuocato. Lo dimostrano le parole di questa mattina pronunciate da Umberto Bossi: se la Consulta bocciasse il Lodo Alfano, aveva avvertito il ministro leghista prima del pranzo con il presidente della Camera Gianfranco Fini, «noi entreremmo in funzione trascinando il popolo. E il popolo ce lo abbiamo, sono i vecchi Galli». Uscendo dallo studio di Fini il leader della Lega aveva rincarato la dose: se il lodo sarà bocciato, le elezioni regionali si trasformerebbero in un referendum a favore o contro Silvio Berlusconi. «Il popolo si esprimerebbe su Berlusconi e Silvio vincerà, grazie anche a alleati come noi». Le opposizioni insorgono. Mentre Franceschini parla di «esplicita intimidazione» alla Corte costituzionale, il candidato alla segreteria del Pd Bersani manda un avvertimento preciso alla Lega: «Bisognerà finirla di fare pressioni sulla Consulta: Bossi ricordi che il popolo non ce l’ha solo lui». «E' un fatto gravissimo - protesta l’esponente del Pd Andrea Martella - che un ministro della Repubblica interferisca in maniera tanto plateale in una decisione della Corte costituzionale, tra l'altro a camera di consiglio aperta. Non è questo il momento di instillare altro veleno nella vita del Paese. Il governo e gli esponenti della maggioranza si fermino». «Le minacce di insurrezione di Bossi sono irresponsabili e qualcuno dovrebbe fermarlo e ricordargli che è un ministro della Repubblica e non un semplice militante del suo partito» afferma Marina Sereni, vicepresidente dei deputati Pd.
COME FUNZIONA UNA BANCA DEL TEMPO?
Un'ora di giardinaggio in cambio di una di baby sitting.
O della preparazione di una torta. La filosofia delle banche del tempo, associazioni basate sullo scambio di tempo fra gli aderenti, è molto semplice. Altrettanto elementare il funzionamento: chi vuol aprire un "conto" del tempo si iscrive, pagando una piccola quota, e riceve un libretto di assegni, ciascuno dei quali ha il valore, per esempio, di un'ora. Si sceglie per quale tipo di attività dare disponibilità in base alle proprie competenze. Si va dalle lezioni di ricamo a quelle di informatica, dalla culra degli animali domestici alla riparazione di un aspirapolvere. Per ogni ora ricevuta si cede un assegno, che viene recuperato quando si "regala" un'ora del proprio tempo svolgendo un servizio per un altro iscritto.
Unici obblighi sono la gratuità delle prestazioni (ma in alcuni casi è previsto un rimborso delle spese sostenute) e il pareggio tra il tempo dato e ricevuto, per non andare in "rosso"..-
O della preparazione di una torta. La filosofia delle banche del tempo, associazioni basate sullo scambio di tempo fra gli aderenti, è molto semplice. Altrettanto elementare il funzionamento: chi vuol aprire un "conto" del tempo si iscrive, pagando una piccola quota, e riceve un libretto di assegni, ciascuno dei quali ha il valore, per esempio, di un'ora. Si sceglie per quale tipo di attività dare disponibilità in base alle proprie competenze. Si va dalle lezioni di ricamo a quelle di informatica, dalla culra degli animali domestici alla riparazione di un aspirapolvere. Per ogni ora ricevuta si cede un assegno, che viene recuperato quando si "regala" un'ora del proprio tempo svolgendo un servizio per un altro iscritto.
Unici obblighi sono la gratuità delle prestazioni (ma in alcuni casi è previsto un rimborso delle spese sostenute) e il pareggio tra il tempo dato e ricevuto, per non andare in "rosso"..-
martedì 6 ottobre 2009
COSE DA RACCONTARE PER STUPIRE GLI AMICI
- Alessandro Magno era alto 1 metro e 50.
- Il Mar Rosso deve il suo nome a un errore di copiatura, nel quale Rees Sea(Mare dei Papiri) diventò Red Sea (Mar Rosso).
- Le aringhe comunicano emettendo gas intestinali.
- Nelle toilette pubbliche, il wc più vicino all'uscita è il meno usato; il più usato è quello centrale.
- La Terra pesa 6.000.000.000.000.000.000.000 di tonnellate.
- La compagnia aerea American Airlines ha risparmiato in un anno 40.000 dollari mettendo un'oliva in meno nell'insalata.
- Il padiglione auricolare cresce di 0,2 millimetri all'anno.
domenica 4 ottobre 2009
mercoledì 30 settembre 2009
IL MORTAIO
Alcuni viaggiatori hanno rischiato di cadere da un treno regionale in corsa per l'improvvisa apertura di una porta. Così imparano a prendere gli Eurostar.
Lì spesso le porte non si aprono neppure a fine corsa.
Lì spesso le porte non si aprono neppure a fine corsa.
martedì 29 settembre 2009
CAFFE' DOLCE
domenica 20 settembre 2009
giovedì 17 settembre 2009
ATTENTATO TALEBANO A KABUL: SEI MILITARI ITALIANI UCCISI
Ancora una giornata di sangue in Afghanistan. Il centro di Kabul è stato colpito da una fortissima esplosione che, secondo quanto riferiscono testimoni oculari, ha proiettato verso il cielo un'enorme colonna di denso fumo nerastro. Secondo fonti militari, sono sei le vittime italiane: due mezzi militari, riferiscono le fonti, «si stavano trasferendo dell'aeroporto internazionale di Kabul al quartier generale di Isaf». Secondo le prime informazioni si tratterebbe di un attentato kamikaze compiuto con un'autobomba. «Gli effetti sono stati devastanti, dunque è da escludere un attacco con esplosivo piazzato sulla strada», ha sottolineato una fonte militare. Altre due vittime civili sarebbero afghane. Tra i feriti altri tre militari del contingente italiano. Fonti del ministero della Difesa hanno confermato che sono sei i soldati italiani morti nell'attentato kamikaze che ha coinvolto due mezzi lince. I militari italiani appartenevano tutti al 186esimo Reggimento Paracadutisti Folgore. Altri tre militari italiani, sempre della Folgore, sono rimasti feriti e, per ora, non vi sono indicazioni sulle loro condizioni. Altri 3 militari sono in condizioni gravissime. Le altre due vittime dell'attentato sono invece due civili afghani. Secondo l'inviato della Tv araba "al-Jazeera", il giornalista Waliullah Shahin, presente sul posto dell'attentato, il kamikaze che è entrato in azione nel quartiere diplomatico di Kabul, lungo la strada che porta verso l'aeroporto, avrebbe preso di mira una pattuglia militare italiana. Il giornalista, in collegamento telefonico con la redazione di Doha, sostiene anche di aver visto la carcassa del veicolo italiano distrutto sulla strada nello stesso luogo dove le ambulanze erano impegnate a soccorrere le vittime poi ricoverate nell'ospedale locale. Intanto, secondo quanto riferisce l'inviato della tv araba "Al Jazeera", Walihullah Shahin, il portavoce talebano Dabihullah Mujahid ha rivendicato l'attacco sostenendo che «nell'azione sarebbero stati uccisi dieci soldati italiani». Il giornalista arabo ha aggiunto, inoltre, di aver visto tre veicoli militari italiani semidistrutti sul posto e che secondo fonti locali ci sarebbero decine di feriti tra i civili afghani. La zona colpita dall'esplosione è il quartiere in cui si trovano le legazioni di Stati Uniti e Gran Bretagna, come pure altre rappresentanze diplomatiche di Paesi stranieri e organizzazioni sovranazionali. Stando a un portavoce dell'Isaf, la Forza Internazionale di Assistenza per la Sicurezza guidata dalla Nato, la deflagrazione è avvenuta lungo la strada che conduce all'aeroporto internazionale, dove è ospitata una base dell'Alleanza Atlantica, la stessa attaccata lo scorso 8 settembre da un kamikaze per conto dei Talebani, che rivendicarono poi l'attentato, costato la vita a tre civili. Il portavoce ha precisato comunque che lo scoppio non si è verificato in prossimità della struttura militare, ma le fonti giornalistiche hanno aggiunto che sarebbero stati presi di mira proprio veicoli alleati. Il sito sorge tra l'altro non lontano dal Palazzo Presidenziale, nel quale poco prima il presidente uscente Hamid Karzai aveva tenuto una conferenza stampa sulle controverse elezioni del 20 agosto. La capitale dell'Afghanistan di recente è stata teatro di numerosi attacchi suicidi: oltre a quello contro lo scalo aereo, il mese precedente era stato preso d'assalto addirittura il quartier generale dell'Isaf, in piena città; sette gli afghani rimasti uccisi nell'occasione.
Iscriviti a:
Post (Atom)