SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
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lunedì 23 marzo 2009

BLOG.... PROVA PROVA...

(di Lorena B.G.)

Lo sapete sono curiosa "come una miccia", è un modo di dire forse un giorno cercherò il vero significato. Comunque ci sono alcune cose che ho nell'elenco e ogni giorno giro per controllare le novità.
Ultimamente avevo parlato dei blog, quelli abbandonati da chi l'aveva aperti. Ogni tanto ritorno a controllare se si sono riaffacciati di nuovo e meraviglia delle meraviglie ne ho trovato uno che sta riprendendo vita.
Nome curioso ho intuito da cosa deriva il titolo di presentazione, ho intuito anche il perchè dei personaggi.
Graficamente intereressante.
Avevo letto qualcosa, ma non mi era piaciuto.
L'ultima cosa scritta: una storia strana senza nè capo nè coda. Personaggi con nomi astrologici o nomi rimaneggiati. Sembravano frasi tirate fuori dal delirio di qualcuno sotto l'effetto di sostanze allucinogene. O forse è stato l'ultimo sfogo di chi non riusciva ad avere lettori, oppure sapete tenere aggiornato un blog tutti i giorni è faticoso, non fraintendetemi, spesso il tempo o la voglia può non esserci, ma quello che porta ad andare avanti è solo il desiderio di comunicare e dividere le proprie emozioni e la propria giornata con gli altri. Mettere per iscritto alla visibilità di tutti tutto quello che può dare fastidio o quello che può essere piaciuto.
Come ad esempio, sabato sera mi sono ritrovata a guardare fino in fondo una trasmissione ed ho visto con piacere che quello che avevo pensato fin dall'inizio si è avverato, cioè che il vincitore era già stato decretato fin dalla prima puntata.
Molto simpatico, molto carino addirittura molto ben "imboccato" nelle cose da dire, proprio per cominciare a raccogliere simpatie in attesa della sua candidatura. A prima vista molto più simpatico del padre con la sua arroganza.
Torniamo al "gioiello" che è quello che mi interessa.
Torno due volte a leggere, non di più perchè vi assicuro che la nausea ha preso il sopravvento. Vado indietro nel tempo e non riesco a trovare il succo di quello che voleva essere comunicato : forse un abbozzo di romanzo? forse un tentativo di scrivere? forse un "virtuosismo " letterario? chi lo sa? Potrei indire un concorso con premio finale per chi riesce ad indovinare il perchè di tanti sproloqui.
Guardo con dolcezza i blog delle nonnine che mettono le foto dei dolci che fanno e scrivono le ricette, ammiro le fote dei matrimoni e dei battesimi e leggo con affetto le storie di donne sole che cercano amicizia, ma questo vi assicuro che dopo averlo letto c'è da non uscire di casa per la paura che questa storia strampalata e assurda prenda piede e diventi realtà.
Un tipo poco poco suggestionabile si rinchiude in una stanza e non riesce più ad uscire se non accompagnato.
La cosa che mi ha "impaurito" di più sono state le foto all'inizio di ogni storia e i dialoghi. Se ripeto è stato fatto tutto alla luce di un delirio, non oso immaginare se questa persona dovesse andare da uno psicologo, probabilmente il dottore non avrebbe dubbi: CAMICIA DI FORZA E RIAPERTURA IMMEDIATA DEI VECCHI MANICOMI.
Ho anche scritto che i blog non si toccano, che non devono essere chiusi, che il disegno di legge Levi-Prodi non deve essere approvato, ma ora mi è venuto un dubbio. Girellando per i blog dopo tante belle immagini e articoli di persone intelligenti e discorsi costruttivi, non è che quel qualcuno che ha proposto questo disegno di legge si è imbattuto anche, ma soprattutto in questo blog? E se così fosse farebbe bene a chiudere tutti i blog o magari chiudere solo questo o quelli come questo che è a dir poco dis-istruttivo? Cosa faccio come genitore, impedisco a mia figlia di stare su Internet anche se siamo insieme o cerco di mettere un filtro che suoni l'allarme ogni volta che mi imbatto in una fogna come questa?

sabato 21 marzo 2009

LA VITA AL RISCIACQUO


(di Lorena B.G.)

Avete mai visto il film SHE DEVIL? Molto carino io mi sono divertita molto. E' la storia di una donna molto poco avvenente che si intreccia con quella di una scrittrice. Ad un certo punto del film la vita di questa scrittrice entra nel caos più completo e lei decide di scrivere un libro che si intitola AMORE AL RISCIACQUO, mi sembra.
Ecco questo titolo mi ha dato lo spunto per capire delle cose.
Oggi per la prima volta in vita mia ho avuto la conferma di quello che sospettavo da un po' di tempo: SONO UNA DONNA DIFFICILE.
Difficile? Non perchè non mi piace la carne, non perchè non adoro la sporcizia, non perchè quando qualcosa non mi va discuto con mio marito, ma perchè metto in difficoltà gli altri.
Ho la brutta abitudine di pensare, di sviscerare i problemi, finchè non vedo le interiora e sento puzzo di marcio non smetto di frugare.
Perchè ? E che ne so! L'ho sempre fatto, anche quando ero piccola. Quando studiavo finchè non avevo visto tutti i libri, finchè non ero arrivata alla parola FINE non demordevo andavo avanti, fosse stato anche per quattro ore.
I miei problemi!!! Figuriamoci quelli degli altri, che non conosco, ma intuisco soltanto. Sono un mastino finchè non gridano.... pietà, basta non ne posso più..... io continuo a mordere l'osso .
Oggi ho fatto la stessa cosa, ho "rovinato" un rapporto appena iniziato.
Non me ne sono resa conto, ho messo la testa bassa e sono andata avanti.
Forse veramente volevo solo aiutare a capire e sviscerare il problema, a RISCIACQUARE il problema appunto, ma gli altri non sono come me, e i miei amici, non tutti hanno voglia di affrontare i problemi e se stessi.
Quante volte invece ho affrontato e sfidato me stessa?
Tante! Ogni giorno della mia vita, mi sono guardata dentro ogni volta che qualcosa non andava.
Quante volte ho tagliato, sezionato le cose, quello che mi era successo?
Basta una parola che secondo me non va bene nel contesto generale ed ecco che comincio ad elaborare. Il cervello parte per conto suo.
Ieri e oggi mi sono chiesta che tipo di psicologo sarei stata. Uno strano sicuramente, ma forse avrei fatto mettere tanta gente di fronte a se stessa.
Oppure avrei provocato una serie infinita di suicidi?
Oggi un amico, mi ha fatto riflettere.
Ha ragione completamente...scavi, scavi, scavi troppo...
E lì ho capito.
Boccaccia mia statti zitta, diceva una volta un comico! E forse sarà il caso che prenda questo come lezione.
Prenda questo come lezione con gli amici, non con chi mi fa divertire e spara cretinate in giro. Queste persone saranno per me sempre il mio bersaglio preferito.
Vi informo in anteprima che continuano a vedermi in giro dappertutto.
Ieri sera ad esempio, mentre ero ad una riunione in Parrocchia per decidere le modalità della Comunione per mia figlia, c'è chi ha creduto nuovamente che scrivessi nei forum. Sono una donna di parola e se dico che non faccio una cosa non la faccio veramente.
Ma secondo queste persone, io contatto i miei amici nei forum o come ho più volte spiegato ci scriviamo per emails private e ci sentiamo per telefono tutti i giorni? Ma con chi parlo e discuto per primo quello che scrivo se non con uno dei miei carissimi amici scrittori, che adoro come un fratello? E come ci teniamo in contatto? nei forum?
Non credo proprio!!!! E poi finiamola questa storia ormai puzza come il pesce avariato.
Il mio carattere è questo: continuerò a scrivere, purtroppo continuerò a parlare e ad esaminare con gli altri i loro problemi. Spero soltanto di non fare troppo "danno", ma soprattutto di coltivare ancora le mie amicizie, quelle vere intendo.I pagliacci, i buffoni, quelli cioè che non hanno niente da dire non m'interessano.
Ho trovato molto più interessanti le conversazioni con il mio edicolante che ha un modo tutto suo di filosofeggiare, oppure con il barista che mi serve il caffè tutte le mattine e che mi saluta sempre con cordialità, ma con una forma di rispetto che qualche volta mi fa ridere come se mi dicesse... Buongiorno Donna Lorena...e se siamo soli commenta quello che ha letto sul giornale. Ebbene queste due persone, l'edicolante e il barista sono per me una fonte inesauribile di vita e di filosofia, RISCIACQUANO i fatti di cronaca e la vita in maniera incredibile, spesso le mie punzecchiature prendono spunto proprio da alcune cose dette, imparo più da loro che da chi si crede superiore e spara invece corbellerie.
Oggi mi trovo davanti ad un bivio e la scelta è difficile, cosa faccio RISCIACQUO tutto e poi decido o lascio perdere e sto a guardare cosa mi capiterà in futuro?
Bacio a tutti buonanotte

BUONGIORNO


GIORNATA TROPPO BELLA PER SCRIVERE, POI CHISSA' !

OGGI PRIMO GIORNO DI PRIMAVERA.

VORREI INNAMORARMI DI NUOVO.

venerdì 20 marzo 2009

PERCHE' PER GLI INDU' LA VACCA SACRA?


Per l'Induismo la mucca è un animale capace di purificare gli uomini. Il divieto di uccidere i bovini, anche nei sacrifici rituali, è contenuto già nei testi Veda, che risalgono al periodo compreso fra il II millennio e il VI scolo a.C. Come molti altri precetti religiosi, anche questo ha radici storiche. Infatti, i bovini hanno sempre rappresentato un'importante fonte alimentare (grazie al latte) e un valido aiuto nei campi. Inoltre, il letame è usato come concime e combustibile. Tutto ciò rende questi animali molto preziosi.

MAI DIRE "PORCA VACCA". Con oltre 180 milioni di capi, l'India è il primo Paese per l'allevamento di bovini. Tranne che nel Bengala occidentale e nel Kerala, la macellazione è vietata per legge in tutti gli stati indiani. In alcune regioni è punito con il carcere anche inveire contro ua mucca.

LA PERLA

(di Lorena B.G.)

Qualche giorno fa ho scritto il racconto IL NOME, e qualcuno mi ha fatto notare che l'assonanza fra il nome di mia figlia GIADA e la foto messa, una PERLA, non andava bene.
Un motivo c'è e anche molto particolare e penso che ogni genitore ne convenga con me.
Ogni bambino è una PERLA preziosa racchiusa dentro un'ostrica.
Una perla che va coltivata nell'ambiente più incontaminato possibile, circondandola di cure e attenzioni, ma soprattutto di tanto amore.
Una perla che finchè non sarà maturata nel tempo non sapremo come verrà fuori, potrà essere meravigliosa come quella della foto, oppure potrà essere piena di rughe se ci sarà stato nel cammino percorso un incidente che l'ha rovinata, come potrà non esserci se ci sarà stato qualcosa o meglio qualcuno che ne avrà impedito la crescita.
Mi sento piena di responsabilità, ho paura tante volte di non farcela, il cammino è lungo e duro.
Ma vado avanti nel migliore dei modi e il mio "lavoro" di mamma qualche volta ha le sue ricompense e qualche volta ho delle arrabbiature.
La fine della strada...quante volte mi sono chiesta se esiste la fine di questa strada fatta di educazione, notizie da farle assimilate, buone e cattive, concetti giusti e sbagliati, scelte da ponderare, come si fa a mettere dentro una bambina di nove anni tutto quello che c'è al mondo?
Quando un genitore può arrivare a dire che il cammino è concluso?
Ma poi non parliamo di età, ogni età è un assimilare notizie e concetti e amore e odio, perplessità e domande e dubbi, certezze e incertezze, gioia e dolore, riso e pianto, sole luna caldo freddo pioggia vento, amori che ci riempiono la giornata, amori che finiscono, delusioni, persone che amiamo, persone che ci lasciano, persone che non sopportiamo, cosa in più ?
Vi rispondo con una sola parola....LA VITA.
La vita è un concetto, ma eppure è reale la tocchiamo ogni giorno, quando usciamo di casa, quando salutiamo il postino, quando scambiamo le prime due chiacchere con l'amica, quando leggendo il giornale vediamo cose non belle, quando al telefono un amico ci saluta e ci augura buona giornata.
Adesso per me la cosa più bella quando mi alzo è andare in camera di mia figlia per svegliarla, sentire il calore della sua pelle sotto le coperte, il suo profumo, accarezzarle i capelli, e poi cominciano i giochi che sono più o meno sempre gli stessi....lei fa finta di dormire ed io che cerco di toglierle le coperte. Dico più o meno perchè sta crescendo e mentre per me è ancora una bambina lei probabilmente avverte già i primi cambiamenti.
E' ancora lontana da una maturità, ma poi a che età siamo maturi ? C'è forse un certificato che lo dice?
Ho conosciuto uomini che nemmeno a 40 o a 57 anni sono "maturi", vivono in un'eterna aura di ragazzini non rendendosi conto di quanto male posso fare agli altri con il loro comportamento.
Il comportamento, le regole !!!
Mia figlia l'altro giorno mi ha detto che vuole vivere senza regole, senza la mamma, fare quello che vuole.
Orrendezza delle orrendezze...Ma stai scherzando? E come puoi vivere senza seguire la maggior parte delle cose che fanno gli altri?
Ma dentro di me pensavo come sarebbe bello poterlo fare!
E ritorniamo lì, nella PERLA vanno inculcate anche le regole, tutte le regole del mondo, perchè anche chi arriverà ad essere ai massimi vertici dei governi, a comandare e decidere della sorte di altri uomini, secondo me ha dimenticato un po' di regole, soprattutto quelle del rispetto per la vita umana...... C'è chi decide di dichiarare guerra, i cecchini che sparano sui passanti, chi entra in banca con la pistola e spara e uccide per pochi soldi, chi giuda ubriaco o sotto l'effetto di droghe, chi compra su internet intenzionalmente droghe proibite, chi stupra, chi...chi..chi...ma a queste PERLE della società qualcuno gli ha mai insegnato le regole???

'A Coppula




I mie ricordi di infanzia mi portano a quelle giornate di metà gennaio che capitano in Sicilia.
Sono giorni che arrivano dopo il maltempo, luminosissime anche se fredde la luce sempra che ti arriva da tutte le direzioni, i colori sono precisi, ordinati e puri, l'aria è pulitissima e gli odori sono netti, senza sbavature e sovrapposizioni, anche i cattivi odori e tra quelli mi ricordo quello del poeta dell'Etna.
Si faceva chiamare così un omino del mio paese che assillava tutti i conoscenti con le sue "poesie" e il suo puzzo di vino di terz'ordine, dove riuscisse a trovare un vino così cattivo resta un mistero poiché la zona del mio paese nativo è baciata di vitigni e vigne incapaci anche volendo di produrre vino cattivo.
La mia e penso anche quella dei miei amici, memoria non ha nessun ricordo dei tremendi versi, sarà stata auto sanità mentale? E invece mi ricordo la coppola, per chi non sa cosa sia.
La coppola è l'estensione del linguaggio siciliano, si , non è un errore per tutto il resto del mondo la coppola è un copricapo ma per un siciliano è un mezzo di comunicazione.
Essa esprime il tuo stato d'animo rafforza le tue espressioni un esempio?
La coppola portata alzata sulla fronte esprime perplessità e dubbio, calzatta a sinistra estro e spensieratezza, a destra malandrineria e sfida, calata sugli occhi scontro e battaglia, veniva infatti così portata durante i duelli con il coltello di giorno per non essere distratti e abbagliati dal sole.
ma soprattutto un buon catanese si ricorda della così detta "Coppula do’ zuVicenzu" di cui vi invito ad non indagare e che io associo alla parte superiore di certi nostri politici.

Sorpresa


Ieri sono andato, come al solito, a prendere la mia piccolina alla scuola materna e mentre andavamo la parco mi dice:
“Prendimi in braccio che ti devo dire una cosa all’orecchio”
Io al solito in maniera brusca per colpa di bambole, soprabito, sacchetto con la merenda e borsa del lavoro mi chino e la prendo con il braccio destro dicendogli:
“Si ma poi cammini con i tuoi piedini”
Lei avvicina la sua boccuccia che profuma di caramella alla fragola al mio orecchio e mi dice:
“ TI VOGLIO TANTISSIMO BENE, auguri Papà”
E mi ha dato un bacione appiccicaticcio di zucchero, mentre le sue braccine mi stringevano il collo
Non penso che si possa avere un regalo più bello e prezioso.

giovedì 19 marzo 2009

FESTA DEL PAPA'


NON ME NE VOLETE TROPPO, HO SOLO VOLUTO SCHERZARE RENDERE MENO COMMERCIALE ANCHE QUESTA FESTA !!!!!!

Comunque i più grandi AUGURI a tutti i papà del mondo.

mercoledì 18 marzo 2009

IL TAROCCO PER IL LEONE


La sorte ha estratto per te l'arcano: IL PAPA.
Su questo Lama è raffigurato un pontefice, assiso sul seggio in atto benedicente, che trasmette solennità e indulgenza. Davanti a lui sono inginocchiati due personaggi, che attendono sia la sua parola, sia una benedizion. Questo Arcano esprime il significato di saggezza e consiglio.
AMORE. Per te è un buon presagio per ogni riconciliazione. Ti invita al perdono e ad una maggiore apertura mentale, nei confronti del partner e di chi vive con te. Prima di agire, rifletti e chiediti con sincerità, cosa desideri dal rapporto.

LAVORO E INTERESSI. La situazione lavorativa, evolve un po' lenntamente. Non cedere al pessimismo, ma sfrutta le eventuali pause, per fare ordine nei tuoi progetti.
Rivolgiti ad un esperto qualificato, che ti supporterà.

QUARESIMALI


INGREDIENTI:
°°° 120 gr zucchero a velo
°°° 100 gr farina
°°° 15 gr cacao
°°° 2 chiare d'uovo
°°° la scorza grattata di 1/2 arancia


Ponete tutti gli ingredienti insieme in una zuppiera e amalgamateli bene a lungo, in modo da formare un impasto cremoso molto denso.
Imburrate leggermente una teglia grande e aiutandovi con una tasca o una siringa da pasticceria disegnateci sopra con l'impasto le lettere dell'alfabeto che desiderate.
Infornate a calore basso (150°) e cuocete per circa 10 minuti.

Questi simpatici dolcetti che si vedono nelle pasticcerie solo nel periodo di quaresima (un tempo sembra fossero gli unici dolci consentiti) riescono molto buoni, anche se esteticamente lasciano un po' a desiderare: i pasticceri, infatti, usano degli appositi stampini anzichè la siringa per cui le lettere riescono perfette. Quando le disegnatele tenetele un po' discostate perchè cuocendo si gonfiano un po' e tendono a toccarsi. Siccome non siste una teglia così grande da contenere tutta la pastella preparata, cuocete i quaresimali in più volte, tanto fanno presto.

martedì 17 marzo 2009

Neofascisti e destra di governo a braccetto con nostalgia

di PAOLO BERIZZI


C'è il ministro della difesa La Russa che posa con un "camerata" di una famiglia mafiosa siciliana, i Crisafulli, narcotraffico e spaccio di droga a Quarto Oggiaro, periferia nord di Milano. C'è il suo collega di partito e di governo, il ministro per le politiche europee Ronchi, con uno dei fondatori del circolo nazifascista Cuore nero: quelli del brindisi all'Olocausto.

Lui si chiama Roberto Jonghi Lavarini e presiede il comitato Destra per Milano (confluito nel Partito della libertà). Sostiene le "destre germaniche", il partito boero sudafricano pro-apartheid - il simbolo è una svastica a tre braccia sormontata da un'aquila - e rivendica con orgoglio l'appartenenza alla fondazione Augusto Pinochet. In un'altra foto compare a fianco del sindaco di Milano, Letizia Moratti. Poi ci sono gli stretti rapporti del sindaco leghista di Verona, Flavio Tosi, con l'ultra-destra violenta e xenofoba del Veneto Fronte Skinhead. Ruoli istituzionali, incarichi, poltrone distribuiti ai leader delle teste rasate venete, già arrestati per aggressioni e istigazione all'odio razziale.

Fascisti del terzo millennio
Almeno 150 mila giovani italiani sotto i 30 anni vivono nel culto del fascismo o del neofascismo. E non tutti, ma molti, nel mito di Hitler. Un'area geografica che attraversa tutta la penisola: dal Trentino Alto Adige alla Calabria, dalla Lombardia al Lazio, da Milano a Roma passando per Verona e Vicenza, culle della destra estrema o, come amano definirla i militanti, radicale. Cinque partiti ufficiali (Forza Nuova, Fiamma Tricolore, la Destra, Azione Sociale, Fronte Sociale Nazionale) - sei, se si considera anche il robusto retaggio di An ormai sciolta nel Pdl. I primi cinque raccolgono l'1,8 per cento di voti (tra i 450 e i 480 mila consensi). Ma a parte le formazioni politiche, l'onda "nera" - in fermento e in espansione - si allunga attraverso un paio di centinaia di circoli e associazioni, dilaga nelle scuole, trae linfa vitale negli stadi.

Sessantatre sigle di gruppi ultrà (su 85) sono di estrema destra: in pratica il 75 per cento delle tifoserie che, dietro il "culto" della passione calcistica, compiono aggressioni e altre azioni violente premeditate. La firma: croci celtiche, fasci littori, svastiche, bandiere del Terzo Reich, inni al Duce e a Hitler. Sono state 330 le aggressioni da parte di militanti neofascisti tra 2005 e 2008. Concentrate soprattutto in tre aree del paese: il Veneto (Verona, Vicenza, Padova), la Lombardia (Milano, Varese) e il Lazio (Roma, Viterbo). Sono i vecchi-nuovi "laboratori" dell'estremismo nero. Con Roma - anche qui - capitale.

Dalle scuole ai centri sociali
Dai centri sociali di destra alle occupazioni a scopo abitativo (Osa) e non conformi (Onc). Dalle aule dei licei a quelle delle università. Dai "campi d'azione" di Forza Nuova ai raid squadristi delle bande da stadio che si allenano al culto della violenza. La galassia del neofascismo si compone di più strati: e anche di distanze evidenti. L'esperimento più originale è quello di CasaPound a Roma, il primo centro sociale italiano di destra. Da lì nasce Blocco studentesco, il gruppo sceso in piazza contro la riforma della scuola. Una tartaruga come simbolo, i militanti si battono contro l'"affitto usura" e il caro vita. Il leader è Gianlcuca Iannone, anima del gruppo ZetaZeroAlfa: musica alternativa, concerti dove i militanti si divertono a prendersi a cinghiate.

A Milano c'è Cuore Nero. Il circolo neofascista fondato da Roberto Jonghi Lavarini e dal capo ultrà interista Alessandro Todisco, già leader italiano degli Hammerskin, una setta violenta nata dal Ku Klux Klan che si batte in tutto il mondo per la supremazia della razza bianca. Dopo l'attentato incendiario subito l'11 aprile del 2007, i nazifascisti di Cuore nero ringraziano in un comunicato ufficiale tutti coloro che gli hanno espresso solidarietà e sostegno: tra gli altri, "in particolare", la "coraggiosa" onorevole Mariastella Gelmini, all'epoca coordinatrice lombarda di Forza Italia e attuale ministro dell'Istruzione.

Saluti romani, pistole e 'ndrine
La famiglia calabrese dei Di Giovine e quella siciliana dei Crisafulli, la destra in doppiopetto di An e quella estremista di Cuore nero. A Quarto Oggiaro, hinterland milanese, la ricerca del consenso politico incrocia sentieri scivolosi. A fare da cerniera tra le onorate famiglie - che gestiscono il mercato della droga -, le teste rasate e il Palazzo è sempre lui, il "Barone nero" Jonghi Lavarini. Quello fotografato con il ministro Ronchi e il sindaco Moratti. Quello che presenta a Ignazio La Russa Ciccio Crisafulli, erede del boss mafioso Biagio "Dentino" Crisafulli, in carcere dal '98 per traffico internazionale di droga. Camerata dichiarato, il rampollo Crisafulli frequenta Cuore nero così come il cugino James. A lui sarebbe stata dedicata la maglietta "Quarto Oggiaro stile di vita", prodotta dalla linea di abbigliamento da stadio "Calci&Pugni" di Alessandro Todisco. L'avvocato Adriano Bazzoni è braccio destro di La Russa. C'è anche lui in una foto con Lavarini e con Salvatore Di Giovine, detto "zio Salva", della cosca calabrese Di Giovine. Siamo sempre a Quarto Oggiaro, prima delle ultime elezioni politiche.


IL NOME


( di Lorena B.G.)

Quando doveva nascere mia figlia mio marito ed io abbiamo avuto un attimo di smarrimento.
Ogni nome che prendevamo in considerazione aveva un "difetto".
Troppo lungo, troppo complicato, brutto, antipatico, suona male, non è armonioso,....
Non vi dico poi le associazioni con persone conosciute !
Elisabetta? ma se poi viene grassa come la tua amica? Paola? scema come tua zia! Maria Luisa ? chi la figlia di "wonder woman"( per dire che la mamma è una "fo tutt'io")? Cristina? ma dai, e se poi viene bassa come lei?... non continuo, ma mio marito riusciva a tirare fuori per ogni nome un difetto!
Se fosse stato maschio mi sarebbbe piaciuto Alberto o Luca, erano nomi decisi irrevocabili.
Ma il risultato dell'amniocentesi aveva già decretato in maniera irrefutabile il genere femminile.
Cominciò allora un periodo in cui non riuscivamo a concentraci su nessun nome.
Provammo a scrivere un elenco, ma sembra strano il foglio non si trovava mai e dovevamo ricominciare tutto daccapo. E ogni volta i nomi cambiavano non ci ricordavamo mai quali erano quelli scritti prima.
Inoltre c'era da tenere a bada anche i genitori. Chi è di voi è stato così "fortunato " da non avere l'intromissione dei padri, ma soprattutto delle madri che volevano a tutti i costi mettere al futuro nipote il nome scelto da loro?
Non parliamo poi delle tradizioni dei nomi, il tramandarsi cioè nomi dal nonno al nipote per generazioni e generazioni, o addirittura mettere il nome di un caro parente defunto. Che nomi venivano fuori! Nomi che mi facevano rizzare le orecchie e inorridire dentro di me, e l'unica cosa che riuscivo a dire con un fil di voce era...ci penserò, non mi sembra male... quando invece se fosse stato un pezzo di carta l'avrei stracciato volentieri.
Pensate alla mia condizione! Diventare mamma in ritardo non più giovanissima, con tanti dubbi e tante paure, con l'assillo sempre dei dottori delle visite delle analisi da fare per far sì che tutto procedesse nella maniera più giusta possibile per arrivare in fondo alla gravidanza e vedere finalmente quella meraviglia di bambina che mi ritrovo.
Dovevo combattere anche con un nome !!!
Certamente la maggior parte dei futuri genitori ha le idee chiare, ma in quel momento noi invece non le avevamo per niente, anzi non le avevamo affatto.
Fosse stata una cosa da cercare in casa, ci potevamo anche provare, ma la ricerca di qualcosa di astratto che poi può segnarti per tutta la vita è drammatica.
Mio marito ha un nome normale, corto anche molto bello, il mio ho imparato ad apprezzarlo da grande quando non potendo più cambiarlo, diciamo che l'avevo accettato.
La scelta era stata fatta da mio padre che io adoro, ma fu una scelta strana, almeno per me: Lorena come i Granduchi di Toscana, siamo toscani e quindi...come se mettermi un altro nome avesse voluto dire che ero nata in un'altra regione. E poi fino a che non ho compiuto vent'anni e non ho scoperto che dove abitavo c'erano altre due bambine che lo avevano anche loro, per anni mi sono sentita "sola".
Quindi bisognava scegliere qualcosa che non portasse un domani mia figlia ad avere dei "complessi".
Pensavo ormai che tutto fosse perduto, vedevo mio marito in preda al panico nell'Uffico Anagrafe che non sapeva che nome dargli e poi un impiegato urlare ...FINIMOLA...e l'altro impiegato sollecito scrivere subito... Sesso: femmina....Nome : FINIMOLA.
Le mie notti ormai erano un incubo, appena sentivo per la strada un nome lo scrivevo e lo sottoponevo all'attenzione di mio marito la sera.
La ricerca continuava, non riuscivamo ad arrivare a nulla e per complicare il tutto fui anche ricoverata al settimo mese di gestazione in ospedale con il programma di farla nascere prima.
Finalmente, quando ormai avevamo ormai deciso che la prima persona che ci suggeriva un nome, fosse stato anche Mafalda o Genoveffa, l'avremmo accetato,ecco che la sorte ci venne in aiuto: entrò in negozio una cliente con una magnifica e bellissima bambina.
Un attimo che la mamma si distrasse e la piccola si mise a girare... GIADA, vieni qui!
Mio marito ed io ci guardammo felici, l'incubo era finito ... avevamo trovato il nome a nostra figlia !!!!

CRISI e Sperperi





Che non amo questo governo, penso che sia chiaro oramai a tutti.
Ma osservando il disfacimento della scuola pubblica sfido chiunque a smentire che ci troviamo nella tragedia.
Sono andato nella scuola elementare dove l'anno prossimo mia figlia dovrà frequentare la prima elementare e ancora, pur avendo tutti i genitori richiesto il tempo pieno la scuola non riesce a fare un piano su come sopperire a questa richiesta con il personale ridotto e con la carenza di fondi. Ma peggio va nelle scuole medie dove una mamma mi diceva che la figlia è senza supplente di matematica già da due mesi e che la scuola non provvederà alla supplenza sempre per mancanza di denaro.
Certo la crisi è quella che è, ma perchè non si riducono le spese dei politici? Perchè non fare pagare le multe ai candidati che non hanno rispettato le normative sulle affissioni elettorali, si parla di 200 milioni di euro che si sono condonati con il pagamento simbolico di 1000 euro, perchè non accorpare le elezioni in un unica tornata? Perchè non aprire subito i cantieri comunali e provinciali con le cifre già stanziate e immobilizzate da un decreto del governo?
Il bello e che se tu parli con chiunque ti dice che lui pensa con la sua testa e che non si fa abbindolare da nessuno, ma ho l'impressione che le teste oramai ragionano con le onte TV.

lunedì 16 marzo 2009

L'ORECCHIO DEL MONDO


( di Lorena B.G.)
Mi meraviglio sempre come in una conversazione siamo capaci di parlare di amore, di sesso, di odio, di guerre...
mettiamo tutto insieme come se una cosa fosse uguale all'altra .
Ci siamo mai resi conto di come saltiamo con facilità dal battesimo di un nipote ad una critica al governo, dallo spettegolare sulla moglie del capoufficio al criticare il nuovo vestito dell'amica?
Il nostro cervello apre tutti i cassetti insieme, ma tira fuori solo cose superficiali. Io penso che le nostre orecchie siano chiuse, non ascoltiamo cosa diciamo. Non ci soffermiamo mai troppo a lungo su qualcosa.
Le nostre orecchie! Quante volte le abbiamo veramente aperte o chi era davanti a noi le ha aperte per immedesimarsi in quello che viene detto?Quante volte mi sono arrabbiata perchè non ero ascoltata: quando spieghi a qualcuno le tue ragioni, quando parli con tua figlia e sembra che lei sia sola nella stanza, quando in fila in un negozio chiedi una cosa e l'altro ti guarda come se tu fossi muta?
Questo mondo è diventato un mondo sordo. Nessuno ascolta più l'altro, niente è mai troppo importante. Quando invece c'è qualcuno che si mette lì a parlare con te e a prestarti un po' d'attenzione, meraviglia delle meraviglie sembra un alieno.
Ho un brutto difetto: ASCOLTO GLI ALTRI.
Chissà come, percepisco subito se qualcuno ha bisogno di sfogarsi.
L'altro giorno ero stanca morta, non riuscivo a stare in piedi, rispondevo a mala pena, avevo un fame terribile. Ma c'era un amico che voleva parlare. Mi raccontava tante cose della sua terra, interessantissime ed io quasi stavo cadendo dalla sedia, eppure ho stretto i denti e sono rimasta lì.
Stasera è successo ancora una volta, un'altra persona aveva bisogno di un orecchio, non di consigli che non ho dato ma solo di qualcuno con cui parlare per tirare fuori quello che il cuore non ce la faceva più a tenere.
Anche le mie percezioni sanno ascoltare: io so che c'è qualcuno che volontariamente si è allontanato, ma che tutti i giorni pensa a me e ad un altro amico, mi chiamava "la sua strega", ma sento forte ogni giorno che pensa a noi.
Basterebbe soltanto che mettesse da parte un po' d'orgoglio e ci troverebbe qui a braccia aperte per ricominciare da dove abbiamo interrotto.
Le orecchie del nostro cuore sono aperte per ascoltarlo, se vuole parlare e contemporaneamente rimarranno aperte se non ne ha voglia adesso, ma vorrà farlo in un altro momento.
Un momento di smarrimento e di errore capita a tutti e perchè quando succede anche fra governi, nessuno parla veramente con l'altro per chiedere scusa e dire che ha sbagliato? C'è la certezza forse che nessuno apra un orecchio per sentire le giustificazioni di un gesto inconsulto?
Siamo così ottusi che arriviamo a dichiarare guerre per non dire che si è commesso un errore?
Come la presunzione di chi non ascolta fino in fondo, ma crede di avere ragione. Sapete, qualche giorno fa ho dovuto fare una fatica tremenda per far aprire le orecchie ad un uomo e la fine della storia qual'è? Che quest'uomo è così chiuso in se stesso nella propria arroganza e nella propria superficialità che non ha assolutamente ascoltato e capito cosa ho detto.
Bene benissimo, se lo ritroverà in futuro, quando batterà per ben la testa.
Come mai in Italia chi ha il famoso "pezzo di carta" in mano crede di essere al di sopra degli altri? E chi glielo ha detto? Prendiamo queste persone una ad una e verrà fuori niente, almeno a me è capitato così. Mi sono trovata in conferenze, meeeting, incontri e poi quando si cerca il fulcro della questione, davanti a noi c'è un interlocutore che devia il discorso, perchè la sua conoscenza non va oltre quello che aveva scritto su due pagine.
Come mai anche fra genitori figli non riusciamo a stabilire un dialogo?
Le orecchie di chi devono aprirsi per prime? Ma soprattutto chi per primo deve chiudere la bocca e ascoltare un po' di più? I figli o i genitori ? Chi deve fermarsi un po' e prendere in considerazione le richieste e i bisogni dei bambini?

IL TAROCCO PER IL SAGITTARIO


La sorte ha estratto per te l'arcano: LA RUOTA DELLA FORTUNA.

Su questa Lama è raffigurata una Ruota allegorica, circondata da tre figure animalesche. E' una carta positiva, che preannuncia improvvisi cambiamenti fortunati e novità eccitanti.
Saranno occasioni da prendere al volo e da sfruttare al meglio, perchè la ruota gira, come la fortuna,quindi è indispensabile stare pronti a coglierla.

AMORE. Quest'anno sarà assai favorevole per una riappacificazione, un nuovo incontro d'amore o per decidersi a fare il "gran passo" verso l'altare!!!

LAVORO E INTERESSI. Affari ed economia saranno in espansione e non ti mancheranno aiuti e appoggi insperati. Ottime prospettive di guadagno e di realizzazione personale, se saprai sfruttare tutte le occasioni e le opportunità, che ti si presenteranno.

BORSA : RIMBALZO DI BREVE O QUALCOSA DI PIU'?

15.03.2009
Dopo l’ultimo affondo i mercati con un colpo di reni cercano di ritornare a « vivere ». La verità pare essere dietro l’angolo : rimbalzino o qualcosa di più serio e positivo ?
Elliott theory : calcolo probabilistico più elevato ancora negativo e vede onda « iv » di « 5 » di « III or C ». Aumenta però la probabilità di un conteggio alternativo che vedrebbe il minimo del 6 marzo come onda « b irregular » di una correzione complessa « running » (cioè nel senso del trend dominante) e quindi ora saremmo in « c » rialzista con target anche ambiziosi (870-930) per il prossimo mese o più. Quest’ultimo scenario diverrebbe predominante al supermento di area 772-802 di S&P500
Hurst’s cycle analysis : le bande di Hurst sono ancora girate al ribasso e i prezzi hanno toccato la linea mediana della banda di medio periodo. I cicli danno indicazioni per un set-up intorno al 20 marzo prossimo (tra l’altro giorno di scadenze tecniche) che guardando l’indice Mibtel potrebbe essere di massimo e guardando invece gli indici Usa dovrebbe essere di minimo. Sarà quindi una settimana molto importante per vedere quando i mercati si allineeranno.…...

domenica 15 marzo 2009

LEGGENDO QUA E LA'


Wayne, un bimbo inglese di Bradford, era noto a tutti per essere una vera peste: a soli nove anni aveva già rotto i vetri della parrocchia, divelto le lapidi del cimitero, rubato una motocicletta e tentato di far deragliare un treno. Malgrado le apparenze, però, egli era solo la vittima innocente di una rara forma d'intolleranza alimentare: i medici hanno infatti scoperto che a provocare quelle sue irrefrenabili crisi di violenza era una particolare forma di allergia....quella al cioccolato.

FINALMENTE !!!!!!

(di Lorena B.G.)
QUESTO LO DEDICO AL MIO LETTORE PREFERITO!

Era qualche settimana che mi stavo annoiando. Il mio lettore preferito quello che tutte le mattine la prima cosa che faceva quando accendeva il computer era venire ad aggiornarsi nel blog, era mancato.

Meno male oggi l'ho ritrovato!

Ha cambiato vestito o almeno nick, aveva cominciato con no chalance a scrivere sotto "falso"nome, ma come diciamo sempre, soprattutto quelli che come me conoscono bene la costruzione del discorso, lo stile è inconfondibile e quindi l'ho ritrovato.
Non vi dico!,un dolce alla crema o una passeggiata in riva al mare non mi avrebbe fatto più piacere.
E poi non solo le parole, le frasi ma le solite espressioni, tutto tutto mi è sembrato così familiare che il ritrovare questo vecchio amico, mi ha riportato il sangue nelle vene.
Ho riletto con piacere le stesse cose, niente è cambiato, non una virgola, le solite frasi banali e stupide, le solite "critiche" rivolte a me o a qualche mio amico o a qualche altra persona: MI SONO SENTITA A CASA !!!
Almeno oltre a criticare suggerisse qualcosa di intelligente, invece niente. Questa cosa mi rattrista, perchè sono tutti bravi a dire male, ma il proporre è solo per gli scienziati. Inoltre mi è venuto un dubbio, ma se un po' di tempo fa questa persona avesse aperto un blog? E' ancora aperto o è miseramente fallito e chiuso per mancanza di argomenti e lettori?
E in effetti chi non fa altro che preoccuparsi di gurdare gli altri come può impiegare il suo tempo a cercare argomenti convincenti?
Noi che lo leggiamo e che siamo i suoi bersagli preferiti ci facciamo delle grasse risate, ad esempio venerdì scorso dopo che un mio caro amico era stato preso "di mira", ci siamo scritti non vi dico quello che abbiamo detto.
Non cambia niente sempre le solite cose, ci siamo chiesti se qualche volta legge anche il vocabolario oltre i giornali sportivi. Sicuramente non ha un briciolo di cultura e sicuramente le persone che frequenta e con cui parla non sanno mettere insieme due parole, forse fra la mano e il cervello c'è qualche contatto che non funziona, perchè le frasi sono sconnesse e scombinate. Sapete non tutti hanno le sinapsi complete, ma dopo le sinapsi in questo caso non ci sono i neuroni. Tempo fa dissi che qualcuno poteva avere un neurone solitario, che si stava per suicidare, ma in questo caso c'è mancanza completa.
Aspetto con ansia che continui nei soliti sproloqui, nelle solite allusioni stupide e prive di fondamento. Aspetto con ansia domani e il potermi ricollegare con gli altri amici, in mezzo ai vari lavori monotoni o pesanti e cerebrali che abbiamo un po' di barzellette e il buffone che ci fa divertire ci sta bene. Ma poi se ci penso bene i buffoni sono tre! Cambiano posizione, nome, cominciano con parole diverse, ma i cromosomi sono quelli non si può scappare ce n'è sempre uno in eccesso e questa caratteristica viene sempre fuori.
Almeno una volta tanto dicesse qualcosa di costruttivo, invece niente, ma la mia speranza non è morta. Aspetto con ansia l'evoluzione di tutto per poi divertirmi nella maniera giusta.
Come mi disse una volta un amico ...ho da campà ancora tanto....

I PESCI GEMELLI SIAMESI


Anche i pesci possono avere gemelli. E perfino gemelli siamesi. Come dimostrano le due tilapie del Nilo (Oreochromis niloticus), pesci che sono diventati in pochi mesi la principale attrazione di un acquario di Bangkok, in Thailandia.

COMPLEMENTARI. Attaccati sulla pancia, per la pelle, i due pesciolini hanno imparato a convivere dividendosi i compiti. Il più grande bada alla difesa dalle aggressioni di altri pesci. Il piccolo ha accettato di vivere a testa in giù e si occupa della ricerca del cibo per entrambi sul fondo della vasca.

sabato 14 marzo 2009

CAFFE' DOLCE

Spunta un documento straordinario, destinato a stravolgere i luoghi comuni: una raccolta di barzellette di epoca romana. Il libro risale al III secolo d.C. e contiene 265 freddure.