03/02/2009
- Scoperto un ricettatore di materiale archeologico e rinvenuto un sito marino mai prima d'ora censito dagli studiosi. Tutta colpa di un''innocua' chiaccherata.
Anfore olearie e vinarie romane, del tipo Dressel, e altri contenitori per il trasporto di liquidi, databili tra il I sec. a. C e il III d.C, sono stati recuperati dai carabinieri del Nucleo tutela del patrimonio artistico e archeologico di Firenze in casa di un pensionato di 72 anni, residente in provincia di Arezzo. Il recupero e' stato possibile grazie all'intercettazione da parte di un carabiniere in borghese di una chiacchierata tra appassionati di archeologia marina, in un ristorante della Maremma grossetana. Il sito archeologico, che non era mai stato prima d'ora censito dagli studiosi, e' stato localizzato nelle acque antistanti gli scogli conosciuti con il nome di 'Formiche di Grosseto', proprio di fronte alla costa del Parco dell' Uccellina. A 50 metri di profondita', i sub dell'Arma hanno recuperato parte del carico trasportato dalle navi da commercio romane provenienti dalla Spagna del sud e naufragate in quelle acque poco prima di giungere a destinazione. Si tratta per lo piu' di anfore olearie e per il trasporto del vino. Il pensionato, a casa del quale e' stata trovata la gran parte delle anfore in questione, e' ora accusato di ricettazione. La restante parte e' stata rinvenuta invece a casa di alcuni amici di Prato, che pero non risultano tra gli indagati. Se immessi sul mercato i reperti archeologici potevano fruttare fino a 60 mila euro.
Anfore olearie e vinarie romane, del tipo Dressel, e altri contenitori per il trasporto di liquidi, databili tra il I sec. a. C e il III d.C, sono stati recuperati dai carabinieri del Nucleo tutela del patrimonio artistico e archeologico di Firenze in casa di un pensionato di 72 anni, residente in provincia di Arezzo. Il recupero e' stato possibile grazie all'intercettazione da parte di un carabiniere in borghese di una chiacchierata tra appassionati di archeologia marina, in un ristorante della Maremma grossetana. Il sito archeologico, che non era mai stato prima d'ora censito dagli studiosi, e' stato localizzato nelle acque antistanti gli scogli conosciuti con il nome di 'Formiche di Grosseto', proprio di fronte alla costa del Parco dell' Uccellina. A 50 metri di profondita', i sub dell'Arma hanno recuperato parte del carico trasportato dalle navi da commercio romane provenienti dalla Spagna del sud e naufragate in quelle acque poco prima di giungere a destinazione. Si tratta per lo piu' di anfore olearie e per il trasporto del vino. Il pensionato, a casa del quale e' stata trovata la gran parte delle anfore in questione, e' ora accusato di ricettazione. La restante parte e' stata rinvenuta invece a casa di alcuni amici di Prato, che pero non risultano tra gli indagati. Se immessi sul mercato i reperti archeologici potevano fruttare fino a 60 mila euro.
Nessun commento:
Posta un commento