In termini tecnici si chiamano "pratiche commerciali scorrette". Nella sostanza sono comportamenti che calpestano i diritti dei consumatori. L'Autorià garante della concorrenza e del mercato ha multato Trenitalia per una somma totale di 845 mila euro. I motivi della decisione sono più d'uno. L'Antitrust ha punito la mancanza di chiarezza e trasparenza riguardo la possibilità da parte dei viaggiatori di ricevere un bonus in caso di ritardo dei convogli: il lungo indefinito elenco delle cause che escludono la responsabilità che Trenitalia per i ritardi (dalle condizioni meteorologiche avverse a motivi di ordine pubblico) permette di fatto un'ampia discrezionalità nel riconoscimento del diritto al bonus.
Bacchettata anche la scarsa correttezza nel'informare i passeggeri riguardo a particolari offerte (Amica e Famiglia) e programmi riservati ai clienti (Cartaviaggio); pollice verso dell'Autorithy sul fatto che l'offerta di alcuni servizi Trenitalia sia accessibile solo attraverso il call center con telefonata a pagamento.
La società ferroviaria è stata inoltre multata a causa della ambigua denominazione delle tipologie di convogli: secondo l'Antitrust, i treni Eurostar City hanno caratteristiche simili agli Intercity e le loro tariffe non devono essere assimilate a quelle dei più costosi Eurostar.
Il provvedimento fa un po' chiarezza, come da tempo veniva chiesto, nel mondo delle ferrovie. Il binario indicato dall'Autorithy è quello giusto. Speriamo ora che Trenitalia ne faccia tesoro.
ALTROCONSUMO n.221 -Dicembre 2008
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