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mercoledì 1 aprile 2009

PROFUMO DI SCANDALO

(di Lorena B.G.)

TERZA PARTE

Ora che ci ripensava, ogni volta che si incontravano lei metteva più cura nel vestire, nel fare la doccia, nel pettinarsi.
Spesso durante la giornata un piccolo pensiero era speso nel chiedersi cosa faceva lui in quel momento.
Se qualcuno le avesse chiesto chi era e cosa faceva non sapeva rispondere. Era stato molto evasivo, solo che viaggiava molto. La sua intelligenza e la sua cultura si capiva per come si esprimeva, solo un nome FRANCISCO.
Niente di più. Nè indirizzi nè storia, niente assolutamente niente di sè.
Qualche volta le sembrava di barcollare nel buio....ma con chi sto andando a letto?...e se mi succedesse qualcosa?...chi è costui che amo per qualche ora una volta al mese?...
Ma i patti erano quelli dovevano sapere il meno possibile. O almeno a lei sembrava di avere raccontato molto della sua vita, soprattutto in treno e mentre lei parlava lui aveva ascoltato. Ma lui era rimasto nel mistero.
Solo ogni tanto le sottoponeva delle domande, alle quali all'inizio aveva risposto volentieri poi si era stufata, sembrava che ogni volta fosse un esame. Lo stesso quesito posto però in maniera diversa ogni volta, ma era sempre lo stesso alla fine.
Sempre una domanda sul numero DUE, per arrivare poi a dire sempre che il numero UNO è più importante. A niente erano valse le sue argomentazioni, lei insisteva che era importante anche il numero Due, ma sentiva che non era mai riuscita a convincerlo. Eppure era anche un uomo intelligente, ma era ossessionato da questo numero Uno come se da questo dipendesse la sua vita.
Una volta le aveva confidato che avrebbe voluto fare una partita a scacchi con Lui quando fosse andato nell'aldilà e lei si era messa a ridere. Quale partita se Lui ha in sè tutte le partite? Pensi forse di conoscerne una che Lui non sa? .....Solo una donna può cambiare le carte in tavola nel modo più naturale possibile e poi cadere dalle nuvole come se non fosse successo niente.... tu bello e intelligente non ci riuscirai....
La discussione aveva ripreso più volte e lei era riuscita solo a carpire queste informazioni, un po' si era stancata di parlare sempre delle stesse cose e lui se n'era accorto.
Ogni volta che s'incontravano era come la prima volta, non riuscivano mai a spogliarsi completamente che cadevano subito nel letto.
Ma che tipo di rapporto era?Pieno di passione, parole sussurate, bisogno di amore ? O amore ?
Ancora una volta si era preparata, aveva messo l'ultima lingerie, quella nera di pizzo. L'aveva comprata il giorno prima, aveva messo più tempo per sceglierla.
Era sicura che a lui sarebbe piaciuta, ogni volta quando la spogliava la guardava e annusava la sua pelle. Era un gesto questo che la eccitava come quella prima volta in treno.
Il solito profumo che l'avvolgeva come una seconda pelle, lei bionda occhi nocciola diventava terribilmente desiderabile. E il desiderio di lui non si sarebbe esaurito, se non avessero dovuto andare via ogni volta perchè era troppo tardi.
Questa volta aveva deciso di rimanere anche la notte se lui glielo avesse chiesto. Era l'ultima volta e le dispiaceva chiudere così velocemente.
Voleva assaporare le ultime ore con Francisco, per poi ricordarlo quando sarebbe andava via lontano.Continuava ad avere pensieri contrastanti, ora lo voleva, poi non lo voleva più, poi lo desiderava ancora e non voleva chiudere. Allora?
Un pensiero cominciò a prendere corpo: non è che si era innamorata?

(continua....)

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