E' Domenica allorquando,
con il cielo per coperchio,
rimirandosi a vicenda
bene seduti tutti in cerchio,
giorni e cose ed animali,
uomo e donna e beni e mali
si domandano ispirati
chi e poi chi li avrà creati.
La Domenica, elegante
in un ampio guardinfante
che s'è messa per la festa,
spiega loro chiara e lesta
che soltanto il vasto mondo
può rispondere al quesito.
Dietro suo cortese invito
su nel cielo s'apre allora,
come per telecomando,
uno schemo che d'aurora
ha la luce, e che premiando
ogni voglia di sapere,
mostra il mondo tutt'intero
mentre gira su se stesso,
più brillante, fiero e altero
d'un attore di successo.
Dice il mondo a chi l'ascolta,
e che per la prima volta
lo rimira a tutto tondo
come ben s'addice al mondo:
"Posso dirvi solamente,
con il cuore e con la mente,
che pur io con voi son stato
un bel dì fatto e creato
da un'essenza universale,
che pertanto è nota e vale
con i nomi più diversi
nei diversi suoi universi.
Che son tanti e sembran tutti
ora belli ed ora brutti,
a seconda dei momenti,
degli eventi contingenti
e degli occhi delle genti
che vedendomi rotondo,
perchè tondo appare il mondo,
non ammetton ch'io sia nato,
non rotondo, ma quadrato".
Se lo guardan tutti quanti
con occhioni da giganti,
e gli dicono perplessi:
"Cosa credi, che siam fessi?
Che sei tondo ognun lo vede,
e perciò non ci si crede
che una forma tanto bella
tu non vuoi che sia più quella".
Sbotta il mondo in un sospiro:
"Ascoltate, oppur mi adiro!
con il cielo per coperchio,
rimirandosi a vicenda
bene seduti tutti in cerchio,
giorni e cose ed animali,
uomo e donna e beni e mali
si domandano ispirati
chi e poi chi li avrà creati.
La Domenica, elegante
in un ampio guardinfante
che s'è messa per la festa,
spiega loro chiara e lesta
che soltanto il vasto mondo
può rispondere al quesito.
Dietro suo cortese invito
su nel cielo s'apre allora,
come per telecomando,
uno schemo che d'aurora
ha la luce, e che premiando
ogni voglia di sapere,
mostra il mondo tutt'intero
mentre gira su se stesso,
più brillante, fiero e altero
d'un attore di successo.
Dice il mondo a chi l'ascolta,
e che per la prima volta
lo rimira a tutto tondo
come ben s'addice al mondo:
"Posso dirvi solamente,
con il cuore e con la mente,
che pur io con voi son stato
un bel dì fatto e creato
da un'essenza universale,
che pertanto è nota e vale
con i nomi più diversi
nei diversi suoi universi.
Che son tanti e sembran tutti
ora belli ed ora brutti,
a seconda dei momenti,
degli eventi contingenti
e degli occhi delle genti
che vedendomi rotondo,
perchè tondo appare il mondo,
non ammetton ch'io sia nato,
non rotondo, ma quadrato".
Se lo guardan tutti quanti
con occhioni da giganti,
e gli dicono perplessi:
"Cosa credi, che siam fessi?
Che sei tondo ognun lo vede,
e perciò non ci si crede
che una forma tanto bella
tu non vuoi che sia più quella".
Sbotta il mondo in un sospiro:
"Ascoltate, oppur mi adiro!
Non si tratta della forma
che rimane nella norma,
ma di quello che sta dentro,
della forma al cuor del centro,
e la forma al cuor del centro,
e la forma fa girare
non così, come le pare,
ma con moto e luogo all'uopo
di raggiungere lo scopo
di non mai girare a vuoto.
Vuoto! Vuoto! Vuoto!"
canta un'eco nelle menti
e nei cuori dei presenti,
che raccolgon la lezione
con la giusta soggezione.
Ora il mondo tira il fiato:
può parlare del tuo stato,
di se stesso e del pensiero,
tutto interno al sè più vero,
che lo fa girare in tondo,
che lo plasma come mondo,
come mondo illuminato
da un pensiero ben squadrato.
E conclude soddisfatto
dopo aver spiegato il fatto:
"Il pensiero non si vede,
ma l'avverte chi possiede
tanta voglia d'osservare
per studiare ed imparare.
Ogni giorno fa da sprone
che rimane nella norma,
ma di quello che sta dentro,
della forma al cuor del centro,
e la forma al cuor del centro,
e la forma fa girare
non così, come le pare,
ma con moto e luogo all'uopo
di raggiungere lo scopo
di non mai girare a vuoto.
Vuoto! Vuoto! Vuoto!"
canta un'eco nelle menti
e nei cuori dei presenti,
che raccolgon la lezione
con la giusta soggezione.
Ora il mondo tira il fiato:
può parlare del tuo stato,
di se stesso e del pensiero,
tutto interno al sè più vero,
che lo fa girare in tondo,
che lo plasma come mondo,
come mondo illuminato
da un pensiero ben squadrato.
E conclude soddisfatto
dopo aver spiegato il fatto:
"Il pensiero non si vede,
ma l'avverte chi possiede
tanta voglia d'osservare
per studiare ed imparare.
Ogni giorno fa da sprone
al suo giorno successivo.
Ogni giorno da lezione
per tenere il ciclo vivo.
perciò, svelti, riposate:
con Domenica è finita
questa serie di giornate.
Da domani, Lunedì,
ricomincia la partita".
(Giacoma Limentani)
Ogni giorno da lezione
per tenere il ciclo vivo.
perciò, svelti, riposate:
con Domenica è finita
questa serie di giornate.
Da domani, Lunedì,
ricomincia la partita".
(Giacoma Limentani)