SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
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sabato 27 giugno 2009

BUONGIORNO !!!!


Ciao.

Sono qui con poca voglia di finire di vestirmi.Tra meno di mezz'ora parto per andare a prendere mia figlia in montagna. Ieri sera la bella notizia: si è lavata poco, ha mangiato schifezze, non ha studiato, e ancora non so cosa mi si presenterà quando arrivo.
Naturalmente mi sono già fatta un programma. Finite le coccole, mangiato qualcosa, andrà sicuramente sotto la doccia subito con cambio completo dalla testa ai piedi: rivoglio mia figlia bella pulita e profumata.
Già mi vedo arrivare e non riconoscerla: tutta spettinata sporca e trasandata.
Mamma mia!Non ci voglio pensare.
Da qualche parte nella lavanderia dovrei trovare un bruschino, ma non quello di saggina delle lavandaie di una volta e nemmeno quello per il manto dei cavalli, io parlo di quello con i denti di metallo per togliere la ruggine dal ferro!!!!
Ieri sempre giornata strana ho scritto un'email ad un amico, ma rileggendola e ripensandoci non c'era tutto quello che volevo dire. Ma ci sarà modo e occasione di riparlarne. E' stata una lettera difficile, in cui avrei voluto dire tante cose e poi ho ridotto tutto all'essenziale.
Ma l'essenziale spesso non dice.
So comunque che i nostri sono discorsi aperti che non finiranno mai.
Il suo giudizio è molto prezioso per me.
Ho interpretato delle parole in un modo e poi riguardandole sono parole .... da essere accettate con amore.
Adesso vado, il tempo passa ed io sono ancora qui in ....diciamo mezza vestita, però il profumo me lo sono già messo!

Ciao buon fine settimana a tutti bacioni

sabato 30 maggio 2009

LETTERA AD UN AMICO...

( di Lorena B.G.)
"Carissimo,
mentre stavo facendo ricerche per poter scrivere qualcosa sul culto della Dea Madre, c'è qualcosa che mi ha colpito e mi ha fatto riflettere su altre cose...
Medea con lo scudo che fa da specchio (superiamo la leggenda della pietrificazione, il simbolismo è diverso) ...Brigid... Dioniso... San Paolo "per speculum aenigmate" (I Cor.13,12)...
Parliamo fra me e te di specchi !!! Spero che quello che leggerai ti possa essere utile per capire.
Ho già affrontato questo argomento più di una volta interpretandolo a seconda del mio stato d'animo e della circostanza, ma a distanza di tempo mi accorgo che il tema centrale quello importante non lo avevo considerato. Forse sarà ancora una volta una mia impressione, un mio dedurre cose da altre cose che sono capitate.
Ma poi alla fine cos'è un'analisi? Solo ed esclusivamente un ritornare su quello studiato, percepito, vissuto nuovamente fra un'analisi e l'altra.
E ogni volta che succederà sarà diverso perchè il tempo è passato e noi siamo cambiati, abbiamo vissuto nel frattempo altre cose.
Parliamo di chi non può in un momento particolare della propria vita vivere come le persone comuni. Ecco che vede lo specchio come unica arma di difesa per proteggere se stesso......POSSO ESSERE PER VOI SOLO COME UNO SPECCHIO..... Ma vede anche lo specchio come un'entrata in un mondo senza ritorno? Perchè, perchè questo pessimismo?
In un mondo di immagini da noi stesso creato, inventiamo noi stessi come unità, come ciò che rimane costante nel cambiamento? E chi l'ha detto? La ricerca continua di dare risposte ai più grandi temi sull'origine dell'universo e dell'individuo, cos'è in fin dei conti se non la ricerca di dare un corpo e un'anima a noi stessi. Ma per conoscere gli altri bisogna prima conoscere noi stessi e in noi stessi c'è la parte che noi non vorremmo sapere, quella che noi nascondiamo con tutte le nostre forze: il nostro daimon (in altre culture è stato chiamato Baal). Per conosce gli altri e cosa possono o potrebbero fare bisogna studiare il daimon.
Per intuire il domani è necessario e fondamentale conoscere e quindi studiare cosa è stato ieri e quindi indovinare l'oggi e prevedere il domani. Per vedere, si deve guardare come nuovo ciò che è vecchio, conosciuto da sempre, visto e trascurato da tutti. Per capire è necessario cambiare gli occhi con cui si guardano le solite cose.
Sono consigli che forse vengono più dall'amore che non da qualsiasi altro sentimento.
Gli orrori, gli allarmismi che percorrono il mondo di oggi non possono mai intaccare la speranza che dalle ceneri possa rinascere qualcosa di più bello e meraviglioso. Pensiamo alla Fenice che risorgeva dalla proprie ceneri: il mitico uccello così piccolo e così forte, capace di portare pesi spaventosi, le cui lacrime avevano poteri di guarire ogni cosa,....pensiamo a questo come la nostra anima, il nostro cuore capaci di sopportare tutti i pesi che ci vengono dati e impariamo a conviverci, anche se c'è chi purtroppo ha dovuto farlo per forza.
Le nostre lacrime devono essere quelle che ci aiutano ad andare avanti non per "guarire", ma per cercare di migliorare quello che di più insopportabile c'è nella nostra vita.
Ed ecco che questo qualcuno si affaccia ad uno specchio per osservare non se stesso, ma gli altri che "vivono".
E' qui il nodo, la chiave per risolvere il mistero, non siamo noi che ci specchiamo, ma è lui!
Lo specchio diventa una finestra, dove potersi affacciare e avere la sensazione di essere ancora vicino a chi ama, partecipare ancora ai "giochi".
E noi che siamo di qua abbiamo capito tutto questo.
Ed è per questo che ci comportiamo come fosse sempre in mezzo a noi, SEMPRE. Non si è mai allontanato, mai ci ha lasciato e mai noi lo abbiamo lasciato.
E' vero c'è stato un attimo di smarrimento, la confusione di qualcosa che non aspettavamo. Ma noi siamo la sua parte forte.
Quella che non vacillerà mai, che sarà sempre qui qualsiasi cosa ci sia in mezzo.
E' vero non siamo capaci di tenere il passo, ma è l'amore che supera tutti gli ostacoli che gli permetterà di trovarci dove ci ha lasciato. Come chi deve emigrare e da lontano sogna di ritornare alla propria casa, o chi va in guerra e l'unico legame che sa che lo terrà in vita è la propria famiglia, il proprio paese e i propri affetti.
Lo specchio è e sarà sempre una finestra dove affacciarsi per vedere che le cose non sono cambiate, che gli amori che ha nel cuore non sono diversi, sono solo diventati più forti.
La mente ha vacillato, il cuore ha tremato, ma siamo noi il suo specchio.
E non uno specchio illusorio o deformante come nei luna park, ma qualcosa di tangibile di reale che riflette sempre e solo quello che conosciamo.
Uno specchio che materializza le figure, qualsiasi siano i suoi desideri.
Ed è qui l'altro grande nodo da sciogliere! Noi non dobbiamo tenere il passo, la risoluzione dei problemi non spetta a noi.
Noi siamo soltanto la parte dell'inconscio che fa sperare che c'è ancora la vita, c'è sempre qualcosa di bello cui aspirare e combattere, perchè l'amore e l'amicizia vivano ancora.
Noi siamo la parte forte che non può cambiare.Quella che da la sicurezza che la vita continua, che se cambiamenti ci saranno non saranno distruzione e morte, ma sempre e solo la ricerca della costruzione di qualcosa che può dar origine alla vita in tutta la sua bellezza, noi non possiamo tenere il passo: noi siamo i sentimenti che devono rimanere fermi immobili immutabili nella loro grandezza. Sentimenti che non possono cambiare o mutare ma solo rinsaldarsi per far sì che la vita continui, gli orrori finiscano, le guerre non esistano più.
Lo specchio deve essere la finestra dove intravede se stesso come un eroe, un iniziato cui è concesso di poter toccare tangibilmente quello che è negato ai più. Perchè se noi ci affacciamo a questa finestra vediamo solo il suo interno.
Un interno pieno di tende che nascondono, come una casa dove i mobili sono coperti da lenzuoli. Alcuni bianchi, altri grigi e infine anche neri. Messi lì a chiudere per sempre "mobili" brutti orrendi che non vuole vedere mai più. E allora l'affacciarsi a questo specchio-finestra non è una nostra realtà, ma la sua: deve servirgli invece a dare respiro al cuore alla mente sopra ogni altra cosa.
Ogni volta che succederà deve trovare un mondo che gli appartiene, un mondo che lo aspetta sempre a braccia aperte e ogni cosa che appartiene a questo mondo appartiene anche a lui.

Ciao caro amico, un bacione grande dato con tutto il nostro amore."

venerdì 29 maggio 2009

MAMMA SEXY

(di Lorena B.G.)

Come al solito forse mi capiranno di più i genitori che hanno figlioli "in crescita", gli altri spero di farli sorridere.
Io ho una bambina di 9 anni. Molto bella: un sorriso accattivante, simpatica, gran chiacchierona peggio di me.
Da quest'inverno ho visto che in lei si sta preparando un cambiamento.
I suoi gesti, i suoi modi di fare, quando mi abbraccia all'improvviso e poi quando mi dice che non vuole essere baciata davanti ai suoi compagni per girarsi subito e cercare un bacio che la rassicuri, tutto questo e altro ancora denotano ancora il suo stato infantile.
Ma fisicamente si sta preparando a "crescere"!
Mi ricordo che l'estate del suo secondo compleanno salì sul mio letto e davanti allo specchio grande dell'armadio si misurò tutti i vestitini, magliette e pantaloncini dell'estate prima per vedere se c'era qualcosa che ancora le stava bene.
Fece una sfilata di moda in piena regola: molto seria si vestiva, si ammirava allo specchio muovendosi a destra e sinistra, poi si spogliava per mettersi nuovamente un'altra cosa.
Andò avanti fino a quando il mucchio non fu esaurito.
Naturalmente poco dopo siamo uscite per comprare tutto un guardaroba in piena regola !!!!
(Tutti i vestitini che non andavano bene li abbiamo portati dopo qualche giorno ad un'associazione che aiuta le mamme in difficoltà sia quelle italiane che quelle straniere.)
Ogni anno, a cadenza si è sempre ripresentato il solito problema, sia d'estate che d'inverno, ed ogni volta grandi acquisti per avere cose da poter indossare.
Da due anni qualcosa sta cambiando. I negozi da bambini stanno proponendo cose veramente infantili per lei o forse perchè quando andiamo in giro troviamo sempre più spesso negozi per giovanissime con dei bellissimi vestitini o magliette.
E quindi da quest'anno ho cominciato a comprarle qualcosa di un po' meno "da piccolini".
Le magliettine si prendono ancora con il pupazzetto davanti, ma....stamattina la novità!
Comincio a vestirmi ed ecco che Giada entra in camera piangendo
...io questa maglietta non la voglio, mi fa schifo!...(termine preferito dai giovani).
...scusa, ma è nuova guarda quanto è carina, un bel colore verde...
...non non la voglio, fa schifo!...
Allora apro i miei cassetti e la invito... ascolta è tardi, vedi tu se trovi qualcosa in mezzo alla mia roba, se non ti piace la tua...
Dopo poco tira fuori un top con un incrociatino... ecco mi metto questo...
...quello??? ma stai scherzando vero? Non mi sembra adatto a nove anni...... Lo sapevo, sempre la stessa storia, tu hai le cose più belle delle mie(aridagli!) ed io vesto sempre brutta... Tu sei sempre più sexy di me!...
Sono rimasta senza parole.
Sexy? Io? Questa è buffa! gli uomini me lo dicono, ma non mia figlia!
E poi a nove anni come si fa a giudicare un'altra donna sexy? E poi la mamma?
In quel momento avrei voluto avere i suoi occhi per guardarmi e vedermi come mi vede lei.
Naturalmente la cosa non è andata avanti, siamo riuscite a trovare qualcosa che le andasse bene e che la rendesse felice... ma in mezzo ai suoi vestiti però non ai miei.
Quando sono uscita un'occhiata allo specchio però l'ho buttata... bionda, pantaloni blu, maglietta blu, scarpe basse, occhiali neri... ma! cosa avrò di sexy devo ancora riuscire a capirlo.
Se come si dice ...il buongiorno si vede dal mattino, tutti i giorni per vestirsi sarà così?
Ciao buona giornata

sabato 16 maggio 2009

STARRRRRRR TREKKKKKKKKKKKKKKK


INDOVINATE IERI SERA COSA SONO ANDATA A VEDERE????

Naturalmente l'ultimo film di Star Trek . Per quasi tre ore mi sono sentita il capitano Kirk che salva il mondo dal cattivo venuto dal futuro.
L'estasi è durata fino ad adesso, e ora sto ritornando nella nostra dimensione. L'unica nota stonata di tutto il film i primi piani del viso del giovane capitano! Bello bellissimo da lontano con i suoi occhioni azzurri, ma da vicino la pelle del viso tutta buchi provocata sicuramente da un'acne giovanile mal curata.
Altro tassello aggiunto alla mia collezione.

giovedì 14 maggio 2009

INCIPIT


(di Lorena B.G.)

Vi siete mai chiesti che cosa è l'INCIPIT dello "scrivere"? Parlo non solo dell'azione di chi è uno scrittore di mestiere, ma anche dei ragazzi a scuola cui viene dettato il titolo di un tema da svolgere. Davanti il foglio bianco, niente scritto sopra.
Un mondo immenso con tante realtà. Possiamo scrivere tutto e di tutto, ogni cosa che ci passa per la testa.
L'inizio è il problema vero. Non è una spiegazione e non è la trama di niente eppure attraverso le prime dieci venti righe si intuisce qualcosa. Si crea cioè un rapporto tra chi scrive e chi deve legge, soprattutto il lettore deve cominciare ad immaginare qualcosa e ad intravedere migliaia di strade che possono essere percorse. Quale indirizzo prenderanno le frasi man mano che procede la lettura ?
La storia e la spiegazione quale sentiero tortuoso percorreranno? Sarà un'autostrada lunga diritta senza curve o una strada di montagna con i tornanti.
Il nostro cervello dovrà elaborare le soluzioni ad ogni parola, ad ogni virgola? C'è la capacità di creare quell'atmosfera di complicità fra chi scrive e chi legge?
Il primo INCIPIT per me è il titolo. Non riesco a portare avanti niente se non lo scrivo prima in alto, ben visibile per me. Il titolo è l'inizio della mia storia quello che farà stimolare la curiosità di chi lo legge, quello che farà aprire le porte della voglia di sapere cosa ho scritto e come finirà la mia storia. E' un monito per me a continuare per una strada diritta che mi deve portare inevitabilmente ad una conclusione, ma la conclusione deve cominciare dal titolo e dalle prime venti righe, tendolo ben presente davanti a me la meta cui devo arrivare. Ogni strada trasversale che prenderò mi riporterà sempre costantemente a girare gli occhi e a guardarlo come l'unica cosa che bramo e desidero raggiungere.
Il mio modo di narrare è confidenziale: parlo in prima persona.
Molti di quelli che hanno letto si sono immedesimati nelle scene o hanno pensato che fossero un diario della mia vita.
Ma forse è vero: una parte lo scrittore l'attinge sempre da qualcosa che è capitato o che ha visto o sentito.
Ho ricevuto consigli su come gestire il mio matrimonio.
Amici che hanno pensato che avevo un amante e che non erano loro il mio amante.
Persone che hanno compatito la mia condizione di donna con problemi.
Chi mi è stato vicino offrendomi il suo aiuto.
Chi si è offeso perchè non è ancora entrato nei miei racconti.
Chi si è offeso perchè ho cambiato i nomi per la loro privacy.
Chi mi ha lasciato come amico, perchè era geloso delle persone che descrivevo.
Chi mi ha ammonito a non innamorarmi di lui, perchè non potevamo avere una storia duratura.
Ho capito con gioia che erano stati coinvolti, che il mio narrare era emozionante confidenziale, da amica che ha degli amici con cui parlare.
Forse però ho anche capito che nessuno si ricorda che io scrivo e il coinvolgere il lettore fa parte del gioco, fa parte del mio carattere.
Sono una scrittrice - ragno che tesse la sua tela per poter trattenere i lettori - mosche nella trama e coinvolgerli al punto che devono pensare che sia tutto vero.
La prossima volta nel mio INCIPIT chiederò subito a qualcuno se vuole fare la spesa al posto io, magari cucinare o stirare o spolverare che sinceramente detesto.

Ma perchè quella bella polvere di Prato non deve ricoprire come un manto tutte le cose?

domenica 10 maggio 2009

ATTESA.....

(di Lorena B.G.)

Non sono mai stata così calma in tutta la mia vita.
Nella sala d'aspetto non sono sola: altre donne, visi che aspettano.
E' il volto che riflette lo stato d'animo: un'attesa lunga scandita dal suono del display che chiama i numeri. Tra una chiamata e l'altra lunghi minuti, che possono diventare mezz'ore. Voci sommesse quasi si avesse paura a tirare fuori suoni più alti. Donne giovani, donne più adulte, una mamma con il figlio, adulto !
... ma insomma quanto si deve stare qui ad aspettare? Io ho preso mezza giornata a lavoro, ho tanto da fare, io!!!!... allora quando chiamano...
Dopo qualche minuto di questa tiritera mi giro e come al solito non riesco a stare zitta ... ma cosa crede che chi viene qui si diverte? Se non ha voglia di starci se ne può anche andare e lasciarci in pace..... Mi dispiace per sua madre che rimane sola, credo abbia più bisogno di qualcuno che le faccia coraggio invece di un figlio che sbraita senza senso!...
Diventa rosso prova a scusarsi, ma capisce che l'unica scusa accettabile è stare in silenzio.
Si gira le mani in grembo, non sa più dove guardare. Sente gli sguardi di tutte le donne presenti su di sè. Non sa quanto un uomo può essere fortunato !!!
Dopo veniamo a sapere che la mamma è stata operata ed è lì per il controllo di routine.
Anche io sono qui per un controllo o meglio per una biopsia.
E' già la quarta nel giro di 5 mesi e ancora non sono riusciti a capire qualcosa. Una volta non hanno prelevato il tessuto giusto, la seconda il campione si è riempito di sangue e non hanno potuto analizzare niente. La terza volta? L'ago della siringa era troppo corto! Ma come si fa a prelevare un campione in una donna come me che ha la quinta di petto con una siringa che ha un "aghino" di pochi centimetri di lunghezza? Lo sapete che in Italia questi strumenti per la biopsia hanno tutti una lunghezza standard? E che non esistono aghi che si adattano alla grandezza del petto? Mi hanno spiegato che la maggior parte delle volte i campioni non possono essere eseguiti perchè o il petto è troppo piccolo o c'è bisogno di un'operazione. Nel mio caso la cosa non è chiara e quindi hanno deciso per i prelievi.
Almeno l'idea era quella di un prelievo, ma siccome siamo in Italia tutto si ingigantisce e ogni cosa da insignificante diventa complicata.
Mi chiamano: entro nella stanza, a sinistra un lettino a destra una scrivania con delle sedie.
Una dottoressa molto carina e un'infermiera, tutte e due molto gentili.
...Prego signora mi dispiace, bisogna fare un'altra biopsia, il laboratorio dice che il prelievo non è stato eseguito bene e quindi il risultato è falsato...
Cosa vuol dire falsato?
Mi ci vuole solo un attimo per prendere una decisione.
...aspetti un attimo. Io mi sdraierò lì sopra, sul lettino, mi farò fare tutti i prelievi che vuole, anche senza anestesia non m'importa, ma adesso lei si siede qui con me e mi spiega per bene tutto quanto...sono mesi che mi analizzate e non mi dite una parola... il mio unico pensiero in queste settimane è stato uno solo... non per me no! ma per mia figlia! Ho una bambina di 5 anni e ho pensato solo a lei...
E la dottoressa con molta calma comincia a spiegare alcune cose, non mi alzo: capisce che quello che ha detto non mi è bastato. Va avanti. Finalmente sono parzialmente soddisfatta.
Mi sdraio, braccio alzato, la prima iniezione per l'anestesia. Non mi hanno mai fatto effetto gli aghi e nemmeno le punture. Possono agire con molta calma: io non mi muoverò.
Il pensiero continua ad andare ai mesi precedenti, quando sono venuta la prima volta. In seguito ho tenuto tutto per me, non ho detto una parola.
In casa nessuno ha mai saputo niente. Non volevo allarmare tutti, non volevo milioni di telefonate per sapere come stavo e se mi fossero arrivati i risultati delle analisi.
La cosa sarebbe diventata un "caso nazionale", mia madre sicuramente si sarebbe sentita male e mia zia e gli altri parenti a telefonare tutti i giorni tutti i minuti. Non avrei avuto più pace. Così invece ho gestito la cosa da sola. Il bello di tutto o il brutto, nell'ipotesi peggiore, sarebbe stato solo mio.
Dopo la seconda biopsia telefonai al mio notaio... Ciao Giuseppe posso venire da te per parlarti di alcune cose?....grazie...
Il giorno stesso ero da lui, mi riceve sempre quando lo chiamo è molto gentile. Sua zia è stata mia insegnante di Lettere alle Medie e da quando ho scoperto che questo nipote abita a Prato sono diventata sua cliente.
...Ho bisogno di trasferire tutto alla piccola, ci pensi tu?...
Anche questa era sistemata. Cominciai a preparare le mie cose con una calma stoica: io che mi lascio vincere dalle emozioni che vivo la mia vita sempre di corsa, avevo una calma che mi meravigliavo io stessa.
Finalmente arrivò il risultato dell'ultimo appuntamento.
Il nodulino di 6mm di diametro che mi era stato scoperto era per ora "innocuo".
I miei controlli adesso vengono fatti ogni due anni. Sto bene, ma sono sempre in ansia per qualsiasi donna che so che viene operata o scopre in ritardo questo male così subdolo.

CONSIGLIO A TUTTI LA PREVENZIONE, NON TRALASCIATE MAI I CONTROLLI. FATE DA SOLE L'AUTOPALPAZIONE E SE NON NE SIETE CAPACI CHIEDETE AL VOSTRO MEDICO DI INSEGNARVELA.
MI RIVOLGO NATURALMENTE ANCHE AGLI UOMINI: ANCHE PER LORO CI SONO ESAMI PREVENTIVI SU ALCUNI PROBLEMI CHE SI POSSONO PRESENTARE.

Da parte mia sono stata fortunata, ho deciso di fare la mammografia alcuni anni prima che mi chiamassero di routine. Fortunata perchè nel mio caso l'autopalpazione non sarebbbe servita a niente, dal momento che il mio "amichetto" è profondo. Fortunata, o è stata una premonizione? Chissà!
Mi sento fortunata perchè posso ancora ridere, scherzare, giocare con mia figlia, ma soprattutto fortunata perchè non vivo l'ansia e la paura che la mia vita possa finire da un momento all'altro.
Ciao, buona giornata

giovedì 30 aprile 2009

PUNTIAMO L'INDICE.....

(di Lorena B.G.)

Ho detto tante volte che sono atea. Non cambio idea, avevo sette anni quando presi coscienza della mia scelta. E da allora sono andata avanti. Cresciuta in una famiglia dove quando si parlava di religione si diceva... l'abbiamo trovata e bisogna seguirla...
Perchè ? Perchè il Credo deve essere un obbligo e non una scelta?
Perchè non potevo chiedere cose che mi sembravano strane in contraddizione fra loro, dove nemmeno il parroco della cittadina dove abitavo riusciva a spiegare quello che leggeva?
Ho cercato tante volte la "verità" poi mi sono stancata e ho solo letto per curiosità alcuni libri, come la Bibbia o altri. Alla fine ho abbandonato tutto. Nessuna soddisfazione, mi sono posta davanti ai Vangeli come quella che non capiva perchè il figlio di Dio dovesse nascere in una mangiatoia invece che in una reggia, che invece di avere come padre putativo un principe aveva un falegname, che invece di arrivare su un cavallo bianco alla testa di un esercito agguerrito per liberare tutti gli uomini dalla schiavitù moriva come un delinquente sulla croce.
Premesso questo, dico anche che mia figlia prenderà tutti i Sacramenti della religione cattolica e poi, da grande, quando prenderà coscienza delle sue scelte deciderà lei cosa fare. E' tre anni che stiamo percorrendo insieme il cammino che la porterà a ricevere la Comunione tra poco.
All'inizio fu mia cura avvertire il parroco che ero atea, e ho trovato una persona favolosa che non ha cercato di convincermi in alcun modo. Forse ha sperato in cuor suo che cambiassi idea. Però sono stata una mamma che non ha mai fatto mancare la presenza della bambina ai vari appuntamenti e che personalmente non sono mai stata assente io stessa ai vari obblighi cui ero tenuta.
Ho cercato di capire, mi sono messa nella posizione di chi studia la cosa per poterci entrare un giorno dentro. Ancora non è così purtroppo, sono ancora fuori a guardare, ma con rispetto e attenzione.
Ieri sera seconda riunione per i genitori dei bambini che passano a Comunione.
Alla fine la preghiera di chiusura.

" Ho cercato Dio
con la mia lampada così brillante
che tutti me la invidiavano.
Ho cercato Dio negli altri.
Ho cercato Dio
nelle piccolissime tane dei topi.
Ho cercato Dio nelle biblioteche.
Ho cercato Dio nelle università.
Ho cercato Dio
col telescopio e con il microscopio.
Finchè mi accorsi che avevo dimenticato quello che cercavo.
Allora, spegnendo la lampada,
gettai le chiavi ,e mi misi a piangere...
e subito,la sua Luce fu dentro di me...

(Angelus Silesius)

Posso affermare con sicurezza che non ho cercato Dio, ma una Verità.
Non l'ho ancora trovata ma ho trovato una CERTEZZA attraverso l'amicizia di alcune persone.
- la certezza che quello che ho fatto finora va migliorato
- la certezza che impiegherò tutto il mio tempo alla ricerca di lordure da denunciare
- la certezza che insegnerò meglio a mia figlia a combattere le schifezze nel mondo
- la certezza che ancora di più e con più forza denuncerò tutte le crudeltà del mondo, cominciando da quelle vicino a me
- la certezza che tutte le SHOAH del mondo non debbano esserci mai più
- la certezza che se anche non avrò fatto gesti eclatanti la mia coscienza sarà a posto
-la certezza che se finora ho parlato chiaro da ora in poi griderò per farmi capire meglio
- purtroppo però anche la certezza che quell'unico neurone che pensavo fosse nella testa di tante persone ho capito che non c'è mai stato.

Ma pensate che questo mi fermerà ? Non credo dovreste conoscermi!
Non so ancora qual'è la strada la sto cercando, ma comunque non sto certo a sedere ad aspettare. Siate sicuri che molto spesso leggerete qualche orrore nascosto che troverò da denunciare.
Continuerò finchè avrò fiato e forze.
Ma soprattutto venite con me al mio fianco tutti insieme a

PUNTARE L'INDICE VERSO TUTTO QUELLO CHE C'E' DI SBAGLIATO E DI ORRENDO E DI CRUDELE.
MAI PIU' MASSACRI, MAI PIU' STERMINI, MAI PIU' UCCISIONI IN NOME DI NIENTE.
NON ACCETTO NESSUNA GUERRA
NESSUN ORRORE VERSO ALTRI ESSERI UMANI COME NOI CHE HANNO SOLO COME DIFFERENZA IL COLORE DELLA PELLE O L'APPARTENENZA AD UN GRUPPO POLITICO O AD UN GRUPPO ETNICO DIVERSO DAL NOSTRO.

Non confondiamo il "perbenismo"o il "buonismo" con cui si veste tanta gente
IO PARLO DI MASSACRI DI INTERE POPOLAZIONI.

mercoledì 29 aprile 2009

PER ME (3)


IN QUESTI GIORNI MI SONO SCOPERTA UNA NUOVA VOCAZIONE.

SONO UN POESIA - SCOUT.

OGGI UN ALTRO AMICO MI HA DEDICATO QUESTA POESIA.

TUTTA MIA !!!!
_____________________

SOLO PER TE

Quanti pensieri nelle caldi notti d'estate
Quanti sogni dolci
In cieli pieni di mille stelle
Quanti sospiri
In quei pochi attimi vicino a te
Ma è la vita
Solo un dolce sogno e una dolce illusione.

lino

lunedì 20 aprile 2009

PER ME (2)


Sembra che oggi io abbia ispirato alcuni dei miei amici napoletani.

Naturalmente come prima non posso mettere il loro nome, ma sono nel mio cuore come amici preziosi.
____________________

NOTE

Non c'è bisogno che ti dica che ti voglio bene
lo sai di tuo
al mattino nello specchio
le tue smorfie di rabbia
somigli sempre più a me.
Nelle vie il vento
soffia e scompiglia
i tuoi folti capelli
credi che sia io
quella volta che per gioco ...
per ridere un po' ti dissi
che sono il ciclope dell'amore
I raggi di sole
accarezzano la tua pelle bianca
anch'essi ti vogliono bene
mentre il sole ti ama
e quando si nasconde
e solo per vederti correre
nell'andarlo a cercare
Non c'è bisogno che ti dica che ti voglio bene
lo sai di tuo
Nella sera seduta ...
sulla scale che portano in soffitta
resti in bilico tra passato e futuro
ricordi di vecchi amore
e prospettiva di nuovi amori
Che saranno mai questi nuovi amori?
Che si nascondono come il sole
anch'essi vogliono vederti correre
per andarli a cercare ...
Tu stanca nelle tue corse ...
sai di tuo
che ti voglio bene ..

PER ME (1)


Stamattina con mia grande sorpresa ho trovato una poesia che un amico stanotte mi ha dedicato.

Bellissima, scritta in dialetto napoletano !

Voglio che anche Voi ne apprezziate la musicalità e l'armonia. Come si fa a non dire che la nostra lingua dialettale non è fatta di note musicali?

Gustatevela parola per parola. Buona giornata a tutti.
_________________________________

N' anfora

Na vota dinte a nu magazzino d' antiquariato,
vedette n' anfora ca m' attiraie la per la,
ma compraie a nu prezzo assai calato,
pensanne ca n' affare jeve a ffà.

M' avviaie a casa cu st' oggetto in mano,
mentre pensavo: - sarrà n' oggetto fatato,
si a strofino da dinte jesce nu sultano,
na persona magica ca nu desiderio m' avvererà! -

E quando arrivai senza ce pensà
accumminciaie a strofinà sta cosa strana,
che mmane, ca scupetta, 'o panne e lana...
ma niente ascette a dinte llà.

Me mettette ncoppe 'o liette e pensavo...
comme puteve ca fortuna, mia realizzà na bella realtà,
mentre a coppe 'o comodino a dinte all' anforra asceva,
nu fummo ca n' immagine jeve a formà.

N' immagine e na femmena comme nunn' aggio viste maie:
mezza nuda, bionda e dolcemente m' abbracciava,
m' accarezzava pecchè io l' avevo dato 'a libertà,
e na ricompensa me vuleva dà...

Mettette 'a mano mpiette e cacciaie na penna dicendo: - ccà sta 'o segreto da felicità
nun sò materiali e desideri ca te posso avverà,
a ricompensa nunn'è chella ca t' aspettavi tu,
scusami tanto e nun me cercà cchiù. -

Pigliaie 'a penna e accumminciaie a scrivere, ca costanza, ca pazienza,
e scrivevo, scrivevo, e giravo e pagine,
e notaie stralunato ca tutto era scomparso, pensaie:
- ma chi sarrà st' intelligente ca a fatto na penna ca nun scrive niente...

Vuò vedè ca 'a felicità è quando
uno nun scrive, nun lgge, nun parla...
chissà sta penna chi l'ha potuto fà,
chissà comme s' immaginava 'a felicità... -

sabato 18 aprile 2009

OGGI E' COSI'



Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!!

domenica 12 aprile 2009

QUESTA E' PROPRIO BUFFA !!!

(di Lorena B.G.)

Qualche tempo fa mi capitò di dover discutere con alcune persone che conoscevo, perchè scoprirono che scrivevo.
Non mi sono mai fatta pubblicità e questa cosa è mia .
E' vero che ultimamente sto cercando di sapere se le mie parole possono avere qualche effetto o sono solo parole "buttate " al vento, ma vi ripeto non ho mai fatto niente per farlo sapere in giro, almeno fino ad ora.
Fra tante persone che mi leggono mi sarebbe piaciuto che lo facessero alcune, ma non ho avuto questo risultato e quindi ho superato ormai il problema.
Non si può costringere qualcuno ad interessarsi di qualcosa che non gli va.
Entrai in crisi, perchè mi sembrava assurdo che un rapporto fra due amici si basasse solo su dei racconti.
Quindi finito di discutere con queste persone e chiuse amicizie solide o no, sono andata avanti.
Fui accusata di raccontare rapporti fra me e gli altri, ma la cosa che mi meravigliò davvero è che chi leggeva non pensava se dicevo la verità o no, solo che non si ritrovava nell'individuo descritto, nel co-protagonista della storia.
Come sarebbe a dire non si ritrovava nel co-protagonista?
Io scrivo racconti inventati, come fa un'individuo a cercare di assomigliare a qualcuno e a rimanere male se il personaggio non è lui?
Ultimamente mi è capitato ancora di dover riassaporare una discussione.
Amici che mi "accusano " di saper scrivere bene, mentre loro no.
Dunque se ancora il mio cervello capisce qualcosa, da che mondo è mondo si dice ...che il mondo è bello perchè è vario!..
Io non mi sono mai permessa di andare dal mio commercialista ed accusarlo di saper fare la dichiarazione dei redditi ed io no, non sono mai andata dal mio cardiologo e l'ho accusato di saper fare un ecografia al cuore ed io no, non vado dal mio amico e gli dico che lui sa cinque lingue ed io no.
Come sarebbe a dire che uno accusa un altro perchè sa fare qualcosa?
Io faccio quello che so fare e che mi piace, ognuno di noi è "specializzato" in qualcosa e se poi non sa fare niente non capisco perchè deve accusare un altro.
Cosa vuol dire :
(amico).....dai tuoi articoli, intelligentissimi, lasci trasparire ciò che poi sei solo in parte...molta fantasia da scrittrice..... Scrivo peggio di te ma credo di essere più sensibile: non a caso i grandi poeti sono uomini, trovami una grande poetessa che non sia mielosa o terribile come la Dickinson......
(Risposta mia).....Io sono come sono e tu non mi conosci. Pensi solo che io ti voglia psicanalizzare e basta. Io scrivo e come tutti quelli che scrivono, non è mai la realtà. La scrittura è fatta di fantasia, di conoscenza, di introspezione, di cultura, di contatti, di fregature, di vita vissuta e anche di quella che si vorrebbe vivere. La scrittura è un masticare queste ed altre cose......
Non capisco perchè mi devo giustificare. Non capisco perchè vengo accusata di scrivere. Se ledo la suscettibilità di qualcuno mi dispiace.
E poi perchè mi deve dispiacere?
Scrivo quello che sento, quello che penso, quello che non mi piace, quello che vorrei che fosse.
I miei scritti perchè devono corrispondere ad una realtà o almeno a qualcuno?
Perchè nei miei racconti si cerca fatti della mia vita e i rapporti che ho con gli amici?
Spesso prendo spunto da qualcosa che mi è capitato o mi ha colpito per parlare di un argomento particolare, ma solo lo spunto è reale il resto è solo frutto di fantasia non riconducibile a niente e nessuno nella realtà.
Non capisco perchè devo fare tanta fatica.
Mi chiedo adesso se ogni scrittore, ogni giornalista, ogni poeta deve giustificare le proprie parole con chi lo conosce.
Io continuerò a scrivere, continuerò con i miei racconti, con i miei articoli, con le storie inventate e no. Andrò avanti finchè avrò voglia e do un consiglio a tutti quelli che mi conoscono:
IO SONO COME SONO E NON CAMBIERO', SOPRATTUTTO NON SMETTERO' SOLO PERCHE' QUALCUNO HA DA CRITICARMI.
LA CRITICA E' COSTRUTTIVA SERVE PER CRESCERE E MIGLIORARE.
SE A QUALCUNO NON PIACCIO MI DISPIACE PER LUI O PER LEI, DI AMICI NE HO TANTI UNO DI MENO NON CAMBIERA' LA MIA VITA. SOPRATTUTTO MI FARA' SOLO DECIDERE DI ANDARE AVANTI PIU' AGGUERRITA CHE MAI.
IL MIO MOTTO SARA' ..O CON ME O CONTRO DI ME...
E FINORA CI SONO TANTI CON ME !!!
Baci a tutti

sabato 21 marzo 2009

LA VITA AL RISCIACQUO


(di Lorena B.G.)

Avete mai visto il film SHE DEVIL? Molto carino io mi sono divertita molto. E' la storia di una donna molto poco avvenente che si intreccia con quella di una scrittrice. Ad un certo punto del film la vita di questa scrittrice entra nel caos più completo e lei decide di scrivere un libro che si intitola AMORE AL RISCIACQUO, mi sembra.
Ecco questo titolo mi ha dato lo spunto per capire delle cose.
Oggi per la prima volta in vita mia ho avuto la conferma di quello che sospettavo da un po' di tempo: SONO UNA DONNA DIFFICILE.
Difficile? Non perchè non mi piace la carne, non perchè non adoro la sporcizia, non perchè quando qualcosa non mi va discuto con mio marito, ma perchè metto in difficoltà gli altri.
Ho la brutta abitudine di pensare, di sviscerare i problemi, finchè non vedo le interiora e sento puzzo di marcio non smetto di frugare.
Perchè ? E che ne so! L'ho sempre fatto, anche quando ero piccola. Quando studiavo finchè non avevo visto tutti i libri, finchè non ero arrivata alla parola FINE non demordevo andavo avanti, fosse stato anche per quattro ore.
I miei problemi!!! Figuriamoci quelli degli altri, che non conosco, ma intuisco soltanto. Sono un mastino finchè non gridano.... pietà, basta non ne posso più..... io continuo a mordere l'osso .
Oggi ho fatto la stessa cosa, ho "rovinato" un rapporto appena iniziato.
Non me ne sono resa conto, ho messo la testa bassa e sono andata avanti.
Forse veramente volevo solo aiutare a capire e sviscerare il problema, a RISCIACQUARE il problema appunto, ma gli altri non sono come me, e i miei amici, non tutti hanno voglia di affrontare i problemi e se stessi.
Quante volte invece ho affrontato e sfidato me stessa?
Tante! Ogni giorno della mia vita, mi sono guardata dentro ogni volta che qualcosa non andava.
Quante volte ho tagliato, sezionato le cose, quello che mi era successo?
Basta una parola che secondo me non va bene nel contesto generale ed ecco che comincio ad elaborare. Il cervello parte per conto suo.
Ieri e oggi mi sono chiesta che tipo di psicologo sarei stata. Uno strano sicuramente, ma forse avrei fatto mettere tanta gente di fronte a se stessa.
Oppure avrei provocato una serie infinita di suicidi?
Oggi un amico, mi ha fatto riflettere.
Ha ragione completamente...scavi, scavi, scavi troppo...
E lì ho capito.
Boccaccia mia statti zitta, diceva una volta un comico! E forse sarà il caso che prenda questo come lezione.
Prenda questo come lezione con gli amici, non con chi mi fa divertire e spara cretinate in giro. Queste persone saranno per me sempre il mio bersaglio preferito.
Vi informo in anteprima che continuano a vedermi in giro dappertutto.
Ieri sera ad esempio, mentre ero ad una riunione in Parrocchia per decidere le modalità della Comunione per mia figlia, c'è chi ha creduto nuovamente che scrivessi nei forum. Sono una donna di parola e se dico che non faccio una cosa non la faccio veramente.
Ma secondo queste persone, io contatto i miei amici nei forum o come ho più volte spiegato ci scriviamo per emails private e ci sentiamo per telefono tutti i giorni? Ma con chi parlo e discuto per primo quello che scrivo se non con uno dei miei carissimi amici scrittori, che adoro come un fratello? E come ci teniamo in contatto? nei forum?
Non credo proprio!!!! E poi finiamola questa storia ormai puzza come il pesce avariato.
Il mio carattere è questo: continuerò a scrivere, purtroppo continuerò a parlare e ad esaminare con gli altri i loro problemi. Spero soltanto di non fare troppo "danno", ma soprattutto di coltivare ancora le mie amicizie, quelle vere intendo.I pagliacci, i buffoni, quelli cioè che non hanno niente da dire non m'interessano.
Ho trovato molto più interessanti le conversazioni con il mio edicolante che ha un modo tutto suo di filosofeggiare, oppure con il barista che mi serve il caffè tutte le mattine e che mi saluta sempre con cordialità, ma con una forma di rispetto che qualche volta mi fa ridere come se mi dicesse... Buongiorno Donna Lorena...e se siamo soli commenta quello che ha letto sul giornale. Ebbene queste due persone, l'edicolante e il barista sono per me una fonte inesauribile di vita e di filosofia, RISCIACQUANO i fatti di cronaca e la vita in maniera incredibile, spesso le mie punzecchiature prendono spunto proprio da alcune cose dette, imparo più da loro che da chi si crede superiore e spara invece corbellerie.
Oggi mi trovo davanti ad un bivio e la scelta è difficile, cosa faccio RISCIACQUO tutto e poi decido o lascio perdere e sto a guardare cosa mi capiterà in futuro?
Bacio a tutti buonanotte

BUONGIORNO


GIORNATA TROPPO BELLA PER SCRIVERE, POI CHISSA' !

OGGI PRIMO GIORNO DI PRIMAVERA.

VORREI INNAMORARMI DI NUOVO.

venerdì 20 marzo 2009

LA PERLA

(di Lorena B.G.)

Qualche giorno fa ho scritto il racconto IL NOME, e qualcuno mi ha fatto notare che l'assonanza fra il nome di mia figlia GIADA e la foto messa, una PERLA, non andava bene.
Un motivo c'è e anche molto particolare e penso che ogni genitore ne convenga con me.
Ogni bambino è una PERLA preziosa racchiusa dentro un'ostrica.
Una perla che va coltivata nell'ambiente più incontaminato possibile, circondandola di cure e attenzioni, ma soprattutto di tanto amore.
Una perla che finchè non sarà maturata nel tempo non sapremo come verrà fuori, potrà essere meravigliosa come quella della foto, oppure potrà essere piena di rughe se ci sarà stato nel cammino percorso un incidente che l'ha rovinata, come potrà non esserci se ci sarà stato qualcosa o meglio qualcuno che ne avrà impedito la crescita.
Mi sento piena di responsabilità, ho paura tante volte di non farcela, il cammino è lungo e duro.
Ma vado avanti nel migliore dei modi e il mio "lavoro" di mamma qualche volta ha le sue ricompense e qualche volta ho delle arrabbiature.
La fine della strada...quante volte mi sono chiesta se esiste la fine di questa strada fatta di educazione, notizie da farle assimilate, buone e cattive, concetti giusti e sbagliati, scelte da ponderare, come si fa a mettere dentro una bambina di nove anni tutto quello che c'è al mondo?
Quando un genitore può arrivare a dire che il cammino è concluso?
Ma poi non parliamo di età, ogni età è un assimilare notizie e concetti e amore e odio, perplessità e domande e dubbi, certezze e incertezze, gioia e dolore, riso e pianto, sole luna caldo freddo pioggia vento, amori che ci riempiono la giornata, amori che finiscono, delusioni, persone che amiamo, persone che ci lasciano, persone che non sopportiamo, cosa in più ?
Vi rispondo con una sola parola....LA VITA.
La vita è un concetto, ma eppure è reale la tocchiamo ogni giorno, quando usciamo di casa, quando salutiamo il postino, quando scambiamo le prime due chiacchere con l'amica, quando leggendo il giornale vediamo cose non belle, quando al telefono un amico ci saluta e ci augura buona giornata.
Adesso per me la cosa più bella quando mi alzo è andare in camera di mia figlia per svegliarla, sentire il calore della sua pelle sotto le coperte, il suo profumo, accarezzarle i capelli, e poi cominciano i giochi che sono più o meno sempre gli stessi....lei fa finta di dormire ed io che cerco di toglierle le coperte. Dico più o meno perchè sta crescendo e mentre per me è ancora una bambina lei probabilmente avverte già i primi cambiamenti.
E' ancora lontana da una maturità, ma poi a che età siamo maturi ? C'è forse un certificato che lo dice?
Ho conosciuto uomini che nemmeno a 40 o a 57 anni sono "maturi", vivono in un'eterna aura di ragazzini non rendendosi conto di quanto male posso fare agli altri con il loro comportamento.
Il comportamento, le regole !!!
Mia figlia l'altro giorno mi ha detto che vuole vivere senza regole, senza la mamma, fare quello che vuole.
Orrendezza delle orrendezze...Ma stai scherzando? E come puoi vivere senza seguire la maggior parte delle cose che fanno gli altri?
Ma dentro di me pensavo come sarebbe bello poterlo fare!
E ritorniamo lì, nella PERLA vanno inculcate anche le regole, tutte le regole del mondo, perchè anche chi arriverà ad essere ai massimi vertici dei governi, a comandare e decidere della sorte di altri uomini, secondo me ha dimenticato un po' di regole, soprattutto quelle del rispetto per la vita umana...... C'è chi decide di dichiarare guerra, i cecchini che sparano sui passanti, chi entra in banca con la pistola e spara e uccide per pochi soldi, chi giuda ubriaco o sotto l'effetto di droghe, chi compra su internet intenzionalmente droghe proibite, chi stupra, chi...chi..chi...ma a queste PERLE della società qualcuno gli ha mai insegnato le regole???

Sorpresa


Ieri sono andato, come al solito, a prendere la mia piccolina alla scuola materna e mentre andavamo la parco mi dice:
“Prendimi in braccio che ti devo dire una cosa all’orecchio”
Io al solito in maniera brusca per colpa di bambole, soprabito, sacchetto con la merenda e borsa del lavoro mi chino e la prendo con il braccio destro dicendogli:
“Si ma poi cammini con i tuoi piedini”
Lei avvicina la sua boccuccia che profuma di caramella alla fragola al mio orecchio e mi dice:
“ TI VOGLIO TANTISSIMO BENE, auguri Papà”
E mi ha dato un bacione appiccicaticcio di zucchero, mentre le sue braccine mi stringevano il collo
Non penso che si possa avere un regalo più bello e prezioso.

martedì 17 marzo 2009

IL NOME


( di Lorena B.G.)

Quando doveva nascere mia figlia mio marito ed io abbiamo avuto un attimo di smarrimento.
Ogni nome che prendevamo in considerazione aveva un "difetto".
Troppo lungo, troppo complicato, brutto, antipatico, suona male, non è armonioso,....
Non vi dico poi le associazioni con persone conosciute !
Elisabetta? ma se poi viene grassa come la tua amica? Paola? scema come tua zia! Maria Luisa ? chi la figlia di "wonder woman"( per dire che la mamma è una "fo tutt'io")? Cristina? ma dai, e se poi viene bassa come lei?... non continuo, ma mio marito riusciva a tirare fuori per ogni nome un difetto!
Se fosse stato maschio mi sarebbbe piaciuto Alberto o Luca, erano nomi decisi irrevocabili.
Ma il risultato dell'amniocentesi aveva già decretato in maniera irrefutabile il genere femminile.
Cominciò allora un periodo in cui non riuscivamo a concentraci su nessun nome.
Provammo a scrivere un elenco, ma sembra strano il foglio non si trovava mai e dovevamo ricominciare tutto daccapo. E ogni volta i nomi cambiavano non ci ricordavamo mai quali erano quelli scritti prima.
Inoltre c'era da tenere a bada anche i genitori. Chi è di voi è stato così "fortunato " da non avere l'intromissione dei padri, ma soprattutto delle madri che volevano a tutti i costi mettere al futuro nipote il nome scelto da loro?
Non parliamo poi delle tradizioni dei nomi, il tramandarsi cioè nomi dal nonno al nipote per generazioni e generazioni, o addirittura mettere il nome di un caro parente defunto. Che nomi venivano fuori! Nomi che mi facevano rizzare le orecchie e inorridire dentro di me, e l'unica cosa che riuscivo a dire con un fil di voce era...ci penserò, non mi sembra male... quando invece se fosse stato un pezzo di carta l'avrei stracciato volentieri.
Pensate alla mia condizione! Diventare mamma in ritardo non più giovanissima, con tanti dubbi e tante paure, con l'assillo sempre dei dottori delle visite delle analisi da fare per far sì che tutto procedesse nella maniera più giusta possibile per arrivare in fondo alla gravidanza e vedere finalmente quella meraviglia di bambina che mi ritrovo.
Dovevo combattere anche con un nome !!!
Certamente la maggior parte dei futuri genitori ha le idee chiare, ma in quel momento noi invece non le avevamo per niente, anzi non le avevamo affatto.
Fosse stata una cosa da cercare in casa, ci potevamo anche provare, ma la ricerca di qualcosa di astratto che poi può segnarti per tutta la vita è drammatica.
Mio marito ha un nome normale, corto anche molto bello, il mio ho imparato ad apprezzarlo da grande quando non potendo più cambiarlo, diciamo che l'avevo accettato.
La scelta era stata fatta da mio padre che io adoro, ma fu una scelta strana, almeno per me: Lorena come i Granduchi di Toscana, siamo toscani e quindi...come se mettermi un altro nome avesse voluto dire che ero nata in un'altra regione. E poi fino a che non ho compiuto vent'anni e non ho scoperto che dove abitavo c'erano altre due bambine che lo avevano anche loro, per anni mi sono sentita "sola".
Quindi bisognava scegliere qualcosa che non portasse un domani mia figlia ad avere dei "complessi".
Pensavo ormai che tutto fosse perduto, vedevo mio marito in preda al panico nell'Uffico Anagrafe che non sapeva che nome dargli e poi un impiegato urlare ...FINIMOLA...e l'altro impiegato sollecito scrivere subito... Sesso: femmina....Nome : FINIMOLA.
Le mie notti ormai erano un incubo, appena sentivo per la strada un nome lo scrivevo e lo sottoponevo all'attenzione di mio marito la sera.
La ricerca continuava, non riuscivamo ad arrivare a nulla e per complicare il tutto fui anche ricoverata al settimo mese di gestazione in ospedale con il programma di farla nascere prima.
Finalmente, quando ormai avevamo ormai deciso che la prima persona che ci suggeriva un nome, fosse stato anche Mafalda o Genoveffa, l'avremmo accetato,ecco che la sorte ci venne in aiuto: entrò in negozio una cliente con una magnifica e bellissima bambina.
Un attimo che la mamma si distrasse e la piccola si mise a girare... GIADA, vieni qui!
Mio marito ed io ci guardammo felici, l'incubo era finito ... avevamo trovato il nome a nostra figlia !!!!

domenica 15 marzo 2009

FINALMENTE !!!!!!

(di Lorena B.G.)
QUESTO LO DEDICO AL MIO LETTORE PREFERITO!

Era qualche settimana che mi stavo annoiando. Il mio lettore preferito quello che tutte le mattine la prima cosa che faceva quando accendeva il computer era venire ad aggiornarsi nel blog, era mancato.

Meno male oggi l'ho ritrovato!

Ha cambiato vestito o almeno nick, aveva cominciato con no chalance a scrivere sotto "falso"nome, ma come diciamo sempre, soprattutto quelli che come me conoscono bene la costruzione del discorso, lo stile è inconfondibile e quindi l'ho ritrovato.
Non vi dico!,un dolce alla crema o una passeggiata in riva al mare non mi avrebbe fatto più piacere.
E poi non solo le parole, le frasi ma le solite espressioni, tutto tutto mi è sembrato così familiare che il ritrovare questo vecchio amico, mi ha riportato il sangue nelle vene.
Ho riletto con piacere le stesse cose, niente è cambiato, non una virgola, le solite frasi banali e stupide, le solite "critiche" rivolte a me o a qualche mio amico o a qualche altra persona: MI SONO SENTITA A CASA !!!
Almeno oltre a criticare suggerisse qualcosa di intelligente, invece niente. Questa cosa mi rattrista, perchè sono tutti bravi a dire male, ma il proporre è solo per gli scienziati. Inoltre mi è venuto un dubbio, ma se un po' di tempo fa questa persona avesse aperto un blog? E' ancora aperto o è miseramente fallito e chiuso per mancanza di argomenti e lettori?
E in effetti chi non fa altro che preoccuparsi di gurdare gli altri come può impiegare il suo tempo a cercare argomenti convincenti?
Noi che lo leggiamo e che siamo i suoi bersagli preferiti ci facciamo delle grasse risate, ad esempio venerdì scorso dopo che un mio caro amico era stato preso "di mira", ci siamo scritti non vi dico quello che abbiamo detto.
Non cambia niente sempre le solite cose, ci siamo chiesti se qualche volta legge anche il vocabolario oltre i giornali sportivi. Sicuramente non ha un briciolo di cultura e sicuramente le persone che frequenta e con cui parla non sanno mettere insieme due parole, forse fra la mano e il cervello c'è qualche contatto che non funziona, perchè le frasi sono sconnesse e scombinate. Sapete non tutti hanno le sinapsi complete, ma dopo le sinapsi in questo caso non ci sono i neuroni. Tempo fa dissi che qualcuno poteva avere un neurone solitario, che si stava per suicidare, ma in questo caso c'è mancanza completa.
Aspetto con ansia che continui nei soliti sproloqui, nelle solite allusioni stupide e prive di fondamento. Aspetto con ansia domani e il potermi ricollegare con gli altri amici, in mezzo ai vari lavori monotoni o pesanti e cerebrali che abbiamo un po' di barzellette e il buffone che ci fa divertire ci sta bene. Ma poi se ci penso bene i buffoni sono tre! Cambiano posizione, nome, cominciano con parole diverse, ma i cromosomi sono quelli non si può scappare ce n'è sempre uno in eccesso e questa caratteristica viene sempre fuori.
Almeno una volta tanto dicesse qualcosa di costruttivo, invece niente, ma la mia speranza non è morta. Aspetto con ansia l'evoluzione di tutto per poi divertirmi nella maniera giusta.
Come mi disse una volta un amico ...ho da campà ancora tanto....

venerdì 13 marzo 2009

GRAZIE GRAZIE


IL MIO PROFILO HA RAGGIUNTO LE 1.000 VISITE.
SIETE COSì CURIOSI?
BENE VUOL DIRE CHE LA STRADA CHE STIAMO PERCORRENDO INSIEME E' QUELLA GIUSTA.