
° 500 gr farina bianca 00
° 500 gr zucchero
° 250 gr mandorle
° 3 uova intere
° 2 tuorli d'uovo
° 1 cucchiaino di lievito in polvere (o di bicarbonato di sodio o di carbonato d'ammonio)
° 1 pizzico di zafferano
° sale
Mettete la farina sul tavolo e fate la fontana. Al centro ponete lo zucchero, 2 uova intere, 2 tuorli, il lievito, un pizzico di sale e lo zafferano (quel giallo non è tutto uovo!).
Lavorate un po' la pasta e aggiungete le mandorle non pelate e lggermente tostate in forno, poi continuate ad impastare bene, infarinandovi ogni tanto le mani se la pasta vi restasse troppo appiccicata.
Preparate tanti filoncini schiacciati larghi circa 2-3 dita e alti 1 centimetro: poneteli ben distanziati (gonfiandoli si unirebbero) su di una placca imburrata infarinata e, dopo averli spennellati con un uovo sbattuto, metteteli in forno a calore moderato (175°-180°).
Appena saranno cotti (ci vorrà circa mezz'ora) tagliateli subito obliquamente ogni centimetro circa, in modo da ottenere la tipica forma dei biscotti di Prato.
Si conservano a lungo in scatola di latta.
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Questi biscotti vengono spesso chiamati, erronamente CANTUCCI, che invece sono tutt'altra cosa, in quanto preparati con pasta di pane, olio,anaci e zucchero. Per entrambi è d'obbligo il Vin Santo o il Morellino (Aleatico dell'Elba).
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