di Stefano Bollani
"La mattina i pensieri degli altri saranno pure confusi, il suo è piuttosto netto: "Se vola via pure questo, stiamo messi male, stiamo."
Umberto Sbatocci, venditore di palloncini.
(Applausi, qualche momento di commozione in qualcuno che ricorda il venditore di palloncini alla fiera del proprio paese tanti anni fa... qualcun altro non ha mai visto in vita sua un venditore di palloncini ma gli par comunque di ricordare e si commuove ugualmente... non vi sforzate, è mica importante, ho altri personagggi pronti che vi aspettano nelle prossime pagine. Avete sempre tempo per immedesimarvi in qualche altro).
(È poi necessario? Non siete in grado di leggere un libro senza appropriarvi di un personaggio? Senza fagocitare qualcuno?)
Meglio ripartire da capo.
"Se vola via pure questo, stiamo messi male, stiamo", pensa Sbatocci, ma in silenzio.
Silenzio.
Bimbo afferra il palloncino.
Mamma guarda seria.
Babbo sorride sornione, sogna un altrove con nome e cognome."
TRAMA
Un venditore di palloncini che fanno volare via chi li possiede,una donna afflitta dalla colpa di essere donna e bella,un tassista logorroico ma imprevedibile,un uomo dalle diverse identità in ogni diverso Paese...
È questo il microcosmo bollaniano di genti e storie surreali,in cui alcuni sono protagonisti inconsapevoli di un disegnoper loro casuale,un altro pensa che la sua vita si scriva in contemporanea con un libro che lo perseguita,e un terzo sa sornione che la sua e l'altrui storia è già un libro che latri leggeranno.E noi(quegli altri)restiamo abbacinati dal gioco degli specchi e non sappiamo dire se ci siamo noi a entrare nella storia o i suoi protagonisti a venirne fuori.
È questo il microcosmo bollaniano di genti e storie surreali,in cui alcuni sono protagonisti inconsapevoli di un disegnoper loro casuale,un altro pensa che la sua vita si scriva in contemporanea con un libro che lo perseguita,e un terzo sa sornione che la sua e l'altrui storia è già un libro che latri leggeranno.E noi(quegli altri)restiamo abbacinati dal gioco degli specchi e non sappiamo dire se ci siamo noi a entrare nella storia o i suoi protagonisti a venirne fuori.
PERSONALE
Lettura piacevole che riporta alla mente persone che conosciamo o che potremmo incontrare in un supermercato o in fila ad una biglietteria di una stazione. Vizi e virtù, manie e pignolerie, idee confuse o da riordinare,....
Ma poi questi personaggi sono reali o sfiorano la fantasia? Siamo noi stessi che ci muoviamo in mezzo agli altri, o sono gli altri che si divertono ad incrociare le nostre vite?
Qualche domanda mentre lo leggete sarà necessaria per capire.
Come mai, come Brontolo, notiamo e ricordiamo le persone solo per i loro difetti e mai per le cose buone che fanno?
SCHEDA
Genere - Romanzo
Titolo - LA SINDROME DI BRONTOLO
Autore - Stefano Bollani
Editore - Baldini Castoldi Dalai
(25° libro del I anno)
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