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martedì 21 aprile 2009

BORSA: TUTTI ALLINEATI SULLE RESISTENZE

Tempo e prezzo sono coincidenti sugli indici mondiali.
Correzione in arrivo.
Elliott theory : pur rimanendo ancora al top delle statistiche lo scenario di onda “c di iv running” in corso, si fa strada sempre più prepotentemente una ipotesi decisamente più rialzista che vedrebbe in corso onda “a” di “B primary”. Quest’ultimo scenario vedrebbe i minimi di marzo come minimi dell’anno in corso. La prima ipotesi, invece, chiederebbe nuovi minimi, probabilmente in estate o autunno a seconda del tipo di correzione che il mercato farà nelle prossime sedute.
Hurst’s cycle analysis : bande di Hurst sotto stress rialzista.I modelli ciclici, vista la forza dimostrata sino ad ora dagli indici, propendono per una pausa tra il 24 e 27 aprile prima di nuovi allunghi. Una estensione del rialzo senza storni, al momento possibile ma poco probabile, porterebbe invece la fine dei primo ciclo rialzista, un minimo crescente, tra il 5 e 11 di maggio.
Riepilogo : Vix ribassista sui supporti, put call ratio sullo spoor in divergenza ribassista. Se finalmente arriverà una pausa, sarà da monitorare attentamente la forza della discesa in quanto i target raggiunti in termine di prezzo e di tempo sono di importanza cruciale.

martedì 14 aprile 2009

BORSA: PROVE DI FORZA NEL MOMENTO CRUCIALE

13.04.2009
I mercati provano a forzare a rialzo. Momento cruciale per capirne le possibilità.
Elliott theory : l’ipotesi maggiormente accreditata dal punteggio statistico rimane quella di “onda C di iv running” in corso ma prende quota la probabilità che il rialzo partito il 9 marzo scorso sia una correzione del ribasso iniziato nel 2007, e quindi di più ampio respiro, un movimento che potrebbe portarci a livelli di indice insperati solo qualche settimana fa. Proseguendo per gradi rimangono da superare comunque i livelli chiave di 870 di S&P500 e di 17500-18000 di Spmib o 14000 di Mibtel.
Hurst’s cycle analysis : bande di Hurst rialziste, almeno quelle di breve, e piano ciclico ancora in evoluzione visti i massimi crescenti continui. La forza elevata del mercato potrebbe portarci a vedere massimi intorno al 15-16 aprile prima dell’atterraggio verso una correzione ribassista per il 23-25 aprile. Sullo Spoor rimane la possibilità di un ciclo più lungo con minimi verso il 4 maggio. E’ per questo motivo che questa settimana saràmolto probabilmente rivelatrice per l’evoluzione ciclica del mercato.
Riepilogo : Vix neutro ribassista, Put/Call ratio in flessione. Situazione molto delicata.Sarà battaglia tra orsi e tori.

lunedì 6 aprile 2009

BORSA: TORNA UN PO' DI FIDUCIA SUI MERCATI

6.04.2009

Torna un pò di fiducia sui mercati anche se i dati macro non sono esaltanti.
Elliott theory : nessuna novità sullo scenario Elliottiano. Onda “c” di “iv running “ in corso. Gli obiettivi rimangono 870 di spoor e 14000 c.a. di Mibtel. Ancora presto per vedere scenari alternativi che abbiano punteggi statistici adeguati.
Hurst’s cycle analysis : bande di Hurst di breve periodo in tendenza ovviamente e diremmo, finalmente, rialzista. Il modello ciclico ci porta a fare attenzione alle date intorno all’ 8 aprile. Forse avremo finalmente una coincidenza di tra i cicli dei mercati europei e quelli Usa.
Riepilogo : Vix neutro, Put/Call ratio in flessione. I mercati sembrerebbero vicini a un top importante magari dopo una ultima accelerazione rialzista a ridosso della scadenza ciclica prossima.

lunedì 30 marzo 2009

BORSA: PROVE SOTTO SFORZO

29.03.2009
Terza settimana consecutiva con segno positivo.
Elliott theory : ulteriori conferme statistiche sullo scenario preferito che vedrebbe onda « c di iv » in corso di una « iv running ». Obiettivi area 13700-14500 di Mibtel e 870 di S&P500. Scenario alternativo (ma ancora con punteggio non ottimale) onda « a di primary B » in corso. Quest’ultimo scenario prevederebbe il minimo del 9 marzo come minimo annuale.
Hurst’s cycle analysis : indice ormai a ridosso della banda superiore del canale. Il ciclo mensile sembrerebbe vicino a una pausa prima dell’ultimo allungo entro il 6-8 aprile. Situazione da monitorare continuamente causa anche la differenza con i cicli degli indici Usa che sembrerebbero più lunghi in termini di tempo soprattutto.
Riepilogo : Vix neutro-ribassista, Put/Call ratio in una situazione « nuova » e quindi da tenere sotto controllo per intuire eventuali cambi di trend di medio periodo. Primi segnali di stanchezza sugli indici azionari anche se per ora il trend di brevissimo si dimostra molto forte per la mancanza di correzioni.

lunedì 16 marzo 2009

BORSA : RIMBALZO DI BREVE O QUALCOSA DI PIU'?

15.03.2009
Dopo l’ultimo affondo i mercati con un colpo di reni cercano di ritornare a « vivere ». La verità pare essere dietro l’angolo : rimbalzino o qualcosa di più serio e positivo ?
Elliott theory : calcolo probabilistico più elevato ancora negativo e vede onda « iv » di « 5 » di « III or C ». Aumenta però la probabilità di un conteggio alternativo che vedrebbe il minimo del 6 marzo come onda « b irregular » di una correzione complessa « running » (cioè nel senso del trend dominante) e quindi ora saremmo in « c » rialzista con target anche ambiziosi (870-930) per il prossimo mese o più. Quest’ultimo scenario diverrebbe predominante al supermento di area 772-802 di S&P500
Hurst’s cycle analysis : le bande di Hurst sono ancora girate al ribasso e i prezzi hanno toccato la linea mediana della banda di medio periodo. I cicli danno indicazioni per un set-up intorno al 20 marzo prossimo (tra l’altro giorno di scadenze tecniche) che guardando l’indice Mibtel potrebbe essere di massimo e guardando invece gli indici Usa dovrebbe essere di minimo. Sarà quindi una settimana molto importante per vedere quando i mercati si allineeranno.…...

lunedì 2 marzo 2009

BORSA : IN UN POZZO SENZA FONDO

( Doppio Minimo)
Non c’è che dire, chi aveva definito questa crisi come una crisi passeggera e ben diversa da quella del 1929 ha sbagliato. La crisi è profonda e, per certi versi, più dura di quella del 1929. Purtroppo il fattore scatenante è stato uno solo: gli Stati Uniti. Lì è cominciato tutto e lì si sta continuando a non fare nulla di serio per debellarla. Siamo passati da un Presidente cerebroleso a un incapace ed inetto. Il tanto osannato Obama ha saputo solo sputtanare il denaro dei contribuenti senza creare le basi per una risoluzione della crisi. I dati macroeconomici che continuano ad uscire danno una situazione americana a dir poco drammatica. Mi chiedo come possano certi illustri personaggi abbozzare delle date sulla fine di questa crisi quando ancora non si sono nemmeno trovati i rimedi? La libertà di parola è una bella cosa ma a certa gente andrebbe tagliata la lingua.
I nostri indici azionari hanno toccato minimi inimmaginabili solo un paio di anni fa. Alcuni di voi nemmeno se lo ricordano l’ultima volta che gli indici erano a questi livelli. La cosa più triste, però, è che non se ne vede la fine. Ormai siamo entrati in un pozzo senza fondo e il crollo continua inesorabile mese dopo mese. Al momento, l’indice S&P MIB40 è a 14.786 punti. Di fondamentale importanza è riprendersi il supporto dei 15.000 punti che alimenterebbe le speranze per un rimbalzo nel breve periodo. Comunque sia non sarà questo, ahimé, il minimo dell’anno. Dovranno scendere ancora e molto i mercati azionari prima di mettere la parola fine a questa terrificante crisi.

BORSA : MARZO, A RICHIO CRASH

01.03.2009

Short, ancora short. Il ribasso non si ferma e i dati macro usciti in settimana sono stati terribili. E’ vero che lo avevamo detto ma la cosa non ci può far piacere.Elliott theory : calcolo probabilistico ancora indirizzato su onda « 5 » finale in corso.
Dovremmo essere nella « 3 » di « 5 ». Altro scenario : ennesimo « ABC » in formazione, saremmo in « c » di una running correction. Non sapremmo dire se è preferibile la prima o la seconda ipotesi…Hurst’s cycle analysis : cicli tutti girati a ribasso su ogni time frame. Il 6 marzo dovrebbe chiudere un ciclo mensile importante, ma la violenza con cui si scende non lascia ancora ipotizzare se sarà finalmente un minimo più duraturo.
Riepilogo : il vix rimane neutro, il put/call ratio incredibilmente ottimista (e questo potrebbe essere drammaticamente serio), i minimi di novembre sono stati tutti abbattuti in chiusura weekly. Cicli girati a ribasso e oscillatori di Elliott tipici da onda impulsiva ribassista. Il pericolo vero potrebbe essere un crash come a ottobre dello scorso anno per andare verso i 600-650 punti si S&P500

lunedì 23 febbraio 2009

BORSA : NESSUNA DIFESA

22 - 02 - 2009
Purtroppo, come abbiamo pronosticato da parecchio tempo, gli indici hanno ancora una volta segnato nuovi minimi e la situazione si fa veramente preoccupante.
Elliott theory : il calcolo probabilistico vede ancora in vantaggio il conteggio purtroppo più pericoloso, onda « 3 » in corso di onda « 5 ». Conteggio alternativo « b » irregular di una « 4 » in running correction. Conteggio al momento piuttosto « tirato ». Oscillatori di Elliott in trend tipico di onda impulsiva.
Hurst’s cycle analysis : ci aspettavamo un minimo il 17 febbraio e invece abbiamo addirittura avuto un gap-down disastroso che ha portato gli indici a formare nuovi minimi con cicli a ribasso su tutti i time frame. Vorremmo sbagliarci ma il mese di marzo che sta arrivando sembra richiedere minimi ancora più bassi di quelli visti sin’ora. Finchè saremo sotto i massimi relativi del 9 febbraio di rialzo non se ne potrà parlare.
Riepilogo : put/call ratio sullo spoor ancora drammaticamente pericoloso, vix neutro, outside ribassista mensile di gennaio perforata con una terribile candela settimanale « black-marubotzu ». Insomma, nessuno spunto per poter pensare a un rialzo. Accetteremmo anche solo un rimbalzino

lunedì 16 febbraio 2009

BORSA :ZONA PERICOLOSA

15.02.2009

La situazione non si sblocca. In poche ore il mercato si è rimangiato tutta la settimana rialzista precedente. E il fatto che abbia fatto il tuo top proprio il 9 febbraio in coincidenza di scadenze cicliche di importanza rilevante è sicuramente da tenere in considerazione.
Elliott theory : si scambiano continuamente di posizione i punteggi probabilistici che indicano questa settimana il conteggio più ribassista come come conteggio statisticamente più rilevante, onda « 3 » di « 5 » in corso. Il secondo rimane quello che vede ancora in corso l’onda « 4 » in « abcde » e mancherebbe ancora la « e » rialzistaprima dell’inizio della discesa di onda « 5 ».
Hurst’s cycle analysis : questa potrebbe essere la settimana in cui i mercati Usa e quelli Europei si possono allineare. Il 17 e giornata interessante come lo è venerdì prossimo 20 che sarà anche scadenza tecnica. Solo il superamento del massimo del 9 febbraio scorso può « girare » a rialzo il ciclo.

lunedì 9 febbraio 2009

BORSA : ATTENTI ALLE TRAPPOLE

Attenzione all’importanza della scadenza ciclica della passata settimana e possiamo ora dire di aver visto uno swing con minimi crescenti. Ora iniziano le difficoltà date dai successivi set-up temporali.
Elliott theory : il calcolo probabilistico più elevato conferma per l’ennesima settimana il movimento laterale-correttivo partito il 10 ottobre sello scorso anno. La formazione di onda « 4 » in « abcde » è al momento quella con punteggio più elevato e saremmo ora in onda « e » che potrà estendersi fino verso i 15200 punti di Mibtel.
Il secondo scenario vedrebbe onda « c » di « 2 » di « 5 » in corso, un rimbalzo per un altro crollo.
Hurst’s cycle analysis : nelll’analisi dei cicli il nostro indice non si è ancora allineato al ciclo degli Usa e ciò deve avvenire quando inizierà un trend vero e proprio. Le date dell 11-12 febbrario, e del 20 febbraio dovrebbero segnare i prossimi minimi ciclici. Se continueranno a essere crescenti come l’ultimo manterranno la tendenza positiva di breve che comunque non dovrebbe andare oltre al 23 febbraio prossimo.

giovedì 5 febbraio 2009

BORSA: MARIELLA BURANI

M.Burani: l'ultima idea e unirla con Bdh (MFF)

MILANO (MF-DJ)--Mentre proseguono lo studio della fusione tra M.Burani e la controllata A.Pellettieri e la possibile Opa su Bioera ecco spuntare una nuova idea: il delisting della capogruppo Burani Designer Holding, quotata all'Aim di Londra.
Il delisting, secondo MF Fashion, sarebbe propedeutico alla fusione della societa' inglese in M.Burani per rafforzarne il patrimonio e non costerebbe troppo ai Burani che, controllando il 55,44% della societa' che capitalizza 91,4 mln euro, dovrebbero sborsare poco piu' di 40 milioni. Tra l'altro, molti degli azionisti sono solidi alleati degli industriali emiliani e potrebbero affiancarli nell'Opa. Red/mur
(END) Dow Jones Newswires
February 04, 2009 03:10 ET (08:10 GMT)

domenica 18 gennaio 2009

BORSA: GAS, CRISI INFINITA. MA A CHI CONVIENE?


Sabato 17 Gennaio 2009
Sembrava che, dopo la firma di un accordo sugli osservatori europei una parte della crisi sarebbe stata risolta. Rimaneva l’infinita disputa russo-ucraina sul prezzo di gas. Invece la crisi si sta allargando.Il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha alzato i toni e minacciato che, se l’accordo fra Russia e Ucraina non verrà messo in pratica “con urgenza”, la Commissione darà via libera per procedere per vie legali ad un’azione concertata. “È una questione incredibile e inaccettabile. Ci sono cittadini di alcuni Stati Ue che dopo una settimana sono ancora senza gas”, ha affermato Barroso. “Russia e Ucraina stanno mostrando di non essere in grado di fare fronte ai propri impegni e potrebbero non essere più considerate partner affidabili per la fornitura energetica”. E stanno partendo le prime querele. L’ente di Stato energetico serbo ha ricevuto dal governo via libera per un’azione legale contro l’Ucraina. Invece la Greek Public Gas Corporation (DEPA) annuncia azioni legali con richiesta di danni per un miliardo di euro contro Gazprom. “Gazprom ha perso 1,1 miliardi di dollari dall’inizio della crisi, non possiamo perdere di più”, ha detto ieri il presidente russo Dmitry Medvedev. I sostenitori dell’una o dell’altra parte stanno crescendo.
Yulia Timoshenko ha dichiarato ieri che le negoziazioni sono saltate per colpa di alcuni politici ucraini: “Le trattative procedevano con successo dal 2 ottobre, per il prezzo di gas a 235 dollari e di transito a 1,7-1,8, ma sono state bloccate da alcuni politici ucraini, che vorrebbero conservare ruolo della RosUcrEnergo“.Su ruolo di questo misteriosio trader ha parlato fine settimana scorsa, al incontro con stampa estera, anche Vladimir Putin. ” Il 50 % di RosUcrEnergo è di Gazprom, l’ altro 50 %, è la parte ucraina, appartiene a un gruppo di persone fisiche, con signor Firtesh, che non ho mai incontrato e mai visto. Noi possiamo concludere il contratto direttamente con Naftogaz, ma non ce lo fanno fare”. Putin ha cercato di essere molto chiaro anche su prezzi di gas. “Non so se svelo un segreto, ma noi compriamo gas dal Asia Centrale a prezzo medio di 340 dollari per mille metri cubi. Se aggiungere il costo di trasporto, sulla frontiera russa-ucraina questo gas arriva ad un prezzo di 375 dollari. E malgrado di questo, Gazprom ha fatto un’ offerta da 250 dollari il 31 dicembre. Che non è stata accettato”. Poi ha parlato anche di un prezzo medio per l’ Europa, che sta adesso intorno a 418 dollari. Ma i paesi confinanti con l’Ucraina pagano un prezzo medio di 470 dollari (cifra a cui lo rivendeva l’ Ucraina, sfruttando il gas economico russo).Putin ha cercato di sciogliere nodi anche sul contratto di transito. “Ho qui la copia di contratto, potete vedere tutti. Valido fino al 31 dicembre 2010…” E’ chiaro, dice, che il gas tecnologico (necessario per funzionamento del sistema gasdotti, circa 21 milione di metri cubi al giorno) “l’Ucraina deve prenderlo dalle sue risorse”. “Il prezzo di mercato di transito in Europa è di 3,4 dollari per 1000 metri cubi per 100 km. Noi siamo pronti a pagare il prezzo di mercato su transito, se i partner ucraini pagano il prezzo di mercato per il gas”.Ma a parte la disputa economica, si scopre l’elemento politico. Alexander Medvedev, vice presidente di Gazprom (nessuna parentela con Dmitry Medvedev) azzarda: “sembra che questo Musical, che si sta svolgendo in Ucraina, sia stato diretto da un altro paese”. I danni d’ immagine per i due paesi sono infatti enormi. A chi conviene?
(PANORAMA)

venerdì 16 gennaio 2009

BORSA : RIALZO FALLITO

16.01.2009

Niente da fare. Appena tornati i volumi delle giornate « normali » gli indici sono ritornati dove erano partiti, anzi, anche più sotto. La debolezza è esasperante e ciò che ne deriva graficamente è quantomai preoccupante.Elliott theory : è ormai da circa 3 mesi che andiamo dicendo che il punteggio probabilistico più elevato è a favore di onda « 4 » in corso. L’ultima onda rialzista della correzione dovrebbe essere terminata proprio sul top del 6 gennaio e solo il superamento di tale livello ci farebbe tornare positivi anche se sempre all’interno di un bear market rally. Ci aspettavamo qualcosa di più, sia in termini di prezzo che di tempo, ma per orala debolezza è troppo evidente. Se fosse confermato lo scenario proposto avremmo già iniziato il cammino dell’ultima onda « 5 » ribassista, quella della frustrazione.Hurst’s cycle analysis : situazione piuttosto critica e di difficile interpretazione nell’analisi dei cicli. Se è vero che ci aspettavamo un minimo nella settimana (anche se è stato ritardato di un paio di giorni), non ci aspettavamo questo tipo di minimo. Sarà importante « ascoltare » il mercato per capire in quale parte del ciclo trimestrale emensile siamo. Il rischio è di abbattere i minimi assoluti.

giovedì 15 gennaio 2009

BORSA: GIORNATA CARICA DI NOTIZIE PER IL COMPARTO BANCHE

Il governo Belga potrebbe lanciare un OPA su Fortis, dagli USA invece scatta l’allarme LyondellBasell, con possibile perdite per molti istituti.

Ancora una giornata di vendite per le piazze finanziarie del vecchio continente, con l’S&P MIB che sulla piazza milanese perde oltre il punto percentuale. Titoli italiani che nella giornata odierna passano in sordina, rumors e notizie travolgono pesantemente il resto dell’Europa e Wall Street.Barclays, una delle principali banche britanniche, da poco insediatasi anche in Italia, ha annunciato un programma di riduzione del personale. L’operazione dovrebbe interessare circa 2100 posti di lavoro, e riguarderebbe principalmente le aree londinesi di Investment Management e Private Banking.Continua invece il braccio di ferro tra UBS ed il governo statunitense. Dall’accusa della giustizia statunitense, che ritiene UBS complice nell’appoggiare l’evasione fiscale di cittadini statunitensi, sono stati diversi i colpi scambiati da ambo le parti. I dossier richiesti dalla giustizia statunitense su oltre 200 clienti americani di UBS, la chiusura dei conti Off-Shore da parte della banca Svizzera ed infine un manager inserito nella lista dei ricercati.L’interessato è Raoul Weil, ex manager dell’area Global Wealth Management di UBS. Indagato dalla giustizia americana, con l’accusa di aver aiutato oltre 20.000 clienti ad evadere il fisco, non si è presentato davanti alle autorità. Come reazione, il manager è stato inseriti nella lista dei fuggitivi.Occhi puntati invece su Fortis; secondo indiscrezioni di stampa, il governo belga starebbe lanciando una offerta pubblica di acquisto sulla banca, con il tesoro pronto a pagare circa 2.5 euro per azione. Dall’istituto finanziario e dal tesoro belga non sono tuttavia pervenute conferme, anche se il mercato si aspetta un imminente annuncio. Il titolo nelle ultime sedute sta registrando performance sopra la media, e nella sola seduta di martedì ha guadagnato il +17%.Oltreoceano invece torna la paura default, dopo l’ultimo scandalo Madoff, adesso compare l’olandese LyondellBasell specializzata nel settore chimico. La divisione americana infatti versa in difficoltà, e molti istituti finanziari avrebbero investito sul titolo della società. Nomi eccellenti tra le banche che potrebbero ritrovarsi nella bufera LyondellBasell, Bank Of America, CitiGroup, Royal Bank Of Scontland e UBS. Possibili perdite che, solo nel caso di CitiGroup, potrebbero aggirarsi intorno ai 1.4 miliardi di dollari.
(BLUERATING)- 15 Gennaio 2009