OPPOSIZIONE, FATTI SENTIRE
In Italia ci sono ancora poco più di 700 mila persone che vanno in giro ad ammazzare per divertimento quei pochi animali sopravvissuti. E pare che i nostri politici si apprestino...
Milano, 3 marzo 2009 - In Italia ci sono ancora poco più di 700 mila persone che vanno in giro ad ammazzare per divertimento quei pochi animali sopravvissuti. E pare che i nostri politici si apprestino a varare leggi ancora più permissive a favore di questa infima minoranza di «sportivi». A parte il giudizio morale, mi domando perché votare leggi in contrasto con quello che vuole la maggioranza dei cittadini anzichè darsi da fare per abolire l’odiosa pratica della caccia.
Roberto Fornoni
RISPONDE
Cesare Paroli
Lei mette il dito nella piaga. In Parlamento è stato presentato un vergognoso progetto di legge da parte del centrodestra e ispirato dalla potente lobby della caccia per ovviare al drastico crollo dei praticanti di questo «sport», che nel giro di poco più di un decennio si sono ridotti dal 1.574.873 del 1985 ai 765.504 del 2009. Quali sono i punti «qualificanti» di questa proposta in puro stile far west?
Quello che fa più impressione è che si vorrebbe mettere in mano un fucile anche ai ragazzi di 16 anni, che sono ritenuti immaturi per conseguire la patente di guida o per votare ma che lo sarebbero per girovagare nei boschi e nelle campagne a sparare a tutto quello che si muove. Altro punto è quello di poter sparare per tutto l’anno anche nei parchi naturali, con la perenne licenza di uccidere le specie la cui presenza è considerata in eccesso.
Non solo. Gli illuminati legislatori della lobby prevedono anche l’abolizione del sequestro delle armi ai bracconieri che se la caverebbero solo con una semplice multa, potendo così ricominciare a sparare appena girato l’angolo. Dimentichiamo qualcosa? Caccia libera per tutto l’anno nelle aziende faunistiche private e multe salate per quelle regioni che hanno istituito parchi su più del 30 per cento del territorio. L’unica speranza è che la «maggioranza silenziosa» anticaccia, per una volta almeno, faccia sentire anche la sua voce.
di Cesare Paroli
Roberto Fornoni
RISPONDE
Cesare Paroli
Lei mette il dito nella piaga. In Parlamento è stato presentato un vergognoso progetto di legge da parte del centrodestra e ispirato dalla potente lobby della caccia per ovviare al drastico crollo dei praticanti di questo «sport», che nel giro di poco più di un decennio si sono ridotti dal 1.574.873 del 1985 ai 765.504 del 2009. Quali sono i punti «qualificanti» di questa proposta in puro stile far west?
Quello che fa più impressione è che si vorrebbe mettere in mano un fucile anche ai ragazzi di 16 anni, che sono ritenuti immaturi per conseguire la patente di guida o per votare ma che lo sarebbero per girovagare nei boschi e nelle campagne a sparare a tutto quello che si muove. Altro punto è quello di poter sparare per tutto l’anno anche nei parchi naturali, con la perenne licenza di uccidere le specie la cui presenza è considerata in eccesso.
Non solo. Gli illuminati legislatori della lobby prevedono anche l’abolizione del sequestro delle armi ai bracconieri che se la caverebbero solo con una semplice multa, potendo così ricominciare a sparare appena girato l’angolo. Dimentichiamo qualcosa? Caccia libera per tutto l’anno nelle aziende faunistiche private e multe salate per quelle regioni che hanno istituito parchi su più del 30 per cento del territorio. L’unica speranza è che la «maggioranza silenziosa» anticaccia, per una volta almeno, faccia sentire anche la sua voce.
di Cesare Paroli
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