In questi giorni basta aprire un quotidiano e troviamo articoli su partecipanti ai concorsi pubblici BOCCIATI in toto per "mancanza di italiano".
Fra errori di ortografia, tempi e coniugazioni sbagliate, discorsi da paesi extraterrestri nessun candidato ha superato la prova. Non solo! In tutti i concorsi si sono presentati superlaureati con due-tre lauree e master e diplomi e specializzazioni presi in Italia e all'estero.
A questo punto viene da chiedersi come faremo? In mano a chi siamo?Ebbbene la mia feroce critica non è solo nei confronti di chi si riempie la bocca per dire che è laureato e poco costruttivo, ma anche e soprattuto verso il corpo insegnante.
Mi dispiace dovermi attirare le critiche generali di codesta categoria, perchè non si può fare di tutta un'erba un fascio, ma purtroppo, e parlo a titolo personale, mia figlia è capitata in mano a delle insegnanti che non ho capito cosa vanno a fare a scuola.
Parlano tutti male della famiglia che non segue i figli, che li lascia troppo davanti al televisore, che le nuove generazioni sono "bruciate già in partenza fra droga alcool e delinquenza minorile". Ma c'è qualcuno che ha analizzato veramente la giornata di un minore?
Parliamo di famiglia?, io parlerei di società, comprensiva di un gruppo di persone che dovrebbero essere le guide per le nuove generazioni!
Cominciamo fin dalla prima età a metterli negli asili nido perchè lo stile di vita che subiamo impone purtroppo alla donna una giornata lavorativa. Chi fra noi può permettersi di stare a casa senza lavorare? I soldi non bastano mai, ma non perchè si spendono per comprare il superfluo che in alcuni casi può essere vero, ma alla fine del mese se in casa non entrano due stipendi non si vive. I nonni ormai sono nonni "giovani" che lavorano anche loro. Non ci sono più nelle famiglie persone oltre i sessant'anni già in pensione. Quindi già di base si è persa la tradizione dei nonni che seguono i nipoti e tramandano alle future generazioni principi morali.
Arriviamo alla scuola dell'obbligo, cioè alla PRIMARIA, cioè quelle che venivano chiamate ELEMENTARI.
Ebbene dalla PRIMA elementare c'è il tempo pieno o FULL TIME. Cosa vuol dire? che i bambini entrano in un edificio scolastico alle 8,30 di mattina ed escono alle 16,30, quindi la bellezza di ...... OTTO ORE.
LONTANI DALLA FAMIGLIA!!!!!
Quando li andiamo a prenderli nel pomeriggio sono così stanchi e annoiati che diventano intrattabili.
Se chiedi loro cosa hanno fatto a scuola rispondono vagamente.
In cinque anni di PRIMARIA, se non ero io a mettermi lì a tavolino con lei a insegnarle le regole elementari dell'italiano..... col cavolo che sapeva scrivere una frase.
Non le è stato assolutamente spiegato la differenza dei tempi e dei modi, di come si deve impostare un tema, come va costruito un riassunto. I dettati li ho contati durante questi anni.
Quando hanno cominciato a studiare storia, geogragfia, ecc. è stato detto loro soltanto di non imparare a memoria altrimenti prendevano un 5. NON un metodo di studio, NON una traccia almeno su come fare !...
Matematica non ne parliamo... la differenza fra una sottrazione e una divisione ha richiesto tutta la mia pazienza per far capire la differenza.
Vorrei quindi sapere perchè vanno a ascuola se poi sono io che devo farle da insegnante.
Ma delle maestre che dicono... a noi se vanno bene (in una classe di 23 alunni) 4 o 5 bambini siamo contente?... Cosa vuol dire?
Prima di Natale hanno dovuto studiare le canzoncine per il coro e per un mese e mezzo quando hanno fatto le prove? nelle 4 ore delle materie letterarie, mi sembra giusto, no !?
Non vi dico i compiti che vengono dati loro il sabato. Tutto per recuperare una settimana di gioco! perchè sono fissi fuori in cortile a giocare. Ma la settimana la devono recuperare con i compiti a casa! Insieme ai genitori che fungono da insegnanti! perchè allora non ricevo lo stipendio alla fine del mese, io che trasmetto il "vero studio" a mia figlia?
La classe "zoppica" in tutte le materie. Il prossimo anno deve andare alle MEDIE. Sono terrorizzata!
E poi andiamo man mano avanti. Ma principi, idee politiche, correttezza nei rapporti interpersonali ... li imparano tutti in casa o non ci sono invece figure nelle ore fuori della famiglia che impongono le proprie?!
Condanniamo pure la famiglia, noi genitori, sono disposta ad assumermi i miei obblighi, ma andiamo a cercare i veri responsabili degli errori di ortografia e di tutte le lacune scolastiche che hanno le nuove generazioni! Compreso anche il PECCATO enorme di non far apprezzare la lettura di un buon libro.
..perfettamente d'accordo!!!!!!!!!
RispondiEliminaaldo fontana