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mercoledì 10 dicembre 2008

LABIRINTO

Nel blog "Epicuroeleforme" sono state messe delle bellissime immagini della rappresentazione dei labirinti.
Chissà perchè quando le guardo mi richiamano alla mente sempre la forma del cervello.
Così particolare con le sue forme rotonde, con le sue insenature e sinuosità.
Con il mistero che lo circonda.
Pensate di entrare in un labirinto e contemporaneamente in un cervello.
Ad ogni svolta una sorpresa. Un vicolo cieco o la strada che prosegue e così fino al prossimo angolo, niente!... tutto libero o qualche trappola?
Avete mai pensato al rapporto fra due persone, ricordate quando avete studiato Minosse e il labirinto di Creta?
Pensateci bene due persone una di fronte all'altra, le loro strategie per piacersi, i loro giochi contorti per avvicinarsi, un labirinto dove si rincorrono e giocano a nascondino.
Il Minotauro e i dodici fanciulli e dodici fanciulle, scelti fra le famiglie più in vista....La paura e la ricerca della fuga.
Quanti pensieri si rincorrono nel cervello, "fanciulli" in cerca di una via di salvezza e la paura che li attanaglia.
Un colloquio di lavoro, un esame a scuola, il bambino di fronte alla scoperta della vita. Un labirinto di domande, di dubbi, di scoperte ogni cosa un bivio nel labirinto della vita e nei meandri del cervello.
Chi di noi sa cosa penserà fra cinque minuti, cosa dirà o farà, che strada prenderà se in auto dovesse trovare tutto bloccato.
Una città nuova, la scoperta di un elemento nuovo in laboratorio cosa succederà? Un labirinto di domande, di supposizioni?
I disegni sulla pietra o su carta del labirinto non potrebbero essere la soluzione per entrare nel nostro cervello e risolvere il mistero?

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