Gottfred Keller
" Raccontare questa storia sarebbe oziosa imitazione, se essa non si fondasse su un avvenimento reale, quasi a dimostrare quanto profondamente sia radicata nella vita umana ognuna delle favole su cui sono costruite le grandi opere antiche. Il numero di tali favole non è eccessivo, ma sempre esse si rappresentano in nuova veste, costringendo la mano a fissarle.
Lungo il bel fiume che passa a mezz'ora di distanza da Seldwyla si eleva un'estesa collinetta che va a perdersi, anch'essa ben coltivata, nella fertile pianura. Lontano, ai suoi piedi sorge un villaggio, in cui si trovano...."
Qualche giorno fa cercavo un libro, niente di impegnativo, quando mi è capitato in mano un piccolo volume.
Il titolo "Romeo e Giulietta..." come avrebbe non potuto attirare.
La storia dei due amanti dannati! Ma quali amanti non sono stati dannati in tutta la letteratura? Chi fra voi ha letto una storia che non abbia avuto qualche risvolto traumatico?
Non importa che sia stata scritta nel XV secolo o nel Trecento o ai giorni nostri, sembra strano ma i due nomi insieme evocano e sono legati soltanto ad un destino tragico.
Ho letto tutto d'un fiato sperando che la storia si svolgesse in un'atmosfera idilliaca, che il sentimento nato fra le rovine dell'odio e delle assurdità umane prendesse il sopravvento.
Macchè! non posso nascondervi la fine tragica dei protagonisti dal momento che viene svelata fin dalle prime parole.
Come tutti i testi del Realismo vi si descrive la mostruosità della vita quotidiana che invece di svolgersi in maniere semplice volge spesso attraverso vie tortuose e impossibili ad una tragedia.
Vi potete trovare in poche pagine come può avvenire in persone normali con una vita normale un radicale sconvolgimento delle proprie abitudini e pensieri e come tutto questo coinvolga fino a travolgere come un fiume in piena tutte le persone che sono accanto.
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