Si ritrovò al Pronto Soccorso sdraiata su un lettino. Le faceva male la testa, si toccò la fronte e sentì un cerotto grosso che le copriva tutta la tempia. L'infermiera le si avvicinò...dottore, dottore si è svegliata...le avevano dato sette punti. Un'ultima visita poi fu dimessa. Era venuta a prenderla la sua amica, quella del cuore quella che avrebbe fatto carte false per lei. Percorsero la strada fino a casa in silenzio. Non aveva il coraggio di chiedere. E l'altra non diceva, solo ogni tanto la guardava.
In casa il solito disordine, non riusciva a sistemare le cose, c'era sempre qualcosa fuori posto. Non aveva nemmeno finito di arredare tutte le stanze, diceva che non aveva tempo ma chi la conosceva sapeva che di tempo ne aveva tanto, solo che.... solo che nessuno riusciva a capire come passava la giornata.
Non era la prima volta che andava in ospedale a farsi medicare, ma questa era la prima volta che aveva perso conoscenza e che non ricordava.
All'inizio era caduta e si era fatta male ad un ginocchio, poi si era tagliata una mano, un taglio profondo mentre affettava il pane, poi era scivolata dentro la doccia,...una serie di incidenti che all'inizio avevano insospettito i dottori durante le medicazioni, ma c'era sempre la testimonianza dell'amica che rassicurava che viveva da sola e quindi non era stata l'aggressione di nessuno.
Si mise a letto e cercò di dormire. Adesso era sola. Aveva fame, aprì l'armadietto di cucina e prese... Era notte fonda aveva la bocca impastata, aveva sete.In cucina non prese nemmeno un bicchiere si attaccò direttamente alla cannela. L'acqua fresca sul viso sembrò darle un po' di vitalità. Ebbe un brivido di freddo, si ricordò che si era svegliata sul pavimento. Si era addormentata lì sulle mattonelle accucciata come un cane. L'aveva svegliata il freddo o la sete? Adesso che ci pensava non capiva. Perchè era sdraiata sul pavimento?
Andò a letto, le ore non passavano aveva voglia di qualcosa, si alzò nuovamente. Finalmente era arrivato il mattino. Verso le otto suonò il campanello, alla porta trovò la sua amica...Mi dai le chiavi? vado a fare una copia...perchè?...ma sai è meglio, abiti da sola, non c'è nessuno che ti viene a trovare, se succede ancora come l'altra volta almeno ho la chiave...
Andò in bagno avevano deciso di mangiare fuori, si guardò allo specchio, ma il viso che vide era stanco sciupato, la pelle non era più bella come una volta, sembrava secca avvizzita priva di colore, quasi grigia. Si truccò un po' ma il risultato la peggiorò. Anche i capelli non erano più quelli di una volta, pendevano sulle spalle così senza corpo senza luce.
Oggi non era proprio giornata! Non aveva nemmeno fatto una doccia.
Al ristorante non mangiò quasi nulla, ultimamente era un po' dimagrita.
L'amica parlava poco, ma spesso si fermava a guardarla.
Nei giorni seguenti le sembrò più un trascinarsi, che vivere.
Continuarono i piccoli incidenti, anche il suo umore era cambiato. Andava da un'euforia quasi isterica a una forma di depressione che la imbruttiva a livello animalesco. Ed era in questi momenti che spesso si svegliava accorgendosi che aveva dormito per terra.
L'amica sembrava sempre più preoccupata anche se non le diceva niente, ma veniva sempre più spesso a casa.
Nel frigorifero poco più che un'insalata: era dimagrita, non mangiava quasi più, era sempre più sporca non si lavava.
Un giorno decide di uscire per andare a fare una corsa in macchina.
E' tanto che non andava al mare, i suoi genitori avevano una casa poi l'avevano venduta per problemi finanziari. E lei non era più andata.
...Che bello il vento sulla faccia,... chiudere gli occhi un attimo,... ma perchè l'auto comincia a sbandare?, non riesco a tenere la strada...
Eccola nuovamente all'ospedale questa volta problemi più seri: una gamba e un braccio ingessati. La testa le fa male.
Entrano nella stanza due uomini...mi scusi la signora...sì...ecco noi facciamo parte dell'Associazione Alcolisti Anonimi, ci hanno segnalato che lei ha un grave problema ...vorremmo aiutarla se ce lo permetterà...
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