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sabato 21 febbraio 2009

IL NUMERO DUE

(di Lorena B.G.)

Non voglio guardare e leggere nessuna notizia sul numero due, andrò a ruota libera e vedremo cosa uscirà fuori dai miei pensieri.

Per prima cosa ho sempre pensato al due come alla dualità per eccellenza. Come fosse il due il numero che completa l'uno. Due.... se vi ricordate nel paradiso terrestre Dio prima creò Adamo e poi Eva. Il nostro Adamo si sentiva solo e chiese a Dio di dargli una compagna, ed ecco da una costola di Adamo fu data vita ad Eva, sogno e dannazione dell'uomo.
Eva, la parte imperfetta dell'uomo perfetto, quella che commise e indusse a commettere il peccato originale. Quella che fu condannata a soffrire durante il parto per generare ogni sorta di individuo: dal santo al peccatore, dall'individuo sano e completo a quello con gravi problemi fisici e mentali. La donna la parte però che completa il tutto, quella che serve per ricreare l'intero nell'uomo. Io non so veramente se ci sono uomini che riescono a vivere da soli, che possono andare avanti come automi, che vedono solo se stessi e non colgono la differenza sostanziale fra Adamo ed Eva. Ma questa differenza c'è e notevole e anche se lo rifiutano, anche se non vogliono ammetterlo siamo diversi, io donna non sono uguale ad un uomo. Forse un giorno arriverò veramente a non vedere più questa differenza, ma allora perchè Dio ci ha fatto così diversi? Era forse nei suoi disegni già prima di tutto, prima di ogni cosa? Ma se nella vita dobbiamo arrivare al punto da non considerare più la differenza dei sessi maschile e femminile, perchè allora farci così diversi? E la procreazione? La continuità della razza umana a chi verrebbe affidata?

Continuiamo...

Il due lo scalino dopo l'uno, quello che permette al primo numero di cominciare l'ascesa e l'avvicinarsi agli altri numeri. Il due quello che unisce l'uno e il tre, e che da il via alla scala che ci porta in alto. Pensate una scala fatta di tanti numeri per salire, salire dove? In cielo, in mezzo alle stelle, per arrivare a non vedere più niente immersi nell'oscurità, a immaginare di essere Dio? Ma la scala dei numeri non finisce mai e si ricomincia nuovamente con l'uno, ma poi c'è il due che da continuità.

Ancora...

Il due! Nella Santissima Trinità il due è rappresentato dal Figlio, il Figlio che continua l'idea del Padre, l'opera, ma che a differenza del Padre ama così tanto l'umanità peccatrice da venire sulla Terra e morire per riscattarla. L'uomo e la donna che avevano peccato davanti agli occhi di Dio e che Dio voleva cancellare come un'opera imperfetta e non meritevole del suo amore. Sodoma e Gomorra, l'esempio dell'umanità da cancellare,ma sono due! Perchè due? Forse perchè una era poca e due invece rafforzavano il peccato?

Andiamo avanti...

L'uomo nella sua struttura fisica. Se dividiamo a metà un uomo e lo sovrapponiamo abbiamo due di tutto. Due braccia, due gambe, due occhi, due orecchi, due mani, due lobi frontali, due emisferi nel cervello,....

I gemelli?

Solo lo specchio l'uno dell'altro, nascono da una cellula che si divide a metà e dà origine a due individui. Perfezione della natura che vuole affermare la sua forza nella dualità? O solo un'imperfezione che non si riesce a correggere?

Adesso termino qui altrimenti vi annoio, ma continuerò sicuramente.
Eccoti amore, se ancora mi leggi, il tuo numero DUE, secondo me.
Però ricorda che come disse Leonardo da Vinci ... E laddove non si può applicare una delle scienze matematiche, non si può avere la certezza.

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