laVINIum - 01/2009
Nel 1996 Vito Catania, decide di vinificare le uve, fino ad allora cedute a terzi, nella propria azienda agricola, denominata Gulfi ed ubicata nel comune di Chiaramonte Gulfi in provincia di Ragusa. Qui, oltre agli oliveti secolari, si coltiva il Nero d'Avola, da sempre allevato ad alberello sulle colline dei Monti Iblei insieme ad altre varietà a bacca bianca tra cui spicca, per personalità, il Carricante. L'azienda può contare su vigneti nelle contrade migliori di Pachino (Bufaleffi, Maccari, Archi, Baroni e San Lorenzo). Una intuizione decisiva è stata quella di continuare a credere nella coltivazione dell'alberello. Una scelta non facile dal momento che l'alberello, pur essendo con certezza il sistema migliore per la qualità dell'uva, è quasi impossibile da meccanizzare ed è decisamente più dispendioso da gestire. Maggiori costi hanno, inevitabilmente, inciso sul posizionamento dei vini di quest'azienda su un livello di prezzi sensibilmente più alto rispetto ai nero d'Avola di fattura dozzinale ed anonima che si trova in circolazione sugli scaffali dei supermercati e non solo. In vigna, poi, si adottano sistemi di coltivazione biologica e, fin dall'inizio, la filosofia produttiva è impostata sulla vinificazione per singoli cru ed in purezza. Obiettivo dichiarato quello di produrre etichette in grado di esaltare le caratteristiche specifiche dei diversi terroir oltre che quelle varietali del vitigno. In cantina si utilizzano a questo scopo dei piccoli serbatoi "a misura di vigneto" e, successivamente, in fase di affinamento, solo un 15% di botti nuove. Fine ultimo il rispetto della naturalità dei vini e la salvaguardia della loro tipicità e delle loro caratteristiche organolettiche. La produzione totale si aggira intorno alle 300.000 bottiglie.
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