SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da Internet e quindi valutate di pubblico dominio (è consentita la libera pubblicazione attraverso la rete internet, a titolo gratuito, di immagini e musiche a bassa risoluzione o degradate, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui tale utilizzo non sia a scopo di lucro).
Gli amministratori dichiarano di non essere responsabile per i commenti inseriti nei post.
Eventuali commenti dei lettori, lesivi dell'immagine o dell'onorabilità di persone terze non sono da attribuirsi all'autore, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata.
Inoltre qualsiasi racconto o storia che viene scritto non fa riferimento nè a persone nè a luoghi. É solo frutto di fantasia. La vita, la realtà purtroppo accomuna nei fatti molte persone, ma niente è riferito a qualcuno in particolare.
In fine gli amministratori si riservano il diritto di cancellare tutti i commenti che ritengono non opportuni e contro lo spirito dell'informazione, commenti quindi scritti solo per creare confusione.


per info:gold.indi@gmail.com

sabato 18 settembre 2010

SCEGLIERE ANCORA... (16)



Eccomi ancora qui. Domenica scorsa avevo chiuso tutto acqua luce gas.

L'idea era quella di non tornare in montagna per alcuni mesi.

Poi oggi pomeriggio la decisione veloce. Cinque minuti per fare una piccola valigia mettere alcune scatole di cartone in auto e via.

Camini accesi e... un caffè. Lo so sono le dieci di sera e qualcuno penserà che mi fa male e che sicuramente non dormirò, ma vi rispondo che non m'interessa.

Questa settimana è stata la settimana in cui con calma e tutta la tranquillità del mondo come se la lentezza e la lucidità intellettuale fossero sempre state presenti ho preso una delle mie tante decisioni.

L'ultima scelta.

Lunedì sono andata a vivere da sola.

Tagliati tutti i ponti mi sono semplicemente detta che egoisticamente volevo pensare a me stessa.

Sono talmente tranquilla che mia figlia l'altra sera è venuta in camera alle tre di notte a dirmi che non riusciva a dormire perchè russavo!

Che bello sto russando. Non era mai successo che lo dicesse anzi il mio respiro era per lei segno che tutto andava bene.

Eppure le camere sono distanti... ma allora se le davo fastidio perchè è rimasta a dormire con me?

Addormentata lei... sveglia io.

Detesto odio rifiuto che qualcuno dorma nel mio letto.

Non posso sentirmi toccare e tirare il lenzuolo la coperta sobbalzare il materasso perchè chi è vicino si deve girare.

La notte nel mio letto devo essere sola.

Il giorno che dirò ad un uomo di dormire con me quel giorno sarà da segnare sul calendario si splancheranno le porte del paradiso o dell'inferno nascerà un altro Einstein finalmente qualcuno troverà il punto d'appoggio per sollevare il mondo... insomma quel giorno vorrà dire che amo talmente quell'uomo che sono disposta a dividere con lui il letto... di notte.
Perchè se ancora qualcuno non l'avesse capito la più grande prova d'amore è permettere a qualcuno di dormire insieme a te. Lasciamo da parte mamme nonne frustrate da matrimoni capestro dovuti accettare e sopportare portati avanti negli anni in silenzio con l'annullamento di se stesse matrimoni che hanno schiavizzato le donne fino alla morte.
IL LETTO è una libera scelta che fa libero chi permette la "convivenza" in esso per alcune ore notte dopo notte anno dopo anno.
Sono talmente cosciente della mia libertà infatti che permetto ai miei amanti un approccio solo di giorno.
Mi sono sempre rifiutata di stare fuori la notte.
Un uomo... no, ma mia figlia... bisogna accettare tutto!

Ho aperto le persiane, il tempo è nuvoloso vento un po' freddo.
Qui a 900 mt è cominciato l'autunno respiro il fumo nell'aria... il fumo dei camini accesi la mattina.
Anch'io l''ho già fatto: il solito rituale ormai sono un'esperta non sbaglio più: accensione al primo fiammifero.
Oggi comincerò a mettere alcuni libri nelle scatole che ho portato.
Libri che non voglio lasciare qui, e se dovrò ritornare me le riporterò dietro.
Praticamente svuoterò una parte degli scaffali.
In questi giorni non mi sono collegata ad internet, non so se ho pensato se ho deciso ma so che ho fatto fisicamente, tanto che mi fa male il gomito destro, e... agito.Questa volta veramente ho messo in pratica il detto "FATTI NON PAROLE".

Gibran si è rifatto vivo... solita strada: ormai è diventata un'autostrada così larga e comoda che ho inserito il navigatore. Il comportamento è lo stesso non è nuovamenmte cambiato di un milimetro.
Non faccio più nemmeno fatica a pensare, non penso e basta! lascio che tutto accada come deve accadere come sarà ogni volta che mi manderà un sms, come ogni volta che prenderà un appuntamento e che non verrà.
Come ogni volta che lo manderò a quel paese dicendogli che è un uomo VUOTO.
Gli lascio credere di poter giocare come desidera che ogni volta che schioccherà le dita io sarò lì a sua disposizione... glielo lascio credere!
Perchè nel frattempo porto avanti la mia vita come ogni giorno, e come ogni giorno ho fatto le mie cose ho rincontrato il mio vecchietto. Fra tutti gli uomini che conosco in fin dei conti solo lui è costante pragmatico reale.
Mi viene da ridere.
Quando c'è Gibran ritorna sul palcoscenico l'altro.
Solo che a questo appuntamento l'ho guardato con occhi diversi.
Ho visto la sua età la sua stanchezza il suo voler lottare per non dichiararsi sconfitto e so per certo che non lo farà mai. Ma la scintilla quella che aveva prima adesso si sta spengendo.
Mi ha confidato che ogni incontro di lavoro ogni riunione ogni atto amministrativo gli costa una gran fatica che tutto adesso non lo affronta più con entusiasmo e forza, si ritrova spesso la notte con la voglia di andare a letto a dormire e non voler cedere alla spossatezza della giornata. Si è messo a giocare a burraco: passa le ore seduto ad un tavolo con le carte in mano.
L'ho guardato ma anche ascoltato in maniera diversa.
Fisicamente è un po' dimagrito, ma... è cambiato. Il suo "mi manchi" detto in maniera ossessiva ogni giorno per tutta l'estate adesso è sottinteso come se rivedendomi si fosse tranquillizzato.
Io invece mi sento la stessa ma protesa verso il futuro verso tutto quello che ho davanti conosciuto e sconosciuto con decisioni da prendere e scelte fatte con uomini che aspettano una mia telefonata che... ho deciso di non fare.
La sensazione è stata dirompente come una bomba in un piccolo spazio. Mi sono chiesta se sono io che adesso non lo voglio più se mi sono annoiata se la nostra lontananza mi ha fatto deviare per un'altra strada.
Adesso sto solo pensando e analizzando lui me stessa il nostro rapporto e cosa desidero in futuro.
Non c'è nessun altro uomo nella realtà per farmi ritornare sui miei passi.
Finora sono io che ho corso ho dato a piene mani non risparmiandomi mai psicologicamente o intellettualmente, impegnando tutto il mio tempo ad aiutare chi pensavo ne avesse bisogno.
Mi sento egoista e sinceramente se gli altri mi giudicheranno tale non m'importa niente.
GLI ALTRI ! E chi sono gli altri per giudicarmi?
Una volta che mi hanno condannato magari offeso ritornano alle loro case alla loro vita finta mascherata da stronz...te ed io? Io rimango qui a combattere da sola.
Il coraggio delle mie azioni l'ho sempre avuto e chi è in prima linea con la pietra in mano sono proprio quelli che non valgono niente nella vita, quelli che si sentono offesi ma che non hanno argomenti per controbattere quelli che acclameranno sempre il vincitore ma che fino a quel momento si erano nascosti.

Il fuoco nel camino si sta spengendo, comincia a piovere mi stringo un po' di più nel plaid.

Forse avrei dovuto intitolare tutto questo I RACCONTI DEL CAMINO o LE CONFIDENZE AD UN CAMINO.

Nessun commento:

Posta un commento