SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
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venerdì 14 agosto 2009

DALLA FINESTRA DELLA MIA CAMERA


SCANDALO AL SOLE !


Continua il resoconto sulla mia vacanza.
Come tutte le mattine mi faccio una bella doccia calda, mi lavo i capelli e oggi ho deciso che me li sarei asciugati al sole.
Adoro asciugarli così ! Il venticello leggero me li scompiglia, piano piano si asciugano, sento il leggero tepore che penetra nella mia pelle, sto bene.
Non era nemmeno 10 minuti che ero lì con gli occhi chiusi che mi godevo questo piccolo piacere, che già il mormorio cresceva!
Come.... si asciuga i capelli al sole? perchè non va dal parrucchiere? nessuna donna mai fa una cosa del genere!
Perchè? perchè non posso farlo senza essere additata? che cosa ho di diverso?
Oggi la tata mi ha detto qualcosa, fra le tante che faccio, che per gli abitanti del paesino, dove ho la casa, non sono "normali".
Oggi mi sono asciugata i capelli al sole, uso il computer, leggo troppo, non vado a fare la spesa nelle botteghe del paese, l'altro giorno ho preso un caffè al bar, non so fare le tagliatelle a mano e tutte le altre cose che si cuociono in forno e che tengono tutte le donne (almeno queste donne) in cucina per ore e ore.
Mia figlia fa tutti i giorni i compiti, parliamo in inglese, ascolta la musica a volume alto, è simpatica socievole, ho la casa piena di bambini....
Orrore !!!!! Non porto mutandoni di cotone, ma slip di pizzo.
Allora mi sono chiesta se io sono fuori dal mondo a stare in città o siamo qui fuori della civiltà!
Ho cominciato a prendere in considerazione che domani non è da escludere che si presenti alla porta qualche Francescano scalzo circondato di uccelli, lupi e chissà che altro animale con un bastone e che mi chieda la questua .
Stasera sarà meglio che mi prepari, magari qualche pezzo di pane secco, qualche scorza di formaggio o torsolo di mela.
Oppure posso dargli il permesso di andare nell'orto e cogliere i "botton d'oro" che sono delle susine piccole gialle saporitissime. D'altra parte è festa e magari fa piacere anche a lui.
Oppure al massimo posso arrivare a invitarlo a tavola con noi, ma devo per forza farmi il segno della croce se decide di dire la preghiera prima di mangiare?
Sarà abbastanza come ammenda davanti al paese?
Ma la cosa più tragica è che devo stare ancora qui altri 15 giorni.

mercoledì 12 agosto 2009

UN GOCCIOLINO DI CAFFE'.....


Sono le 18,20 e ho già bevuto la bellezza di 7-8 caffè.
Tutta colpa della tata. Mi vede qui al computer che scrivo o leggo e arriva con la tazzina fumante... signora, un gocciolino di caffè, le fa bene...
A cosa mi fa bene non lo so, ma diamo retta ad una persona di una certa età che probabilmente delle vita ne sa più di me!
Insomma a furia di gocciolini mi sembra sempre di avere questa tazzina in mano.
Non è che veramente mi da problemi, penso che sia il modo come è fatto.
Mentre in città andiamo al bar o a casa la "macchinetta" viene messa sul fornello del gas, qui in montagna viene appoggiata delicatamente su un lato del ripiano della stufa a legna.
Forse sentirà il calore della casa, il calore che piano piano l'avvolge, l'amore con cui viene preparata, miracolo! il caffè è buono e si beve bene.
Sono andata a controllare anche la marca, per vedere se ci fosse qualche tipo particolare che non conosco.
Macchè è una ditta sconosciuta, l'odore del barattolo aperto è nauseabondo eppure il sapore del liquido è divino.
Non pensate nemmeno per un istante che voglio trasferirmi qui per il caffè, non ci penso nemmno!
Sono un animale da città che ogni tanto sconfina in montagna.
Mi ci vedete in mezzo a frotte di donne che passano il tempo a chiaccherare nei tre negozi che ci sono? Oppure ad avere la porta aperta perchè così la vicina entra tranquilla a passare qualche ora?
Già in due giorni le mie regole con mia figlia hanno fatto il giro del paese.
Orrore !!!!!!!!!!
In queste sere ho "buttato" fuori alle 22 in punto tutti i bambini che si erano accampati in casa mia. Ieri sera si sono affacciate anche due mamme! Alle 21,30 giu di lì non ne potevo più e ho urlato...tuttiiiiiiiiii fuori ognuno a casa sua, sono stanca voglio andare a letto....
Si sa che con le buone maniere si ottiene tutto.
Ho pensato anche che forse quest'anno la comunicazione con il genere umano non è proprio in cima ai miei pensieri e desideri.
Però quasi quasi un gocciolino di caffè lo prenderei ancora volentieri ......

domenica 9 agosto 2009

POMERIGGIO

SONO GIA' DISTRUTTA.
Ho 5 bambini extra in casa, sparsi su tre piani. Alle 8,30 sono entrati, anzi no si sono impossessati della mia casa. Abbiamo avuto un piccolo intervallo dalle 13 fino alle 14,30, no meglio dire 14,20. Se anche domani sarà così, tra venti giorni tornerò distrutta. La prima mamma che avrà il coraggio di dire che è stanca me la mangio viva con i panni addosso!
Non sono riuscita a scrivere, non ho letto, non ho dormito. Ho già preso 3 caffè e la tata mi ha chiesto se ne voglio un altro.
UN ALTROOOOOOOOOOOOO ??????
Ho bisogno di tutta la scatola di iperico per arrivare a stasera.
Non sono andati nemmeno in giardino, perchè piove.
Ho i bagni completamente occupati, se l'anno scorso non riuscivo a fare una doccia calda, quest'anno.....
Abbiamo disseminato la cucina di bicchieri di carta perchè chiedono continuamente da bere, fra poco sarà l'ora di merenda......
Ma le altre mamme !!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Sono passate solo poche ore e già ho cominciato a dire che forse in negozio mi riposavo di più, con tutti i miei vecchini e i loro lassativi.
Riuscirò a superare la giornata?

BUONGIORNO


Sono sveglia dalle 4. Ieri sera sono andata a letto troppo presto: a mezzanotte, finite le mie ore di sonno mi sono dovuta alzare.
Primo caffè, che bello il silenzio della casa avvolto dal silenzio della montagna. Lascio le persiane chiuse, le aprirò più tardi.
Ho letto un po', studiato qualcosa, scritto alcune email a persone per spiegare che vorrei rimanere sola. Ho bisogno di pensare, la cosa migliore sarebbe isolarsi completamente, ma dal momento che ho una bambina di 9 anni è impossibile farlo. Cercherò di ritagliarmi degli spazi, ma sarà complicato. Ieri sono andata a prenderla al campo scout. L'ho trovata un po' cambiata, bene la cosa è positiva. Ho ritrovato i miei insegnamenti, le mie direttive. Crescendo so che non mi deluderà. Adesso bisogna solo lavorare sullo studio, per fargli prendere la direzione giusta, il metodo giusto per lei.
Apro la porta, stanotte ha piovuto. E' quasi freddo oltre che umido, ma sto bene. La tata subito dietro con il caffè, lei non lo sa che ne ho preso già uno e mi porta l'accappatoio per non farmi prendere un raffreddore. Rientro in casa, c'è un po' di differenza di temperatura, ma sinceramente stavo meglio fuori in camicia. Inizia la giornata, lascerò dormire ancora un po' mia figlia.
L'hanno svegliata tutte le mattine alle sette. Oggi può dormire ancora un po', da domani sveglia alle otto e alle nove due ore di compiti.

Ciao buona giornata

sabato 1 agosto 2009

PENSIERI AL VENTO

(di Lorena B.)

Le mie dita ferme sulle lettere della tastiera, non riesco a ritrovare il ritmo. Perchè? Perchè una foto può sconvolgere tanto?
Mi sono fermata, le parole che scorrevano come un fiume impetuoso dentro di me sembrano sparite, asciugate in qualche buca nel terreno della mia anima. Adesso solo mal di testa forte quasi ogni giorno. La voglia di ricominciare e poi passo oltre, ho chiuso la testa ai pensieri. Non è vero che il pensiero non si può fermare. Lo puoi chiudere in un angolino. Un angolino che ti sta stretto. C'è chi l'ha creato prima di me e l'ha sempre considerato il mondo dei sogni. Per me non è così.
Ho creato invece uno spazio che quando ci penso o pronuncio il nome mi ricorda il mare, le navi, i gabbiani, una passeggiata al mare. La sabbia sotto i piedi, il vento fra i capelli e la mano che cerca in continuazione di sistemarli e non riesce e allora diventa una piacevole lotta fra me e l'aria che li scompiglia. Le ombre davanti che camminano, mi precedono, una palla di mare da lanciare in acqua. MALOMAR....forse il nome di una barca? No, l'ho formulato io. Cosa c'è racchiuso dentro queste sillabe?
Un sogno, tanti sogni... Una passeggiata in riva al mare, tanto desiderata quanto così lontana. Arriverà il momento?
Siamo così vicini alla particella di Dio, quasi da toccarla e invece una semplice passeggiata è così irraggiungibile.
Ieri ho avuto la risposta ad una domanda, una domanda così stupida che nemmeno la ricordavo più. Forse davo per scontato che quelle poche parole fossero state inghiottite da tutto il resto.
Ma hanno assunto un'importanza tale che sono state le uniche degne di una risposta. Quello che è importante per me lo è diventatto anche per un altro. Dovrei dire che sono sorpresa, senza cadere nel ridicolo.
L'esclation è stata invisibile eppure così tangibile per me. Avevo assunto una sicurezza tale che niente e nessuno poteva farmi vacillare.
Ma le sorprese non finiscono mai, e cosa meglio di una cosa o meglio una parola inaspettata? Quello che non viene più pensato è in cima ai pensieri di tutti e due.
Una semplice parola può dire più di frasi intere, di libri, di discorsi accademici. Quale poeta sarebbe stato capace ieri di condensare tutto così bene?
Per me la più bella delle sorprese, le adoro.
Ma se ci penso bene, quante cose chiediamo in continuazione ad un uomo?
L'uomo da tutto per scontato, e si meraviglia o si arrabbia se chiediamo cose che per loro sono semplici e lampanti, molte domande rimangono orfane di una risposta. Ma nel nostro cuore diventano ferite profonde.
Così profonde che non chiediamo più, ma non per questo dimentichiamo solo subentra la rassegnazione di qualcosa che avremmo voluto e non ci sarà mai.
Mi ricordo il viso delle nonne di una volta, ma se guardo bene lo vedo anche in molte donne giovani di oggi.
Dov'è che la strada si è divisa? Dove l'uomo e la donna hanno cominciato a guardare da un'altra parte e quando si sono girati si sono ritrovati soli a camminare? Uno o l'altra hanno continuato un cammino pieno di ricerca di crescita di incontri e di scontri, ma una strada ricca che ha cresciuto ancora in loro la sete di sapere. Quella sete che ha mosso il mondo e che ancora lo muove. Se nel primo uomo non fosse scoccato il big bang e avesse dato origine alla prima idea, saremmo ancora a rubare il cibo agli animali o a scavare per terra con le mani per mangiare. Quanti progressi ha fatto l'umanità in poche centinaia d'anni?
La crescita dei nostri risultati è andata avanti in maniera esponenziale, non esiste più solo Pico della Mirandola o Dante o Cristoforo Colombo, figure così isolate che hanno trasformato l'epoca dove vivevano. Nel nostro mondo centinaia, migliaia di idee tutte valide, la collaborazione di gruppi per arrivare alla perfezione.
Ma è cambiato tutto in qualsiasi campo?
Se fosse tutto così luminoso o illuminato noi donne non avremmo
bisogno di accendere la luce. Come mai i più grandi uomini osannati fuori, non riescono poi a costruire un rapporto valido all'interno della propria casa. Cosa diventa più importante del proprio egoismo? la ricerca di se stessi a scapito di chi sta loro accanto? perchè l'uomo deve scegliere per tutti e due?
Qualcuno mi ha mai chiesto se mi andava tutto bene?
Quante volte mi sono ritrovata a dover accettare qualcosa che non poteva essere cambiato perchè l'altro lo vedeva così e basta?...sei libera di scegliere... Scegliere cosa? o stare accanto in silenzio annientandosi in lui o chiudere e andare via. Quale donna se n'è mai andata? Quante sono rimaste in silenzio? Chi è stato più forte e intelligente dei due: chi è rimasto o chi crede di avere vinto, imponendo la propria scelta?
MALOMAR....una barca a vela.
Salpare per andare dove? Non ho mai pensato ad andare lontano: è più difficile stare qui e affrontare tutto da sola, che scappare.
Ho un'amica che l'ha fatto. Una notte ha preso due magliette e due jeans e ha detto addio a tutta la sua vita. A cosa andava incontro non lo sapeva nemmeno lei. Ma se guardo bene questo lo chiamerei coraggio e allora la mia è vigliaccheria?
Cosa ho fatto anche stasera ? Sono qui seduta al tavolo verde con le carte in mano e ho giocato con voi allo streape poker .....con la mia vita.

lunedì 27 luglio 2009

ODIO LE FOTO !!!!!!!!!!!!!!


(di Lorena B.)

Perchè tutti vogliono fotografarmi?
Sono stata anni a fuggire davanti a tutte le macchine fotografiche.
L'anno scorso mi hanno fatta una sola foto, quando sono andata a prendere mia figlia al campo scout.
Eravamo contente tutte e due di ritrovarci. Io ancora più felice: ho avuto per 30 minuti la figlia obbediente e calma che ho sempre desiderato, ma l'entusiasmo iniziale si è spento quando ritornando fra le braccia della mamma ha ricominciato le solite bizze.
Ho avuto l'idea di "abbandonarla" nel bosco come Pollicino.
Non è che per via osmotico-epiteliale le ho ripassato tutta se stessa?
Dunque ritorniamo alla foto.
Oggi ben quattro contatti su Facebook mi vogliono fotografare.
Ma l'immaginazione dove arriva? Possibile che solo un volto fa pensare a mille cose?
Non pensate cose strane, sono stati tutti molto carini e nessuno volgare. Tutte immagini idilliache: in mezzo ai campi, capelli al vento, occhi chiusi, profumo di lavanda.....
Tende svolazzanti....chissà perchè mi è venuta a mente la canzone MAGNIFICENT degli U2.
Una foto... cosa può significare una foto?
Io ho solo un'immagine impressa dentro di me, che non mi abbandonerà più. Non ho bisogno di foto.
Ma pensandoci bene, ci sono particolari che possono essere dimenticati e rivedendo persone o luoghi dopo qualche anno ci ritornano prepotentemente davanti i ricordi.
Foto....la prima cosa che si strappa quando finisce un amore, come se gettando nell'immondizia quei pezzi di carta si cancellasse se stessi e cosa abbiamo vissuto.
Foto.... di un matrimonio. Ma si riesce a tenere insieme un matrimonio con delle foto quando finisce tutto e i motivi sono così gravi che ci si chiede se quella famosa formula...per sempre.... l'abbiamo mai pronunciata?
O chi l'ha formulata, l'ha vissuta?
Foto.... di qualcosa che non esiste più come animali o cose estinte?
Per vedere dove può arrivare l'idiozia umana?
Foto.... flash di un universo morente? E se le immagini che ci arrivano fossero solo le immagini di un universo che è già morto da miliardi di anni e che noi non lo sappiamo? Cosa aspettiamo l'ultimo fotogramma con l'esplosione finale per renderci conto di non essere vivi?

Foto............

venerdì 24 luglio 2009

ME LA STO GODENDO....(2)


Ieri sera Vi avevo detto che avrei cercato la terza triade per completare il cerchio.
Ma non ho impiegato molto a trovare la soluzione.
Perchè cercare altro quando avevo tutto lì sotto gli occhi?

La terza triade sono semplicemente i nostri blog


- EPICUROELABORSA

- EPICUROELEERBE

- EPICUROEWLAVITA

Cosa devo cercare di meglio?

giovedì 23 luglio 2009

ME LA STO GODENDO....


Oggi cosa buffissima, per la prima volta nella mia vita mi sono ritrovata a non avere più nessuna certezza.
Direte Voi ... è terribile. Vi rispondo subito di no.
No, perchè non m'importa niente.
Mentre altre volte mi sembrava di cadere dentro un pozzo e poi dovevo faticare per risalire, questa volta non lo vedo nemmeno il pozzo.
Non sono nemmeno in un deserto, anzi sono su una spiaggia in riva al mare e me la sto godendo tutta.
Perchè devo fasciarmi la testa se in questo momento non so che decisioni prendere?
Ho raggiunto la famosa pace dei sensi?
Non posso nemmeno dire che ho smesso di fumare o di bere, niente di tutto questo: mai fatto.
E allora?, semplice! crisi di scrittore.
Era già da un po' che non mi piaceva più quello che scrivevo: in questi ultimi giorni parlando con un amico... il crollo totale.
Con la sua calma, la sua timidezza mi ha fatto riflettere. Timidezza, avete letto bene: un uomo che a sessant'anni è timido! Anche a me mi è "crollato" il mondo; lo sport preferito del genere maschile è la spavalderia e invece ancora nel 2009 esiste l'ultimo timido.
Che faccio m'innamoro o lo lascio come amico prezioso?
Ne ho già due a me molto cari, li chiamo "i miei amori", mi mancava il terzo.
Oggi chissà perchè 23 luglio 2009 mi si completano le triadi. Favoloso! Prima di mezzanotte succederà ancora qualcosa lo sento, mi manca il completamento della terza triade e il cerchio è chiuso.
Vi lascio un attimo, perchè voglio fare un po' di ricerca e capire come mai questa data così strana sta segnando in maniera così particolare la mia vita.

Baci a dopo

HO TROVATO IL TERZO !!!!!


Oggi ho raggiunto Einstein: sono riuscita a dire

...aiutami, altrimenti impazzirò....

e mi è stato risposto che lo disse anche il famoso scienziato, prima di formulare la famosa Teoria della Relatività Generale.

Dovrei essere contenta, perchè finalmente ho trovato la terza costante che mi accomuna a tre geni della nostra storia.

1 - Napoleone Bonaparte, perchè dormo solo 3 - 4 ore per notte
2 - Leonardo da Vinci, perchè mangio solo verdura, frutta e pesce, (solo pollo nessun'altro tipo di carne).

2 - Albert Einstein, perchè come lui se non risolverò un problema impazzirò.

Solo che io mi sento un puzzle: i tre pezzi come dovrò metterli insieme per far uscire qualcosa di "decente"?

sabato 18 luglio 2009

BUON SABATO


(di Lorena B.G.)

Stamattina magnifica giornata.
Mi sono vegliata alle 8,10 con mia figlia spalmata sulla schiena come la Nutella. Doccia, colazione con orzo e fette biscottate con miele.
Pantaloni blu di seta, top bianco con brillantini davanti, incrociatino bianco, capelli biondi sulle spalle occhiali scuri. Occhiata veloce allo specchio del bagno.
Continuo ad insistere...però!!!!!
Borsa e pc in spalla e via.
Solita fermata al bar: fuori uno dei tanti conoscenti: leghista! Un leghista a Prato con tutti gli extracomunitari che ci sono è tutta da ridere!
Gli dico...guarda che ieri sera non volevo farti un complimeto, quando ho detto che il verde NON ti snellisce!...Sarebbe meglio cambiare colore....
Si è fatto una risata. Caffè, rapida lettura al giornale. Pago, sto per uscire...ciao buon pranzo!.... la ragazza mi guarda perplessa e anch'io comincio a connettere cosa ho detto.
...Scusa scusa, volevo dire buona giornata....
Esco fuori con gli occhi della mente un po' meno addormentati.
La prossima svista... mi preoccuperò.
Negozio, solite cose. Accendo il pc.
Facebook....ciao, è sempre bello la mattina accendere e trovarti.... buongiorno dolce amico....
Le solite quattro chiacchere.
E' difficile trovare qualcuno con cui stabile un contatto intelligente.
....devo finire di scrivere un articolo...
...allora ti lascio, ci sentiamo in giornata se ci sei...
...ma perchè devi andare via, non ho mica detto che volevo chiudere....
Intanto un'occhiata alla posta: ecco!, come sta succedendo negli ultimi giorni, nuovamente la sgradita sorpresa.
Ma perchè ci sono persone che quando uno dice... è finita, quale delle due parole non capisci... ti dicono "addio" e poi aritonfa nuovamente un'email stamattina!
C'è un modo civile di chiudere tutto? Finora mi sembrava di essere stata anche abbastanza pesante, volevo provare con le buone maniere magari mi riesce meglio!
Vado a cambiare un paio di jeans che ho preso ieri a Giada. Non ci sono, ma me li procurano per la settimana prossima. E intanto devo ritornare.
Ci fermiamo in un bar a prendere un caffè, cioè io il caffè ,mia figlia una pizzetta. La guardo mentre mangia, come è passato il tempo quando uscivo con lei nel passeggino e tutti le dicevano.... che bambola!...
Adesso è sempre una bambola, solo è quasi alta come me e chiacchera in continuazione. Io invece in questi giorni vorrei silenzio assoluto.
Stamattina mi sta dicendo che vuole scegliere i trucchi per quando avrà l'occasione di andare ad una festa.
Mi giro... festa??????????... quale festa????...
...Ma mamma, mettiamo che qualcuno mi invita...
...Intanto voglio sapere chi è, dove vai, chi sono i genitori, ti è concesso feste solo dalle cinque del pomeriggio alle sette di sera e ti porto io, busso alla porta: voglio vedere la casa, i genitori, sapere chi c'è con voi nella stanza, cosa mangi,.... Mammmmmmaaaaaaaaaaaaaaa.....
....Fino a che non avrai trentanni e sarai maggiorenne queste sono le regole....
Per ora sono riuscita a conservare la maggiore età a trentanni. Ma quanto durerà? Fino a quando qualcuna delle amiche che "sanno tutto" le dirà la verità?
Non ditemi apprensiva e troppo oppressiva, a me non da fastidio.
E poi cosa pensate che nonostante tutti i controlli, anche lei le sue marachelle non le farà? Siamo stati tutti giovani e qualcosa abbiamo sempre fatto di nascosto. Per adesso cerco di insegnarle le cose belle, ma soprattutto le cose brutte per farle capire un domani cosa dovrà scegliere per se stessa.
E poi incrocio le dita che vada tutto bene. Noooooooo??????

Ciao alla prossima, buon fine settimana

mercoledì 15 luglio 2009

PENSIERI BUTTATI LI'.....


(di LorenaB.G.)

Mi sono alzata con un cerchio alla testa.
Adesso lo so per certo mi danno noia i rumori che superano un certo numero di decibel: la voce di mia figlia che mi chiama urlando dalla camera e pretende che vado da lei, l'auto che passa in strada, il suono del telefono, le due comari che si salutano per strada, il furgoncino con quel bip assurdo mentre fa manovra all'indietro,...
Come mai le mie orecchie così delicate vorrebbe dare fuoco a tutto e cambiare posto?
Se me ne andassi al mare o in montagna?
Consideriamo le prospettive.....
Al mare c'è il suono dolce della risacca, dolce soave ma se non c'è nessuno accanto per fare romanticherie a che mi serve?
I gabbiani che "stridono" in aria, ma che avranno da gridare tanto?
Il vicino con la falciatrice per il prato che non parte,....
Se continua, salto la siepe con un balzo felino, mi avvicino e gli passo sopra quella macchinetta infernale una decina di volte per radergli quel pelo assurdo che ha sul petto. Ma che ha fatto per una vita? Si è passato qualche lozione strana sulla pelle e ha coltivato l' "orticello" privato. Che poi adesso non è nemmeno più nero ma è brizzolato e mi da l'idea di sporco.
E poi.... le ciabatte di pelle da mare incrociate color "cacchina" e quei bermuda assurdi sulle gambe storte. Ma mi chiedo: quando era giovane e faceva il professore all'Università di Roma, era considerato per la sua "bellezza" o per la sua bravura?
Ma perchè la bellezza e la bravura non vanno di pari passo?
Sto andando giù pesante? Ma questo è solo l'inizio!
Detesto lui e sua moglie. Cominciano la mattina a litigare, per qualsiasi sciocchezza. Ultimamente mi piace il silenzio, vorrei essere sola e poter pensare alle mie cose. Da perfetta egoista!
Il figlio inveisce contro il computer, ma perchè ancora non si era accorto che la linea non c'è?
Mentre la fidanzata sdraiata ai suoi piedi lo guarda adorandolo. Ma cosa adora che è un "fagiolo" messo lì senza forze e senza iniziative!
Stanno lì tutto il giorno a fare che cosa? Sono anni che me lo chiedo.
Prima quel pezzettino di terra grande come un fazzoletto al cimitero era pieno erbacce, troppa fatica sperare che si chinassero per strappare qualche filo d'erba. Poi finalmente hanno deciso di pagare un giardiniere che sul momento ha fatto un buon lavoro, ma la malerba non muore mai e così in capo ad una settimana ecco nuovamente la jungla!
Richiamano daccapo quel pover'uomo che la volta dopo ha fatto il miracolo. LUI ha fatto il miracolo, ma nel pacchetto non era compreso che il prato si annaffiasse da solo!
Morale della favola siamo passati dalla jungla al deserto più profondo.
Meno male che la natura è più forte e alla prima pioggerellina è rispuntata qualche pianta.
Quando esco dal cancello cerco di fare meno rumore possibile, se la moglie mi sente esce fuori anche lei e vuole chiaccherare.
Mi chiede sempre le solite cose, mi dice sempre le solite cose. Con quella voce melliflua da romana che pensa che avere comprato due stanze lì vicino al mare voglia dire agiatezza e ricchezza.
Passiamo alla montagna.
Qui potrei già dire che va meglio.
Però grosso neo anche qui niente linea Internet. Non averla mi fa imbestialire, mi rovina la giornata.
Mi alzo presto prestisimo: esco con la tazzina del caffè fuori e mi accarezzo le rose. Curandole nel modo giusto fioriscono 5 o 6 volte in una stagione.
Dopo poco mia figlia si piazza davanti alla televisione, accenno anzi no intimo il programma della giornata fatto di lettura e di compiti.
Poco dopo le nove entrano in casa come una mandria senza nemmeno chiedere il permesso almeno quattro o cinque bambine per giocare.
Mi ritrovo tutto il salotto invaso. Il salotto? Magari! I tre piani della casa sono invasi. Comincio a dire che tiro fuori i libri e le metto tutte a studiare.
Mi guardano perplesse come se potessi attuare le mie minacce. Dieci secondi e sono tutte fuori in piscina.
Rinuncio!
...TAtaaaaaaaa..ci pensi tu per favore? Vado a vestirmi.....
...La Giada mi ha chiesto se può fare una festa oggi?...
...Oggi?...
Penso a quello che c'è da allestistire, alla prospettiva che da cinque diventano quindici bambini, che la mia tranquillità è compromessa, che la festa vuol dire preparare fuori e dentro, e che ogni piatto lo preparerò io perchè non mi accontenta nessuno.....
E che la sera spero che una fata con una bacchetta magica rimetta tutto a posto.....
Il giorno dopo saremo alle solite: la festa no non ci sarà, ma l'invasione da parte di tutti i bambini delle case vicine (mi sembrava che ce ne fossero solo tre! come mai sono diventati otto?) ci sarà tutti i giorni fino a quando non andiamo via.

Alla fine penso che la città con i suoi decibel sopra le righe sia più consona ai miei bisogni e al mio carattere!
GIadaaaaaaaaaaa ....è tardi!

giovedì 9 luglio 2009

ANCHE OGGI....

(di Lorena B.G.)


Stamattina la giornata si prospettava meravigliosa.
Il primo contatto sempre con Indi. Quando non posso salutarlo ci penso tutto il giorno. E mi sento in colpa, ma ultimamente non ce l'ho fatta ad aprire il pc la mattina. E' un saluto esteso anche a chi non lo posso fare.
Ma cominciamo dal principio.
Alle sette la sveglia suona.... posso buttarla fuori della finestra? Tutt'al più prendo in testa lo spazzino che pulisce i vicoletti con la pompa per disinfettare. Fa un rumore infernale! Ma direte voi siamo alle sette, ha tutto il diritto e c'è chi si è alzato da ore per andare al lavoro e deve percorrere km per arrivare con disagi spaventosi.
Ok, avete ragione.
Vado in cucina preparo tutto per la colazione mia e di mia figlia.
Vado in bagno: apro l'acqua per farmi una doccia.
Comincio a chiamare ...Giada è tardi !...
In camera trovo la bambina completamente avvolta nel lenzuolo, le scopro le gambe e le do un piccolo morso nel bel sederotto cicciotto.
...Mamma, la smetti?...
No, finchè sei sotto il mio tetto e ti do io da mangiare! Quindi continuo a morderti finchè ne ho voglia!
Mi sembra giusto ricordare chi comanda, non vi pare?
Intanto il latte si è scaldato, l'orzo è uscito fuori, la doccia è super calda.
Comincio: spengo i fornelli, metto il latte nel piatto con i cereali, mi preparo le fette biscottate con il miele, vado a farmi la doccia.
...Vieni a pettinarti, ti sei lavata, i denti, le unghie?...Mammaaaaaaaaaaaa..... Capelli, lo shampoo, l'acqua calda sul collo:... che bello potessi stare qui a farmi fare questo massaggio per qualche minuto... minuto, ma non ne ho nemmeno cinque di minuti.
Esco fuori. Mi asciugo, fon, spazzola, matita agli occhi ...però come al solito sono sempre più bella, devo aver fatto qualche contratto strano e non me ne sono accorta.....
Mi vesto velocemente, colazione, purtroppo velocemente, borsa, borsa del pc in spalla, occhiali e fuori tutte e due che è tardi.
Per la strada mia figlia si sta informando su come siamo fatte noi donne e come lei diventerà donna!
Mi sono ripromessa che le avrei sempre spiegato tutto senza tacere niente. Ma con notizie dette in base alla sua età e sempre e solo quello che ha chiesto senza andare oltre. Se quello che dico non le basta mi farà altre domande. Le mie parole la soddisfano, perchè cambia argomento e mi racconta delle sue amiche al campo estivo.
Un occhio sempre all'orologio. Ecco l'autobus riusciamo a prenderlo al volo. Sono convinta che il mio orologio va avanti di tre minuti, o forse sono io in ritardo di tre minuti.
E' un quesito troppo complicato a quest'ora, non ho voglia.
La "scarico" al campo estivo, un'occhiata veloce la menù: pasta al pomodoro, arista arrosto, bietole, frutta.
...Giada mangia tutto oggi?... Le bietole no sicuro, ma va bene così, grazie...
Ha la giornata piena anche di attività sportive, compreso un'ora di inglese e il pomeriggio un'ora per fare i compiti.
Fino a stasera alle 18 sono tranquilla, è in buone mani e lei si diverte un sacco. Tranquilla?????? Diciamo che ho il numero di cellulare di tutti gli insegnanti che ci sono la campo, anche quelli di riserva, che non verranno mai chiamati.
Fra tutti i genitori che portano i bambini la mattina sembra che gli insegnanti abbiano i saluti e le attenzioni solo per me: e mi chiedo: ma sono così simpatica e carina con loro o sono così "pallosa" che se ne sono accorti e vogliono rassicurarmi?
Torno indietro, altra fermata altro autobus. Ed ecco che la mattinata comincia a guastarsi. Sappiamo tutti che ci sono paesi nel mondo dove l'acqua è un bene così prezioso che niente vale di più, ci sono villaggi in Africa dove il pozzo più vicino è a qualche km dal villaggio e andare a prendere delle brocche per le necessità quotidiane tipo mangiare è faticoso soprattutto per le donne che lo devono fare. Chi poi riesce ad avere questi recipienti in casa o corsi d'acqua più vicini deve affrontare il problema delle malaria, delle malattie intestinali e tutto quello che di più infetto ci può essere, compreso carcasse di animali morti o larve di insetti lungo i corsi d'acqua.
Ma noi abitiamo in Europa dove in ogni nazione ci sono corsi d'acqua eccezionali per tutto l'anno, dove il sistema idrico cittadino nonostante tutte le perdite c'è e funziona, dove, pensate!, arriva l'acqua anche all'ultimo piano del grattacielo più alto che c'è.
Quindi in teoria funziona tutto regolarmente, dico in teoria, perchè in pratica ci sono persone che non conoscono l'acqua non solo per un'igiene personale, ma anche gli abiti non subiscono nessun lavaggio per mesi. Consideriamo che andiamo incontro all'estate e quindi ognuno di noi suda in maniera più o meno accentuata, indi..... se non usano l'acqua MAI, salire su un autobus con i finestrini chiusi e stare lì dentro vicino ad uno di questi individui per almeno 15 minuti vuol dire andare in apnea e battere tutti i record di immersione. Se poi disgraziatamente si apre la bocca per respirare perchè la propria capacità respiratoria è limitata, la testa scoppia per i vapori malefici che si diffondono intorno a queste persone. Immaginate se ce n'è uno, ma se ne troviamo due o tre? E' morte polmonare assicurata.
Quando finalmante sono scesa, e per miracolo ho riconosciuto la fermata, mi girava la testa e non riuscivo ad orizzontarmi. Avevo anche gli occhi annebbiati, poi meno male l'inquinamento dell'aria, il gas di scarico delle automobili ha preso il sopravvento e sono riuscita a rirespirare un'altra volta. Dico meno male, perchè il mio fisico ha considerato meno venefici i veleni dell'aria delle nostre città rispetto al puzzo del sudore stratificato di chi mi era accanto sull'autobus.
Ciao, alla prossima

mercoledì 8 luglio 2009

LA RISPOSTA DI DIO ALLA MIA LETTERA E....

(di Lorena B.G. e Dio)
.... E LA MIA ULTERIORE RISPOSTA A LUI.

Non ci crederete, ma ieri ho trovato la risposta di Dio nella mia posta.
Lo scherzo di un amico, o veramente c'è questa presenza? Comunque continuo a ribattere che sono una donna e la mia risposta non poteva essere altro che un "nuovo giro di frittata" per avere ragione e l'ultima parola.
Proverò a sentire se Lui ha ancora voglia di continuare questo scambio di idee, penso di sì . Basta stuzzicarlo nel verso giusto, penso!
Io comunque ci provo.
Ma adesso eccole tutte e due

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DIO

Gentile signora,
rispondo alla sua del 6 luglio del 2009 dopo la venuta del mio figliolo. Lo faccio per chiarire alcuni equivoci. Innanzi tutto gli scacchi: Secondo il vostro (o forse mio?) scienziato Albert Einstein (tra l'altro della stessa gente alla quale apparteneva il mio figliolo), il mio gioco preferito sarebbero proprio gli scacchi. Una conclusione evidente visto che il medesimo, Nobel nel 1921, sosteneva che io non amerei giocare a dadi. Sono considerazioni che mi onorano, ma non mi rispecchiano. La mia contemporaneità eterna con l'esistente non mi consente né analisi probabilistiche, avendo solo certezze, né giochi strategici, poiché di ogni battaglia vivo (?) l'esito mentre questo si verifica. Sulla storia del serpente e del fico (era un fico non una mela. Che ci faceva una mela alla confulenzadel Tigri e dell'Eufrate? Non è mica la Valtellina), vorrei chiarire una volta per tutte. In realtà non ho mai detto, nonostante le cronache successive, fatte di voci riportate, di non mangiare il frutto. Ho solo consiglio di non mangiarlo, perché da quel momento sareste passati dalla beata ignoranza alla conoscenza dolorosa. E il serpente, da allora bistrattato, ha solo messo in luce in modo ancor più evidente, il dilemma,.E voi avete scelto di essere uomo e donna: sempre ignoranti, ma non più beati perché con la vocazione, mai soddisfatta , per il sapere. Giocherei volentieri con una donna, perché hanno grande capacità logica, ma amano troppo i miti e quindi sarei costretto a batterla altrimenti lei verrebbe distrutta dall'idea di avere distrutto insieme un dio e un mito. Nessuna donna lo sopporterebbe: sarebbe distrutto il principio fondante dell'amore. A carte sarebbe assurdo, perché lì la sorte ha un grande peso, e io sono la sorte: sarebbe scorretto. Spero di averle risposto. In caso di ulteriori necessità di chiarimento, la prego di fissare un incontro presso la mia segreteria al numero infinito che trova in calce di questa missiva inesistente. In attesa di incontrarla, il più tardi possibile per lei, le auguro qualche felicità in mezzo a molta sofferenza, così come prevede il triffario della conoscenza.

Cordialmente

il suo Dio

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LA MIA RISPOSTA

La storiella riportata da un giornalista nel 1929 è ben conosciuta, comunque non ho mai menzionato la storia del fico e della mela. Ma come supponevo caro Dio, degli altri e non mio, in quanto se esisti sai perfettamente che sono atea dall'età di sette anni, da quando cioè ho preso coscienza delle mie scelte.!!!!!
Semplicemente non ti sei smentito!
Sei anche tu di natura umana, ma non racchiudi in te la donna in quanto è stata tolta con la costola.
Sei solo un essere maschile o maschilista se vuoi.
Hai rifiutato la battaglia con me, perchè sai perfettamente che ti avrei vinto.
Ma oggi sono magnanima: ti abbuono la tua disfatta e spero invece che se esisti davvero ci incontreremo nel momento e luogo che sarà più consono ad entrambi.
In quanto alla mia felicità insisto nel dire che so vivere la vita bella o brutta che noi uomini e donne abbiamo scelto e che basta semplicemente il sorriso di un amico per rendere bella la giornata.
A quando vuoi, io sono qui ancora, non ho firmato la dipartita.

(Questa è stata scritta a due mani veramente!)

martedì 7 luglio 2009

LETTERA A DIO



(di Lorena B.G.)



"Ultimamente c'è chi mi ha detto che vorrebbe giocare una partita a scacchi con Te.
Io non so giocare a scacchi e sono una donna. E' possibile che tu che racchiudi in Te il giocatore perfetto, le regole, la scacchiera e i pezzi saresti capace di farlo da uomo?
Se la nostra comprensione umana non arriva a superare questa divisione fra materia e spirito e ancora non siamo capaci di entrare nella tua dimensione, è possibile che Tu, che hai mandato Tuo Figlio sulla terra in carne e ossa, riusciresti ad avvicinarti a noi?
Come può chi aspira a giocare con Te essere sicuro che tu non conosci una mossa che solo lui sa? Se il tuo essere comprende in Te ogni cosa, comprende anche lui e quindi quel suo affaticarsi a cercare anche solo di arrivare ad una partita patta, sarà inutile e vano. Perchè sarebbe dentro di Te e quindi Tu, il giocatore perfetto, giocherai sempre e solo contro Te stesso!
Il desiderio di un uomo di una vita intera e poi arrivare ad essere beffeggiato da Te!
Hai mai provato a giocare con una donna?
Una partita l'abbiamo persa, quella con il serpente, ma se il bene e il male hanno la stesa origine, allora Tu sei l'altra metà. E io, donna, conoscendo già la prima metà, non dovrei avere problemi a tenere testa alla seconda.
Senza superbia, ma alla pari. O Tu lasci i tuoi poteri o li dai anche a me.
Come mai Einstein è arrivato alla teoria della relatività, una mossa degli scacchi che ti è piaciuta e gli hai concesso un premio?
Una mossa che Tu hai considerato geniale? Ma la mossa geniale avviene una volta sola, allora è per questo che Einstein non riuscì mai ad avvicinarsi troppo alla comprensione dei quanti! La seconda mossa geniale non c'è mai stata!
E se fosse nato un altro giocatore geniale, che invece di una mossa riuscisse veramente a farne due, cosa gli regaleresti? Il segreto della Particella di Dio?
Mettiamo invece che Tu giocassi una partita con me, se non ricordo male negli scacchi esistono regole certe, ma non esistono regole precise, ma solo quelle che vengono stabilite e accettate dai giocatori stessi.
Ti ho detto che non so giocare, conosco a mala pena le regole fontamentali, quei quadrati bianchi e neri mi si rincorrono davanti agli occhi in un carosello che mi fa vedere che il Cavallo sale sulla schiena del Re e lo incita a vincere una corsa nell'ippodromo della scacchiera. I Pedoni usano come spade per combattere fra loro i mattoni delle Torri. Cosa c'è rimasto ? La Regina e l'Alfiere? E se l' Alfiere si facesse pulire gli stivali dalla Regina sarebbe troppo?
Come pensi che giocherebbe una donna?
In maniera logica, stando attenta ad ogni mossa, calcolando le prossime mosse sue e dell'avversario, cioè Tu?
Tirando fuori formule matematiche complesse o cercando di ricordare tutte le più importanti aperture?
Oppure in maniera istintiva e intuitiva, che poi è la realtà che ci contraddistingue?
Come pensi che finirebbe una partita con me? Patta? O abbandoneresti?Perchè? Ma è molto semplice, perchè una donna non ha regole e non le segue, segue sempre e solo l'istinto e l'intuito ed il cuore, e in questi casi niente calcoli, ma tanti errori. Così tanti che però spesso si finisce col vincere.
Se Tu hai dentro di Te tutte le regole dell'uomo, non sai mai invece come può comportarsi una donna.
E' questa la nostra forza o la nostra debolezza?
Comunque dormi sonni tranquilli, se dormi, perchè non ho nessuna intenzione di giocare una partita a scacchi con Te. Questo non è il mio sogno e non posso appropriarmene e comunque non lo voglio.
Magari un giorno ti sfiderò a Tressette, in questo gioco sono brava e magari è più rilassante per tutti e due. Niente lampo, niente incremento, niente Caro-Kann, niente di niente solo una partita per fare due risate e stare insieme."

domenica 5 luglio 2009

LETTERA PER UN AMORE FINITO


(di Lorena B.G.)

"Oggi ho trovato in mezzo ai miei libri uno che non ho letto.
Ho sfogliato subito le prime pagine, per vedere la lunghezza dei capitoli, la divisione degli argomenti, per cominciare a fare un piccolo programma mentale su come avrei potuto organizzarmi per leggerlo.
Ecco in mezzo una sorpresa!
Quanti di voi non hanno trovato qualche fogliolino o biglietto o cartolina messa lì come segnalibro o perchè in quel momento era importante portarcela dietro o averla sempre con noi. Poi finito il libro finiscono insieme nello scaffale e rimangono dimenticati fino a quando, come è successo a me, non li ritroviamo e i nostri ricordi tornano prepotentemente davanti e più vivi che mai! Ricordi, pensieri, gioie, dolori che avevamo dimenticato fino a quel momento.
Un foglietto di colore celestino lungo come la pagina del libro fatto con il cartoncino. Le scritte in nero e una data: 13/12.
L'anno? L'anno lo ricordo molto bene, ma non ha importanza.
Non ricordavo che portavo dietro dei libri per leggere, forse non lo ricordo perchè non li leggevo, come questo del resto: i pensieri erano tutti da un'altra parte.
Sicuramente era un giorno in mezzo alla settimana, ricordo che c'erano dei problemi e una scelta del giorno quasi obbligatoria.
La prima volta c'eravamo incontrati un fine settimana, poi avevamo dovuto cambiare programmi. La data indica la terza volta, il nostro terzo appuntamento.
La nostra conoscenza era stata causale. Passavo un brutto periodo. Un'amicizia che mi aveva deluso. Grandi discorsi, tanti scambi di idee, poi c'era stato il crollo. La persona si sgretolò davanti ai miei occhi in un secondo. Se ognuno di noi pensa bene delude più la fine di un'amicizia che la fine di un amore. Chissà perchè con un amico si dicono più cose che ad un innamorato, è un modo di parlare diverso un liberarsi di idee e sentimenti che non viene fatto nè con il fidanzato nè il marito o l'amante.
Ci sentiamo più libere di affrontare l'ignoto, più in grado di discutere e scherzare. Un caffè viene bevuto con più piacere, una pizza ha un gusto che non ritroveremo più.
Ogni rapporto è diverso: vissuto in modo assolutamente diverso.
Una complicità come a nascondere qualcosa, che poi invece è un manifestare la gioia di sentirsi liberi.
Ed ecco che quando arriva la catastrofe si accetta la prima mano che ci aiuta a uscire dalle macerie. Non dovremo farlo mai!
Il metodo più giusto sarebbe quello di cominciare un cammino: un passo per volta: un passo dietro l'altro senza correre. Magari soffermandoci anche a guardare il paesaggio per renderci conto da che parte stiamo andando.
Che belle parole, vero?
Siamo tutti molto bravi ad insegnare, ma trovarsi lì e viverla è una cosa che è così mutevole in ogni istante, che il cervello non ha modo di adattarsi e si lascia vincere e corre dietro a quello gli si presenta senza pensare.
Con il senno di poi, adesso non lo farei mai più. Anzi non l'ho più fatto.
Spesso il cuore prende il sopravvento, perchè è il vuoto che è stato lasciato che vuole essere riempito il più alla svelta possibile.
Lo capiamo solo dopo un po' di tempo che dovevamo chiudere almeno quella porta e aspettare, ma l'ha mai fatto nessuno?
Qualcuno dirà.... ma è un'amicizia, niente a paragone di un amore!...
Ma l'avete mai visto bene dal punto di vista giusto? L'AMICIZIA non è forse un amore? Anzi è l'amore più grande che ci sia.
E' fatto di fedeltà, di scambi di opinioni, di corse, di risate, di confidenze, tristi o belle, è un conservare in due i segreti che da soli non ce la facciamo, o almeno si arriva ad un certo punto che non ce la facciamo più a portare da soli e si cerca qualcuno che ci aiuti a portare il "peso".
L'amico, quello vero, non lo considererà mai un peso ma l'atto d'amore più grande che gli viene dimostrato.
E ogni giorno l'amico diventa quella parte di noi che consideriamo indispensabile, senza la quale ci manca qualcosa. Tutti quelli che hanno un amico, e naturalmente parlo anche la femminile, non trascorrono giorno senza che si telefonino o si ritrovino per una chiaccherata?
E' una parte di noi vitale. Chi è che confidandosi non ha pianto sulla spalla della persona che consideriamo così vicino? Per un amore difficile, per una malattia, per una delusione, per una morte?
Ecco io mi ritrovai al crollo di tutto questo. Quello che io pensavo di avere costruito invece non c'era mai stato.
Crollo, sfacelo, catastrofe: e accettai la mano che vidi davanti a me.I primi tempi sembrò bello, anche se già c'erano dei problemi.
Non riuscivo a parlare, mi diceva sempre ... stai zitta che tanto non dici niente!...
Voi che mi conoscete da un po', ormai, vi sembro una che non ha niente da dire o che non sa cosa dire?
Forse sarebbe più giusto se mi avesse detto ... stai zitta che parli troppo...
Poi ho capito che ci sono persone che ascoltano e altre che non sanno ascoltare, perchè hanno paura di ascoltare e quindi hanno orecchie solo per loro stesse.
Mi sembrò amore, sì a distanza di tempo posso dire mi sembrò. Perchè mi ci attaccai con tutta me stessa pensando di riempire un vuoto.
Ma come si può sostituire quello che è diverso?
Nel tempo ci fu un allontanamento sempre più grande, proprio perchè non trovavo niente che mi unisse. Cominciai a considerarlo un passaggio obbligatorio fuori dall'inferno: ero semplicemente andata in purgatorio.
La persona non meritava il mio tempo i miei sentimenti, cominciai a giudicare la sua vita e la trovai squallida, veramente miserabile.
Cominciò a darmi risposte che mi lasciavano di stucco. Sono abituata alle solite affermazioni degli uomini, qualche volta da donna mi piace anche provocarle.
Ad esempio qualche volta dico che vado a fare una doccia, e secondo voi qual'è la domanda-affermazione che viene spontanea ad un uomo immediatamente? ....Vengo anch'io...
Buffo vero? Ebbene una volta lo dissi anche a lui e sapete cosa mi rispose?....Io sono condizionato!...
A parte che in italiano la voce del verbo "condizionare" vuol dire tutt'altra cosa, ma non sapevo che esistesse anche un verbo che indicasse che in ufficio uno ha il condizionatore d'aria e quindi sta bene così!
Quella fu veramente la frase che fece finire tutto.L'acqua della doccia portò via ogni cosa. Non sprecai nemmeno i soldi per una telefonata, solo un'email per dirgli tutto il mio disprezzo.
Ho preso quel biglietto ferroviario e l'ho strappato.
Ho il camino acceso e ho visto con piacere diventare cenere quel celestino che mi ha riportato indietro nel tempo ad una cosa che avevo dimenticato e che non ricordavo più."

venerdì 3 luglio 2009

HO DECISO !!!


Decisione avventata?
Mamma in crisi?
Curiosità di vedere cosa è successo la seconda settimana?
Forse tutto questo o niente di tutto questo!
Mia figlia non ne può più! Vuole tornare a casa, s'è stufata della casa di montagna, odia la tata, gioca con le altre bambine, ma vuole.... lasciare i giochi per agosto altrimenti adesso finiscono e poi non sa più cosa fare quando ritorniamo....!
A parte che quasi ogni fine settimana siamo in montagna, diciamo più semplicemente che le manca la mamma brontolona, quella che la manda a letto massimo alle 22 e non alle 23,30, che fa la pasta al pomodoro più buona del mondo, che la rimprovera continuamente, ma siamo sempre lì a studiare e chiaccherare, che prima di uscire dal bagno sulla porta fa la revisione completa se si è lavata o no,.....
Continuo? Mi sembra superfluo!
Le mancano semplicemente un po' di baci e coccole che chiede tutto il giorno in continuazione!
Comunque non ho impiegato due secondi per decidere di partire stasera e domani tenere chiuso il negozio.
Chi pensate sia più importante?
Non mi pento della decisione presa: deve formarsi un carattere e nel suo caso sono un "negrerio": coccole e baci quante ne vuole, la famosa "carota", ma poi anche il cercare uno spazio proprio, provare ad affrontare le difficoltà che le si presentano davanti, partendo sempre dal presupposto di essere sola e che nessuno la può aiutare.
Non guardatemi male un domani mi ringrazierà. Sarà pronta ad affrontare la sua vita con la consapevolezza che le sue capacità saranno in grado di aiutare chi non può farlo da solo.
Ultimamente le avevo impartito l'ultima lezione, la più difficile per un bambino, ma so già che è servita, ne sento i frutti al telefono.
...Ogni volta che vuoi un giocattolo o qualcosa chiediti sempre se ti serve, se ti è necessario e se la sua mancanza può costarti la vita....
Abbiamo le case piene di giocattoli e altre diavolerie superflue, non pensate sia il caso di tornare ad un po' di austerity?
Non le mancherà mai niente, ma è bene che cominci a porsi un po' di domande e a provare a darsi delle risposte.
Baci a tutti buon fine settimana

mercoledì 1 luglio 2009

LETTERA AD UN'OMBRA


(di Lorena B.G.)

ROSA NERA
Così, un po’ tardi, ho scoperto che il cuore
respira. E tu sei quell’aria leggera
che ora mi manca, sete che non muore.
Nel mondo, buio come una miniera,

tra mille pietre, non nasce più un fiore.
Ma oggi ho visto una rara rosa nera:
non lascerò solo un simile albore
di vita nuova, dolce, forte, fiera.

Amabile anima rara, non dare
al vento questo sonetto introverso.
Anche lui vuol tuffarsi nel tuo mare,

per esplorare il tuo mondo sommerso.
Dentro il tuo cuore vuole continuare
un eterno quindicesimo verso…


"La luce tenue dei lampioni filtra sempre nella mia casa, inonda le stanze, mi piace camminare nel buio della notte.
Non ho mai avuto paura. La notte la sento amica. La luce dei lampioni, della luna, quando c'è, danno un colore così caldo ai mobili alle pareti.
I miei occhi vedono, osservano tutto: i contorni delle cose, della mia vita, dell'aria che mi circonda. Anche l'aria sì ha i suoi colori e di notte diventano i colori più caldi che conosco, non li ho mai visti nemmeno in tutti i quadri del mondo.
Forse sono i colori della pace? Del sentirmi in pace con me stessa, soprattutto quando sono sicura di avere fatto tutto quello che potevo. La luce della notte è così bella che qualche volta mi sembra finta.
Ultimamente ho pensato tante volte se potessi dare questa mia tranquillità ad un amico. Sarei contenta se potessi regalargliene la metà.
Gliela darei con tanto amore, mi piacerebbe se potesse provare come ci sto bene. Vorrei tanto che la notte per lui diventasse un'amica fedele, che lo ama e non uno spettro da cui fuggire.
Mi sento immersa nella notte come fosse l'acqua calda della vasca delle terme. La notte non riesco a dormire molto, ma non cerco qualcosa per passare il tempo. Mi piace mettermi di fianco una volta da una parte, una volta dall'altra e osservare ogni angolo della stanza dove mi trovo.
Quando ho sete mi alzo e a piedi nudi, non metto le pantofole, assaporo anche la sensazione del cotto del pavimento che accarezza i miei piedi. Nuoto nell'aria fino ad arrivare in cucina. Apro il frigorifero per prendere l'acqua ed ecco quella luce mi offende, cioè offende la notte. E' troppo forte come qualcosa di indesiderato e crudele. Richiudo subito come se chiedessi scusa alla mia amica.
Ma pochi giorni fa queste luci queste ombre amiche sono state coperte da te. Sei apparsa così all'improvviso. Davanti a me, nel buio della notte. Davanti alla finestra del salotto mi sei apparsa tu all'improvviso: nera come l'inchiostro più nero, mi sei apparsa a pochi centimetri dal viso.
Ed hai coperto tutto, tutto è scomparso.
Stavo camminando non sono riuscita a fermarmi e ti sono passata in mezzo. Che strana sensazione ho avuto: tu mi hai attraversato tutto il corpo hai accarezzato ogni mia cellula, quella sensazione ce l'ho ancora.
E' stata un'esperienza piacevole ho un buon ricordo.
Sento ancora la tua carezza dentro di me. Perchè avrei dovuto avere paura? Ho capito da quel contatto che cerchi qualcosa che vuoi dirmi o chiedermi qualcosa, ma ancora non me l'hai detto.
E ieri sera sempre nel buio sono entrata in camera convinta che non avrei dormito ancora per un po'. Ma a letto quando mi sono girata a destra ecco che ti ho visto a sedere sul cuscino accanto a me che mi guardavi. Ti ho dato la buona notte e un attimo dopo sono crollata.
Per la prima volta dopo tanti anni non mi sono svegliata nè per andare in bagno nè per bere.
E stamattina svegliandomi mi sono meravigliata di un sonno così lungo e profondo.
Non so ancora chi sei, ma il tuo profilo con quei capelli corti mi ricorda tanto qualcuno.
Potessi confidarmi per raccontare tutto questo! Ma quante persone mi capirebbero e non mi prenderebbero per pazza?
E' possibile che tu ombra nera piatta come un cartoncino sei la proiezione di qualcuno che vuole mettersi in contatto con me? Finora c'è stata una porta che lui ha aperto quando ha voluto ed ogni volta è andata meglio di quella precedente. Cosa stai provando adesso un nuovo tipo di contatto?
E' questo che cerchi di dirmi ogni volta che mi esorti a guardare dentro di me? E' questo che intendi? Di espandere le mie sensazioni? Come una piovra per arrivare fino a te?
Tra poco chiuderò il computer, mi laverò i denti e poi a nanna spero di rivederti presto abbiamo qualcosa in sospeso e la curiosità mi sta divorando.
Devo calmarmi in questi casi la fretta può rovinare tutto, ma il contatto fra noi è stato così piacevole, più bello della carezza di un amante.
Adesso vado sto facendo tardi non voglio arrivare al nostro appuntamento e non trovarti.

Baci a dopo"

martedì 30 giugno 2009

DIECI MINUTI PER ME

(di Lorena B.G.)

Ho deciso: oggi mi ribello!
Ho chiuso il negozio: ho bisogno di qualche minuto tutto per me. In questi giorni sono sola, ma non riesco a riposarmi. Troppi pensieri troppe cose stupide all'improvviso, e poi c'è sempre qualche amico che ha bisogno di parlare e ti chiede aiuto. Aiuto? Ma se lo vorrei chiedere anch'io tutti i giorni in continuazione .
Comincio a camminare vado dalla parte opposta di dove abito. E'una zona che frequento poco anche se la conosco bene. Comincio a guardare i negozi, ogni fondo è occupato da un'attività di cinesi. Ringrazio l'amministrazione comunale per la decisione di rovinare il centro storico con l'invasione di queste licenze. E poi il sindaco nuovo oggi ha avuto anche il coraggio di dire che per rivalutare del centro i negozi devono rimanere aperti tutto l'anno, orario continuato e che vuole fare anche dei dopo cena.
Bravo, anzi bravissimo.
Sono stata la prima a reclamare ... ma anche noi abbiamo famiglia e la sera siamo stanchi... e poi mi dite chi viene a gennaio quando piove e fa freddo la sera dopo cena a comprare una tisana? Io penso proprio che la maggior parte se ne sta a casa propria al calduccio. E sicuramente sarà quello che farò anch'io e insieme a me tutti gli altri. Se dobbiamo uscire lo faremo per andare a divertirci da qualche parte...
Come lui del resto!!!!!!!
Continua la mia passeggiata, penso se comprerò qualcosa.
Ma le vetrine non mi attirano: sempre i soliti vestiti, le solite scarpe, le solite borse. Non mi manca niente, perchè devo comprare per forza?
Poi mi ricordo di un piccolo bugigattolo grande quanto un francobollo, la proprietaria è una signora molto anziana. Ogni tanto viene da me a comprare 50 centesimi di malva. Con il costo di questa pianta all'etto le dovrei dare solo il sacchetto, ma ogni volta faccio finta di niente e le do lo stesso 50 grammi.
E' il momento di restituire la visita.
Lo trovo, ripeto grande come un francobollo. Ogni volta che sono passata davanti non mi sembrava un disordine così accentuato.
Appena mi vede mi chiama ... signorina... sorrido. E vuole vendermi un ventaglio. Le rispondo di no che sono lì per i libri. Non ve l'ho detto? E' un negozio di libri usati, ma non perchè li ha acquistati lei usati, ma sono tutti stropicciati da quanto sono stati toccati. Il disordine è incredibile, non riesco a trovare un ordine, un criterio di esposizione. Alla fine capisco che devo solo mettermi da una parte e cominciare a guardare.
Fumetti, gialli, favole per bambini, Liala, Armony... mi ricordo adesso di aver parlato ultimamente con un amico di questi libri. Gli ho detto che non scriverò mai racconti come quelli di queste collane.
Tutti i volumi sono mischiati con borse, camicette, scarpe, ventagli, monete, spille....Non ci capisco niente.
Sono abituata all'ordine o almeno al mio disordine ordinato. Non sono una maniaca, spesso quando in casa mi chiedono dove sono le cose rispondo sempre... per esserci ci sono, prima o poi le troveremo... la casa mangia ma poi restituisce tutto...
Veramente ci sono cose che ho cercato tanto, ma la casa le ha trovate così gustose e negli anni le ha digerite così bene che non le ho più trovate.
Ma per questo non sono impazzita.
Non riesco a vedere niente: in basso davanti ai libri c'è di tutto, quelli in alto sono girati e non ho voglia di guardarli uno ad uno, rimangono solo i due scaffali centrali ad altezza d'occhi. Non arrivo in fondo a nessuna fila di scaffali dalle scatole davanti, ma come fa a vendere se i clienti non riescono a vedere? Mentre sono lì devo affrontare gli scaffali, le borse appese, le scatole in mezzo ai piedi e la vecchina che ogni secondo mi chiede se voglio comprare il ventaglio. Forse azzardo un'ipotesi: ma è un po' rinco....? In mezzo a questi volumi non c'è un manualetto che spiega come far pace con il cervello?
Decido di andarmene, ma non voglio prima di avere preso qualcosa e lasciato qualche soldo. Alla fine nascosti ho trovato due libri... NUOVI, COMPLETAMENTE NUOVI e li ho comprati per 1 euro l'uno.
Le ho promesso che sarei ritornata. Forse troverò ancora qualcosa, ma prima dovrò fare un po' di tantra, yoga, training autogeno, ritiro spirituale in qualche sperduto eremo, ... avete qualche altra proposta?
Ho pensato anche al cilicio, ma per riaffrontare in quei cinque metri quadrati nuovamente quel disordine mi sembra veramente troppo!