PESCE AVARIATO, MAXI SEQUESTRO IN TUTTA ITALIA
di Rosanna Codino
di Rosanna Codino
VENEZIA - Oltre 2000 uomini della Guardia Costiera della Capitaneria di Porto impiegati, 6.677 i controlli svolti, 160 le tonnellate di prodotti ittici sequestrati, 588 i reati e gli illeciti amministrativi scoperti, pari a quasi 700 mila euro di sanzioni. Sono i numeri dell' operazione ''Capitone sicuro'', che il ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia ha definito oggi ''la piu' importante mai effettuata in Italia nel settore del commercio di prodotti ittici''.
NEL MIRINO CAMPANIA, PUGLIA e MARCHE - Dal 12 dicembre scorso ad oggi i controlli effettuati in 14 regioni hanno permesso di accertare 61 frodi in commercio, 25 casi di sottomisura, 70 di prodotti in cattivo stato di conservazione, 432 violazioni di norme in materia di etichettatura e tracciabilita'. I sequestri piu' consistenti sono avvenuti in Campania, Puglia e Marche. A Bari sono stati trovate 54 tonnellate di prodotti ittici congelati scaduti o in cattivo stato di conservazione, a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) 42 tonnellate, mentre a Napoli i controlli hanno fatto scoprire un quintale di datteri di mare, di cui e' proibito il commercio e il consumo, e 30 tonnellate di mitili allevati in zone proibite.
PESCE ESTERO SPACCIATO PER NOSTRANO - Pollack d'Alaska venduto a Cetraro (Cosenza) e Molfetta (Bari) al posto del piu' costoso merluzzo, pesce ghiaccio asiatico rifilato a Crotone al posto di bianchetto o sardella, brosme e molva messi in commercio a Catania come baccala'. I commercianti di pesce - tra i quali figurano anche nomi della grande distribuzione - finiti nel mirino dell'indagine avevano escogitato vari sistemi per trarre in inganno l'occhio dei consumatori meno esperti. Convinti di acquistare pescato italiano, gli acquirenti di Pescara si ritrovavano nel piatto totani del Pacifico venduti come calamari e vongole dell'oceano al posto delle veraci, per di piu' corredate da etichette falsificate. CONTROLLI FINITI IN RISSA, 7 ARRESTI - In un mercato del napoletano, dove ha influenza un clan camorristico, gli uomini della Capitaneria di Porto hanno sequestrato 400 chili di pesce senza tracciabilita', pronto per essere venduto al dettaglio. Nel corso del sequestro sette persone sono state arrestate per tafferugli con le forze dell'ordine. MINISTRO ZAIA ASSICURA: TOLLERANZA ZERO PER I FURBI - ''C'e' sempre qualcuno che nel villaggio globale crede di essere piu' furbo degli altri'': cosi' il ministro Luca Zaia ha commentato l'operazione, ribandendo la ''tolleranza zero'' in campo alimentare. Le indagini sono state attuate, ha spiegato, per garantire i consumatori, i pescatori e gli stessi commercianti. ''La missione primaria del Corpo delle Capitanerie di porto-Guardia costiera, al di la' dei compiti istituzionali specifici, e' garantire - ha dichiarato il comandante generale Raimondo Pollastrini - la sicurezza a tutti coloro che hanno un rapporto con il mare. Tra questi rientrano gli acquirenti del pescato non sempre esperti e per questo soggetti a frodi alimentari compiute nei loro confronti da persone disoneste''.
IL PESCE DISSEQUESTRATO SARA' REGALATO AI POVERI - Il pesce sano dissequestrato dalla magistratura sara' regalato ai piu' poveri per San Silvestro. Lo promette il ministro, sottolineando che sono 7 milioni gli italiani in questo momento in difficolta' economiche.
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