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mercoledì 1 luglio 2009

LETTERA AD UN'OMBRA


(di Lorena B.G.)

ROSA NERA
Così, un po’ tardi, ho scoperto che il cuore
respira. E tu sei quell’aria leggera
che ora mi manca, sete che non muore.
Nel mondo, buio come una miniera,

tra mille pietre, non nasce più un fiore.
Ma oggi ho visto una rara rosa nera:
non lascerò solo un simile albore
di vita nuova, dolce, forte, fiera.

Amabile anima rara, non dare
al vento questo sonetto introverso.
Anche lui vuol tuffarsi nel tuo mare,

per esplorare il tuo mondo sommerso.
Dentro il tuo cuore vuole continuare
un eterno quindicesimo verso…


"La luce tenue dei lampioni filtra sempre nella mia casa, inonda le stanze, mi piace camminare nel buio della notte.
Non ho mai avuto paura. La notte la sento amica. La luce dei lampioni, della luna, quando c'è, danno un colore così caldo ai mobili alle pareti.
I miei occhi vedono, osservano tutto: i contorni delle cose, della mia vita, dell'aria che mi circonda. Anche l'aria sì ha i suoi colori e di notte diventano i colori più caldi che conosco, non li ho mai visti nemmeno in tutti i quadri del mondo.
Forse sono i colori della pace? Del sentirmi in pace con me stessa, soprattutto quando sono sicura di avere fatto tutto quello che potevo. La luce della notte è così bella che qualche volta mi sembra finta.
Ultimamente ho pensato tante volte se potessi dare questa mia tranquillità ad un amico. Sarei contenta se potessi regalargliene la metà.
Gliela darei con tanto amore, mi piacerebbe se potesse provare come ci sto bene. Vorrei tanto che la notte per lui diventasse un'amica fedele, che lo ama e non uno spettro da cui fuggire.
Mi sento immersa nella notte come fosse l'acqua calda della vasca delle terme. La notte non riesco a dormire molto, ma non cerco qualcosa per passare il tempo. Mi piace mettermi di fianco una volta da una parte, una volta dall'altra e osservare ogni angolo della stanza dove mi trovo.
Quando ho sete mi alzo e a piedi nudi, non metto le pantofole, assaporo anche la sensazione del cotto del pavimento che accarezza i miei piedi. Nuoto nell'aria fino ad arrivare in cucina. Apro il frigorifero per prendere l'acqua ed ecco quella luce mi offende, cioè offende la notte. E' troppo forte come qualcosa di indesiderato e crudele. Richiudo subito come se chiedessi scusa alla mia amica.
Ma pochi giorni fa queste luci queste ombre amiche sono state coperte da te. Sei apparsa così all'improvviso. Davanti a me, nel buio della notte. Davanti alla finestra del salotto mi sei apparsa tu all'improvviso: nera come l'inchiostro più nero, mi sei apparsa a pochi centimetri dal viso.
Ed hai coperto tutto, tutto è scomparso.
Stavo camminando non sono riuscita a fermarmi e ti sono passata in mezzo. Che strana sensazione ho avuto: tu mi hai attraversato tutto il corpo hai accarezzato ogni mia cellula, quella sensazione ce l'ho ancora.
E' stata un'esperienza piacevole ho un buon ricordo.
Sento ancora la tua carezza dentro di me. Perchè avrei dovuto avere paura? Ho capito da quel contatto che cerchi qualcosa che vuoi dirmi o chiedermi qualcosa, ma ancora non me l'hai detto.
E ieri sera sempre nel buio sono entrata in camera convinta che non avrei dormito ancora per un po'. Ma a letto quando mi sono girata a destra ecco che ti ho visto a sedere sul cuscino accanto a me che mi guardavi. Ti ho dato la buona notte e un attimo dopo sono crollata.
Per la prima volta dopo tanti anni non mi sono svegliata nè per andare in bagno nè per bere.
E stamattina svegliandomi mi sono meravigliata di un sonno così lungo e profondo.
Non so ancora chi sei, ma il tuo profilo con quei capelli corti mi ricorda tanto qualcuno.
Potessi confidarmi per raccontare tutto questo! Ma quante persone mi capirebbero e non mi prenderebbero per pazza?
E' possibile che tu ombra nera piatta come un cartoncino sei la proiezione di qualcuno che vuole mettersi in contatto con me? Finora c'è stata una porta che lui ha aperto quando ha voluto ed ogni volta è andata meglio di quella precedente. Cosa stai provando adesso un nuovo tipo di contatto?
E' questo che cerchi di dirmi ogni volta che mi esorti a guardare dentro di me? E' questo che intendi? Di espandere le mie sensazioni? Come una piovra per arrivare fino a te?
Tra poco chiuderò il computer, mi laverò i denti e poi a nanna spero di rivederti presto abbiamo qualcosa in sospeso e la curiosità mi sta divorando.
Devo calmarmi in questi casi la fretta può rovinare tutto, ma il contatto fra noi è stato così piacevole, più bello della carezza di un amante.
Adesso vado sto facendo tardi non voglio arrivare al nostro appuntamento e non trovarti.

Baci a dopo"

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