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giovedì 27 agosto 2009

CONTINUANO LE VERGOGNOSE PERFORMANCE DELLA LEGA


L'ex leader pd: «chiederò a Maroni di adoperarsi perché venga immediatamente cancellato»
Veltroni: «Via da Facebook lo slogan razzista della Lega di Mirano»
«Tortura gli immigrati clandestini»: la frase appare come immagine di profilo. Tra gli «amici» Bossi e Cota

Lo slogan leghista su Facebook.

MILANO - L'hanno usata come immagine del profilo. Il simbolo della Lega Nord e, in basso, lo slogan: «Immigrati clandestini, torturali. È legittima difesa». La frase choc è apparsa su Facebook, in un profilo che sembra essere quello della sezione di Mirano della "Lega Nord". Ed è ovviamente rimbalzata anche all'esterno del social network.

LA DENUNCIA - L'«Osservatorio Antiplagio», blog di vigilanza sulla tv e sui media, ha scritto una lettera al presidente della Camera, Gianfranco Fini, al ministro dell'Interno, Roberto Maroni, alla polizia postale e alla Guardia di finanza per denunciare la vicenda. «Tra gli oltre 430 amici del gruppo - si legge - compaiono un centinaio di link di circoli della Lega Nord sparsi in tutta Italia, compreso quello di Milano, e di due parlamentari leghisti: il leader, nonché deputato e ministro delle Riforme, Umberto Bossi, ed il capogruppo alla Camera dei deputati, Roberto Cota. L'adesione di esponenti della maggioranza di governo ad un gruppo xenofobo fa piena luce sulle nuove norme anti-immigrazione. E conferma, se mai ve ne fosse bisogno, che la fine degli extracomunitari nei lager di ''accoglienza'' di Gheddafi o il loro annegamento in mare sono auspicati anche da rappresentanti delle Istituzioni».
VELTRONI - Dura anche la denuncia di Walter Veltroni. «Stamattina aprendo Facebook ho visto un'e-mail inviatami da un'amica di Brescia - scrive l'ex segretario del Partito democratico - è la foto che la sezione di Mirano della Lega Nord usa come immagine di profilo. È un manifesto con il simbolo della Lega e sotto la scritta 'Immigrati clandestini, torturarli è legittima difesa. Io credo che questo sia inaccettabile - sottolinea Veltroni - È contrario ad ogni forma di civiltà, prima ancora che alla nostra storia e alla nostra tradizione di emigranti». Veltroni annuncia: «Chiederò al ministro degli Interni Maroni di adoperarsi perchè venga immediatamente cancellato».

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