Oggi sabato mattina, come ogni settimana, giornata dedicata ai compiti.
Oggi "siamo impegnate" in due temi. Materia ostica per me l'italiano non riesco mai a scrivere e a dire cosa voglio!!!!!!!!!!!
Mia figlia mi rimprovera sempre che non riesco a mettere insieme due parole.
Stamattina mi sono alzata come al solito, soltanto tanto sole. La casa completamente luminosa. Abito in una torre del '400 e in cima il sole è tutto mio. Sembra quasi che oggi l'inverno ci abbia lasciato.
Qualche volta mi sembra di essere la bella castellana che butta giù la treccia bionda per far salire il suo principe, ma ormai ho smesso di affacciarmi: il principe, quello bello, altero sul cavallo bianco, non esiste.
Le favole sono favole e la realtà spesso è crudele.
Ieri sera cercavo la ricetta di un cocktail per metterla qui nel blog e mi sono imbattuta in un liquore a me sconosciuto.
Cerco notizie, la provenienza, il metodo di fabbricazione, l'uso,....
E cosa trovo? Lo stesso nome, ma riferito ad un campo profughi alla periferia di una grande città.
Il mio cervello si dimentica in un attimo del liquore, comincio a leggere, trovo altre indicazioni, altri percorsi, altri articoli, e così via in un labirinto alla ricerca della via d'uscita.
Continuo a leggere avidamente, mi sembra sempre più velocemente, sento quasi le mie sinapsi muoversi a velocità supersonica, vedo lampi elettrici, luci, parole che trovano la loro collocazione negli spazi giusti, la fine ..la fine di che cosa? Dopo tre ore esatte sono ancora lì con davanti altre sei indicazioni e con la voglia di leggere ancora e ancora.
Perchè, perchè questa parola ha suscitato in me tanto interesse?
Forse perchè è già nella STORIA, quella moderna è vero di pochi anni fa, ma è entrata per la crudeltà del massacro che vi è stato perpetrato. Migliaia di donne di bambini di vecchi uccisi e fatti a pezzi ancora vivi in modo crudele e tutto nel giro di 40 ore.
Il mio cervello ha assorbito, ha selezionato e catalogato.
Mi chiedo quando succedono queste cose dove siamo, cosa stiamo facendo. Tutti i meeting che vengono fatti dalle nazioni, tutti i soldi spesi per non arrivare a niente. Tutte le guerre dimenticate nel mondo dove vengono uccise migliaia di persone, che siano innocenti o colpevoli questo non lo so, non posso giudicarlo. Tutte le guerre pubblicizzate in nome di interessi economici e che poi se cominciamo a fare un po' di conti tanto economiche non sono, sia per la spesa militare sostenuta sia per il soldi che dovranno essere spesi per la ricostruzione. Una ricostruzione che porterà come la solito i soldi solo nelle tasche dei soliti speculatori. Mentre la maggior parte delle popolazioni subiranno sempre la stessa sorte: prima il massacro e poi la fame e la povertà, in nome di una giustizia che leggendo ieri sera quelle notizie non capisco più che valore e significato abbia.
Penso forse che di fronte a queste atrocità bisognerebbe riscrivere i vocabolari dare un nuovo significato alle parole :
PACE, UMANITA', COMPASSIONE, SOLIDARIETA', LEALTA', GIUSTIZIA,...
Quanti campi profughi, quanti villaggi, quante città hanno subito la furia devastatrice di alcune migliaia o poche centinaia o poche decine di militari?
Uomini con le armi in pugno che uccidono torturano stuprano in nome di cosa? Della civiltà?
Ma se quando siamo andati a scuola noi abbiamo gridato all'orrore leggendo delle torture praticate dalla Santa Inquisizione o da chi voleva strappare il tesoro di un nobile? Abbiamo gridato allora davanti a tanta "crudeltà"????
E adesso? Adesso come possiamo definire quello che succede adesso? Adesso siamo capaci ancora di urlare ??? Oppure abbiamo "assorbito" così tutto nella maniera più indifferente che dormiamo la notte e ci svegliamo come se nulla fosse successo a poche centinaia di km da noi?
Nessun commento:
Posta un commento