di Andrea Camilleri
"Fu allora che ebbe la lacerante certezza della prossimità della sua morte.
Si stava spalmando il sapone da barba e prima sobbalzò, poi si bloccò, le punte delle dita incremate sulla guancia destra. Allo specchio, appariva nella stessa posa della foto pubblicata sulla copertina dell'ultimo numero di "Comunicazione e impresa", dedicata ai manager più importanti del Paese,che conteneva anche una sua lunga intervista.
Un attimo prima era intento a riandare col pensiero alla cena della sera avanti, tra l'altro il vecchio Birolli era accompagnato da una nipote ventenne che lèvati, quando, all'improvviso, erano comparse quelle parole. O meglio, le aveva lette. Ma dove? Sullo specchio?...."
TRAMA
Mauro De Blasi, direttore generale di una tra le più note ed influenti aziende italiane, si serve da sempre di giochi d'astuzia, simulazioni ed alleanze strategiche per mantenere salde le redini del suo impero. Da un certo periodo, però, si è reso conto di aver iniziato a perdere colpi a causa di un piccolo disturbo, un temporaneo black-out che gli capita all'improvviso e lo estrania dal mondo circostante. Questo è un problema anche più grave, dal momento che capita proprio mentre l'azienza è in difficoltà a causa della crisi economica e che gli operai ne hanno occupato uno stabilimento. Un danno d'immagine al momento è proprio la cosa più rischiosa nel suo universo di relazione spietate nel quale non può fidarsi di nessuno: la moglie, Marisa, è tesa solo al soddisfacimento dei suoi piaceri e capricci, e i suoi due vicedirettori aspettano solo l'occasione più propizia per fargli le scarpe.
(Letto questo intreccio siamo stimolati sicuramente a comprare il libro!!!)
PERSONALE
Libro che ho letto in due ore durante un viaggio.
Libro di poche decine di pagine.
Libro che come gli ultimi di Camilleri non mi è piaciuto, come se fosse stato commissionato e bisognava scriverlo per forza.
Mentre i vecchi classici qualche decina di anni fa potevano far gridare per la sorpresa per gli escamotage adesso questo di Camilleri sembra costruito a tavolino come se non ci fossero idee ma solo ripeto l'obbligo di doverlo scrivere.
L'azione si rincorre a fatica, storia che vuol dare l'impressione della complessità e che a me ha fatto fare solo una gran fatica per leggerlo.
Ringrazio però l'autore di aver messo in prima pagina i nomi dei personaggi e i ruoli, se non lo avesse fatto sinceramente non avrei capito niente di chi erano e cosa rappresentavano.
Finale scontatissimo che si capisce subito dalle prime parole. Anzi se il finale fosse stato messo al'inizio mi risparmiava due ore di noia che avrei impiegato in un'attività più piacevole sicuramente, anche quella di guardare il paesaggio fuori dal finestrino.
Una ripetizione anche poco convincente degli inganni che le alleanze di potere possono produrre. Sesso gratuito e squallido e portato per forza alla crudeltà.
Storia banale che rimbalza solo da un letto ad un altro senza nemmeno troppa fantasia come se ci fossero solo figure di truffatori, solo odio, vendetta, denaro, potere, apparenze e in fondo il principe azzurro che viene a salvare la bella e stupidissima donna.
SCHEDA
Genere - Romanzo
Titolo - L'intermittenza
Autore - Andrea Camilleri
Editore - Mondadori
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