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giovedì 23 aprile 2009

GLI UOMINI E I LORO DUBBI ...oppure i miei dubbi !


(di Lorena B.G.)

Chi è che non adora i cartoni animati? I personaggi dei fumetti, le loro storie che tanto assomigliano alle nostre, i nostri difetti e qualche pregio riportati su carta e colorati e datagli la forma a noi più familiare quella che risale all'infanzia, quando ognuno di noi staccandosi dalla propria madre comincia un cammino verso la propria identità.
Difficile staccarsi dai personaggi tanto cari, ognuno di noi fa proprio il comportamento dell'" eroe " preferito.
Ultimamente mi è capitato uomini di oltre 40 anni presentarsi con accanto al nick un disegno di un cartone.
All'inizio mi è venuto da ridere soprattutto associando la figura che vedevo all'uomo che conosco.
Il primo LUPO ALBERTO ! C'è voluto un po' per entrare nelle grazie di questo signore. Un antiquario e che antiquario! Grande e grosso come un armadio 4 stagioni a 8 ante. Occhi celesti molto belli, cesto di capelli mossi.
Si definiva Lupo Alberto innamoratissimo di Marta, poi è venuto fuori che la moglie lo ha piantato due anni fa e lui non la ama affatto. Innamorato? Impaurito dall'amore, direi piuttosto.
Lo stesso signore mi si presenta dopo un po' di tempo con il nick di TOPO GIGIO. Il nostro caro amico topolino asessuato. Chi è che conosce il sesso di Topo Gigio? Nessuno è mai riuscito a scoprirlo, viene vestito da maschietto, ma le movenze e la voce non sono proprio rudi e "maci".
Dopo qualche giorno che lo prendevo in giro ha cambiato.
Passiamo ora agli amici. Ecco che durante una discussione dico ad uno.... ma sei Topolino o Paperino? O Pluto? E lui mi risponde ..sono Ciccio di Nonna Papera...
Altro personaggio controverso. Quasi invisibile ai più. Si contano le copie dove ha delle brevissime apparizioni. Naturalmente si capisce che è stato inventato per aiutare la nonna, non poteva essere lasciata da sola in una grande fattoria piena di animali per giunta.
La cosa che mi lascia perplessa è che questo amico è un genio e si è identificato con lo "strullo del villaggio".
L'assonanza, dice lui, è solo perchè questo signore si crede ciccione e qualcuno lo chiama CICCIO.
Gli ho risposto che a me gli uomini "cicci" piacciono.
Veniamo all'ultimo.
Oggi mi si presenta davanti LINUS CON IL POLLICE IN BOCCA E LA COPERTA.
Mi sono sentita spiazzata. Ho visto donne cercare figure strane per rappresentarsi, uomini mettere immagini ancora più incomprensibili, ma Linus!!!
Conoscendo il tipo avrei pensato ad un super eroe, un uomo che salva il mondo, che di giorno è un cittadino qualunque e la notte va a caccia di criminali per pulire la società.
Possibile che non si sente protetto, ma soprattuto insicuro e cerca rifugio in una "coperta"? Il dito pollice poi è la ciliegina, ancora bambino?
Mi verrebbe da pensare che cerca una donna materna che capisca i suoi problemi, che lo coccoli, lo ascolti e si dedichi solo a lui.
Pura illusione o realtà? E se cerca queste cose perchè non le chiede?
Ho detto tante volte ..non sono Pasqualina l'indovina...era una frase che sentivo spesso quando frequentavo l'università a Siena da un amico di Fermo.
Sarà forse che io sono una gran chiaccherona, ma mi sembra che forse spendere qualche parola per spiegare e farsi capire non sia poi una gran fatica. E qualche volta serve a salvare dei rapporti.
Oppure è solo un modo per far credere di essere ancora ingenuo e invece c'è da aspettarsi la stoccata finale?
Alla fine mi sono soffermata meglio per capire,ma il risultato non è confortevole.
Ho pensato a cosa potesse essere un fumetto per un adulto, e che ne dite se penso che sia la sfumatura affettiva di qualcosa che ha alla base problemi analoghi?
Linus rappresenta la timidezza psicologica di affrontare il mondo, cioè la fobia patologica che porta alla fobia sociale. La coperta diventa l'ancora di salvezza necessaria per eclissarsi, come una maglia di lana.
La coperta è l'incapacità di tollerare le frustrazioni.
Non volermene troppo, ma la mia perplessità rimane.
L'idea che mi ero costruita corrispondeva ad un uomo forte, che come me affronta il mare in tempesta.
Dammi il tempo per pensare, le idee sono confuse.

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