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mercoledì 16 settembre 2009

VANGELI APOCRIFI (libro)


MARIA, VERGINE E MADRE

I-1-Dalle storie delle dodici tribù di Israele. Un uomo molto ricco, di nome Gioacchino, era solito raddoppiare le sue offerte con il dire:"L'eccedente è per il popolo intero; è invece destinato al Signore quanto devo perchè mi rimetta i peccati e mi usi misericordia."
Essendo tale la sua condotta, Dio faceva moltiplicare le sue greggi ed egli non aveva uguali nel popolo d'Israele. Aveva iniziato a vivere in questo modo fin dall'età di quindici anni; quando raggiunse i vent'anni, prese in moglie Anna, figlia di Achar della sua stessa tribù, cioè della tribù di Giuda della stirpe di Davide. E dopo che erano trascorsi ormai vent'anni di matrimonio, non aveva ancora generato nè figli nè figlie.

Testi religiosi non completamenti condannati dalla Chiesa, ma scritti probabilmente in chiave "favolistica" per spiegare quello che non troviamo nei canoni della Bibbia.
Scritti dopo il II secolo d.C. per spiegare quelle parti della vita di Gesù rimaste fuori dalla narrazione e che potevano far porre domande e quindi risposte non appropriate.
Durante la lettura, io che sono atea, ho avuto un moto di distacco soprattutto nella parte dove Gesù Bambino provoca la morte di chi non accondisce ai suoi desideri.
Mi è sembrato più un "castigatore", e "vendicativo" anche, piuttosto che il Figlio di Dio sceso sulla Terra per la salvezza degli uomini.
Sono convinta che la creazione di questo tipo di letteratura abbia solo voluto soddisfare quella parte umana che è in noi e che per la sua materialità non riesce ancora a staccarsi e a diventare divina.
In tempi bui e senza cultura come quelli dei secoli che seguirono la scrittura di questi testi, molti uomini sicuramente hanno trovato spiegato le parti mancanti dei Vangeli ufficiali.
La loro diffusione non fu estesa per il costo della pergamena e per la fatica di chi scriveva e piano piano sono stati segregati in un angolo. Non diventati un grosso pericolo per la Chiesa ecco che hanno continuato a sopravvivere anche se ai margini. Non hanno subito lo sterminio durante l'Inquisizione, durante la riforma luterana, durante ogni obbrobrio umano che ha sempre portato per prima cosa a distruggere i libri.
Grazie alla loro "non-diffusione" sono felice, così sono potuti arrivare fino a noi intatti.
Io ho potuto conoscere il modo di interpretare la dimensione umana di quei tempi, e gli uomini di allora hanno attinto le figure e lo scenario di contorno di Gesù nella sua vita terrena, cercando forse di recuperare quella dimensione umana e religiosa che veniva stravolta da menti ottenebrate dal fanatismo religioso.

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