Ismail Kadare
"Il nostro pianeta è troppo piccolo per permettersi il lusso di ignorare Dante Alighieri. Sfuggire a Dante è impossibile come sfuggire alla propria coscienza. Nessun'altra creazione letteraria colloca a tal punto la coscienza umana, o meglio i suoi tormenti, nel proprio epicentro.
In Europa, in questo vasto quartiere che racchiude l'Italia e il suo Dante- ma potremmo dire Dante e la sua Italia-, non troverete nessuno che non abbia mai sentito pronunciare il suo nome. Quest'ultimo, del resto, vi raggiungerà ovunque andiate, negli Stati Uniti, in Russia, in Israele, ma anche in Giappone, in Australia o in Nuova Zelanda. Se ancora esistono paesi assenti da questa mappa (paesi che potremmo chiamare NoDantelands), è evidente che si tratta di una situazione provvisoria."
Vi svelo un segreto il mio libro "di comodo", quello che rileggo volentieri quando non ne ho altri è, è sempre stato e sempre sarà la DIVINA COMMEDIA di Dante Alighieri, soprattutto l'Inferno.
Mai come adesso trovo articoli, libri, commenti sull'autore che ha decretato la storia dell'Italia.
Chi non conosce Dante? Con simpatia o no è stato letto, con intenzionalità è stato interpretato, con voluttà è stato sondato nei versi più nascosti per trovare segreti .
Perchè sezionarlo? Dante e la Divina Commedia camminano a braccetto nella loro magnificenza.
Ogni volta si sono svelati a me che leggevo lati sublimi, verità che la volta precedente non avevo percepito.
I Gironi non sono altro che la nostra vita.
E l'autore Kadarè svela come siano stati in qualche modo artefici anche della vita dell'Albania dei suoi travagli nelle invasioni.
L'amore che questo popolo ha dimostrato verso un poeta e la sua opera nel corso dei secoli è da ammirare. Non è un'opera nata da un loro consanguineo, ma importata da un paese vicino e amata come fosse stata propria.
Ogni tempo è il tempo di Dante, non possiamo dire che era meglio leggerlo nel Trecento ed adesso, dopo più di settecento anni, è obsoleto.
Non vi immaginate nemmeno per un attimo di pensarlo. Dante è ora, é la vita, é tutto quello che subiamo, che ci mette in relazione con gli altri, che ci porta per mano nei momenti di solidutine di dolore di smarrimento dei sentimenti.
E' una realtà percepita dal popolo albanese che ama come non mai il nostro poeta. Lo sapete che gli albanesi capisco perfettamente l'italiano senza averlo studiato? Potenza del DNA di un popolo? Come non capire quindi Dante e pretendere una versione albanese della Commedia?
Alcuni passi non sono perfettamente aderenti al testo, ma è lo spirito che conta. E sicuramente molto presto qualche traduttore riuscirà a correggere gli "errori".
Dante e l'Albania quale binomio più perfetto?
Dante..... compagno di passione politica e di sofferenza !
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