La fluorescenza è il fenomeno per cui alcune sostanze, colpite da una radiazione elettromagnetica (come una luce normale o Uv, ma non solo), la rimettono a frequenza più bassa. Quando una sostanza fluorescente assorbe luce ad alta frequenza (in genere raggi Uv) alcuni suoi elettroni "saltano" a un livello energetico maggiore, ma instabile. Parte della loro energia si disperde subito e il resto viene riemesso immediatamente dopo (l'intero fenomeno dura 10 secondi) sotto forma di luce di frequenza più bassa.
DAGLI UV AL VISIBILE.
Per esempio, se colpite da raggi ultravioletti, che hanno fequenze che il nostro occhio non percepisce, le sostanze fluorescenti riemettono la luce ad una frequenza più bassa, visibile agli occhi umani. Hanno questa caratteristica, per esempio, i colori usati nei pannelli evidenziatori. La fosforescenza è un fenomeno simile, ma coinvolge livelli energetici diversi degli elettroni e dura più a lungo della fluorescenza, che invece cessa immediatamente se la radiazione non colpisce più la sostanza.
(nella figura in alto uno scorpione Androctonus australis, comune in Africa e in Asia. La sua cuticola è fluorescente nei raggi ultravioletti.
Il motivo ancora non si conosce.)
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