La voglia di piangere sta aumentando.
In testa solo poche parole... sopporta cuore ... la scelta di Ulisse.
Niente è più importante niente desta più la mia curiosità.
Parole dette frasi ripetute argomenti già trattati.
Non c'è stimoli nè a farmi conoscere nè a conoscere.
Vorrei che tutto si fosse fermato in un attimo eterno e durasse all'infinito... prima che tutto succedesse.
L'incertezza il non sapere più nessun contatto.
Quel filo invisibile che ci univa adesso si è interrotto. Davanti a me solo un vuoto che vorrei fosse riempito.
Mi è stato chiesto qualcosa ed io ho promesso che avrei mantenuto. Ma quanta fatica ogni giorno.
Ma...ma...
Non ci sono se... solo ma... come a contestare ad oppormi a qualcosa che non vorrei esistesse che non fosse mai avvenuto.
Qualcosa che all'inizio sembrava così breve e invece è passato il tempo.
Qualcosa che all'inizio sembrava così breve e invece è passato il tempo.
Una lontananza un esilio una scelta... una scelta che implica l'avere coinvolto anche altre persone.
Soprattutto avere imposto agli altri la propria volontà la propria direzione.
Essere stata messa davanti ad un fatto compiuto contro il quale non esiste nessuna battaglia.
L'accettazione! io non sono pronta non lo sarò mai.
Non ho più pensieri non più opinioni, le scaramucce di prima le lotte verbali le domande la ricerca il divertimento di credere di essere stata brava.
Adesso solo la paura il non fidarsi più di nessuno.
Guardare con sospetto la folla intorno a cercare occhi che spiano presenze diverse che non dovrebbero essere lì.
Avere l'impressione spesso di essere osservata.
Portare avanti una vita normale con in fondo al cuore una speranza.
E le solite parole che si ripetono all'infinto sempre come a convincermi... accetta cuore... la scelta di Ulisse.
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