"Quarant'anni sono trascorsi e sono diventato vecchio anch'io.
Quarant'anni da quella promessa fatta a messer Leonardo di rompere il silenzio alla vigilia della mia morte.
Quarant'anni per mantenerla ed è giunto il momento.
Questa sera ho fatto portare tutte le candele che c'erano in casa, ho fatto sistemare la poltrona e il tavolo sotto la finestra, e ho proibito a chiunque di disturbarmi."
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Romanzo di Guillaume Prevost.
Ci sono libri che riesco a leggere in poco tempo, altri che hanno bisogno di essere digeriti, altri come questo vengono continuamente interrotti e quindi anche se non lunghissimi ci metto una settimana.
Gradevole lettura, niente di complicato o cervellotico. E' il solito libricino che ho trovato dalla mia vecchina.
Storia che si snoda fra le vie e le piazze nella Roma del 1514 al tempo di Leone X. Scritto in maniera semplice, sembra quasi un saggio da consigliare come lettura ai ragazzi delle scuole medie. Assassino che si comincia a individuare già dalle prime pagine della seconda parte. Qualche riferimento storico e artistico, che male non fa per ricordarsi qualcosa o studiare quello che non si è mai saputo.
Io ho riscoperto un pittore che avevo dimenticato: BOSCH (Van Aken).
Nel racconto i delitti sono tutti raffigurati in una delle sue stampe. Se veramente esista una cosa del genere non so dirvelo, ho cercato ma nessun riferimento nei miei testi. Se ciò fosse sarebbe stato veramente un semplice descrizione di quello che qualunque scrittore senza grossa fantasia avrebbe potuto fare, come un buon tema.
Finale non tanto a sorpresa, ma con tutte le regole della soluzione di un caso di omicidio e l'arresto, in questo caso la morte, del colpevole.
Si può finire in un paio di giorni, lettura leggera.
Gradevole lettura, niente di complicato o cervellotico. E' il solito libricino che ho trovato dalla mia vecchina.
Storia che si snoda fra le vie e le piazze nella Roma del 1514 al tempo di Leone X. Scritto in maniera semplice, sembra quasi un saggio da consigliare come lettura ai ragazzi delle scuole medie. Assassino che si comincia a individuare già dalle prime pagine della seconda parte. Qualche riferimento storico e artistico, che male non fa per ricordarsi qualcosa o studiare quello che non si è mai saputo.
Io ho riscoperto un pittore che avevo dimenticato: BOSCH (Van Aken).
Nel racconto i delitti sono tutti raffigurati in una delle sue stampe. Se veramente esista una cosa del genere non so dirvelo, ho cercato ma nessun riferimento nei miei testi. Se ciò fosse sarebbe stato veramente un semplice descrizione di quello che qualunque scrittore senza grossa fantasia avrebbe potuto fare, come un buon tema.
Finale non tanto a sorpresa, ma con tutte le regole della soluzione di un caso di omicidio e l'arresto, in questo caso la morte, del colpevole.
Si può finire in un paio di giorni, lettura leggera.
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