QUARTA E ULTIMA PARTE

E se anche fosse? Francisco...bello desiderabile intelligente, ottimo amante. No, non era possibile! Lei amava solo lui il suo amore calabrese.
Però che coincidenza, due uomini belli quasi la stessa età. Ma....c'era adesso questo ma, perchè?
Continuò a chiedersi cosa le stava succedendo, mentre si avvicinava all'albergo.
No, non voleva finire questa storia.
Vide la sua auto già parcheggiata e lui che stava scendendo, perchè l'aveva vista.
Viso bello, occhi acuti penetranti, ma che avvicinandosi sorridevano per la felicità che sarebbero stati insieme. Vestiva sempre sportivo, ma era come se addosso avesse uno smoking: era sempre elegante e desiderabile. Quale donna non si sarebbe girata trovandolo per la strada? Si sentiva fortunata.
Sì, fortunata? Ma adesso lei stava per rovinare tutto!
...Cucciola...un abbraccio che le tolse il fiato.
Mentre salivano ebbe la sensazione che stava per succedere qualcosa, lui era diverso, più euforico, più sorridente, più dolce.
Saliva e lo guardava e si rese conto che lo amava veramente, come aveva fatto ad non accorgersi di questo sentimento? Ma soprattutto perchè aveva permesso che questo avvenisse?
Le valigie erano pronte, i mobili erano stati quasi spediti tutti, mancavano ormai pochi giorni alla partenza. Anche i contatti con la nuova sede erano stati presi e lei doveva solo mettersi in auto e affrontare il viaggio fino in Calabria.
Si rese conto che aveva fatto male a volere questo incontro, soprattutto di tante cose e pensò che non avrebbe avuto più pace. Aveva creduto di amare alla follia un uomo e adesso invece aveva un altro nel cuore. Non poteva tornare indietro.
Che pasticcio! Aveva voluto giocare, ma non era riuscita a gestire le cose e gli era sfuggito tutto di mano.
Diventò taciturna e un po' triste, mentre davanti a lei Francisco sembrava avere acquistato un'allegria che non aveva mai avuto.
Decise di non usare sotterfugi, ma di dirgli semplicemente le cose come stavano
....Devo dirti una cosa....disse lui.... Anch'io.....
....Prima tu....disse lei con un fil di voce, ma più che altro per acquistare tempo e scegliere le parole.
....Ti amo, non posso più vivere lontano, non voglio più vederti una volta al mese di sfuggita in un albergo, ti voglio tutta per me. Mi hanno offerto un lavoro all'estero e vorrei che tu venissi con me....
Rimase senza parole, e adesso? La testa le si svuotò, non capiva o non voleva capire, aveva in mente solo che doveva dirgli che andava via e che non si sarebbero visti più.
Dentro il suo cuore, dentro la sua testa una tempesta! Non voleva lasciarlo, voleva stare con lui amarlo, e contemporaneamete doveva andare via e rimpiangere tutto per sempre.
...Che pasticcio!... continuava a ripetersi.
...Parto tra una settimana, vado a vivere con un altro.....ecco l'aveva detto, non sapeva nemmeno se l'aveva gridato o detto a bassa voce.
Ma Francisco lo capì. Il sangue, il sorriso sparirono dal suo viso.
In quel momento lo vide in tutto il suo splendore, in tutto il suo amore.
Lui la prese per mano e si sdraiarono sul letto.
Non si dissero una parola, nessun accenno. Si amarono come non lo avevano mai fatto. Le bocche tremavano, ma il loro era un addio.
Lei pensò che era tutto finito, che tra pochi giorni nessuno avrebbe potuto scoprire più niente. Lei partiva si lasciava tutto alle spalle, e lui l'avrebbe dimenticata.
Era quasi tranquilla, avrebbe amato Francisco per sempre, ma la decisione era presa. Sentì che lui l'abbracciava ancora più forte, e stava per dirgli di non rendere tutto più difficile, quando le mani di lui si strinsero intorno alla sua gola e lei cominciò a non respirare più.
Mentre lui la stava stringendo, lei lo guardò con amore, poi con stupore, con sorpresa non capiva...alla fine l'ultimo pensiero fu per la notizia che sarebbe apparsa sui giornali il giorno dopo.
Quello che lei aveva voluto nascondere lo avrebbero saputo tutti.
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