SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
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sabato 25 settembre 2010

SCEGLIERE ANCORA... (16+1)


La casa è fredda.
Dopo una settimana entrando si sentono le stanze non riscaldate. Accendo subito le stufe elettriche, poi penso alla cena e infine i camini. Siamo entrati ormai nell'autunno da qualche giorno e qui in montagna si sente prima che in città.
Meno male che ormai mi organizzo sempre con due cambi nella valigia: uno più leggero e uno più invernale. E se poi non basta negli armadi c'è sempre qualcosa di pesante.

Farei invidia alle ex-mamme della classe delle elementari di mia figlia... le famose mamme wonder-women.
Non ditemi che nessuno ha nella propria classe qualche mamma così: sempre la più perfetta la più intelligente, quella che vuole mettere bocca dappertutto e che sempre e solo lei ha ragione, quella che ha il figlio primo della classe più bravo degli altri.
Mamme così si trovano a tutti gli angoli... donne frustrate in casa che se la rifanno a scuola vesseggiando chi non ha voglia o tempo di discutere.
Per combattere questo tipo di personaggi assurdi, ma soprattutto queste mamme idiote che allevano figli poverini più idioti di loro, entrai in tutte le cariche più autorevoli della scuola. Cariche dove non potevano mettere bocca e dirmi qualcosa.
Le ho guardate dall'alto del mio metro e 59 per cinque lunghi anni commiserandole.

Alla fine della mia fatica mia figlia mi ha premiato dicendomi... mamma, sei la mamma più bella e la più intelligente, sai tante cose... le altre mamme non sanno niente...
S a i t a n t e c o s e! beata ingenuità. Chissà perchè i bambini ci vedono come degli eroi come chi sa tutto come chi li salverà e li difenderà sempre.
In fin dei conti da quando è nata è questo che ho fatto: scegliere per lei per salvarla. Mi sono sdoppiata come figura, ho la fortuna di avere un carattere forte che si adatta alle circostanze avverse. Le mie depressioni le mie delusioni non mi hanno mai vinto, sono riuscita a rinnovarmi come la mitica fenice e... quante volte sono risorta dalle mie ceneri!!!
Eppure anche se i miei sforzi si sono spesso raddoppiati ho mantenuto sempre il ruolo di mamma non cercando mai di diventare una figura che non sono.

Stasera però all'improvviso sento la mia solitudine... mi pesa, penso in un attimo ad una musica una poesia: la testa si riempie di domande... dove sei? perchè mi hai lasciata sola?... dopo quel "a presto" c'è stato il vuoto, vuoto di notizie vuoto di presenza.
Come siamo buffi noi uomini il ricordo torna prepotente con una musica con un gesto una parola un colore.
Quanto intensamente abbiamo vissuto quell'attimo da legarlo per sempre ad una di queste cose. Cose effimere umane cadenti caduche deteriorabili come la nostra vita. Gli anni scorrono ma restano impressi nel tempo e la storia s'imprime a fuoco. Un ricordo che sarà solo mio e che morirà con me. Come poter tramandare un ricordo? Scrivere su carta la sensazione provata l'emozione che ha accompagnato l'euforia del momento il battito del cuore che non voleva fermarsi? Come... come fare a fermare nello spazio e nel tempo una parte di noi stessi? Una parte che è durata un attimo così poco ma che ha marchiato a fuoco la nostra anima.
Nessuna parola nessuna frase avrà mai la potenza del nostro sentire, anche se sono brava a descrivere le sensazioni gli stati d'animo a cogliere il brivido della scena... niente mai e nessun racconto riuscirà ad avere la stessa intensità del brivido del nostro cuore al ricordo di qualcosa.

Continuiamo a camminare con lo sguardo avanti, protesi verso un futuro che ancora non esiste verso un futuro da scoprire o da scrivere? Guardare al passato, ma poi siamo così sicuri che abbiamo avuto un passato? e il presente? e se fossimo un'eco di qualcosa che è vissuto all'alba di tutto quanto? Siamo creature che non esistono più in un universo che non è mai stato creato. Se fossimo solo un'idea un progetto una proiezione di un esperimento, così ben riuscito che crediamo di vivere realmente le nostre giornate?
Un eco che si sta perdendo sempre di più. Cerchiamo la particella di Dio e che cosa abbiamo trovato? forse un brodo primordiale fatto di plasma di quark e gluoni. E se noi fossimo quel "brodo", un liquido pensante capace in un miliardesimo di secondo di vedere quello che potremmo diventare se prendessimo la strada che porta al genere umano oppure diventare un'altra cosa? Qui la fantasia mi tradisce perchè non saprei proprio cosa potrebbe esserci oltre all'uomo! diverso dall'uomo. Omini verdi? alieni con capoccioni mostruosi ma con intelligenze superiori?

L'uomo non ha scelta!
Percorriamo un cammino che forse è già stato ideato da qualcuno... come un'invenzione sperimentale.
Quando lavoravo in laboratorio progettavamo su una lavagna il percorso che avrebbe dovuto fare una reazione chimica. Immaginavamo e scrivevamo i legami che secondo noi sarebbero dovuti avvenire.
E allora? L'esperimento di cui noi siamo protagonisti ha lo stesso iter.
Noi ci comportiamo come cavie. Non abbiamo saltato un passaggio nella scala della decadenza e dell'orrore, abbiamo semplicemente tirato fuori l'aggressività che ci è stata inoculata.
Attraverso l'aria? l'acqua? il cibo?
O che possediamo già dentro di noi in attesa soltanto di esplodere in tutta la sua mostruosità?
In qualsiasi forma noi l'abbiamo assorbita stiamo semplicemente reagendo magnificamente a tutto quanto e il nostro osservatore-studioso-scienziato (pazzo? o geniale!) ha vinto e sta portando a termine le sue teorie.
Andiamo così senza nessuna sollecitazione esterna verso la nostra distruzione sistematica progressiva non saltiamo una tappa.
Gli orrori e gli errori che ci hanno "aiutato" ad arrivare fino a qui si sono raffinati con il tempo.
Non oso immaginare dove potremmo arrivare. E nessuno di noi mai potrà sapere completamente quello che ogni assassino ogni boia ha commesso verso un altro essere umano.
Siamo un esperimento di pensiero portato all'estremo e... abbiamo fallito.

Verremo cancellati?

Da dove sono partita? dalle mamme wonder-women mi sembra.....

sabato 18 settembre 2010

SCEGLIERE ANCORA... (16)



Eccomi ancora qui. Domenica scorsa avevo chiuso tutto acqua luce gas.

L'idea era quella di non tornare in montagna per alcuni mesi.

Poi oggi pomeriggio la decisione veloce. Cinque minuti per fare una piccola valigia mettere alcune scatole di cartone in auto e via.

Camini accesi e... un caffè. Lo so sono le dieci di sera e qualcuno penserà che mi fa male e che sicuramente non dormirò, ma vi rispondo che non m'interessa.

Questa settimana è stata la settimana in cui con calma e tutta la tranquillità del mondo come se la lentezza e la lucidità intellettuale fossero sempre state presenti ho preso una delle mie tante decisioni.

L'ultima scelta.

Lunedì sono andata a vivere da sola.

Tagliati tutti i ponti mi sono semplicemente detta che egoisticamente volevo pensare a me stessa.

Sono talmente tranquilla che mia figlia l'altra sera è venuta in camera alle tre di notte a dirmi che non riusciva a dormire perchè russavo!

Che bello sto russando. Non era mai successo che lo dicesse anzi il mio respiro era per lei segno che tutto andava bene.

Eppure le camere sono distanti... ma allora se le davo fastidio perchè è rimasta a dormire con me?

Addormentata lei... sveglia io.

Detesto odio rifiuto che qualcuno dorma nel mio letto.

Non posso sentirmi toccare e tirare il lenzuolo la coperta sobbalzare il materasso perchè chi è vicino si deve girare.

La notte nel mio letto devo essere sola.

Il giorno che dirò ad un uomo di dormire con me quel giorno sarà da segnare sul calendario si splancheranno le porte del paradiso o dell'inferno nascerà un altro Einstein finalmente qualcuno troverà il punto d'appoggio per sollevare il mondo... insomma quel giorno vorrà dire che amo talmente quell'uomo che sono disposta a dividere con lui il letto... di notte.
Perchè se ancora qualcuno non l'avesse capito la più grande prova d'amore è permettere a qualcuno di dormire insieme a te. Lasciamo da parte mamme nonne frustrate da matrimoni capestro dovuti accettare e sopportare portati avanti negli anni in silenzio con l'annullamento di se stesse matrimoni che hanno schiavizzato le donne fino alla morte.
IL LETTO è una libera scelta che fa libero chi permette la "convivenza" in esso per alcune ore notte dopo notte anno dopo anno.
Sono talmente cosciente della mia libertà infatti che permetto ai miei amanti un approccio solo di giorno.
Mi sono sempre rifiutata di stare fuori la notte.
Un uomo... no, ma mia figlia... bisogna accettare tutto!

Ho aperto le persiane, il tempo è nuvoloso vento un po' freddo.
Qui a 900 mt è cominciato l'autunno respiro il fumo nell'aria... il fumo dei camini accesi la mattina.
Anch'io l''ho già fatto: il solito rituale ormai sono un'esperta non sbaglio più: accensione al primo fiammifero.
Oggi comincerò a mettere alcuni libri nelle scatole che ho portato.
Libri che non voglio lasciare qui, e se dovrò ritornare me le riporterò dietro.
Praticamente svuoterò una parte degli scaffali.
In questi giorni non mi sono collegata ad internet, non so se ho pensato se ho deciso ma so che ho fatto fisicamente, tanto che mi fa male il gomito destro, e... agito.Questa volta veramente ho messo in pratica il detto "FATTI NON PAROLE".

Gibran si è rifatto vivo... solita strada: ormai è diventata un'autostrada così larga e comoda che ho inserito il navigatore. Il comportamento è lo stesso non è nuovamenmte cambiato di un milimetro.
Non faccio più nemmeno fatica a pensare, non penso e basta! lascio che tutto accada come deve accadere come sarà ogni volta che mi manderà un sms, come ogni volta che prenderà un appuntamento e che non verrà.
Come ogni volta che lo manderò a quel paese dicendogli che è un uomo VUOTO.
Gli lascio credere di poter giocare come desidera che ogni volta che schioccherà le dita io sarò lì a sua disposizione... glielo lascio credere!
Perchè nel frattempo porto avanti la mia vita come ogni giorno, e come ogni giorno ho fatto le mie cose ho rincontrato il mio vecchietto. Fra tutti gli uomini che conosco in fin dei conti solo lui è costante pragmatico reale.
Mi viene da ridere.
Quando c'è Gibran ritorna sul palcoscenico l'altro.
Solo che a questo appuntamento l'ho guardato con occhi diversi.
Ho visto la sua età la sua stanchezza il suo voler lottare per non dichiararsi sconfitto e so per certo che non lo farà mai. Ma la scintilla quella che aveva prima adesso si sta spengendo.
Mi ha confidato che ogni incontro di lavoro ogni riunione ogni atto amministrativo gli costa una gran fatica che tutto adesso non lo affronta più con entusiasmo e forza, si ritrova spesso la notte con la voglia di andare a letto a dormire e non voler cedere alla spossatezza della giornata. Si è messo a giocare a burraco: passa le ore seduto ad un tavolo con le carte in mano.
L'ho guardato ma anche ascoltato in maniera diversa.
Fisicamente è un po' dimagrito, ma... è cambiato. Il suo "mi manchi" detto in maniera ossessiva ogni giorno per tutta l'estate adesso è sottinteso come se rivedendomi si fosse tranquillizzato.
Io invece mi sento la stessa ma protesa verso il futuro verso tutto quello che ho davanti conosciuto e sconosciuto con decisioni da prendere e scelte fatte con uomini che aspettano una mia telefonata che... ho deciso di non fare.
La sensazione è stata dirompente come una bomba in un piccolo spazio. Mi sono chiesta se sono io che adesso non lo voglio più se mi sono annoiata se la nostra lontananza mi ha fatto deviare per un'altra strada.
Adesso sto solo pensando e analizzando lui me stessa il nostro rapporto e cosa desidero in futuro.
Non c'è nessun altro uomo nella realtà per farmi ritornare sui miei passi.
Finora sono io che ho corso ho dato a piene mani non risparmiandomi mai psicologicamente o intellettualmente, impegnando tutto il mio tempo ad aiutare chi pensavo ne avesse bisogno.
Mi sento egoista e sinceramente se gli altri mi giudicheranno tale non m'importa niente.
GLI ALTRI ! E chi sono gli altri per giudicarmi?
Una volta che mi hanno condannato magari offeso ritornano alle loro case alla loro vita finta mascherata da stronz...te ed io? Io rimango qui a combattere da sola.
Il coraggio delle mie azioni l'ho sempre avuto e chi è in prima linea con la pietra in mano sono proprio quelli che non valgono niente nella vita, quelli che si sentono offesi ma che non hanno argomenti per controbattere quelli che acclameranno sempre il vincitore ma che fino a quel momento si erano nascosti.

Il fuoco nel camino si sta spengendo, comincia a piovere mi stringo un po' di più nel plaid.

Forse avrei dovuto intitolare tutto questo I RACCONTI DEL CAMINO o LE CONFIDENZE AD UN CAMINO.

sabato 11 settembre 2010

SCEGLIERE ANCORA... (15)


Sono ancora in montagna per pochi giorni. Poi devo chiudere la casa e chissà quando potrò tornare.
Stasera sono scesa in cantina per vedere se era tutto in ordine. Come ho già detto la casa è grande ho cominciato a fare il giro per sistemare le ultime cose prima di domenica.
Fra le tante bottiglie anche un gruppo di Vin Santo. Ne ho aperta una della ditta Antinori del 1962.
Il profumo il colore ambrato scuro... in trasparenza vedo i riflessi del camino.
Quest'anno non ho letto non ho scritto, per le vacanze mi sono solo volutamente impegnare in lavori fisici.
Ho dosato le mie forze, non sono andata oltre una stanchezza accettabile.
Ho perfino messo a posto 30 quintali di legna... una catasta per me impensabile fino al mese di luglio. Ho fatto la marmellata di susine: tre barattoli soltanto, ma che a dispetto di mia figlia è stata apprezzata dalle sue amichette.
Mi sto chiedendo cosa sta cambiando in me da agire con naturalezza e impormi quello che non ho mai fatto prima. L'osservazione del lavoro degli altri mi ha fatto realizzare tutto in maniera accettabile.
Non chiedetemi se sono soddisfatta, non lo so! Mi sento sospesa in attesa di qualcosa, ma non posso rimanere inattiva.
Il mio isolamento è stato completo. Mi sono annoiata a parlare con amici o con persone conosciute su Internet.
Molti li ho accantonati o cancellati, quando volevano salire sul piedistallo della saccenza e della presunzione.
Continuo a chiedermi perchè non può esserci un libero e semplice scambio di idee, perchè anche quando si parla deve prendere il sopravvento la prepotenza, perchè se uno si accorge di non sapere qualcosa deve incazz... se io lo so e lui no.
Comincia a farsi strada un flebile lume di quello che succede quando due si scontrano o inizia una guerra.
L'INCOMPRENSIONE è sicuramente alla base di tutto.
Ma non comprendere per me vuol dire iniziare a chiedere per capire secondo le mie capacità.
L'INVIDIA?
Sentirsi INFERIORI nella cultura, oppure non corrisposti negli affetti? Voler primeggiare a tutti i costi e non cercare di capire il perchè?
E' stata questa la causa che portò Caino ad uccidere Abele?
Dire "non uccidete Caino" significa però dare una speranza al genere umano che vuol spadroneggiare?
Ma il povero Abele che giace nella polvere con le mosche addosso, le torture le mutilazioni che ha dovuto subire? Che facciamo, salviamo Caino e ci dimentichiamo di Abele?
La vita è sacra sia per l'uno che per l'altro.

Mia figlia ha cominciato a fare domande particolari ad alcune rispondo ad altre le dico di cercare la soluzione insieme.
Ieri sera abbiamo parlato un po' di Internet e dei pericoli che si nascondono in alcuni siti. Ho cercato negli anni di acquistare la sua fiducia e finora è andata bene, ma questo stato di grazia quanto durerà ancora? Riuscirò a capire o a sapere le sue cose? Non sono mai stata una mamma-spiona e le ho lasciato i suoi spazi, ma il pericolo in agguato c'è sempre ed è sempre più drammatica la presenza di elementi poco raccomandabili nella vita reale e virtuale.
Ho trovato dei filmati adatti alla sua età, li abbiamo guardati insieme e insieme dopo ne abbiamo discusso.
Come siamo cambiati! a tavola con i miei genitori parlavo dei libri della vita futura di un lavoro, adesso con i figli ci vuole solo una buona dose di psicologia sul piatto e un allarmismo generale costante e continuo.
Siamo diventati troppo iperprotettivi? Ma se genitori come me stanno attenti spesso all'ambiente che ci circonda, come mai allora continuano ad aumentare le schifezze che gli altri fanno?
Ultimamente mi sono ricordata di una canzoncina.... extraterrestre portami via voglio andare lontano da casa mia....
Continuo a battere sempre sulla solita cosa.
Cosa ha cambiato il mondo negli ultimi duecento anni. Perchè sono aumentati gli orrori perchè la natura umana è degenerata nell'atrocità?
Non troviamo come scusa che nella storia dell'uomo è sempre stato così dagli Aztechi ai cristiani crocefissi agli ebrei perseguitati torturati e vivisezionati in maniera impensabile dagli spagnoli dai tedeschi dai russi da ogni popolo è venuto in contatto.
Ascolto o leggo con sempre più orrore con quanta leggerezza si portano avanti massacri. Con quanta estraneità i governi permettono tutto questo soprattutto in posti dove non ci sono interessi economici per le multinazionali.
Una volta la società si prendeva cura dei ragazzi cercando di insegnare principi morali ed etici per il viver civile. E' stata questa "imposizione" delle regole a scatenare il rifiuto nelle nuove generazioni?
Penserete che guardo con nostalgia al passato e perchè no?
Non riesco più a parlare con qualcuno che subito mi si risponde male, non so più come salutare che mi viene subito data una risposta fuori dalla educazione più elementare.
Io ho sempre attaccato chi mi ha attaccato chi si è seduto su una sedia più alta della mia quando non c'era bisogno.
Il tempo mi ha dato ragione... chi non vale niente continua a rimanere nel suo stato di stupidità.
Perchè uno vuole essere guru senza che conosca le capacità di chi ha davanti?
La stupidità e l'indifferenza: ecco cosa si ritrova oggi nell'animo di chi ci sta vicino.
Indignarsi serve ancora a qualcosa?, gridare che va tutto male e dove volgo lo sguardo trovo un'umanità che non mi piace. Cosa posso adesso insegnare a mia figlia cosa posso fare perchè venga cancellato ogni pensiero stupido e irresponsabile?
Come posso entrare in uno stato di fiducia verso chi mi guarda in autobus chi fa complimenti alla bambina come si può con tranquillità chiedere ad una vicina di aiutarti?
Le pagine dei giornali i telegiornali ogni cosa noi ascoltiamo o leggiamo ci farebbero indurre a chiudere la porta di casa al mondo. Arriveremo davvero ad una vita "sociale" così blindata?
Quando racconto ai miei amici che dove ho la casa in montagna si tiene ancora la porta aperta, dove quando piove la vicina viene a togliere i panni stesi per non farli bagnare, dove tutti i ragazzini lì vicino arrivano a fare merenda alle 16 e per arrivare alla Posta l'altro giorno ho impiegato la bellezza di tre ore perchè ad ogni passo mi hanno fermato per chiacchierare... mi rispondono sempre che questo un paese fuori dal mondo conosciuto, eppure sono stata aiutata senza chiedere aiuto, ho lasciato la chiave di casa a persone che conoscevo solo di vista.

Credere che esistano ancora posti così è quasi da romanzo dell'ottocento.
L'idea che avevo accarezzato di venire ad abitare qui non era poi così malvagia...

sabato 4 settembre 2010

SCEGLIERE ANCORA... (14)


Sono ritornata in montagna per altri dieci giorni.

Non era necessario: in tre giorni avevo ripreso il mio ritmo cittadino. La nuova casa è quasi completamente abitabile. Ho sistemato mobili spostato scaffali cominciato a sistemare le centinaia di libri che ho. Mancherebbe solo il salotto, ma quello lo arrederò con calma.

Ho dei mobili antichi che non voglio lasciare nella casa che ho deciso di affittare.

Continuo a sentirmi sospesa in attesa di qualcosa o meglio di qualcuno.

Sono tornata a casa è vero, ma non ho chiamato nessuno.

C'era un appuntamento o forse due ma le giornate mi sono passate senza che abbia fatto nessuna telefonata.

Fisicamente sento di aver voglia di abbracciare un uomo, ma questa volta la mia mente è stata più forte della materialità.

Sarà felice chi mi disse di andare oltre le emozioni, forse perchè lui non può dare niente. Uomini senza sentimenti in cerca solo di se stessi. Come può una persona così innamorarsi o pensare a qualcuno?

Ho cercato per tutta la vita l'amore un uomo che mi dicesse che ero la sua donna, leggere la passione e il desiderio nei suoi occhi e cosa ho avuto in cambio alla fine? Un FORSE, dapprima pesante come un macicgno.

Poi adesso mi sono accorta che ha lavorato dentro di me come un tarlo così silenzioso ma così efficace che ha mangiato tutta me stessa: il mio cuore i miei libri i miei racconti i miei pensieri... non mi è rimasto più niente.

L'amore che era nato che aveva acceso e alimentato per tanto tempo la scintilla della vita sta soltanto sostenendo la mia forza di lottare.
Mi sento svuotata completamente svuotata di una vita.
Di emozioni sentimenti idee voglie desideri amore odio rancore cosa mi è rimasto?
C'è stata un'implosione che mi ha fatto male. Così tanto che me ne accorgo solo ora.
Pochi minuti fa ho chiesto a qualcuno se cercava l'isola di Thule. O forse sono io che l'ho cercata per tanto tempo. Le coordinate che pensavo fossero giuste a cosa mi hanno portato?
Solo alla montagna del Purgatorio.
Eppure dentro di me c'è ancora un timido pensiero che non tutto è perduto che veramente la speranza sia l'ultima cosa che non muore mai dentro gli uomini, che tutto possa ricominciate daccapo meglio di prima. Solo la vita sarà come sempre l'unico giudice implacabile o benevolo.

Ho cominciato a portare via una gran parte dei libri accumulati nello studio di montagna. Quello che ho cominciato a riempire in città è grande e contiene tutto e se non basta ho stanze pareti che posso riempire con scaffali e scaffali con libri.
Sono diventata uno dei protagonisti di qualche libro che ho letto? Parlo di libri e adesso mi viene in mente Peter Kien di Auto da fè di Canetti. Pensandoci bene l'ho letto ma... non conosco Peter Kien, e come mi succede sempre sono andata a tuffarmi nelle pagine di libri per le mie ricerche.

Mi ritrovo tre computer, telefoni antenne per la televisione in ogni stanza.
La cosa buffa è che ho deciso di non avere nessun televisore. Sto riorganizzando i miei spazi, ma la cosa non m'infastidisce come se fossi abituata a traslocare ogni momento e a riadattarmi all'ambiente nuovo.
Forse è anche questo il mio concetto della vita non attaccarmi mai a niente nessun oggetto nessuna casa nessun luogo o città.
E' vero quando gli psicologi studiano la nostra infanzia. Dai sette anni in poi per me è stato il momento delle decisioni che mi hanno accompagnato tutta la vita. Se siano stati traumi non lo so non m'interessa anche se ne parlassi a qualcuno cosa risolverei adesso dopo anni e anni passati sospesa in questo modo? Si può tornare indietro dopo che uno ha raccontato cosa gli è successo 20 o 30 anni prima?
Se la cosa subita non è stata una violenza che ha danneggiato o traumatizzato in maniera incisiva il nostro ego il resto è solo normale routine.
La base delle mie decisioni e anche rifiuti è stata mia nonna materna. Una donna dispotica tirannica che ha vesseggiato la mia famiglia fino alla bella età di 96 anni.
Non pensate male di me ma l'ho odiata con tutta me stessa. E se ripenso ad ogni attimo di vita trascorso non posso che aumentare l'odio verso di lei.
Le ho visto buttare e distruggere con gioia negli occhi oggetti o lettere che mi appartenevano e che avrei voluto conservare. E così un bel giorno decisi che non mi sarei attaccata a nessuna cosa materiale... e quindi ho considerato tutto come inesistente non di mia proprietà.
Ha reso la vita impossibile a ogni membro della famiglia. Pretendeva obbedienza e rispetto, ma non ne dava a nessuno.
Non ho vissuto un rapporto diretto con i miei genitori perchè c'era sempre lei che faceva da filtro.
Gli unici momenti invece che non ha mai potuto controllare erano quelli con mio padre quando prendeva la sua bicicletta mi metteva a sedere nel famoso seggiolino davanti attaccato al manubrio e mi portava a spasso.
Ero troppo piccola per ricordare dove andavamo, ma so che quei momenti sono miei.
Con mia madre invece la cosa è stata diversa: un distacco totale non sono mai riuscita ad avvicinarmi a lei. La sentivo debole succube di mia nonna-cerbero. Forse ho odiato anche lei, ma il tempo cancella tutto. I genitori sono due e io dentro di me feci la divisione: mio fratello e la mamma, mio padre ed io.
Strano a dirsi ma forse questo dividere gli affetti ha reso il rapporto con mio fratello meraviglioso. A parte le scarmucce da piccolini e qualche discussione da grandi, ma solo per la letteratura o la scuola, il resto è andato sempre benissimo.

Stasera le lacrime fanno da padrone, ma come dico sempre il pianto è solo qualcosa che si era preparato da tempo pronto ad uscire per il battito d'ali di una farfalla.

Le lacrime aspettano solo una scusa non nascono così all'improvviso ma si preparano piano piano con cura come per una prima in grande stile.

Silenziose calde salate quando arrivano alle labbra piene di ogni dolore abbiamo accumulato, sono la liberazione momentanea del nostro cuore come quando una diga è troppo piena e vengono aperte le paratie per far defluire l'acqua in eccesso.

Ecco allora stasera io forse sto alleggerendo un po' il mio cuore...

martedì 31 agosto 2010

SCEGLIERE ANCORA... (12+1)


Fra poche ore torno alla mia vita normale. E' finito il mio esilio-vacanza.
Lascio tante cose da fare dentro e fuori casa. Eppure non mi sono mai fermata.
Ieri ho fatto anche la marmellata di susine.
Che poi dai tanti consigli che ho ricevuto alla fine è semplicemente la marmellata fatta da me.
Susine una mela un pezzetto di cannella zucchero e... i noccioli!
Perchè nell'euforia mi sono dimenticata di toglierli e sono cotti insieme a tutto il resto.
Vita normale... buffa affermazione, non so cosa succederà!
Ci sarebbe un iter da seguire per arrivare ad un traguardo. Ma la strada sarà difficoltosa lo vedo dall'incipit che è già cominciato.
Che rapporti riuscirò ad aprire cosa a costruire che risultati avrò?
Non riesco a organizzarmi mentalmente. Penso soltanto che affronterò il futuro aspettando che tutto accada, con la speranza che gli ostacoli siano superabili.
Ho sperato e spero sempre che succeda qualcosa di positivo.
Se venissi a stare qui in montagna sarei accolta a braccia aperte. Non mi ero mai accorta che le persone mi considerano con rispetto e amicizia. Come una persona seria e affidabile. Come una donna forte e dalle decisioni che danno sicurezza. Mi è stato promesso, senza che l'abbia richiesto, aiuto a porte aperte per mettere in piedi un'associazione culturale e iniziative letterarie. Tutto... solo per aver detto che forse se mi fossi trasferita mi sarebbe piaciuto alzare un po' il livello della zona.
Mia figlia si lamenta che non le do l'attenzione che merita. Ma per quanto mi sforzi e ci pensi le dedico tutto il mio tempo a disposizione. La percepisco come una "sanguisuga" che non smette mai di succhiare le mie energie il mio tempo le mie attenzioni. Una spugna che assorbe tutto e mi lascia spossata spesso. Se venissi qui e accettassi di costruire qualcosa che mi direbbe? pensavo che crescendo il suo egoismo di figlia diminuisse.
Alla fine anche in questo caso mi si chiede mi si pretende mi si prende ed io? che cosa ho in cambio?
Poco tempo fa mi sono chiesta a cosa avrei dovuto rinunciare... in fin dei conti a tante cose conquistate nel tempo a fatica, ma mie. Anche... ad un uomo.
Le mie scelte sono costellate di rinunce. Forse è così sempre... una scelta una rinuncia?
O è capitato solo a me, o solo io lo vivo in questo modo?

Ieri sera un mio amico mi ha dato accesso ad una casella di posta per farmi leggere alcune email che gli erano arrivate. Una corrispondenza che dura da diversi mesi con alcune ragazze... dell'Est. La località? ho individuato la Russia ma chissà dove.
Ragazze giovani conosciute tramite queste agenzie on line di cuori solitari. Non so perchè lui si sia iscritto, ma penso abbia preso gusto ad un certo gioco che io ho definito perverso.
Email in cui ognuna di loro cerca con dolci parole di convincerlo che sarà una brava moglie che nonostante la giovane età si prenderà cura di lui, parole ripetute decine di volte in poche righe e sempre la richieste di portarle in Italia.
Quello però che mi ha lasciato ancora una volta l'amaro in bocca è la sensazione di impotenza di chi scrive, il credere all'isola di Thule e cercarla in un uomo molto vecchio.
Mi sono ritrovata a leggere e avere sentimenti di pietà e di orrore.
Non mi è piaciuto cosa ho provato, soprattutto come donna: vergogna umiliazione. Tante di loro dicono in continuazione che lo amano lo chiamano marito mio, ma poi alla fine cosa è vero?
Loro sono ragazze bellissime sopra i vent'anni lui un uomo oltre i 55 brutto e sordo ed economicamente non appetibile.
Riporto qualche frase dove ho letto con orrore una perversa speranza...

"Il mio amore… Il mio marito bello. La mia felicita. Il mio M. del
principe!!!!!! Avete contribuito a ristabilire le mie forze. Avete
forzato per battere il mio cuore. Ringrazi il mio amore. Ringrazi,
quello voi con me. I con voi su eterno. I non e necessario per me
Vita. Durata di solitudine. Siete necessario per me come aria. Ti amo."

E' un gioco sottile, lo ripeto perverso, in cui loro sperano di venire in Italia e cercano di adescarlo con la lusinga del loro corpo e lui che sa che non farà mai niente perchè ha già una compagna ma che si eccita alla vista delle loro foto mezze nude. Chi delle due parti avrà la delusione maggiore?, anche in questo caso non ci saranno vittorie ma solo sconfitti e il castigo sarà tremendo quando tutto finirà.
Non voglio entrare nei soliti discorsi patetici che loro abitano in paesi poveri ecc ecc io ho pensato soltanto a quanto sono idiote e stupide le regole di questo labirinto.
Indignarmi sembra quasi un'assurdità. Il cerchio è composto da troppi punti. La povertà la voglia di un paese migliore una vita senza sacrifici uomini che le convincono che entrare in questi gruppi c'è la certezza di andarsene da dove sono. Continuare? ma basta che ognuno di noi ci pensi un po' e troverà da solo il filo della matassa.
Giornali telegiornali anche le chiacchiere che facciamo sono una domostrazione che tutto questo e tanti altri infimi orrori ancora stanno entrando a far parte del quotidiano.
Come donna non posso che avere pietà compassione indignazione rabbia di fronte a queste cose.
Usare paroloni ridondanti per fare un bell'effetto su chi legge non m'interessa. Voglio invece che ognuno capisca con parole semplici la realtà, la crudeltà della vita che stiamo vivendo della vita che ci stiamo costruendo con passività e menefreghismo.
Alla fine poi la ragazza e l'uomo sono solo due pedine ignare e inconsapevoli di una realtà fatta di cose più grandi di loro.
Le armi sottili della psicologia agiscono indisturbate sempre sugli animi più deboli.
Vi ricordate i ciarlatani dei secoli scorsi i famosi imbonitori che giravano le piazze e vendevano lo sciroppo miracoloso che aumentava i calli dei piedi faceva cadere i capelli rendeva sterili le donne faceva venire l'ulcera a chi aveva una semplice indigestione e aumentava le carie in bocca? o forse era il contrario? in questo momento non ricordo forse l'età o l'abbaglio che un domani i cialrlatani che girano fra noi non esistano più?

giovedì 26 agosto 2010

SCEGLIERE ANCORA... (12)


La solitudine...
C'è solo un segreto chiuso in questa parola che un uomo non percepirà mai.
Si parla tanto di nascere e morire da soli di passare una vita in solitudine, ma il più grande segreto quello che l'uomo per quanti sforzi faccia non potrà mai viverlo come la donna è racchiuso nella Creazione.
Un uomo....non saprà mai cos'è contemporaneamente dolore amore solitudine.
LA DONNA GENERA CON AMORE DA SOLA NEL DOLORE.

Un gesto che racchiude in sè i dogmi della vita.

Condannando la donna a partorire con dolore Dio le ha donato il potere della vita.

Non l'uomo il suo preferito, ma la donna ha in mano la facoltà di libero arbitrio. Far vivere o morire un mondo.

L'ULTIMO UOMO SULLA TERRA! E' stato scritto o interpretato film, non l'ultima donna ma UOMO. In ogni caso anche solo con l'inseminazione artificiale una donna può sempre generare.

L'uomo no.

La vita continuerebbe sempre e comunque.

E' questo il segreto che la Chiesa ha voluto nascondere alterando il pensiero umano nei secoli?

E' per questo che il mito della Dea Madre è stato dimenticato, la caccia alle streghe e l'aver voluto in ogni modo segregare e annullare la donna ha dato origine a bugie su bugie per nascondere la verità?

Chi si è accanito di più sono stati proprio quelli che hanno percepito il segreto?

Se uno ci pensa bene sembra quasi l'uovo di Colombo!

Il mito della Creazione non è forse racchiuso in poche parole?

"MADRE di Dio... tu che hai CONCEPITO il Dio vivente"?

Una DONNA non un UOMO.

La donna sa cos'è la solitudine e l'abbandono, l'essere cacciata stuprata uccisa torturata non solo fisicamente ma anche moralmente.

E' questa sofferenza l'essere cosciente di tutto questo che mi ha messo nella posizione di guardare un uomo come un possibile nemico, colui che sempre e comunque mi farà del male?

Sono le 4,40 è troppo presto per filosofeggiare.

Ho fame il mio stomaco reclama.

Questa notte è una lunga notte.

Mi sono svegliata ancora all'improvviso... le 3,41... l'alba è ancora lontana scendo in cucina a farmi un caffè, è scomparso il sonno la stancheza la voglia di riaddormentarmi.

Andare in giardino seduta o meglio sdraiata sulla poltrona guardando verso est per vedere i prima raggi è impensabile ancora.

Non ricordo nessun film con questa scena e nessun libro dove è stata descritta. Pretendo troppo dalla mia memoria amo poco i romanzi e i film che ho visto spesso sono stati solo quelli di fantascienza.

Sono a piedi nudi non ho voglia di ritornare in camera a prendere le pantofole e poi adoro camminare scalza. La sensazione che mi procura il legno e poi il pavimento è una carezza un gesto atavico di appartenenza.

La montagna è magica per pensare!

Eppure sono cambiate solo le stanze ma i miei gesti sono gli stessi gli orari le abitudini con mia figlia i soliti rimproveri o carezze ed abbracci. Ma qui riesco a "vedere" cose che ho accantonato.

Fra tutti gli uomini che ho conosciuto solo il mio vecchietto anche se non c'era amore fra noi è stato l'unico che ho percepito come una cosa intima mia personale.

Fra tutti è stato quello che ha permesso fra noi il gesto più intimo che esiste fra un uomo e una donna e che nel tempo è stato dimenticato.

La CAREZZA... la carezza fra i capelli.

"Mi manchi, spero di stare insieme presto."

Sì manca anche a me. Come una serie di gesti che non so se ritroverò ancora.

Questo è stato il suo ultimo messaggio al quale non ho risposto.

Incosciamente mi rendo conto che ritornando in città avrò un amante nuovo. Il contatto e quindi l'appuntamento è avvenuto a distanza anche se già ci conosciamo.

E cosciamente è anche questo un uomo che occupa un posto rilevante di responsabilità di autorità.

Le mie scelte negli anni si sono rivolte a tipi di una certa "qualità". Nessuno di loro mi ha dato niente?

Adesso posso dire con sicurezza che in fin dei conti la colpa è mia.

L'illusione e poi la delusione sono nate in me.

Quando una donna smetterà di concepire ogni uomo come il proprio uomo?

Adamo stesso è stato il primo esempio di ottusità maschile che non ha avuto un'elasticità tale da vedere oltre quello che Dio gli aveva detto.

Povera Lylith che aveva creduto di avere un rapporto paritario!

Negli ultimi tempi ho cercato il sesso come lei lo concepiva.

Pochi attimi per sentire la vittoria e poi ricadere nella sconfitta, quando capisco che tutto viene visto come il gesto di un'amante.

In fin dei conti sono io la prima a dire di non impegnarci sentimentalmente, di mantenere questi rapporti a livello superficiale che nessuno dei due ha voglia di buttare all'aria la propria vita ecc ecc.

Quante volte sono caduta nella "sindrome della stampella"? Non ricordo, incontri dove mi è stato preso ma niente ho ricevuto in cambio.

Periodi in cui sono stata svuotata di ogni sentimento e attenzione, per poi ritrovarmi sola come un'assetata nel deserto.

I blemmi i famosi mostri non sono mai riusciti ad avere presa su di me. Perchè?

Sono una donna eccezionale? Forse... mi piacerebbe che qualcuno me lo dicesse, ma non solo perchè conosco la storia e tante altre discipline o discuto sulla Kaballà con un pagliaccio che dice di essere un templare moderno, ma perchè sono cosciente e consapevole delle mie scelte e vado incontro a tutte le conseguenze che ne derivano senza mai voltarmi indietro?

Forse qualcuno me l'ha detto a modo suo.

Forse me l'ha detto...

martedì 24 agosto 2010

SCEGLIERE ANCORA... (11)


Mi sono svegliata nuovamente all'improvviso sudata con il respiro morto in gola.... Non ricordo il sogno o meglio l'incubo che mi ha portato ad abbandonare il riposo.
Ultimamente mi contraddico.
Parlo di solitudine che adoro poi dico che non è vero.
Ho tre amanti ma ho chiuso con tutti e tre.
Leggo molto e invece i miei libri sono abbandonati dappertutto in casa.
Ho voglia di pane e pomodoro, caffè e di sedermi in giardino.
In città questo non succede, un'occhiata rapida fuori della finestra più per vedere se pioverà e poi nuovamente immersa in quella che sarà una giornata faticosa di corsa.
Invece tra qualche giorno... cambierà tutto.
Ecco l'ho detto, il ritorno in città sarà diverso. Non avrò più la vita di prima.
Cerco già mentalmente di organizzarmi ma tanti spazi rimangono ancora vuoti.
Sono rimasta in contatto con il mio vecchietto.
Alla fine è rimasta anche un'intesa complice di tanti mesi quella che non è mai stata costruita con gli altri. Frasi pensieri corsi fra noi senza che nessuno dei due abbia mai pronunciato una sola parola.
Cerchiamo nel mondo testimonianze scritte o dipinte reperti manufatti un'orma sulla sabbia pur di sapere di conoscere quello che è stato prima, ma i pensieri gli sguardi i gesti sfiorati hanno un luogo dove vengono riposti per poi spolverarli e "leggerli" nel futuro?

Mi chiedo sempre che capacità ha il nostro cuore di rimarginare le ferite. La sede della cosidetta coscienza dell'amore del dolore di tutto quello che ci capita sempre nella vita, quanti filosofi o teologi hanno cercato di scoprire la sede e quanti hanno creduto di essere vicino.
Ma se il "luogo" è ancora sconosciuto come mai il CUORE fa sempre male?
perchè non il fegato o una mano o un orecchio.
Ho telefonato al mio amico psicologo, in questi giorni è stato molto male.
Mi sembra, nonostante la sua professione, un uomo fragile.
Ricordo sempre le prime volte che parlavamo mi disse... amici ma come fratello e sorella!... chissà perchè o come gli avevo dato l'impressione di volermelo portare a letto? Eppure vi assicuro che non mi è mai passato per la testa. La nostra è una di quelle amicizie-intellettuali che capitano raramente e fisicamente non è il mio tipo d'uomo.
Ultimamente ogni tanto credo di trovare qualcosa. Tanti sono stati l'illusione di un attimo l'aver visto una tremolio di luce nelle tenebre dell'intelletto per poi accorgermi che non andavano oltre quello che avevano detto.
Mi ritrovo ad avere sete... sete d'intelligenza.
Molte frasi fatte parole rimaste da qualche lettura o da discorsi sentiti altrove ma mai un'idea originale. Con chi provi a parlare discutere per uno scambio (scambio non IMPOSIZIONE) chiudono subito con la scusa che si parla due linguaggi diversi.
L'alba ha cominciato a vestirsi dei colori dell'autunno eppure siamo ancora ad agosto, ma non ha più la luminosità di qualche settimana o giorno fa.
Ho parlato spesso del mio pozzo, ma adesso la cosa buffa è che non so più dov'è.
SCOMPARSO sparito non esiste.

Invece dentro mi sento svuotata.

Ogni uomo ha preteso da me amore attenzione complicità dedizione, ha voluto "me stessa" ma non ho ricevuto lo stesso trattamento.

Mi hanno "prosciugato": adesso sono come un fiume in secca.

Ho pensato se un gesto se l'incontro con qualcuno avrebbe riportato tutto alla normalità. Me lo sono chiesto ma non ho una risposta.

Forse ho sperato troppo ho creduto a qualcosa che non c'è mai stato? No, non credo nessuna donna è così pazza da illudersi, non una donna come me pronta a cogliere le sfumature di ogni cosa di ogni parola. La mente ha vagato interpretando sentimenti che non c'erano?

Sono arrivata a pensare che le parole che sono state dette avevano un preciso significato.

Non si rischia un incontro con il pericolo di essere scoperto se non si ama.

Poche parole per dirmi di rimanere amici!

No la cosa è impensabile veramente fuori delle regole.

Fra un uomo e una donna c'è amore c'è odio ma non amicizia.

L'amore implica tutti quei sentimenti assurdi che un uomo crede di trovare in un altro uomo.

Una donna da tutta se stessa o non si da.

L'amore è amicizia fedeltà sacrificio pazzia.

Una volta ho scritto." Ho conosciuto la pazzia, ma era solo amore."

Un uomo nel suo raziocinio riesce ad impazzire per amore?

Ci sono parole che mi rimbombano nella testa...a presto.

Quando come dove e perchè? Il chi lo conosco.

Riesco a parlare di tutto con chiunque è in grado di capire e leggere quello che dico, ma perchè non riesco a spiegare tutto questo?

Mi è stato chiesto di aspettare di aiutare di essere forte come una roccia di fare non la parte di Penelope ma di Itaca. Svestirmi della mia femminilità per aspettare immutata nel tempo il ritorno di Ulisse. Ma io non mi sono mai sentita a mio agio nei panni nè dell'una nè dell'altra.

Io sono io, lo dirò sempre finchè avrò fiato.

Non sono nessun'altra non voglio recitare la parte di qualcosa che non mi appartiene. Su questo palcoscenico dove mi trovo sono un'attrice sui generis anomala in un personaggio anomalo ma fedele a se stessa fino in fondo.

E' per questo allora che non accetando compromessi con nessuno mi trovo da sola?

Mi sto chiedendo anche se faccio parte integrante di questo mondo o sono capitata qui per caso dal momento che non riesco ad adattarmi alle sue regole.

Penso sempre a quei brevi attimi... se il suo gesto è stato dettato dal desiderio di aiutarmi ad affrontare il futuro credendo di farlo lasciandomi "libera" ... ha sbagliato di grosso veramente, ha fatto tutto da solo senza consultarmi.

Solo io posso chiudere la porta e quella porta è sempre aperta.

mercoledì 18 agosto 2010

SCEGLIERE ANCORA... (10)


Vado a farmi una doccia.
Due anni fa era una lotta tutti i giorni per usare l'acqua calda.
Avevo la casa invasa da "estranei": la baby sitter che si alzava dieci minuti prima di me e non solo vuotava lo scaldabagno per lavarsi ma addirittura il pozzo, la donna che mi dava una mano in casa usava l'acqua calda dalla mattina alla sera non so per fare cosa... in cucina, per lavare i panni, i pavimenti....
Quest'anno sono sola è..... tutta mia a qualsiasi ora del giorno.
Per far lavare mia figlia bisogna invece prenderla per... il collo.
Quando esce dal bagno la annuso la tocco le faccio l'interrogatorio.
E chissà come e perchè trovo sempre qualche centimetro di pelle che non è stato lavato.
Mi sono alzata da poco: oggi pomeriggio sono andata a letto a fare un riposino!
Apro il computer vedo contatti in linea, ma non so se salutarli o no.
Inizia la chat con qualcuno.
Non ci conosciamo di persona e non ricordo di aver fatto grandi chiacchierate con lui.
Mi chiede qualcosa rispondo, poco dopo leggo...ti amo....
Perchè? perchè ha letto qualcuno dei miei racconti, perchè entra nei miei blog?
Che impressione posso avergli dato per scatenare questa affermazione?
...esagerato... e trovo una scusa per chiudere.
Un altro... buona domenica, stasera vado al mare per la festa di stanotte... ti penserò tutta la notte!...
...buona serata...
Mi viene spontaneo pensare "beato lui!"
Ma poi in fin dei conti perchè mi devi pensare se io sono in Toscana e tu sei in Sicilia? Dopo un anno che ci salutiamo e basta, che non c'è mai stato nessun discorso fra noi nemmeno sul tempo, perchè devi pensarmi?
In tutta la mia vita non sono mai uscita la sera per partecipare a qualche festa, nemmeno per andare in pizzeria.
I miei viaggi sono stati solo quelli quando mi sono spostata da una casa all'altra.
Solo ogni tanto qualche serata culturale per un concerto o la presentazione di un libro.
Due ore rubate alla vita.
Da sola.
Ecco l'ho detto... da sola.
La solitudine il mio fantasma quello che ho sempre temuto odiato di cui ho avuto sempre paura. E invece mi ritrovo veramente ad essere da sola.
Non sono riuscita ad avere un rapporto stabile con nessun uomo, le mie amicizie sono diurne.
Mi sono rifugiata nei libri nei momenti di maggior sconforto.
Ho aiutato altri ad affrontare i loro problemi ho cercato in ogni modo parole che potessero alimentare la scintilla della vita.
Ma mi sono trovata senza la presenza di qualcuno.
Ho fatto tutto da sola? come sempre!
Sola solitudine ... ognuno sta solo sul cuore della terra....
Sono stata giudicata senza che nessuno poi alla fine sapesse niente dei miei problemi.
Odio la solitudine e la trovo ogni giorno come compagna.
Amo la notte come unico rifugio alla vita.
La notte il mondo si ferma... si ferma la vita ed è come vivere in una dimensione che non c'è senza contatti con il pensiero che essere sola non è poi così brutto.
La notte senza rumori. La notte sola senza il giorno un eterno rincorrersi un leggero sfiorarsi due volte nel giro di poche ore questione di attimi prima che l'uno prenda il sopravvento sull'altra e viceversa.
Stamattina mi sono alzata prima delle 5. Ma l'alba è arrivata più tardi, le giornate hanno cominciato ad accorciarsi il freddo della notte si fa sentire.
L'idea di venire a stare qui si sta allontanando non è così magica come qualche tempo fa.
Troppi disagi per me e mia figlia il freddo la neve il ghiaccio una casa troppo grande da scaldare e poi la solitudine. Il mio scarabeo andrebbe in letargo ed io non lo vedrei più per tanti mesi.
A quante cose dovrei rinunciare?
Non sono una donna comune questo lo so, l'ho sempre saputo. Per mille motivi, ma perchè elencarli se nessuno ha mai avuto la voglia di conoscerli.
Ho rincontrato Gibran un paio di mesi fa o forse tre.
Non ho più la cognizione del tempo e ci sono cose che non sono più così importanti.
Gibran... un uomo strano....
Ma... ma... ma...
Lo definii un uomo VUOTO, adesso non ho più voglia di pensare alle sue frasi.
Lui parla del futuro cosa potrebbe succedere, lo ascolto.... ma... ma le sue frasi continuano a non dirmi niente.
La frase che mi disse:"IO CON TE NON MI SONO MAI SENTITO VUOTO!" mi rimbalzò nella testa, fu un pugno nello stomaco. Mi sono chiesta per mesi cosa ....
Cosa?
Oscar Wilde soleva affermare:"Fra uomo e donna non può esserci amicizia. Vi può essere passione, ostilità, adorazione, amore, ma non amicizia."
E infatti lui adesso parla di amore.
Ho la testa confusa per problemi miei, ma non tanto da non capire che non è cambiato è sempre lo stesso... un uomo VUOTO.
Parla parla parla ma non sa dare amore e non capisce cos'è l'amore.
Il suo modo di comportarsi è identico a qualche mese fa non ha saltato una tappa... lo stesso identico percorso.
Ricominciare daccapo cancellare tutto.
Si può ricominciare una vita nuova?
Chi mi legge sa chi sono cosa faccio con chi ho rapporti, ma perchè è successo tutto questo?
In fin dei conti spesso basta una parola soltanto anche nella lontanza.
Lo specchio mostra sempre due facce: la nostra e quella che noi vediamo... o che vogliamo vedere o che ci fanno vedere?
Quale delle due o meglio quale delle tante facce mi ha mostrato?
Perchè spesso il mio dubbio è stato che oltre qualche momento di sincerità ci sia stato in alcune frasi una voglia incontrollabile di mettermi alla prova. Per capire cosa?
Se sono intelligente fedele, se ho studiato come una scolaretta diligente, dove sono arrivate le mie letture?
Prima rispondevo come una forsennata adesso ho deciso di non farlo più... non farlo più come prima.
La montagna è magica per svuotare la testa per privarti di ogni volontà o voglia di fare e pensare.
Oltre a tutti i libri che ho qui nel mio studio ne ho portati più di cento con la ferma intenzione di leggerli tutti.
Ebbene sono tutti sparsi in salotto studio camera divano sopra e divani sotto sul camino ecc ma... non ho letto nemmeno una pagina.
Il ricordo tradisce la mente o...
Che rapporti ci possono essere fra un uomo e una donna?
STRANI! sicuramente strani.
La maggior parte sono di tipo indifferente... ti conosco ti parlo scambio saluti qualche battuta un'occhiata per vedere come sei vestito, ma nel frattempo non deve arrivarmi nessun odore altrimenti ti allontano!
Poi c'è l'amicizia di tipo intellettuale, la simpatia-intellettuale, questa capita poche volte, spesso ci si incontra per poco tempo un interesse in comune e quando svanisce... addio giacomino!
Infine (sto sintetizzando naturalmente!) l'amicizia-amore e questa nasce così da sola senza che nessuno l'abbia cercata o voluta.
Qualcuno forse sa dirmi il momento esatto del Big Beng? Una frase uno sguardo un odore un colore una musica...
Cosa è passato nell'aria fra due persone?
...o è la mente che tradisce il ricordo?
Mi sembra di essere in attesa di qualcosa o... di qualcuno?
Sono sospesa senza voglia di fare niente, anche lo scarabeo ha deciso di non combattermi più. Credo di avere individuato la sua tana in un buco nel muro fra le pietre.
Ma perchè poi dobbiamo darci noia?
Fra lo scarabeo le rondinelle sotto il tetto le lumache che mi scappano da ogni parte i grilli che fanno da spettatori la buca che sto facendo per togliere la pedana del tiglio che ho tagliato... sto aspettando.
Ecco se potessi gli direi... da quando ti conosco sono entrata in un'altra dimensione. Una favola senza la quale non riuscirei più a vivere come una drogata in crisi ... ti cerco ogni giorno sperando di incontrarti...

Domani è un altro giorno... ma poi è veramente un altro giorno o è lo stesso che si ripete all'infinito?

lunedì 16 agosto 2010

SCEGLIERE ANCORA...(9)


Corro in cucina: il caffè si fa sentire... schizza sul piano della stufa a legna.
Apro lo sportello per prendere una tazzina.

Guarda guarda chi c'è!
Il thermos giallo.
L'ultima volta l'ho usato... ieri.
Appuntamento con il mio vecchietto.
Nel tempo ci siamo organizzati: il pic-nic sul letto deve essere completo. Non bastano più le schiacciatine con il prosciutto crudo (lui lo adora), acqua, adesso anche il caffè finale.
Arrivare a metà pomeriggio quando devo prendere il treno è troppo tardi, la voglia della magica bevanda deve essere soddisfatta prima.

Oggi mi fa male la schiena e le ginocchia. Nonostante la sua età è un superattivo.
Calma calma non è un super "lavoro" di ore! Ma forse sono io che in questi giorni ho dovuto muovermi molto per gli uffici con il caldo e i treni in ritardo.

E' stato un incontro diverso dagli altri.

Ricordo che qualche mese fa ho avuto la sfrontatezza di dirgli... sono felice...
Dopo due giorni la notizia di una tragedia.
Lui fu colpito molto duramente negli affetti.
Cominciò così un periodo strano in cui non ci sentivamo, ma eravamo comunque sempre vicini.
Appena abbiamo ricominciato a vederci le cose chiaramente non sono state più come prima.

Ricordo che al secondo o terzo incontro dissi al mio amico psicologo (quello che in cambio di una borsa piena di libri accetta il mio minestrone!) che... la nostra coppia funzionava ed era perfetta quando prima eravamo in tre...
Affermazione strana eppure io l'ho vissuta così.

Ieri altro cambiamento.

Fra noi ci sono sempre stati discorsi generici sull'arte sui libri qualche commento sui miei racconti su qualche serata che lui ha passato al Rotary Club alla Scala o a vedere qualche film.

Poco di tutto sulla nostra vita familiare se non notizie sporadiche.
Ricordo solo una volta si confidò un po' di più. Ed io ascoltai in silenzio come mi è sempre capitato quando stiamo insieme. Sembra strano ma non ho mai avuto voglia di interromperlo, quando parla affascina il suo modo tranquillo la ricerca delle parole la costruzione dei discorsi.
Ama dire che quando rivolge agli altri delle domande è pungente e alcuni lo temono, ma con me si è sempre dimostrato di una dolcezza disarmante.

Premuroso attento mai un gesto che non sia stato controllato mai una parola fuori delle righe. Mi fa entrare per prima in ascensore mi offre il braccio mi chiede se sono stanca non ho mai pagato niente. Si informa sulla mia vita ma senza essere invadente. Le sue battute mi fanno sorridere.

Ce n'è una in particolare...
Ho l'abitudine quando entriamo in ascensore per andare via dall'albergo di chiedergli se è andato tutto bene, la sua risposta è sempre immancabilmente la stessa... la ditta commossa ringrazia...
La prima volta scoppiai in una sonora risata, poi è diventata un piacevole rituale cui non possiamo o forse non vogliamo sottrarci.

Lui parla ed io lo accarezzo.
È uno dei modi per stare vicini, nessuno dei due rinuncerebbe mai a questo momento.

Ma c'è stato un piccolo cambiamento.

Ha cominciato a discutere di cose quotidiane tipo la spesa il pagamento delle bollette le chiavi perse dal figlio e l'aver dovuto cambiare la serratura della porta per maggiore sicurezza...

Mi sono sentita una confidente come se avessi sceso un gradino nella scala dei sentimenti.
Dal posto superiore occupato dall'amante a quello inferiore occupato dall'amata.

Eppure fra noi non c'è mai stato alcun discorso d'amore.

Ho notato che ultimamente quando faccio battute tipo... me ne trovo un altro... (le solite frasi idiote che le donne dicono!) lui storce la bocca. Non ha mai detto di essere geloso, ma non l'ha mai nemmeno negato.

Ma...il mio solito ma che torna sempre da qualche parte a mettermi in allarme. La mia sensazione comunque è una punta di gelosia dovuta al possesso. Io sono sua e guai a chi mi tocca.
È questa l'idea che ho da un po' di tempo.

I suoi ... mi manchi... sono diventati ormai quotidiani.

Ho "pensato" molto a questo e.... se "penso" a lui... non so cosa "pensare"!

...mi manchi... si dice ad una persona quando il bisogno intellettivo diventa un bisogno fisico che prende allo stomaco.
Non è da intendere come un fattore sessuale, ma è il bisogno di averlo vicino la voglia di sentire il suo odore il suo profumo accarezzare i capelli sentire la sua voce guardarlo negli occhi avere quell'attimo di intimità che può essere anche soltanto una carezza o sfiorarsi le dita.

Per quanto mi suggerisce la mia conoscenza dell'animo maschile, adesso lui si sente solo. E si appoggia a me. Mi aspetto che prima o poi mi chieda qualcosa e allora cosa risponderò? Non voglio cambiare la mia vita. Perchè devo prendere una decisione?
Sms... Non sono riuscito a chiamarti. Ti chiamo domani. Mi manchi...
Eccolo il mio vecchietto... ancora mi manchi.
Ma è lui che sta cambiando o sono io?
L'altro giorno quando gli ho chiesto cosa avrebbe fatto durante la giornata fino a sera alla sua risposta non ho potuto non esclamare... ma sei un superuomo, non riuscirò mai a starti dietro...
... ma che dici dobbiamo arrivare insieme fino a 120 anni io e tu a 105...
INSIEME?
Ecco l'ha detto. Ma perchè l'ha detto?
Voglio solo essere un'amante senza obblighi nè futuro.

Ma perchè non può rimanere tutto come è cominciato... ricordo che io ero incerta insicura e lui mi disse... sono un tipo pragmatico... e a distanza di mesi ha cercato ancora di rassicurarmi... sei tu che non ti fidavi... quando ti ho conosciuto io ho seguito il mio istinto e il mio istinto non mi ha mai fatto sbagliare...

Beato lui! la mia strada invece è stata costellata di sbagli e di insuccessi di sogni invecchiati dimenticati in chissà quale cassetto della mia vita.

Come mai adesso non voglio decidere?

In fin dei conti non chiedo niente solo vederci una volta al mese.

Il mio cuore la mia mente è occupata da altro... da un altro.
Che situazione complessa!
Amo qualcuno e vado a letto con il vecchietto e altri due!
Ma sta succcedendo qualcosa.
Incontrarsi stare insieme qualche ora vuol dire avere desiderio di annusare la sua pelle il suo odore assaggiare il suo sapore... ed io ora questo non lo voglio più.
Domani gli dirò che vorrei rimanere così come stiamo adesso, chissà se accetterà?
Il fuoco si sta spengendo è tardi ed io sono stanca vado a letto... domani è un altro giorno.

venerdì 13 agosto 2010

SCEGLIERE ANCORA... (8)


Sono sveglia da tanto. Non riesco più a stare a letto.

Mi alzo una rapida occhiata e... sembra quasi che fra le lenzuola non ci sia stato nessuno.

Spesso è così potrei non rimettere a posto le coperte: il letto è intatto quando dormo.

Mentre vado in bagno ripenso a qualche giorno prima all'incontro con uno dei miei amanti, il terzo l'ultimo in ordine di tempo.

Giornalista... ci siamo conosciuti per caso alla presentazione di un libro, da una battuta è cominciato una serie di incontri.

Incontri silenziosi fatti di pochi minuti.

Nessuno dei due ha niente da dire o da chiedere. A nessuno dei due interessa chi è l'altro.
Eppure non ho bisogno fisicamente di un rapporto: ho Gibran ho il mio vecchietto che mi soddisfano ampiamente ognuno una volta al mese. E allora perchè anche il terzo?

Un incontro silenzioso niente parole.

Il letto rimane intatto. Quando esco dalla stanza sulle coperte nemmeno una piega, niente è stato toccato o buttato all'aria.

Un bacio all'inizio uno alla fine per salutarci credo che questo sia l'unico rumore che sento.

Mi preparo il caffè e il pane. Apro la porta al giorno che sta per iniziare.
Devo sistemare le poltrone in giardino.
L'alba... con il suo silenzio.
Un silenzio carico di suoni di carezze di promesse.

Che differenza!

I silenzi hanno tutti un loro vocabolario.
La stanza dove frettolosamente consumiamo il nostro rapporto non udrà mai parole mai confidenze mai sospiri di due amanti innamorati.

Non conoscerò mai che tipo d'uomo è, la mia impressione è quella di una persona tranquilla un carattere dolce. Ma sarà poi così o è solo quello che voglio vedere superficialmente?
Non ho nessuna esigenza di indagare.

Non so quanto dureranno i nostri appuntamenti mi sono chiusa alla sua conoscenza.
Chi fra gli uomini che ho incontrato si è mai interessato a me come persona?

Qualche domanda superficiale e mentre rispondevo la loro testa era già da qualche altra parte o già persa in altri discorsi. Quante volte la mia risposta è rimasta a metà. Perchè preoccuparsi di ascoltarmi? Come dice sempre un mio amico sono una donna ed è la peggior condanna che un essere umano possa avere.

Spesso poi non puoi fare una battuta o un'affermazione che subito appaiono nubi all'orizzonte e allora bisogna spiegare che non è stata detta con malizia e cattiveria.

Molte volte mi sono arrabbiata mandando a quel paese chi avevo davanti, ma accidenti non posso nemmeno parlare che viene tutto travisato.

Forse questa è la conclusione dell'indifferenza che ho ricevuto in regalo come amore?
La mia vendetta postuma?

Eppure quando parlo con un uomo con cui non ho nessun rapporto sentimentale mi ringraziano dell'amicizia e di aver arricchito le loro conoscenze, di aver iniziato un dialogo che non avevano mai avuto.

Ma nel momento in cui si altera questo equilibrio e inizia un cammino diverso ecco che il loro atteggiamento cambia. Dapprima cose impercettibili poi via via sempre più accentuate.

Quello che mi fa sentire sempre più emarginata è la mancanza di dialogo. Non parlano più con me, e mi accorgo che i loro discorsi vengono fatti con altri interlocutori.

Perchè tutto questo? Eppure le nostre conversazioni non sono state così numerose da poter affermare che avevamo esaurito ogni argomento.

Cosa è scattato in loro che li fa allontanare da me intellettualmente?
Oppure cosa ho fatto o detto perchè accade tutto questo?
Se il fine era solo quello di andare a letto non ho fatto la "verginella" pudìca e quindi il dialogo potrebbe continuare!

SMS... un aperitivo di 15 minuti?....

Sì un incontro di 15 minuti, tanto dura tra lo spogliarci il toccarsi e il rivestirci.
Perchè stancarmi a parlare a cercare di capire, ad indagare fare bella figura per fargli vedere che oltre questi 15 minuti c'è una donna con un cervello con un cuore con... una vita?

Incontro che potrebbe durare un po' di più, ma finchè non si parla e non si pronuncia nessuna frase che possa far iniziare un discorso d'amore va tutto bene. Il cuore è salvo.

Il dramma comincia se ci scambiamo qualche idea.
Le parole dette portano su un percorso preciso in cui si aprono i cancelli del sentimento.

Ed io adesso non ho voglia.
Mi chiedo se sto rinunciando a qualcosa di importante: allo studio di un uomo che forse vale la pena di essere osservato meglio.

Ma nessuno dei due approfondirà mai questa conoscenza.
Nessuno dei due si sentirà offeso, perchè dovrebbe?
I nostri incontri ci sono, brevi, qualche volta anche piacevoli.
Se così non fosse avrei chiuso da tanto.

Chi mi legge cosa pensa? ...Ma questa fa collezione d'amanti uno dietro l'altro....non le bastano mai... ecc ecc.
Non è collezione o elenco o raggruppamento o cosa uno voglia credere, è come un minatore che scava scava per trovare un filone d'oro, IL FILONE D'ORO puro il più grande quello che lo farà diventare ricco ma purtroppo spesso la ricerca di qualcuno che sia... si dimostra infruttuosa.

Avete mai pensato a cosa è un amante?

E' semplicemente il nostro specchio, quello che noi vediamo di noi stessi riflesso nell'altro nei suoi occhi nei gesti nelle parole, qualcuno che sembra noi. E chi non vuole avere un alter ego per affermare se stesso o per essere certo di esistere nella dimensione giusta?

Chi mi osserva non mi giudicherà in termini lusinghieri. Ma non importa.

Quando si supera l'imbarazzo del primo incontro si entra in una spirale dove avere un amante cambiarlo averne un altro e poi un altro ancora è come bere un bicchiere d'acqua nel deserto. Lascia la sensazione di avere sempre sete, perchè quell'acqua non sa di niente e il nostro corpo o meglio il nostro intelletto rimane all'asciutto.

Ma qui nella mia casa di montagna, nella casa-jungla come è stata ribattezzata, ci siamo solo mia figlia ed io.
Ricordo di avere lasciato quella bottiglia di Porto del 1978 nel mobile.

Il bicchiere dov'è? Eccolo... il camino illumina il mio viso e i miei pensieri esplodono come scintille.

mercoledì 11 agosto 2010

SCEGLIERE ANCORA... (7)


Stanotte sono andata a letto alle tre. Silenzio assoluto. La montagna è magica. I rumori bisogna inventarli. Anche oggi giornata intensa dalla mattina.

Non so nemmeno che giorno è. Ho abolito il calendario e l'orologio.
Mangio e dormo quando ne ho voglia. Voglio seguire i ritmi del mio corpo. La mente l'ho messa in letargo.

Il cuore e i sentimenti li ho lasciati in città.

Cerco di rimanere collegata con il cellulare e il computer, ma la voglia non c'è. Non c'è più nessun motivo per accendere il computer.

Qui sembra un mondo irreale fuori dal tempo e dallo spazio: i ritmi sono più lenti come se si fosse fermata ogni cosa e i minuti non passassero mai.

La mattina quando apro la finestre vedo le vicine in camicia da notte con la vestaglia che tolgono le foglie dalle piante intorno a casa. Come se non avessero niente da fare.

Eppure in città dal momento che mi sveglio non faccio altro che correre: non un attimo di respiro con l'orologio inesorabile che mi guarda e mi dice che il tempo è volato via... correre correre correre.

Qui invece ho troppo tempo a disposizione, come se le ore fossero diventate infinite: mi accorgo che faccio cose che in città non riuscirei e alla fine della giornata se le conto sono tante tantissime.
Forse è questo cadenzare lento come se niente e nessuno vivesse... tutto si muove nel vuoto.
Lo spazio-tempo di Einstein non esiste.

Fino a poco giorni fa mi preparavo ad affrontare la mia vita da sola con mia figlia, ma quell'atmosfera è scomparsa.

Pensate sia scomparsa da sola? Assolutamente no è stata accompagnata da tante rinunce, da persone che avrei voluto vicine.

Da un FORSE che è pesato come una montagna.

Mi sento gravata di responsabilità e di rinunce.

Per 24 ore vi prego regalatemi un giorno tutto per me senza responsabilità, ma soprattutto senza dover rinunciare a niente.

Un giorno con la persona che amo senza che la mia testa pensi ad altro.

Un solo giorno.

Poi la vita andrà avanti come vuole con la sua frusta il suo manganello il suo pungolo il suo nerbo.
Un giorno solo senza rinunce.

Solo per me.

Tre sms... mi manchi...

Due parole magiche... in altri momenti.

Sento la solitudine, ma riempio le mie giornate con i lavori che faccio dentro e fuori casa.

Quest'anno voglio stare sola senza nessuno che mi auti.
La casa è grande, ma mi sono organizzata: due stanze al giorno e alla fine della settimana ho fatto tutto. Ogni angolo è pulitissimo e in ordine.

Mia figlia comincia ad essere grande e le sue cose non sono più tanto in mezzo.

Oggi ho piantato la salvia e il rosmarino in un angolo delle scalette di pietra che portano alla legnaia. Quando mi sono girata ecco che cosa vedo che mi guarda con occhi famelici?

Uno scorpione o uno scarabeo cornuto-cervo nero grosso con due tenaglie ritte che mi fissava.
Chiamo mia figlia e lì è cominciata una discussione se quale dei due esseri immondi poteva essere (alla fine aveva ragione lei... era uno scarabeo). Le ho detto che non m'importava niente di che cosa era basta che mi lasciava in pace a continuare il mio lavoro. Nel frattempo ho ingaggiato una lotta all'ultima spinta con l'insetto che mi aveva afferrato un bastoncino che avevo e con questo volevo buttarlo giu dal muro. Insomma alla fine della "tenzone non ho toccato io" come diceva Cyrano de Bergerac ma ha vinto lui. Piccolo immondo brutto e nero e non sono riuscita a smuoverlo di un passo dalla sua posizione. Forte come un toro! E meno male che era lungo solo qualche centimetro!

Questo è il colmo devo anche combattere con gli animali.

Non bastano già gli uomini con i loro capricci?

domenica 8 agosto 2010

SCEGLIERE ANCORA... (6)



Un'altra giornata è finita.
Sembrava fosse andato tutto bene. Mi sono alzata presto ho cominciato le solite cose.


Ho pensato mille volte di accendere il pc per scrivere o per rispondere alla posta.

Poi qualcosa mi distraeva e mi lasciavo trasportare dal nuovo interesse.

Non mi sono mai fermata.

Mi sono scoperta giardiniere, falegname, boscaiolo, casalinga, mamma, muratore, imbianchino, idraulico, uomo anzi no donna di fatica (due passi e la lingua di fuori)...
Ho parlato con i vicini, è venuto anche il muratore per vedere i piccoli lavoretti che vorrei fare prima della fine del mese.

Mi sono ritenuta soddisfatta dei piccoli successi che ho ottenuto.

Ho preso accordi con un esercito di bambini per fare tutti insieme la pizza la prossima settimana.
Io compro la farina il lievito e naturalmente un elenco lunghissimo di cose da metterci sopra e loro m'insegnano a fare la pizza.
Perchè ho scoperto che non esiste un bambino che non abbia fatto la pizza con la mamma o con la nonna. Sono tutti espertissimi. Mentre invece io l'ho sempre comprata in pizzeria e l'ho mangiata! Mi sono persa il divertimento di farla da me.

Mia figlia decide di uscire.
Poco dopo mi chiamano che è caduta nel fiume: è completamente bagnata... ha perso le scarpe e invece di portarmela a casa quello che è suo padre biologico e quindi dovrebbe essere responsabile mi chiede cosa deve fare con la bambina completamente zuppa d'acqua.

Mi sono messa a urlare!

Un milione di motivi per cui l'avrei sbranato... perchè la bambina è fradicia e rischia una polmonite se non si asciuga subito (siamo in montagna a 900 mt e oggi è freddo!), ... è un fiume dove ci sono gli scarichi delle fogne del paese e rischia di prendere la lectospirosi, ... ha perso le scarpe, ... è lui che ce l'ha buttata perchè le ha dato una spinta, ... invece di chiamare non me l'ha portata subito a casa? perchè devo essere io sempre responsabile, attenta, non dormire o rinunciare a tutto e lui mai? perchè?...

Magari fosse finita qui. Quando sono arrivati urlavo come una strega con un filo di voce roca e oltre gli ultrasuoni, un filo di fiato che mi usciva dalla bocca, una voce che non era la mia... meno male che c'era da sistemare subito la bambina... doccia bollente, subito a letto con un po' di latte caldo e coperte addosso...


... altrimenti gli avrei scaricato addosso le pallottole dei quattro fucili e della carabina che possiedo.


Gli animali del bosco si sono nascosti per la paura! Intorno alla mia casa non si sentiva volare una mosca, avrei mangiata qualsiasi cosa come Polifemo.


Non sono ancora andata a letto perchè le tocco la fronte in continuazione dalle cinque di oggi pomeriggio a tutt'ora che sono le tre di notte e non dormirò fino a domattina ... a da passà 'a nuttata!


Tutta l'adrenalina del mondo accumulata nel giro di pochi secondi farà il miracolo di tenermi sveglia per giorni.


Spero che qualcuno capisca il mio stato d'animo. Quanti purtroppo hanno commesso l'errore di conoscere delle persone irresponsabili che non sanno cosa vuol dire essere marito/moglie o padre/madre?


Essere un genitore biologico non significa nulla, genitore si diventa con le nottate in bianco con l'accorgersi di guardare l'orologio almeno venti volte al minuto, di chiedere chi sono i compagni con cui esce, di interessarsi alle sue letture ai suoi giochi, guardare il proprio figlio dormire e accarezzarlo e sentire la sua pelle liscia con una lieve carezza... anteporre sempre e comunque il nostro piccolo al mondo intero.


Nessun figlio si ricorderà mai niente di tutto questo e come fare a descriverglielo? Ma noi genitori siamo GENITORI quando ci accorgiamo di alzare la voce, nell'arrabbiarsi e chiederci dove si sbaglia quando il bambino non capisce subito quello che vogliamo, oltre che volergli bene nello sperare che la vita sia magnanima e che gli risparmi ogni male, che le sue scelte siano dettate da una giusta causa.

Gli abbracci e i baci non significano nulla se non sono accompagnati dalla responsabilità di avere fra le mani un'altra vita da plasmare ma soprattutto da difendere.

Cosa ricorderà in futuro mia figlia che il padre le ha dato una spinta e l'ha fatta cadere nel fiume?

Quanto amore c'è nei bambini per non accorgersi di quello che noi adulti facciamo?

Preferisco che lei dimentichi tutto e non ricordi nulla. Così nella sua mente potrà solo immaginare e costruirsi un'infanzia come piace a lei.

Sono i nostri figli ad avere tanta pazienza con noi, perchè poi alla fine siamo noi che dovremo andare a lezione da loro. Entrare nel loro mondo che è migliore del nostro. Un mondo tutto da costruire e da immaginare.


Perchè non riusciamo più a vedere le cose dipinte di rosa o celeste o giallo?


Mia figlia a tre anni fece un disegno enorme con una bellissima casa un prato pieno di fiori colorati un cielo blu un grande sole che sorrideva..... tutto il disegno era colorato... meraviglioso.


Proteggiamo i nostri figli per istinto di conservazione della specie? forse... adesso non saprei spiegarlo.


So solo che nonostante spesso dico che stavo meglio prima, la cosa buffa è che non mi ricordo come stavo prima!

mercoledì 4 agosto 2010

SCEGLIERE ANCORA...(5)





Mia figlia, 10 anni.
È alta quasi quanto me, sta crescendo e non solo fisicamente.
Ride sempre e non riesce a tenere il broncio a lungo.
Me la trovo spesso vicino mi abbraccia e mi soffoca e vuole baci baci in continuazione.
Quante volte non avevo voglia poi penso che non è giusto, che una mamma non è mai stanca non è mai triste o delusa che deve sempre essere pronta a rispondere e insegnare.
Noi genitori abbiamo un codice deontologico non scritto che ci lega per la vita.
Quante volte ho fatto forza su me stessa per assumere un tono deciso per rimproverarla o per farle capire qualcosa.
Mi accorgo che la voce non mi parte più dalla gola ma dallo stomaco come se il mio essere facesse uno sforzo tremendo per trovare quelle parole che servono.
Mia figlia è bella, molti lo dicono e sottolineano che assomiglia a me.
Ogni giorno che passa mi accorgo di fare sempre più fatica a starle dietro.
C'è chi m'invidia, alcune volte invece sono io che invidio chi non ha questa responsabilità. Esce entra è solo può gestire il suo tempo come vuole.
I nostri piccoli, invece, sono gli unici tra tutte le razze animali che non riescono ad essere autosufficienti da soli per molti anni. E quindi le nostre responabilità sono centuplicate per tutto il tempo che stanno con noi.
Mangiare dormire la scuola le riunioni i compleanni i libri le letture la ginnastica le amichette i vestiti le scarpe... le scarpeeeeeeeeeeeee quelle non bastano mai.....
Ho sempre avuto un carattere un po' egoistico e mia figlia ha messo il coltello nella piaga. Mi sono dovuta ritagliare spazi impensabili, non ho più il tempo che avevo prima o almeno quando lo voglio io.
Devo adattare le mie voglie alle sue esigenze e ai suoi capricci.
Non so come mi ricorderà se per gli abbracci e i baci o i rimproveri e le idee di rispetto e libertà che cerco di insegnarle.
I baci le carezze rimangono solo nel ricordo della persona che le ha ricevute io invece vorrei che i miei insegnamenti si prolungassero nel tempo.
Non monumenti o ricorrenze, ma nel ramo della famiglia che continuerà con i figli di mia figlia.
Questo è il modo giusto per farsi ricordare.
Le sensazioni fisiche svaniscono e rimangono solo negli angoli della nostra mente, bellissime è vero, ma solo emozioni che vengono fuori con un gesto o una musica o un colore.
Le idee di libertà di rispetto per gli altri la compassione l'amore e la voglia di dare aiuto a chi ne ha bisogno è questo quello che vorrei che rimanesse.
Non importa che i sentimenti siano un'invenzione degli uomini. Io ne ho bisogno per me stessa, io ho bisogno di amare di sentirmi viva con l'amore e con il dolore.
Lo sforzo che facciamo noi mamme è tremendo.
Cosa si ricorderà di me?
Stanotte è venuta a dormire con me, anche in montagna abbiamo tutte e due un letto grande. Ma secondo lei dorme meglio nel mio più che nel suo.
Eppure vi assicuro che il materasso e la rete sono uguali. Sono pignola in questo e che sia mio o suo non fa differenza le caratteristiche devono essere identiche.
Rete e materasso duri come fossero il pavimento.
Come mi ricorderà mia figlia?
Sicuramente come una donna forte indipendente che non ha mai piegato la testa affrontando sempre da sola tutte le conseguenze personali ed emotive.
Cosa porterà dentro di sè?
Che la vita è stata è e sarà sempre una strada. Ad ogni passo c'è da scegliere se fare del bene o del male, e non si può mai tornare indietro, che la strada dietro di noi ad ogni passo sparisce lasciando il vuoto.
Cosa ricorderà quando sarà grande e magari leggerà quello che sto scrivendo?
Che sua madre ha amato, ma che non ha mai conosciuto l'amore di un uomo?
Solo parole tante che le hanno fatto male.
Ma anche nell'ipocrisia amare non è mai fine a se stesso, serve come speranza per il futuro.
Quello che sto scrivendo e che scriverò sono i miei pensieri che ritroverà e saranno il seme da far germogliare.
Tra poco mi alzerò con il mal di schiena, ho passato la notte a dormire sull'orlo del letto perchè mia figlia se ne è impossessata per quanto è grande.
Stasera chiuderò a chiave per non farla entrare!
Ma lo farò davvero?

Un giorno dissi ad un uomo... mia figlia è anche tua figlia...

Perchè non ricordo nemmeno uno dei miei amanti? Perchè nessuno di loro mi ha dato niente intellettualmente.
Per farsi ricordare non sono importanti abbracci carezze o baci ma idee sono quelle che lui potrebbe darmi da trasmetterle.

E allora, solo e veramente solo allora, sarà sicuro che il suo ricordo durerà per sempre.

lunedì 2 agosto 2010

SCEGLIERE ANCORA...(4)


Esco fuori nell'orto, quest'anno non c'è niente. Solo erba alta.

Devo decidermi a comprare un tagliaerba. Finora mi sono fidata di un signore che abita qui vicino.
Quest'anno la stagione invernale è stata troppo lunga ed io non ho comprato nessun seme per far crescere qualcosa.

Rimpiango di non avere i pomodori, quelli belli rossi profumati che la mattina trovavo sul tavolo di cucina.
D'agosto pane e pomodoro per colazione, che meraviglia. Il profumo che m'inebriava mentre lo portavo alla bocca .

Due fette di pane cotto al forno, pomodori "sdrusciati" sopra, poi a fette un pizzico di sale olio quando mi ricordo una foglia di basilico e infine l'altra fetta sopra. Un bel panino e poi un caffè, il famoso caffè fatto sulla stufa a legna.

La mattina quando mi alzo alle 5 sono io che accendo il fuoco.

Sono diventata un'esperta.

Pulisco bene il camino dalla cenere, poi metto gli stecchini poi dei legnetti più grossi e poi nel mezzo bene in posizione un "dadino" per accendere il fuoco. Quando il tutto è ben infiammato altra legna più grossa. Come la sera anche la mattina, prima che mia figlia si svegli e comincino i suoi "rumori", mi sdraio sul divano a guardare il fuoco e gustarmi il primo o... il secondo caffè?

Mi distendo, voglio che la mia mente segua i suoi pensieri.

Sento il caldo del fuoco il suo abbraccio.

L'alba sta illuminando tutto. Avete fatto caso come i primi raggi sono preceduti da un leggero vento gelido? vi accarezza la pelle, dura appena appena un attimo e voi avete un brivido di freddo, poi cessa all'improvviso perchè il sole vi baci sul viso con il suo calore?

Quel brivido!... desiderato tante volte fra le braccia di un uomo.

Quanti sono stati così bravi da provocarmelo?

Quanti?

La mente è una cattiva consigliera, spesso un'amica infida gelosa delle proprie idee o pensieri, invidiosa di se stessa e del corpo in cui abita.

Comincia a pensare a quanto sarà bello poter essere sdraiata con un uomo o meglio quell'uomo che è stato scelto in quel momento. Le sue carezze i suoi baci gli abbracci che fanno perdere il senso del tempo e della volontà. E poi...

Poi la realtà. Uomini che consumano rapporti frettolosi come quando bevono un caffè. Uomini distratti che non hanno occhi per vedere se con loro c'è una donna bionda o bruna. Uomini con la voglia del tradimento solo per il gusto di fare una cosa proibita, ma senza la minima conoscenza del gusto.
Quando esco da quella camera non sono stata toccata... nessun uomo ha accarezzato la mia pelle nessun uomo mi ha violato.

Quanti sono così? quanti racchiusi nella presunzione di essere stati "potenti"?
Rapporti così non sprecano parole, rapporti così sono silenziosi non danno niente ed io non voglio niente. Nemmeno un ricordo.
Prendo il terzo caffè della mattina, chissà perchè qui in montagna ne posso bere anche sette od otto al giorno che non mi danno noia.

Il pensiero va ad un solo uomo.

Come mai non ricordo i volti degli altri? Se fisso lo specchio vedo qualcuno dietro di me i suoi capelli neri gli occhi penetranti che però non guardano... ma senza volto.

Lo vedo dietro come a proteggermi o davanti a me?

...Io sono il tuo specchio e tu sei il mio. Se uno dei due va via l'altro rimane solo, solo davanti a niente a chiedersi cosa c'è al di là cosa c'è oltre lo specchio del mondo che non vede...

Odio gli specchi li ho sempre odiati, ma non perchè riflettono la mia immagine.

Il mio volto è piacevole a vedersi, perchè non dovrebbe esserlo?

In casa, in ogni casa ho solo lo specchio nel bagno.

"Una donna bella non serve a niente soprattutto a se stessa, la donna intelligente è questo quello che ti farà essere qualcuno...." ecco cosa mi disse mio padre quando cominciai a capire "qualcosa".

Aveva ragione lui?

A distanza di anni non sono più tanto sicura.

La mia intelligenza mi ha aiutato a superare i fantasmi della mia mente, le illusioni che mi sono creata, i sogni invecchiati nel cassetto, la realtà che mi ha colpito spesso?

Sono sana è quello che mi ripeto sempre, ed è la più grande fortuna che possa capitare adesso in questo mondo che raffina ogni giorno di più le malattie come volesse selezionare... una razza malata?

Siamo diversi dagli insetti dagli animali in generale. Quando noi inventiamo un veleno per distruggerli ecco che viene fuori un numero di individui fortificati contro la nuova aggressione e si riproducono a dispetto nostro e dei nostri sforzi per combatterli.

Invece noi uomini ci ammaliamo con patologie sempre più raffinate come fossimo cavie di laboratorio!

Non abbiamo la capacità di adattarci alle situazioni assurde per sopravvivere come fanno i topi, ma andiamo incontro allegramente al suicidio di massa.

Sono sana è questo quello che dico spesso, sono fortunata.

Se per adesso lo sono ci sarà un perchè.

Quale prova devo ancora affrontare quale scelta mi si chiede ancora?

Il giorno è iniziato, mia figlia si è svegliata: sento i suoi piedini che camminano leggeri sul legno per farmi una sorpresa.

Ok, prepariamoci... tra poco avrò la casa invasa da una massa di bambini.

martedì 27 luglio 2010

LA VOCE DELLA LAMIA (?) - SCEGLIERE ANCORA... (3)


Stamattina avevo appena finito di scrivere la terza parte di SCEGLIERE ANCORA....

L'avevo programmata per lunedì prossimo, era un omaggio ai miei amici.
Ricevo un'email una delle tante ma questa mi ha gelato.
Siccome il nostro caro amato Governo con il caldo dell'estate, ma diciamo anche con l'inquinamento atmosferico che c'è a Roma deve aver assorbito qualche fumo tossico, vuole mandarci tutti in vacanza con l'ultimo ritrovato !
Se la memoria non m'inganna la Russia la Cina la Spagna la Grecia il Cile e qualche altra nazione che è inutile ricordare! hanno avuto ed hanno regimi dittatoriali dove la prima cosa che viene imbavagliata è la libertà di parola, ecco che anche l'Italia, la PUTTANA DEL MONDO, deve adeguarsi ... non può rimanere indietro.
Cosa vanno ad escogitare? Che è meglio chiudere i blog perchè è impossibile controllarli.

Internet la meraviglia dell'epoca moderna quello che ha messo in contatto scienziati scrittori artisti di ogni genere, che ha permesso a chi viveva isolato di aprire una finestra sul mondo, a chi nel proprio piccolo mondo ha scritto poesie ma per ragioni economiche (dal momento che un editore pubblica quello che gli dai, ma solo se lo paghi 6.000 euro!) ha dato la possibilità di far conoscere i propri pensieri, dove si conoscono migliaia di persone che altrimenti non sapremmo nemmeno che esistono se non sotto forma di numero di abitanti, dove si scambiano le proprie idee dove sta crescendo una maggiore conoscenza... dove scambiando in modo veloce le notizie si possono prevenire catastrofi e aiutare chi ha bisogno....
Sono i blog della gente comune forse che danno origine ad attentati ?
Purtroppo il problema è reale. Paragonare un blogger amatoriale alla stessa stregua di un direttore responsabile di un qualsiasi quotidiano nazionale telematico, vuole dire responsabilizzare milioni di utenti della rete, legati fra loro da un continuo scambio di informazioni.

Non solo! costringere chi giuridicamente ha solo la colpa di voler far parteci altri utenti del web dei propri pensieri a sottostare all'ultima invenzione per far credere di garantire la privacy?
Cosa dire ancora?
Non so se questo sarà uno dei miei ultimi articoli.
L'ho intitolato LA VOCE DELLA LAMIA che è un'idea venuta a qualcuno per annunciare le varie denunce che spesso faccio.
Ci saranno altre puntate delLA VOCE DELLA LAMIA?
Per ora non ho messo nessun numero solo un punto interrogativo.
Nei prossimi giorni vedremo cosa succederà.
Una cosa sola mi viene da pensare che in Italia ci meritiamo quello che abbiamo.
Siamo semplicemente una massa di pecoroni capaci solo di chiacchierare.
Invece di lunedì posterò stasera la terza parte di SCEGLIERE ANCORA...
La dedico a tutti voi in attesa che in Italia ci siano tempi più vivibili.

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SCEGLIERE ANCORA...(3)

Sono nello studio.
Sto leggendo uno dei miei libri su Ulisse: ne ho una collezione!

Arriva mia figlia mi abbraccia... mamma, ma questa stanza è diventata una jungla!...

Guardo gli scaffali... ha ragione lei come al solito. Ieri sera invece di sdraiarmi davanti al camino ho arredato alcune parti della casa di montagna con piante e fiori finti.

I rami sono dappertutto: è tutto verde. In più su un armadio nella stanza dove sono adesso ci sono anche degli animali del bosco impagliati.

Me n'ero dimenticata, chissà perchè la nostra memoria il nostro cervello immagazzina tante cose d'abitudine e poi gli occhi non vedono più.

A me piace, mia figlia ride, i suoi amici le dicono che la casa è bellissima.

Il pensiero ritorna a qualcosa...

Ho imparato ad amare la mia solitudine.

Persone ne incontro tante sia nella vita reale che nel web.

Alcuni più interessanti di altri, alcuni da scartare quando vogliono apparire quello che non sono.

Tramite email o chat spesso sento la loro "rabbia".

Molti mi fanno pena e adesso capisco subito se è il caso di perdere tempo ed instaurare un discorso.

L'anno scorso ho commesso l'errore di credere che un uomo potesse essere "recuperato".

Alla fine quando mi sono sentita accusare di amare un ebreo, ho visto rosso.

Intanto io amo chi mi pare, ho rapporti con chi voglio e le mie scelte non devono interessare chicchessia.

Piuttosto lui che corre dietro ad una che si fa chiamare come il bottone da premere in tutti i gabinetti pubblici del Veneto?

Ma lasciamo perdere altrimenti m'incaz... un'altra volta.

Come si fa a dimenticare un uomo che ti dice... Io lo specchio per far riconoscere il tuo uno non è inferiore al mio ma uguale...

Ma tutti non hanno la fortuna di conoscere chi con poco riesce a darti il mondo.

Fortuna?

Sì fortuna, nella vita si può camminare ma non conoscere nessuno che possa esserti vicino.

Si intrecciano tanti rapporti si scambiano tante idee con qualcuno anche tante illusioni, ma le strade sono tante e se prendi a destra invece che a sinistra ecco che l'incontro della tua vita è svanito forse per sempre.

La mia strada invece mi ha portato ha camminare a braccetto prima con un amico e poi con un altro. Importanti tutti e due, tanto che una volta pensai che se anche non ci sentivamo tutti i giorni sapevo che c'erano e per me era questo quello che contava.

Uno e due, chi di loro due è in cima alla lista?

Nessuno... sono seduti insieme accanto a me.

I sentimenti che provo per loro anche se diversi sono così forti che è difficile pensare a prima quando non c'erano.

La mente corre... oggi ho ricevuto un'email.

Ultimamente sono poche le cose che mi entusiasmano, ricevo parole che qualche tempo fa mi avrebbero fatto saltare di felicità, mi sarei sentita al settimo cielo.

Perchè non succede più, cosa ho perso per la via?

Cosa è diventato così importante che tante altre cose vengono appena appena considerate.

...sei sempre bella... e hai sempre il sorriso brillante...

SORRISO?

Ecco non ricordo più quando ho sorriso l' ultima volta. Mi ritrovo io stessa a pensare che una volta lo facevo spesso. Poi deve essere successo qualcosa.

Il mio sorriso condiva sempre ogni discorso, la mia disponibilità diventava visibile già dal viso.

Leggo troppo? conoscenza tanta sofferenza?

No, la sofferenza deriva dal mio essere lontano dal non poter aiutare chi ne ha bisogno.

L'aver detto a qualcuno:

"Ti chiedo ancora una volta di fidarti di me.
Troveremo la "strada" insieme.
Non sei solo e non camminerai da solo.
Non mi fermerò e non mollerò, e non voglio che tu lo faccia.
PRENDI LA MIA FORZA LA MIA VOGLIA DI VIVERE LA MIA VOLONTA' IL MIO ESSERE."

... vorrà dire essere ascoltata? E ci sarà ancora un intervallo di tempo così lungo da non capire più un'altra volta se la porta è aperta?

Mi sono trovata a pensare che tante cose dette o scritte spesso potevano dare l'impressione di essere in netto antagonismo fra loro. E come può essere diversamente?

Pochi righi da cui dedurre ogni cosa. Li leggo penso una cosa mando un'email di risposta. Poi ci ripenso l'interpretazione diventa contrastante e riscrivo un'altra email. E così per qualche giorno fino ad esaurimento....

Penso ripenso, ma che faccio tutto il giorno? solo questo oltre che a leggere?

Sto allenando i miei sensi... sono quelli che devo acuire, non devo farmi prendere dal panico dall'ansia. Piano piano con calma con il tempo imparerò anch'io ad usare quella parte di me che è nascosta che è al buio.

Una cosa so per certo a dispetto di chi pensa il contrario che nel nostro cammino è solo, solo chi vuole esserlo.

Non si è mai soli!, la vita è fatta di strade che s'incrociano ma spesso le strade corrono parallele come un canale con accanto due vie e spesso ci sono ponti che uniscono e permettono di incontrarsi e camminare ancora insieme.