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lunedì 10 novembre 2008

LETTERA AD UNA DONNA MAI NATA

(di Lorena B.G.)



Cara amica,

Quanto tempo è che ci conosciamo?
I nostri bambini andavano alla Materna insieme, il primo giorno hanno assegnato il solito armadietto per le cose personali e da allora non ci siamo più lasciate. Ricordi ogni ultimo giorno di scuola ogni anno? Tu mi dici sempre che non saprai come sopravvivere all'estate senza il caffè della mattina preso insieme e la nostra chiacchierata, che poi è sempre la solita...figli e marito e.. l'amore!
Per scherzo un giorno ti dissi che ero innamorata e tu mi confessasti che lo eri anche tu, soltanto che c'è stata una grande differenza fa noi che tu "scappavi" per andare dal tuo lui e poi alla fine hai abbandonato tutto per andare a convivere. Ma cosa ti ha portato tutto questo?
Dolore, pianti, dispiaceri, ricerca della vendetta a tutti i costi. Ti sei ritrovata più sola di prima, solo con il tarlo di dover fare del male, perché ti stato fatto del male, e il tarlo continuo di doverti difendere a tutti i costi.
Se mi avessi accennato solo una volta che cosa volevi fare, avrei potuto dirti qualcosa, dirti di pensarci bene che nella vita non si parte senza pensare, non si va dietro il vento, perché il vento all'improvviso cessa e non sai dove ti ha portato.
Cosa ti ha incantato? Le belle parole? I viaggi? I ristoranti all'ultima moda? Un uomo che si dedicava a te e ti amava?
Ma lo sai che quando è finita l'euforia rimangono solo i doveri? Il dover affrontare una vita insieme. Il dovere dei figli lasciati. Il ritornare alle proprie abitudini che non sono e non saranno più le stesse, e che non riuscirai più a rivivere come prima. Dovrai ricominciare daccapo, perché è questo che devi fare, ma con un peso nel cuore, perché quello che avevi creduto il paradiso si è dimostrato un inferno.
Rose, fiori, belle parole, progetti sono solo nelle favole che raccontiamo ai nostri figli quando sono piccoli.
Scusa se te lo dico, ma siamo amiche e mi sento in dovere, ma con che occhi guardi i tuoi figli? cosa dirai loro quando saranno più grandi?
E davanti alle persone che frequenti? Eppure hai anche un lavoro in un ufficio e tutti ti conoscono, che figura hai fatto prima e adesso con il tuo comportamento?
Oppure pensi ti sia aperta la strada per poter fare come ti pare? Perché il mio dubbio da come ti stai comportando adesso è questo!
La mattina mi racconti che la sera prima sei uscita con quest'uomo o con quell'altro, ma cosa credi che andrà sempre tutto bene?
La notte quando ritorni a casa, ritrovi la famiglia o ti ritrovi da sola con te stessa, con quello che hai fatto? Ma cosa pensi che le chiacchiere non girano nella nostra città?
Cosa credi che avrai sempre compagnia? Oppure rimarrai sola e avrai per amica chi come te non ha valori morali?
Perché poi alla fine tu non hai più i valori morali che contraddistinguono una donna , che poi è mamma in "primis" e moglie poi.
Non addurre le solite scuse che io non so come è stata la tua vita, perché ti posso rispondere.... che ne sai tu che vita è stata la mia?
Ma ti ripeto c'è e ci sarà sempre un abisso fra noi, un abisso incolmabile, perché io ho sempre affrontato la vita per le corna e sono uscita vincitrice. Non c'è mai stato nessuno che mi ha fatto perdere di vista la realtà.
E il rispetto degli altri che ho io tu non ce l'hai e non ce l'avrai più.
Scusa se te lo dico, ma anche se ti sono amica non voglio entrare nel vortice dove tu sei entrata, mi sentirei "sporca" e "sporca" come te io non lo sono e non voglio esserlo.

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