SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
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lunedì 26 luglio 2010

SCEGLIERE ANCORA...(2)


Anche questo fine settimana sono in montagna.

900 mt ... la sera camino acceso. Questa volta il cielo è nuvoloso la temperatura si è abbassata un po'. Mi risdraio sul divano mi piace come posizione per ora ci sto bene.

Ricordo di aver lasciato quella bottiglia di Porto del 1978.

Ne verso un po' meno dell'altra volta. Il colore ambrato il profumo del vino corposo dolciastro vellutato che ho nel bicchiere mi fa immaginare di essere un uomo con in mano un cognac e magari un sigaro in mano. Pancetta da commendatore accappatoio bianco con apertura sul petto villoso labbra umide carnose...

Ma che vado a pensare! niente di tutto questo sono solo una donna e questa volta ho un plaid sulle gambe.
Il Porto mi sembra più vicino all'animo femminile: delicato ma deciso.
I pensieri corrono non si fermano.

Che settimana assurda è stata!

Ho scritto un'email dietro l'altra cercando di interpretare qualcosa.

Il cuore diceva che si era riaperto un dialogo.

Poi all'improvviso qualcosa: una frase che mi ha fatto intuire.
Ho capito o non ho capito come al solito?

E allora la delusione di un'illusione. Ma allora cosa ho scritto a fare qualche mese fa mettendo gli altri in guardia contro le sirene della mente?

Il mio faro si è spento alla prima ondata e dove sono i vetri che dovevano difendere il fuoco sacro dell'intelletto?

So per averlo letto che l'alcool prima dà euforia e poi tristezza, ma la mia fase di euforia dov'è? Nel mio bicchiere non è mai entrata.

Penso al numero 105.

C'è stato chi mi ha augurato di vivere fino a quell'età, io stessa ho scritto un racconto sulla Lamia che si rinnova a cicli di 105 anni, una camera d'albergo aveva quel numero, un numero che mi ha fatto pensare molto agli orrori della storia...

Chi è stato il primo a parlarmene?
Lo ricordo molto bene. La sua lordura morale ed etica non mi dette un'alternativa.
Anche quella volta ho scelto. In un attimo... senza mai voltarmi indietro senza mai rimpiangere la mia decisione. Quella volta però ero stata offesa.

Ma questa volta?
Ho combattuto fino ad oggi non rinunciando non mollando mai, poi piano piano ho capito che le catene stavano tirando troppo che avrebbero provocato ferite difficili da guarire nel tempo.
Tutto doveva seguire la sua strada.

Combattere contro chi?
La vita e il tempo sono dei giudici implacabili, non c'è via di uscita.
In questa lotta non ci sono vincitori, ma solo sconfitti.

Quante volte ho detto che una donna può affrontare cose impensabili. Ma si rende conto un uomo di cosa siamo capaci?

Oggi cosa ho fatto? Ho rinunciato a me stessa al mio amore alla speranza di un futuro con l'uomo che amo.

ME o TE? Sono stata io a decidere.
Ho scelto io per lui.
L'ho lasciato libero. Ho spezzato le catene che ci tenevano uniti.
Ho avuto quel coraggio che non c'era mai stato.

Adesso il fondo del pozzo l'ho toccato davvero.
Non ho voglia per adesso di risalire, sto qui a sedere a guardare le pareti gli scorpioni che mi girano intorno la sabbia le pietre che salgono verso il cielo..... e il cielo in alto. Ma non è mai stato così in alto così lontano come adesso.

A cosa ho rinunciato? Ad un uomo che era diventato tante cose.
Ho chiuso la porta? No la porta no, ho spezzato solo le catene.
La porta la lascio aperta se un giorno vorrà tornare.
Che tipo di speranza sarà? quella che mi farà vivere nell'attesa o quella che mi farà morire nell'attesa? O la mia vita sarà solo un limbo senza più emozioni?

Ogni donna è tante cose ogni donna ha dentro di sè tanti amori che coesistono tutti senza urtarsi e combattere. Siamo mamme siamo amiche siamo compagne siamo amanti e complici siamo puttane ma poi alla fine siamo solo donne, donne che amano e che chissà come diventano tutte Penelope che lascia andare Ulisse a girare per il mondo in cerca di se stesso.

La Storia ci ha perseguitato gli uomini ci hanno massacrato, ma continuiamo a stare al nostro posto. Quante di noi hanno varcato le Colonne d'Ercole? Quante hanno abbandonato la famiglia i figli la casa l'uomo che amiamo per seguire un sogno un'avventura?

Quanti Ulisse o meglio quanti alter ego di Ulisse ci sono sparsi ai quattro venti?
Lo stesso Leopold Bloom di Joyce non è forse l'alter di Ulisse nella sua mediocrità?

Ma quanti Ulisse-mito contemporaneamente devono rinunciare alla vita per seguire un'idea ? Solo senza nessun frater che lo accompagni, senza nessuna compagna, solo con se stesso a varcare le Colonne. La sua coscienza ormai ha deciso: nelle profondità del suo animo sa che oltre c'è il non-essere, la vita-in-morte. Cosa l'aspetta in questo viaggio in questo procedere verso un vuoto via via crescente?

Sto immaginando o sono consapevole della realtà?

In un mio racconto, Ulisse, ho fatto spezzare da Penelope l'arco, la cosa che rappresentava il suo potere. Io non ho spezzato niente... solo il mio cuore.
E ho fatto tutto da sola.
...Ti amo come amo me stesso... ma qualche giorno prima aveva detto che... aveva rinuciato a se stesso da tanto tempo...

Non ho capito niente o ho capito tutto?
So solo che gli occhi della mente adesso sono ciechi.
Quanti mi condannerebbero se scrivessi i miei pensieri e quanti si ritroverebbero in queste parole?

Sono sicura soltanto che non smetterò mai di amarlo, la mia porta sarà sempre aperta.

Un giorno forse il mondo riprenderà la sua forma e i suoi colori, per adesso sono immersa nel nulla assoluto come se fosse il mio brodo primordiale.

Un giorno forse un Big Beng ci sarà per ricominciare a vivere anche per me... anche per noi?

martedì 20 luglio 2010

SCEGLIERE ANCORA...(1)


Mi sono sdraiata in uno dei divani davanti al camino. I piedi sulla poltrona davanti, ho tolto anche i pantaloni sono con gli slip.

Ho chiuso la porta a chiave. Non ho voglia di aprire a nessuno.

Mia figlia, quando torneranno, ha la chiave non ho problemi di dovermi alzare.

Ieri ho finito di sistemare la cantina.

Non so quante centinaia di bottiglie di vino ho trovato

Li ho divisi per tipo per annata, poi è toccato ai liquori, poi alle marmellate, poi a tante altre cose.

Ho trovato alcune bottiglie di Porto vecchie, una addirittura c'è un'etichetta del 1978.

Non bevo non ho mai bevuto. Forse i miei principi alimentari e alcune accortezze tipo non bere non fumare e dormire massimo 4 ore per notte mi hanno conservato come sono.

Una volta ho letto che le cose sotto i cinquant'anni sono "vecchie" quelle che hanno oltre cinquant'anni sono "d'antiquariato".

Io sono un pezzo d'antiquariato sicuramente! e ben conservato.

Uso già, parlando, il verbo "conservare"? allora sono alla frutta!

Siamo in estate, ma il camino acceso non mi da noia. Accendo solo una lampada, ma la luce mi sembra troppo forte. Spengo. I riflessi del fuoco bastano per i miei pensieri ed io li adoro.

Quante volte ho desiderato essere lì con qualcuno.

Ma io non l'ho mai proposto e nessuno me lo ha mai chiesto. Forse hanno capito che per me è qualcosa di speciale e nessuno è stato così speciale da portarlo lì.

Nessuno! ma nessuno c'era!

Non bevo non ho mai bevuto.

Eppure sono lì a sedere con un bicchiere in mano e la bottiglia di Porto.
Il vino nel bicchiere ha un bel colore ambrato e anche se non sono un'appassionata il profumo m'inebria.

Me ne verso almeno 100 ml ad occhio e croce.

Chissà che effetto mi farà?

Primo sorso... mi brucia la bocca poi lo stomaco.

Aspetto che mi giri la testa che cada dal divano... niente non succede niente.

La bottiglia è per terra, ormai è aperta la metto nel mobile.

Bicchiere in mano mi risdraio.

La casa di montagna l'ho arredata nel tempo, mancherebbero ancora alcuni lavoretti che farò fare quest'estate. È bella. Tutta in legno i soffitti e i pavimenti travi a vista mobili con colori caldi.

Camini in pietra.... tre.... fatti con le pietre scolpite a mano.

Mi piace vivere ogni stanza dei tre piani. Quante stanze sono? Più di dieci, più la mansarda grande come il piano... 90 mq di mansarda! per ora ho appoggiato lì delle cose, le sistemerò forse questo agosto.

Non dimentichiamo la cantina. E il piazzale davanti il giardino l'orto.

Ma più volte al giorno entro in ognuna a sistemare o portare qualcosa o spostare un oggetto.

In questi giorni ho pensato di venire ad abitare qui.
È tutto tranquillo non ci sono rumori, i vicini sono tutti carini un po' invadenti, ma accettabili.

D'estate l'unico inconveniente ci sono almeno 7-8 bambini che mi scorrazzano per i vari piani.

Quest'anno, se il buongiorno si vede dal mattino, spero non siano più di 10 o 12.

Bevo ancora: il bruciore adesso allo stomaco è aumentato, ma la testa non gira.

Chissà perchè ho quest'idea della testa che comincia a muoversi e tutta la stanza mi ruota intorno come una giostra.

Se vengo ad abitare qui a cosa devo rinunciare a parte qualche incontro letterario, qualche discussione con i soliti "dementi"...

Le mie librerie, i miei amici librari che si preoccupano di avvertirmi quando ci sono libri "strani", quelli che nessuna persona normale comprerebbe mai.

E poi?

Già i miei amanti!

Ma quanto sono importante per loro?

Avete mai definito AMANTE?

Ebbene l'AMANTE è solo UN CORPO DA USARE.

Ma se riesco a raggiungere la pace dei sensi, a non avere più bisogni corporali... è tutto risolto!

In fin dei conti in tutte le mie case dove vado ho centinaia di amanti che mi aspettano.

Ci dormo anche insieme nel letto, con alcuni di loro.

Non mi hanno mai tradito sono sempre stati a disposizione sia di giorno che di notte. Hanno accettato le mie condizioni senza discutere si sono sempre fatti trovare pronti non sono mai scomparsi o non mi hanno mai detto cose che mi hanno ferito.

In fin dei conti ho migliaia di LIBRI che mi tengono compagnia che posso prendere e lasciare e poi riprendere in qualsiasi momento.

Mia figlia mi dice sempre che i miei libri sembrano nuovi, come se non li avessi mai toccati. Eppure se li sfogliate hanno parole sottolineate. Ma li amo troppo per sciuparli.

Ho libri dappertutto, ma ho una stanza tutta mia con ogni parete coperta dagli scaffali stracolmi.

Il mio studio.

Stereo televisione, che non accendo quasi mai, libri la scrivania il computer quadri sugli scaffali un divano per rilassarmi e leggere meglio. Dalla finestra vedo in lontananza montagne valli il cielo.

Sarei isolata completamente isolata senza nessun contatto con essere umano.

D'inverno addirittura nevica anche.

Ma mi merito tutto questo?

È una scelta o l'ultima conseguenza di una serie di cose storte? E quindi una punizione?

Non so decidere. Vorrei chiudere con tutto ricominciare daccapo.

Il mio pozzo, non è forse il mio pozzo questa casa?

Mi sento come qualche anno fa Alfredino a testa in giu in un budello stretto con la terra che mi stringe, la terra che mi entra nella bocca negli occhi nelle narici e non posso muovermi per pulirmi.

Ho cominciato a non dormire più. Mi sento soffocare.

Avevo dieci piante di rose grandi come alberelli, molto vecchie di colori diversi. Fiorivano almeno 4-5 volte durante l'estate bastava solo potare la rose vecchia e subito uscivano nuovi boccioli. Era un piacere la mattina sedersi fuori in giardino alle 5 e vedere i primi raggi del sole illuminare i petali, i colori brillavano della rugiada colpita dalla luce dell'alba.

Sabato scorso ho preso le cesoie le ho completamente tagliate. Ho spezzato il tronco con il piede.

Perchè tenere le rose se nessuno me le regala?

Perchè avere dei ricordi che fanno male?

Avevo 12 anni quando l'idea del suicidio si affacciò per la prima volta dentro di me.

Un'idea che mi ha accompagnato sempre.

Ogni delusione ogni fallimento è stata pronta lì presente unica compagna.

Ogni volta sono stata così vigliacca da ricominciare a vivere.

Vivere per cosa? Per prepararsi alla morte? e allora perchè non affrontarla subito?

Niente e nessuno mai è stato così importante per cancellare tutto dalla mente.

Ogni volta che ho ricominciato mi sono trascinata con la sicurezza che qualcuno mi avrebbe illuso preso in giro maltrattato offeso e che nessuno mai mi avrebbe difeso.

Ogni volta la ruota ha girato dalla stessa parte. Quante volte mi sono ribellata magari a parole, facendo io la parte della donna cattiva antipatica scostante, ma nessuno ha mai letto la mia fragilità la mia voglia di amore o di tenerezza.

Perchè avrei dovuto dare quest'impressione?

Io stessa mi sono costruita una corazza, ma quante volte ho pianto quando ero da sola quante volte mi è scoppiato il cuore?

Questo vino sta facendo un effetto strano. Ormai è finito... ed io sono stanca stanca di vivere.
Vado a letto... mia figlia ha la chiave.
Domani è un altro giorno... speriamo finisca presto!

mercoledì 30 giugno 2010

IL MINESTRONE


Sono sul treno per Firenze. Ho appuntamento con un mio amico psicologo.

Ogni tanto ci incontriamo per parlare.

Ci accomunano molte idee e molte osservazioni. In fin dei conti le devianze che riscontriamo negli altri ci permettono di classificare spesso la nostra normalità e la norma. Inoltre è un grande lettore: lui mi passa le sue osservazioni ed io gli do un po' delle mie.
È una delle poche persone con cui parlo volentieri. Oggi gli ho fatto leggere il mio ULISSE. Gli è piaciuto molto.

Invece a me ha fatto la stessa impressione di quando rileggo quello che ho scritto un po' di tempo fa: è come ritrovare qualcosa che non mi appartiene più.

Dunque torniamo al mio viaggio.

Gli ho promesso uno scambio.

Ieri in montagna mi sono preparata il mio solito minestrone e la salsa, tutto cotto sulla stufa a legna piano piano per non farli bruciare. Tutto sistemato nei barattolini che poi metto nel congelatore per la settimana.

Il mio minestrone e un vasetto di salsa per GLI ELEMENTI di EUCLIDE ormai introvabile da anni. Credo di essere entrata in contatto con decine di librerie e bancarelle di libri usati. Ricerca inutile fino a poco tempo fa.

Ma io ce l'ho, lo devo solo trovare ed è stato lì davanti alle sue librerie con centinaia di volumi fino alla "scoperta".

Non è un'edizione ridotta ma l'opera intera. Inoltre meraviglia delle meraviglie non una modificazione degli scritti del nostro matematico, ma una trascrizione il più fedele possibile dell'originale. I tredici libri completi!

Doppio tesoro!

Dovrei essere contenta invece più i minuti passano e più penso al mio minestrone.

Ma questo libro vale poi il tesoro culinario che gli sto portando?

Il barattolo comincia a pesarmi nella borsa, penso che ieri ho tritato con cura le mie verdure, è vero forse ho messo troppe bietole: il colore è quello di un bosco in piena vegetazione. Ma il mio minestrone!!!!! vale questo scambio?

La preparazione è diventata un'arte: metto tutte le verdure sulla tavola e la pentola e comincio prima con le patate a dadini poi le carore la cipolla le zucchine il basilico l'aglio e su su fino quasi all'orlo con metodo senza fretta, uno strato sopra l'altro. Prima sbuccio e poi tripto. Mi piace un po' farinoso e se metto le patate prima con poca acqua l'effetto è assicurato.... pomodori bietole fagioli fagiolini, quando c'è anche la zucca, il cavolo verza... scusate ma ho già l'acquolina in bocca. Riempio fino a metà la pentola d'acqua, copro: bollitura leggera poi aggiungo piano piano ancora acqua fino a cottura ultimata.

Alla fine se ci penso un po' sono stata io a proporre lo scambio e glielo porto volentieri... al mio amico, ma continuo a pensare che non mi sembra uno scambio equo. Lasciamo pure stare la salsa. Quella non ho problemi è buona ci vuole un attimo a prepararla, ma il mio minestrone è il mio capolavoro.

Lo stomaco comincia a fare a botte con il cervello.
È una ribellione in piena regola: lo stomaco che dice di tornare indietro e il cervello che invece accetta lo scambio perchè si vuole "nutrire" anche lui.

I piedi si stanno dividendo ognuno tocca la borsa, che ora ho appoggiato per terra, ogni tanto ora l'uno ora l'altro si muovono per sentire se c'è. Un piede per lo stomaco e uno daccordo con il cervello pauroso che l'altro si sia messo in contatto con una mano per sottrarre il tutto e non continuare questo viaggio.

Questa lotta mi sembra infantile e stupida, sto per dire qualcosa poi una signora davanti a me con un bambino piccolo in braccio mi guarda. Cosa ho fatto? ho veramente un atteggiamento così strano? ho parlato a voce alta? sono sconvolta? ho gli occhi in fuori? no questo no ho gli occhiali neri, li porto sempre ormai anche di notte ed oggi fra l'altro l'occhio mi lacrima e mi fa leggermente male.

Scendo dal treno, ma la "discussione" continua ad andare avanti ormai indipendente dalla mia volontà. Ma che figura ci faccio se mi presento chiedo il libro e do solo la salsa?
È un regalo enorme poter sfogliare le pagine senza che il tempo tiranno corra e qualche bibliotecaria troppo zelante mi ricordi che la biblioteca sta per chiudere. Inoltre posso consultarlo di giorno ma anche di notte quando mi sveglio o quando non riesco più a dormire.

Sull'autobus i pensieri sono sempre lì.

Per quaranta minuti non so nemmeno dove sono: guardo fuori dal finestrino, ma non vedo!

Penso che sto facendo come Esaù che rinunciò alla primogenitura per un piatto di lenticchie.

Io sto "vendendo" il mio minestrone per un libro!

Ma cosa mi è passato per la testa quando ho proposto questo scambio?

Torno indietro... ma sono arrivata. Scendo e la borsa è sempre più pesante. Mi sembra il supplizio di Tantalo.

Entro metto i vasetti nel frigo. Un'ultima occhiata disperata e un addio e... lo sportello si chiude per sempre sul mio caro "amico".

sabato 5 giugno 2010

ESPERIMENTI DI PENSIERO


Notte - ore 1,15

sono sveglia i rumori della strada si stanno attenuando c'è un po' d'aria fresca penso che fino a pochi giorni fa tremavo dal freddo ho voglia di qualcosa ma se mangio ho mal di stomaco se bevo ho mal di stomaco che buffo! stamattina è passato quel mio amico dottore che ha elencato secondo lui o secondo Hammer dovrei conoscerlo? i 5 tumori psicosomatici e se poi alla fine gli ho detto che invece di pensare ai tumori vado con il mio amante qualche ora sto meglio non ho fatto una cattiva azione! me lo dici così? e come dovrei dirtelo? scusa sai ma per caso non volevo perdonami fra noi mai ho già un amante un altro non pensavo a te come possibile candidato no non è giovane anzi è vecchio vecchissimo ma funziona alla grande ma che idiota che domanda stupida! mi faccio un orzo mangio dei biscotti una fetta di pane con marmellata? lo stomaco comincia a fare il moribondo è passato anche ieri quanti ieri ci sono stati quanti ieri "faticosi"? ieri l'ultimo della serie telefonate fatte telefonate ricevute telefonate che non ho voluto fare meno male dopo tanto che provavo ho trovato N. il pittore sono stata contenta la sua voce ha qualcosa di strano di ingenuo di semplice di un uomo che mi piacerebbe conoscere di persona telefonata pesante messaggi da rispondere ha ragione L. uno dei miei amici psicologi lascialo perdere nemmeno come amico ci sono uomini che hanno in sè un fondo di insoddisfazione un malcontento cercano soltanto una vittima come faccio se non ti conosco a dirti sto bene con te già come premessa con tutta questa pedanteria il non voler capire che un'amicizia è costruita anche sugli spazi dell'altro mi avresti già fatto desistere ma ho promesso di mangiare insieme l'orzo è pronto fetta di pane e marmellata pesche o fragole? pesche la adoro vorrei sapere che ore sono che importa tanto non ho sonno Canetti Ferrer Manfredi Alberti Sicuteri lillim lilith Talmud... nomi nomi nomi ce la farò a ricordarli tutti non so giocare a scacchi non ho tempo per imparare e poi imparerei o è solo per accontentare qualcuno? i sandali di mia figlia mamma non li voglio fanno schifo non importa li compro io ma forse se li misuro di nuovo conosco i miei polli questione di psicologia devo organizzarmi mettere insieme quei numeri che mi hanno dato all'ospedale in caso di emergenza mettere tutto in una cartellina? comprare una agenda-rubrica? mi chiama L. da Catania è tanto che non telefona però obbligatoria tutti i giorni l'email è geloso? mi chiede spiegazioni di chi scrive sulla mia pagina di Fb chissà L. di Siracusa come sta? pronto c'è il dottor... no mi spiace ha avuto un piccolo incidente sono L.B. volevo ringraziarlo delle pubblicazioni che mi ha mandato sulla storia della vostra città sui monumenti devo scrivere sui blog chissà se Indi sta meglio con il raffreddore non l'ho ancora sentito e F. come sta? A. ancora non ha chiamato prima sms telefonate ci sentivamo spesso adesso si è ridotto tutto ad una sola telefonata giornaliera accontentiamoci meglio che niente la mia amica C. andiamo a prendere un caffè? sono venuta apposta ok andiamo che ti racconto ci mettiamo a sedere ti spiego alcune cose che sono successe conta su di me se c'è bisogno ti faccio passare ti dico come si fa non mi piace approfittare mi chiedo come fanno quelli che non conoscono nessuno a livello burocratico ciao è un anno che ci conosciamo accidenti anche il maniaco degli anniversari dell'amicizia! ciao L. sono contenta che te lo sei ricordato quando vieni a Venezia? presto! quando? presto non so quando ma presto! mamma andiamo da sole non prendere la guida dell'altra volta ha fatto un casino! ha ragione lei come al solito sono troppo buona non so dire di no devo comprare un'agenda non posso continuare a tenere tutto a mente e se poi dimentico qualcosa? voglio telefonare a C. a Messina come passerai domani? qui da noi è festa anche il 3 mi sposto ci sono delle commedie incontri con l'associazione Siciliantica? no altre cose divertiti e tu? io? spero di finire qualche libro sono un po' indietro sempre libri! perchè? sempre uomini? e poi un libro è meglio di un amante non rompe non di annoia lo prendi lo lasci quando ti pare ti sussurra parole dolci ti lusinga è sempre una sorpresa non ti delude ce l'hai sempre a disposizione anche sul treno non ti fa paranoie o seghe mentali già paranoie e seghe mentali hai ragione come sempre! lo so devo scrivere un'email a F. devo ricordarmi la V Timoria che canzoni strane e poi quel ritmo ossessivo da luci psichedeliche e qualche canna fumata ritmo la fuga non mia io non fuggo purtroppo non fuggo mai forse la sua ancora ancora ancora ma quando finirà questa fuga? ritmo cuore ecco una cosa che ho notato in questi giorni non sento il cuore non è pesante non soffre non c'è! però anche la testa è leggera non sento niente dentro sono diventata una donna-robot ora mi taglio un polso e sotto la pelle trovo tanti fili e ingranaggi il sangue è olio e il mio orzo e la mia fetta di pane e marmellata di pesche dove sono? ecco un'email da E. la mia amica psicologa ma quanti ne conosco? come te la passi in Libano? quando torni in Italia? appena arrivo vengo a trovarti va bene ci conto il numero di presenze nei blog va alzato non capisco come mai quello della Borsa rimane lì ultimamente mi sembra faccia pena con tutte quelle foto mi dispiace per Indi ci teneva tanto i soldati eseguono i comandanti ordinano l'allievo deve sempre superare il maestro altrimenti ha fallito il compito di aiutarlo a cercare una strada emails quante! anche C. ha mandato qualcosa su Lilith ma risponderò tra un po' ora sto scrivendo a F. anche una zanzara! non sono appetibile non ti conviene mordermi potresti diventare come me! non hai un altro da succhiare? domattina mi alzo tardi che ore sono? 3,22 è presto non ho sonno la casa mi stavo spostando mi mancava poco i miei spazi ci andavo tutti i giorni a sistemarla quanti giorni è che non vado la casa il mio spazio da sola è finito tutto! ciao tesoro come hai passato la giornata? le solite cose stavo pensando che a luglio quando sono in Versilia ci incontriamo lo stesso a metà strada vieni con il treno? non in auto luglio! c'è tempo prima c'è giugno sì ma volevo dirtelo ti pensavo anch'io ancora telefonate email sms prima della fine della giornata chiudo tutto fine giornata quante telefonate chiacchiere saluti emails sms chat i miei racconti i miei articoli i prossimi mesi che succederà? non riesco a pensare forse mi sto difendendo così una cosa per volta un giorno alla volta senza fretta salendo un gradino e poi fermarmi quante persone sì quante persone ma se ne ama uno solo il resto è una necessità metabolica come mangiare e bere Timoria io non fuggo non fuggo mai la prima cosa che ho scritto nel blog

Ci sono dei dolori che non se ne vanno.Come un tampone ficcato nella gola.E provo a farli uscire. Urlando per poi accorgermi che non ne sono capace.Allora mi metto d'impegno a pensare ad altro. Per 10 minuti."Accidenti, chiedo solo 10 minuti di tregua dal dolore, chiedo troppo? "Si, evidentemente chiedo troppo perché rispunta e gli occhi iniziano a brillare, le labbra a serrarsi e spuntano quelle due rughe tra le sopraciglia.Perché non devo piangere.Per quale stupido motivo non devo piangere?Perché sono grande, matura, perché riesco ad elaborare qualsiasi dolore.E chi l'ha detto? Balle. Non è vero!Il tempo non fa dimenticare, il tempo ingigantisce, il tempo copre con una polvere troppo sottile per non volare appena si sbattono le ciglia, il tempo io non ce l'ho e non so dove comprarlo.I soldi non sono un problema, ce l'ho, ma non servono.Serve l'accettazione.Serve una resa senza condizioni e non sono pronta. No, non sono pronta. Aspetto, voglio superare gli scogli perchè il mare lo voglio vedere, voglio vedere il mare in tempesta, quello che mi fa paura, ma non scappo a rintanarmi sotto la barca, voglio riuscire a superare l'onda cattiva, voglio sporcarmi la bocca di sale, voglio stare a gambe aperte davanti al mare, con la faccia al vento lo sguardo sfrontato, voglio sentire il dolore quello vero quello che mi fa sentire viva e che non mi lascerà mai

rinunciare a se stessi MAI io non rinuncio a me stessa io non rinuncio a te

lunedì 24 maggio 2010

COSE ASSURDE IN UNA CAMERA (fra due amanti) (12)


12 - Tante volte ultimamente ho pensato... boccaccia mia statti zitta!... ma da brava toscana è meglio perdere un amico che una battuta!

A chi mi chiede cosa mangio immancabilmente rispondo... minestrone pollo verdura frutta non bevo non fumo. C'è chi si è offeso perchè pensa che do del "pollo" a lui, chi non mi crede, ma poi deve cambiare idea, chi mi da dei consigli a livello alimentare...

Insomma io vorrei sapere perchè nessuno pensa ai fatti suoi! Perchè in Italia siamo tutti un'associazione di dottori? Io sto bene anzi benissimo magari tra poco diventerò una vecchia decrepita ma per ora non soffro: il mio fisico non soffre... basta guardarmi!

Fra i tanti che ho conosciuto ricordo uno in particolare: mi raccontava sempre del suo orto (forse aveva associato l'idea al mio minestrone?) delle verdure che piantava, dell'erba che doveva tagliare tutti i giorni.
Io non so se poi aveva dei conigli, non gliel'ho mai chiesto ma da quanta erba ha tagliato credo che avrebbe potuto avere un esercito di lepri, di pica e di conigli di razze diverse di colori diversi di grandezze diverse !

Il desiderio di stare insieme cresceva sempre di più.

Mi annuncia che mi farà una sorpresa. Ho imparato l'arte della Sfinge: rimago impassibile ad ogni annuncio o notizia formidabile. Non vorrei che per qualcosa d'improvviso non previsto prima o poi mi paralizzassi. Invece... se sto già immobile non dovrebbe succedere niente!....

Arriva all'appuntamento con un panierino di vimini coperto con un tovagliolo.

Camera molto agriturismo: lenzuoli bianchi tende bianche svolazzanti alla lieve brezza persiane socchiuse sole fuori che fa un gioco di ombre luce nella stanza. Tutto sommato non è male come atmosfera.
Ma è il panierino che mi incuriosisce.
....spogliati e sdraiati sul letto.... occhi chiusi, vieni ho portato un fazzoletto...

vengo bendata, il gioco mi piace non mi piace? chissà cosa inventerà?

Passano interminabili minuti poi mi mette qualcosa di freddo sulla pelle e continua così cominciando dal collo giù sul seno la pancia le cosce non capisco cos'è: qualcosa di piccolo ma freddo e umido.

Comincio a pensare che quel panierino deve contenere qualcosa di strano: non c'è profumo non è pesante e... il suo lavoro continua incessante! una "cosa" dietro l'altra in silenzio.

Ad un certo punto sento la sua lingua che cerca di afferrare qualcosa sul collo, ho uno scatto: mi alzo a sedere mi tolgo il fazzolettto rovino l'atmosfera ma devo vedere non resisto più.

Come a Carnevale in una strada dove sono passati tanti bambini guardo.... il letto e il pavimento sono pieni di rotelline di ravanelli che il suddetto amico aveva con pazienza certosina tagliato a casa e poi posizionato su di me forse per fare qualcosa di originale o per rimanere nell'orto o per riagganciarsi al minestrone e farmi una gradita sorpresa!
Penso ad un racconto di Kafka "La colonia penale", mi chiedo se anche lui aveva scritto o disegnato qualcosa su di me.
Non lo saprò mai dal momento che con tutte quelle rotelline in giro sparse per la camera questa volta è rimasto lui a bocca aperta ... gli avevo rovinato l'atmosfera il gioco la bella pensata il lavoro e chissà cosa! non sono rimasta lì a chiederglielo.
Ma ogni volta che vado dall'ortolano a comprare le mie verdure e vedo i ravanelli penso sempre a quel pomeriggio!

Ma quanti siamo al mondo? Mi sembra sei miliardi dalle ultime stime (o siamo aumentati?), di cui la metà uomini! credo e penso che una buona parte li ho già conosciuti.
Ma vi prego... risparmiatemi quelli che ancora restanooooooooooooooooooooo.

Se qualcuno mi vuole bene ascolti la mia preghiera!!!!!!!!

giovedì 20 maggio 2010

COSE ASSURDE IN UNA CAMERA (fra due amanti) (11)


11 - Mi era arrivata per email l'invito ad un incontro: la presentazione di un libro di poesie in una libreria. Come al solito ceno di corsa, mi preparo.

Non mi sento particolarmente sicura di volerci andare. Ma non posso solo leggere le poesie che mi piacciono, sarà meglio che cominci a conoscere qualcosa di diverso.

I partecipanti non sono più di una trentina. Come al solito mi siedo in seconda fila e se posso al secondo posto a destra.

Accanto a me un uomo penso sui 40-45 anni. Bel vestito cravatta calzettoni! scarpe nere intonate con il tutto.

Guardo le mani... curate dita lunghe. In mano un blocco e una penna.

Cominciano la presentazione e lui inizia a scrivere fitto fitto bella calligrafia piccola senza nemmeno un errore, a me sembra così.

Intanto il suo dopobarba comincia a disgustarmi, come mai all'inizio non l'avevo notato?

Mi sorride e continua a scrivere. Penso sia un giornalista un critico un poeta un professore che vuole fare una lezione ai suoi studenti.... le idee si rincorrono.

Un breve intervallo prima della lettura di qualche rima.

Lo guardo ancora sorride sempre, ma non parla.

Poverino! avrà un difetto di pronuncia, non posso dire che è straniero perché ha scritto in italiano.

I suoi denti brillano, gli occhi emanano una luce no brillano di luce propria, mi sento attratta cerco una scusa per conoscerlo meglio.

Vedo scritto in alto sul foglio una frase

.....e tutto fini' in un semplice assolo....

Come parole sembrano originali, ma lasciano spazio a diverse interpretazioni!

Non ricordo nessun poeta o scrittore che l'abbia detta o scritta.

Se l'ha pensata lui forse non c'è un neurone soltanto forse ce ne sono due!

Mi vedo su un grande letto circondata da fogli scritti di parole sue magari di poesie. Arriva a coprirmi di fogli per poi togliermeli uno ad uno e arrivare poi all'atto finale.... il più bello.

Ogni foglio che vola lontano dal mio corpo un bacio un sorriso una carezza.

Ma perchè non l'ho conosciuto prima (lo dico spesso purtroppo!) ... un poeta così anche a letto ogni gesto una rima in ditirambo una rima baciata una rima sciolta una quartina una metafora rima francese rima bolognese sono persa in mezzo a tutti questi versi alle sillabe, lo vedo che ci gioca a palla me la lancia delicatamente con tenerezza con amore e poi sempre più con voglia con voluttà manda la rima all'infinito per poi riprenderla e scoccarla nel mio cuore nel centro con l'arco invisibile dell'amore....

Mentre sono così persa mi viene in mente una poesia che un mio amico ripete in continuazione e che sta bene con il suo verso

Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.

Mi giro meglio, ho trovato la scusa per attaccare bottone ci riscambiamo i sorrisi indico quelle parole scritte da lui e declamo con enfasi la poesiola di Quasimodo

...bella la tua poesia....hai scritto altre cose?...

Credo che la bocca sia rimasta paralizzata in un sorriso. Il mio amico si scandalizzerà per il resto della sua vita e non me la ricorderà più.

Il mio Gibran, Khayyim, Hikmet, Hesse, Ungaretti, Sanguineti, Merini e tutti i poeti che hanno calcato questa umile Terra e tutti quelli che verranno hanno levato un grido di orrore.

Quei fogli che mi ricoprivano facendomi da "copertina" nel letto si sono ridotti in cenere per autocombustione!

Sto pensando che forse l'unico "uomo" degno di un po' d'attenzione sia Homer Simpson almeno lui si sa già com'è, non esistono sorprese o colpi di scena!

venerdì 14 maggio 2010

COSE ASSURDE IN UNA CAMERA (fra due amanti) (10)


10- Lo vedo spesso in televisione in una TV locale.

Non ho un particolare interesse nei suoi confronti: parla molto lentamente per cercare le parole.
Capisco che viene stimato e ammirato come giornalista.

La trasmissione però mi annoia e non sono una patita della televisione.

Vado a Firenze entro in un bar in P.zza del Duomo: c'è una ragazza simpatica con cui ho un gradevole scambio di battute. La prima volta che mi fermai mi chiese se volevo un CAFFE' VERO!

... sì certo quello VERO VERO, non quello finto che dai ai turisti!... ci mettemmo a ridere e da allora la battuta è rimasta... ciao bellissima mi fai un caffè vero, grazie....

Esco e vado a sbattere.... indovina indovinello? nel giornalista! Da vicino, senza lo schermo che lo "protegge", il volto la voce.... fisicamente sembra uguale.

Pensavo fossero tutti truccati per renderli più "appetibili" per lo schermo!

Comunque se viene fatto il "restauro" televisivo, su di lui è un restauro che non lascia traccia di miglioramento sicuro!
Mi sorride cominciamo a scusarci per la botta. A me fa male una spalla mi è venuto addosso come un bulldozer.

Vuole accompagnarmi da un dottore... esagerato. Mi offre un caffè (l'ho preso adesso) allora da bere (non bevo, ma un bicchiere d'acqua non lo rifiuto).

Sediamo in un locale di Borgo S.Lorenzo, la proprietaria mi rimane antipatica. Mi guarda come se avessi..... "scatenato l'ira della cagnetta a cui avevo sottratto l'osso" (ve la ricordate la canzone di De Andrè?). Capisco! guardo lui guardo lei lo sta ammirando trasognata!

Al tavolino davanti al bicchiere d'acqua mi prende la mano. Guardandolo per bene vedo alcuni difetti del suo viso ... occhi particolarmente acquosi, ciglia poche, rughe dappertutto, naso... quello di una persona cui è cresciuto come Pinocchio. Il mio cervello pensa soltanto che non ha niente di particolare, che non è bello che la pelle è vecchia sembra incartapecorita.

Mi sembra una delle mummie di Cuzco.

Non vuole dirmi la sua età ... un giorno te lo dirò... tu quanti anni mi dai?...

Ahi ahi, ma perchè nella vita vengo messa davanti a queste domande stupide? Perchè devo sforzarmi per dare una parvenza di giovinezza a chi sembra vecchio mille anni?

....Penso 60... non ne dimostri di più... anzi no direi 55... ma non arrivi a 60 sicuro...

Ecco che la torre Eiffel diventa piccina picciò davanti alla sua altezza.

E' cresciuto a dismisura: lui felice di sembrare un ragazzino ed io che sto per vomitare per la bugia che ho detto.

Intanto la "cagnetta", pardon, la proprietaria del bar, ultrasettantenne con un vistoso rossetto rosso fuoco alla bocca e matita nera agli occhi porcini!, continua a guardarmi male...

... ma prenditelo pure chi lo vuole mi sto annoiando dice sempre le solite cose ora mi racconta la sua vita il primo libro che ha letto... sento attraverso la pelle della mano le squame della decomposizione! Non voglio diventare così... AAAIIIUUUTTTOOOOOOOOOOOOO!

Penso che come è successo con molti altri se fossi stata grassa brutta e antipatica non si sarebbe nemmeno fermato non mi avrebbe offerto il caffè non mi avrebbe tenuto la mano incurante di tutti quelli che lo stanno guardando perchè l'hanno riconosciuto.

In fin dei conti lui con me accanto sta facendo LUI una figura coi fiocchi, una così non si trova mica tutti i giorni!

Allunga la mano per farmi una carezza.

Il mio viso si ritrae un pochino: ho una pelle meravigliosa liscia vellutata senza rughe non voglio che la sua "malattia" fatta di rughe di pelle ciondoloni di pelle secca e avvizzita mi si attacchi!

Negli orecchi mi sta rimbombando un invito....

Mi immagino sulla sua "torpedo blu" verso un albergo nascosto fuori da Firenze.

Entriamo in camera: io in piedi che cerco di capire l'arredamento della stanza... spartano! il luogo è per coppiette frettolose che non devono certo guardare i mobili lo stile se sono d'antiquariato o no. Un bagno interno pochi accessori anzi no solo la carta igienica e meno male che c'è!

Mi giro per dire qualcosa ... rimango lì immobile! E' completamente nudo sul letto.

La pelle, o meglio chiamamola cute, cominciando dal collo al petto alle spalle sotto i bracci le cosce le gambe è una grinza continua! (devo dirlo... tappate le orecchie però alle persone sensibili con il cuore debole!...) anche i glutei sono grinzosi!
Subito mi ricorda i cani Shar Pei, poi penso a quelle povere bestioline! perchè devo scomodarle e offenderle?

Ritorno alle mummie rendono meglio il colore del derma! l'età la putrefazione lo sfilacciamento dei tessuti la disidratazione.... vedo pelle che cade, bende strappate dai cadaveri, parti di corpi putrefacenti, visi in marcescenza ...
Non oso guardare i piedi la notte vorrei dormire!

Mi fa segno di avvicinarmi protende le labbra umide e grigie per baciarmi.... socchiude gli occhi.

E mentre lui socchiude gli occhi, lo guardo e riguardo anche la vecchiaccia! che non sta più alla cassa... dov'è finita? è andata forse in cucina a prendere un coltello una mannaia per mandarmi via, per allontanarmi da quello che sembra sia un "bene così prezioso"?

... Scusa, ti ringrazio per il bicchiere d'acqua, mai bevuto a Firenze un bicchiere d'acqua così buono! ...ma ho un treno fra dieci minuti per tornare a casa ... se non corro lo perdo... ciao scusa grazie... come il numero del mio cellulare? certo mi chiami al cellulare dopo così te lo do di sicuro!... ciao e ancora grazie per l'acqua....

La sera a casa ho cancellato la televisione dove fa le sue trasmissione dai canali che guardo ogni tanto... fossi così pazza da farmi venire la tentazione di riguardarlo!

mercoledì 12 maggio 2010

COSE ASSURDE IN UNA CAMERA (fra due amanti) (9)


9 - Ci conosciamo tramite un gruppo di studio a Roma.

Non bello non alto, tra tante cose mi sembra anche non particolarmente intelligente o culturalmente preparato. Dopo un po' che ci conosciamo mi dice che dopo il liceo non ha voluto studiare ed è ebreo.

...niente di male -rispondo- non è una malattia che si attacca.... e mi metto a ridere.

Comincia così senza che nessuno dei due lo volesse veramente, ma in pochi giorni dipendiamo l'uno dall'altra.

La lontananza purtroppo porta a cercarsi più del solito con telefonate fin dalle 7 della mattina in continuo sms email davanti al pc in attesa di un segnale, che non tarda mai più di pochi minuti.

Ci accorgiamo che bisogna inventare qualcosa per stare ancora più vicini.

Ecco che un bel giorno mi arriva un mms. Strano non ricordavo di aspettarlo.

Inizia così... la foto di una mano con un anello e dei braccialetti d'oro.

Ogni giorno un pezzo di sé.

Mi sembra di formare un puzzle, un modo carino di stare vicini.

Non l'avrei mai pensato. Poi mi chiede di fare altrettanto. E qui cominciano i problemi.... ODIO le foto.

Credo di averne solo una ventina in tutta la mia vita. La foto non riporta mai l'immagine di se stessi nel momento del maggior splendore ma sempre nel momento del deperimento fisico più accentuato. Avete mai guardato le foto delle patenti delle carte d'identità delle persone. Foto orribili che mostrano le "deformità" della natura fisica dei proprietari.

Facce che sembrano uscite da uno stampo che le ha alterate ed imbruttite: tristi stralunate quasi sofferenti o in procinto di piangere per lo spavento. Non ho voglia di fare la stessa figura.

Accetta questa mia decisione a malincuore, ma lui non demorde continua imperterrito a mandarmi mms: dall' ufficio, dalla scrivania, dall' auto, da casa sul divano davanti al pc... sempre e solo particolari. A lungo andare mi stanco: il puzzle è completato il viso lo conosco gli dico che ormai la "collezione", se non c'è qualcosa di originale in arrivo, direi che è conclusa.

Mattina ore 7,10 accendo il cellulare... mms.

Rimango allibita.... la foto del suo caro "fratellino". La mano che lo sostiene è la sua ... anello e braccialetti d'oro, non ci sono dubbi non è uno scherzo!

Comincia così ogni giorno una foto, cioè LA FOTO, in qualsiasi posto riesce a farla.

La cosa mi fa ridere, ma la visione è delle più invoglianti.

Decidiamo di incontrarci. A metà strada è più comodo. Sono felice finalmente stiamo insieme. Non ricordo bene il numero della stanza mi sembra che cominci per 4....

... Ahi ahi numeraccio!....

Chissà perché perdo tempo, guardo dentro la borsa l'agendina che ho comprato il giorno prima e mi accorgo che manca la matita per scrivere. Sapete quelle piccole matitine lunghe poco più di 10 cm e fini fini tanto che ti chiedi se ce l'hai in mano o no?

Mentre sono seduta sul letto (ancora vestita) esce dal bagno.... visione!.... nudo come Adamo... magrolino, gambette secche (è alto solo 1,70) ossute ... rimango con l'agendina in mano e il pensiero che mi manca la matitina!

La MA - TI - TI - NA ..... ecco cosa vedo!

Una "matitina ".... lungo appena 10 cm piccolo piccolo prendo gli occhiali per capire..... per vedere.... per focalizzare.... gli occhiali da lettura, quelli che ingrandiscono!

Ma quelle foto che mi mandava .... eppure erano le sue ... c'era la sua mano inconfondibile... ma da che angolazione venivano fatte?... con quale obbiettivo?... quale lente d'ingrandimento?....

Forse non mi ha detto niente e di nascosto usava il telescopio ottico di Galileo o no meglio ancora Hubble, quello famoso che riesce a dare risoluzioni 10 volte maggiori, quello che riesce a migliorare tutto fino a 10 nano metri ( in questo caso parliamo però di nano centimetri!)?

Con la visione dell' "ebreo errante" sulla porta del bagno e di me con la bocca aperta gli occhiali sul naso l'agendina in mano e il cervello che cercava di capire se quella era la realtà o solo fantasia.....

Ciao alla prossima!

lunedì 10 maggio 2010

La fossa




Incontrai Santipamma alcuni giorni dopo il fatto... e anche se la storia mi fosse stata raccontata dai più grandi interpreti paesani, non potevo tralasciare di riascoltarla dall'attore principale.
Era seduto in una delle panchine della piazzetta antistante la chiesa di San Giuseppe, vicino alla fontanella che dava acqua fresca anche ad agosto, non fosse mai che il mio amico si trovasse li per godere del puro liquido, ma per riposarsi e per permettere alla sua amica, la scecca, di dissetarsi e allo scopo aveva riempito un bel secchio di acqua che arrivava direttamente dai monti Trigona.
Mi sedetti accanto in modo da poter carezzare l'animale e non perdere nessun espressione del viso del sommo filosofo.
-E chi cumminasti? Tuttu u paisi ni parra!
- A cuppa fù di Turi Pisciasaccu. U sapisti ca' misi fa muriu du fitusu di Cicciu Nasca?
Mancu u parrinu sapeva chi au ddiri pi l'animazza so. E di quannu u vurricarunu ci furunu tanti che dissuru di sentiri e viriri: vuci, lamenti e focu ca niscieunu 'nda so tomba.
Cicciu Nasca era un usuraio che aveva sulla coscienza ben due famiglie in cui in capofamiglia si era suicidato per colpa sua, al suo funerale furono pagate le persone che vennero da fuori paese per fare un po' di folla poichè solo la famiglia della sorella, a cui andava tutta l'eredità di questa anima nera sarebbe stata presente e non per affetto ma per convenienza.
- E chi c'entra Cicciu Nasca e Turi Pisciasaccu?
- Turi promittiu ducentumilaliri a cu' passava 'na notti sulu ndo capusantu vicinu a tomba di ndu fitusu.
- Iu ci dissi ca si mi dava dui buttighi di vinu prima ci stavu da sira sinu a matina, du pirucchiusu mi desi na buttigghia sulu, tu u sai ca sino a quannu c'è di viviri iu non dommu.
Ma na buttigghia finiu prestu e mi calau u sonno...
In parole latine.. avendo ricevuto una sola bottiglia e avendola finita velocemente si era stesi vicino alla tomba dell'usuraio e muovendosi nel sonno era finito dentro a una fossa che ra stata appena scavata in attesa del suo ospite.
L'asina si era diretta dietro a un grande monumento dove cresceva rigogliosa non so quale erba succulenta..
La mattina come suo solito la za' Mara Occhi'stotti si apprestava a rendere omaggio al marito defunto e passando vicino al nostro bello addormentato si prese quai un infarto a sentire il raglio dell'asina e un essere sporco di terra sorgere dal suolo che dalla sua prospettiva doveva sembrargli uscire dalla tomba di Cicciu Nasca.
Scappò urlando sino alla caserma dei vigili Urbani, facendo accorrere le forze dell'ordine e provocando l'ennesimo arresto per ubriachezza molesta al nostro eroe.

venerdì 7 maggio 2010

COSE ASSURDE IN UNA CAMERA (fra due amanti) (8)


8 - Certe volte mi chiedo se dalle prime due cellule che si sono divise e che nel tempo hanno portato alla razza umana non ci siano state delle devianze così pronunciate da sfociare nell' "orrore" più assoluto.

Una mattina entro al bar, prendo il caffè, leggo il giornale e mentre sto per alzarmi per pagare ecco che vedo un signore sui settantacinque anni che mi guarda e sorride.

Ricambio e mi chiedo chi è: non è fra le mie conoscenze.

Lo rincontro anche nei giorni seguenti, sembra quasi che mi stia aspettando, ma oltre che salutarmi non fa altro.

Penso che debba presentarsi l'occasione giusta per dirmi qualcosa. I miei sensi sono in allarme.

Anche se sembra che sono distratta noto tutto e vado oltre le intenzioni di chi incontro.

Non posso abbassare la guardia per me e per proteggere le persone che amo.

Questo comportamento questa presenza che è diventata giornaliera comincia ad infastidirmi.

Finalmente un giorno prendo la palla al balzo e facendo finta di commentare un articolo dico qualcosa a voce alta... voglio vedere se abbocca e cosa succede.

Come un pesce che gira intorno all'esca eccolo che risponde.

Comincia così un incubo! Non riesco più ad andare a prendere il caffè in pace.

Giornata di sole... decido di sedere ad un tavolino fuori. Eccolo... il mio incubo peggiore!

Non è tanto la presenza di pochi minuti al giorno, ma il sentirmi dire in continuazione.... leggi troppo... sei troppo intelligente per me.... ti vedo sempre sola... ma intanto io faccio quello che mi pare e poi chi ti ha detto che devo essere una cosa tua!

Oggi è vestito con pantaloni e camicia e un maglione sulle spalle, il caldo comincia a farsi sentire.

All'improvviso mi prende la mano (che sensazione sgradevole!) mi guarda negli occhi e mi sussurra sorridendomi con la dentiera più brillante che ha nel suo guardaroba... parlami d'amore!....

Poi si alza e va dentro il bar a fare non so cosa.

Credo di essere rimasta in una posizione statuaria per qualche secondo.

Come al solito le mie sinapsi hanno avuto bisogno di un po' d'olio per ripartire e il sangue di una pompa di un pozzo petrolifero. Ma non tanto per la frase che in bocca a lui mi è sembrata ridicola quanto per quello che hanno visto i miei poveri occhi.

Quando il suddetto signore si è girato dai pantaloni cioè dalla cintola dei pantaloni usciva almeno 8-10 cm di uno slip con disegni a quadretti romboidali di colore bianco nero e bordeaux.

Quegli slip "ascellari" che solo le mogli riescono a comprare, ma soprattutto... dove li trovano?!

Mi sono immaginata lui sdraiato a letto tutto nudo con gli slip addosso ed io che davanti a questa "tavolozza" di Giotto stavo disponendo gli scacchi per giocarmi una partita con Fischerle, il nano ebreo scacchista di Peter Kien.

Il nano usciva continuamente fuori da sotto il letto e che mi diceva... fai la prima mossa... fai la prima mossa.... voglio vedere se sei il campione di scacchi del mondo.... fai la prima mossa...

E che mossa avrei dovuto fare con la dentiera che mi sorrideva gli slip che mi guardavano tutti i pezzi degli scacchi che sembravano impazziti... la Regina che voleva baciare la torre i pedoni che venivano cavalcati dai cavalli il re che correva dietro all'arciere o all'alfiere?, in una confusione terribile e il nano come un jolly che continuava ad uscire da sotto il letto... fai la prima mossa.... fai la prima mossa...

Mi sono alzata da quella sedia abbandonando quel tavolino prima che ritornasse.

Altro che.... parlami d'amore Mariù..., penso che per un po' con la visione della "scacchiera" negli occhi la prima domanda che farò ad ogni uomo sarà quella di chiedergli che colore di slip porta.

E poi detto fra noi ... io non so giocare a scacchi!

Un'altra cosa mi stavo dimenticando: ho cambiato bar!

giovedì 6 maggio 2010

COSE ASSURDE IN UNA CAMERA (fra due amanti) (7)


7 - Al supermercato in fila in mezzo a cinquanta cinesi mi sento sola e sperduta. All'improvviso una mano mi prende sotto braccio.

Mi giro... ma come si permette... mi fermo prima di pronunciare qualsiasi sillaba. Accanto un metro e ottanta forse ottantacinque. Non sto a sottilizzare centimetro più o meno. Due occhi celesti chiari bellissimi sono piantati nei miei.... Per favore ho solo due cose, può far finta che stiamo insieme?... Non voglio fare tutta questa fila!...

Mi sto annoiando e la compagnia merita!

Bella voce buon profumo ha un certo fascino è molto sensuale. Ed io è un po' che non ho nessuno.
Alla fine, dopo che abbiamo pagato, fuori nel parcheggio ci scambiamo il numero di telefono, mi dice che è calabrese che è qui per lavoro.

Ho appena chiuso la porta di casa che il cellulare squilla... pronto sì certo che mi ricordo... ma come? sono passati pochi minuti e già mi ha chiamato.

Si perde in mille domande in tante curiosità e complimenti, poi arrivano parole dolci sussurrate.

Mi prospetta incontri appuntamenti giornalieri tempo da dedicarmi a non finire.

Qualcosa nelle sue parole mi fa dubitare, ma è tanto che non mi concedo una distrazione! e poi è un bell'uomo. Non so quanto stiamo al telefono.

Ceno mi preparo per andare a dormire... il cellulare suona di nuovo.

... avevo voglia di sentire la tua voce... comincia a parlare, all'improvviso le parole si spezzano non capisco bene cosa dice gli faccio ripetere più di una volta una frase. Poi mi stanco e allora lascio che parli lui senza interromperlo e poi io, ma seguo un mio pensiero. Non so nemmeno se c'è ancora ... ci sei?... attimo di silenzio sto per riattaccare... sììììììì ci sono... tutto con un filo di voce. Non capisco sembrava che dovesse recitare la Divina Commedia tutta d'un fiato e invece neanche una parola. Sono annoiata... buonanotte scusa sono stanca....

Stacco direttamente il cellulare.

Nei giorni seguenti ancora telefonate che all'improvviso frappongono un'aria di silenzio sempre più pesante. Sono stufa di questa storia: all'inizio sembrava un elenco di incontri uno dietro l'altro senza mai fine, tanto che mi stavo organizzando per lasciarmi libere almeno un paio d'ore ogni giorno.

Invece... niente solo telefonate e anche frequenti durante la giornata.

Ogni volta comincia con un dialogo per finire con un monologo. Non ne posso più: questa storia mi sta scocciando, mi sembra tempo perso, avrei potuto dedicarmi a qualcun altro, mi faccio avanti e gli chiedo un appuntamento: prospetto cosa potrebbe succedere: è difficile che un uomo si tiri indietro....

Ancora silenzio, poi una scusa di lavoro tempo che manca e poi... io veramente non l'ho mai pensato....

...Ma scusa non capisco, cosa mi chiami a fare allora e parli di cose.... che potrebbero accadere... mi stai facendo perdere tempo.... dovevi mettere subito in chiaro che desideravi solo un'amica per parlare...

All'improvviso sento ansimare... cosa sta succedendo?... sta sbuffando e sembra quasi... mi metto in allarme..... sono venuto... come? cosa?...

...Sì, ogni volta che ti chiamo... sai al supermercato... mi piacciono le donne con il seno grosso.... compro sempre le riviste.... e poi la tua voce così bassa sensuale anche quando parli ... anzi facciamo così mi mandi la tua foto tramite mms ed io incollo il tuo volto sulle pagine dei giornali così penso a te... mentre siamo al telefono.... la tua voce e il resto ....

Rimango allibita! Intanto spero che la prossima volta che ti apri i pantaloni ti caschi per terra e che passi una di quelle belle pantegane di 5 kg che ci sono nelle chiaviche e te lo mangi in un solo boccone al volo prima che tocchi per terra.

E poi anche le mani e perché no anche i piedi così non solo cammini con i gomiti e con i denti, ma anche al supermercato non ci vai più e nemmeno nelle edicole a comprarti le riviste porno.

E quando andrai a chiedere la pensione d'invalidità voglio vedere come giustifichi le "cose" che ti mancano!

martedì 4 maggio 2010

SONO UNA SUPEREROINA... DI CARTAPESTA


Due giorni di vacanza!

Non so decidermi se andare la mare o in montagna. Opto per quest'ultima.

Due giorni di sole (non ho guardato nessuna previsione!), venticello dei 900 mt ... ho deciso lavo le coperte dei letti della casa di Prato. I piumini li lascio ancora, ma i plaid tutti via a lavare.

SEI PLAID MATRIMONIALI, due per letto a noi piace stare caldi d'inverno.

L'auto è piena anche di altre giacche. Chissà come e perché mi è nata quest'idea. Mai fatto in vita mia, li porto sempre in lavanderia!

La mattina mi alzo vado nel retro della casa, c'è una stanza che uso per la lavatrice, mezzo ripostiglio, ripostiglio di canne da pesca stivali di gomma cestini di vimini per i funghi ecc.

Mi preparo tutto: riempio la "piletta"(in toscana è una vaschetta quadrata di pietra grigia usata per lavare) di acqua con il detersivo per capi delicati e... le coperte dall'altra parte: sembro un chirurgo in una sala operatoria, tutto a portata di mano tutto in ordine manca solo lo start-man che da il via!

E comincio a mettere nell'acqua un plaid per volta, calcolo massimo 15-20 minuti per il lavaggio poi il risciacquo!

Ripeto sempre a mia figlia di provare a fare le cose e cercare di portarle fino in fondo.

Dopo due risciacqui avrei aperto il tappo e fatto scendere tutto nel fiume, ma voglio anzi devo arrivare in fondo a quello che sto facendo.

Ma perché nel letto le coperte così soffici e leggere così calde quando assorbono acqua diventano peggio dei sassi che Sisifo doveva portare su una montagna?

Ho vissuto attimo per attimo la condizione disperata delle "lavanderine" ai fossi: le braccia che non ce la facevano con i crampi ai muscoli, le coperte pesanti da non poter essere alzate, l'acqua gelata del pozzo, la schiena mi si è spaccata non dieci ma cento mille volte china a cercare di portare a termine tutto quel lavoro.

Ma invece solo della bella idea la mente dovrebbe partorire anche in precedenza tutta la fatica che uno fa a inventarsi quel bell'affare. Ho contato secondo per secondo minuto per minuto e aspettavo solo che qualcuno suonasse un GONG per far finire tutto, ho passato tutta la mattina in quella stanzina che ho cominciato ad odiare con tutta me stessa.

Pensate che è finita qui, ma manco per sogno ... quando faccio le cose le faccio per bene e ci deve essere tutto non deve mancare niente!

Ogni plaid che ho portato fuori per stenderlo su un filo (che a me è sembrato un filo della luce) non solo era pesante gocciolante che mi ha bagnato tutta dai capelli ai piedi ma addirittura per stenderlo dicevo per appoggiarlo su quel filo lassù in alto in cima al cielo! ho dovuto fare il lancio della coperta! che immancabilmente mi ricadeva addosso una due almeno tre volte!

Ma se dovevo bagnarmi perché non sono andata al mare!

Finalmente tutte le coperte sono stese...venticello che le fa muovere, l'acqua che cade per terra goccia a goccia e se guardo quello che ho fatto mi sembra di non ricordare più la fatica.

Entro in casa preparo il pranzo e mentre mangio do ogni tanto un'occhiata fuori. Le spalle le braccia la schiena sono bloccate, sicuramente stanotte non dormirò! ma che soddisfazione i plaid li ho lavati tutti da sola e quest'anno ho risparmiato i soldi della lavanderia. Già pregusto gli anni a venire con me davanti ad una pila che lavo le coperte risparmiando qualche euro!

E mentre sono persa nei sogni di quel suono "sonante" dei soldi risparmiati da brava massaia "risparmiosa" e non sciupona dentro un bel salvadanaio fatto a porcellino che mi sorride...... le previsioni!!!! acc a me che non ho guardato le previsioni! ecco un bel temporale di quelli che esistono solo in montagna dove tutta l'acqua del cielo si raccoglie in un punto e possono forse mancare tuoni fulmini lampi?

Le coperte che avevano finito di gocciolare ricominciano a "piangere" ed io con loro!


Arrivederci alla prossima.

venerdì 30 aprile 2010

COSE ASSURDE IN UNA CAMERA (fra due amanti) (6)


6 - Hanno aperto un nuovo negozio di biancheria intima. Adoro i reggiseni e gli slip coordinati, tutti di pizzo. In vetrina ce n'è uno che mi fa impazzire. Passo e ripasso davanti per due giorni chiedendomi se lo devo comprare, se è il caso di spendere tutti quei soldi.

Cellulare.... sì pronto... come la prossima settimana... certo... quando?....

Entro non ho più dubbi, è MIO!

...la misura signora... la 5°... la commessa mi guarda... non preoccuparti gioia lo riempio bene e faccio la mia figura...

Con il pacchettino in mano cammino felice. A casa lo guardo me lo provo, che meraviglia e come sto bene con quel pizzo nero sulla pelle chiara, una favola! mi sembra di essere vestita d'oro: il suo abbraccio mi avvolge sono estasiata: ogni volta... ogni volta che mi compro qualcosa di intimo e come se avessi fumato mezza piantagione!

I giorni passano non sto più nella pelle. Penso a quando con lentezza esasperante mi spoglierò davanti a lui, oppure è meglio che mi metto quel golfino che si lega dietro e me lo faccio togliere.
Una volta mi ha detto che adora le scollature. Bene è il momento giusto.

La mattina doccia profumo slip e reggiseno nuovi mi pettino i capelli..... li lascio sciolti sulle spalle.
Passo davanti allo specchio... che bella che sei!...

Ci incontriamo, non riesco più a trattenermi il cuore mi batte forte. Non vedo l'ora che mi spogli.

Non vedo l'ora che mi veda con la biancheria nuova di pizzo. Non vedo l'ora che...

... ma che ti sei messa? che schifo?... senti è ora che te lo dica quando ti vedo con quella roba addosso mi ci vuole tutta la buona volontà per eccitarmi... non sopporto i completini di pizzo e sembra che tu lo faccia apposta...

Lo guardo non capisco, avrei giurato che non esiste un uomo che non va pazzo per questo genere di biancheria.

... A me non piacciono le donne con quei cosi addosso... la prossima volta vieni vestita con un reggiseno stile nonna... le mutande alte di cotone bianco.... la panciera quella con i reggicalze e le calze quelle belle spesse elastiche che usano le nonne.... se mi vuoi vedere eccitato vieni così altrimenti chiuso!....

Prima che il mio orecchio che trasmetteva avesse dato il via al collegamento e fosse iniziata la reazione elettrochimica fra le sinapsi per capire quello che mi era stato detto credo che sia passato quel famoso milione di anni in cui il cervello è rimasto inattivo prima di comprendere e collegare!

Ma in Emilia Romagna come vestono le donne? Manco morta mi metto quella robaccia. Intanto non sei l'unico uomo sulla terra, figuriamoci se io rinuncio alla mia biancheria di pizzo nera o bianca o color carne o di qualsiasi colore la voglio comprare. E poi alla fine non devo piacere a te, brutto contadino zotico complessato..... vai a letto con tua nonna se ti ecciti con le vecchie!

Me ne cerco uno di trent'anni che almeno sa apprezzare una donna e non ha problemi a letto su un tavolino su una sedia su un chiodo in qualsiasi posto abbiamo voglia!

mercoledì 28 aprile 2010

AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOO, SIAMO IN ITALIA!


Mi sveglio alle tre di notte con un dolore lancinante all'occhio destro. Mi stanno mettendo mille spilli dentro, un trave sta girando su tutta la superficie.

Vado in bagno faccio più di un lavaggio, ma il dolore non passa.

Alle dieci della mattina penso che sia ora di smettere di fare l'eroina pronta per il rogo e di andare al Pronto Soccorso.

L'ospedale più vicino è a 20 km. In montagna è così o sei sano come un pesce o riesce a morire e resuscitare mille volte per la strada.

Occhi chiusi e ancora mille spade che si divertono a girare.

L'occhio destro: il mio occhio primario. Il sinistro comincia a sforzarsi non capisce cosa sta succedendo, cammino come un'ubriaca. Penso che per dare meno la sensazione di una che sta per cadere devo trovare una escamotage. Ho deciso: seguo il marciapiede, poi la ringhiera poi il muro
e poi?É finito tutto...IL PRONTO SOCCORSO È STATO SPOSTATO NELLA SEDE NUOVA....!

Ma acc.. proprio adesso!

Riesco a trovare LA SEDE NUOVA! Entro non c'è nessuno che bello! Cammino passo due o tre porte mi trovo in una corsia un infermiere mi viene incontro

... scusi ma lei come ha fatto ad entrare? Il mio orecchio funziona il mio cervello anche ma che cazz di domanda mi sta facendo ...dalla porta!.. Ma come ha fatto ad entrare chi l'ha fatta entrare? ...O sono scema io o questo sta dando i numeri ...ma non è il Pronto Soccorso? Sono entrata dalla porta... lei non è stata accettata se continui ancora sono io che ti accetto alla fine e ti faccio in tanti pezzettini, non capisco più niente dal dolore all'occhio e questo che fa l'imbecille ...venga che la devo accettare e ridagli ora prendo un martello, riesco a trovare la tessera sanitaria mi fa entrare in una stanza con un medico giovane seduto davanti ad un computer e un'infermiera piccolina ma carina.

Il medico mi guarda ...mi sdraio? No signora finché non è stata accettata ma che cazz stanno facendo in questo ospedale? Da quando in Italia dobbiamo essere accettati per essere visitati e curati? Dopo qualche interminabile minuto che guarda fisso il monitor del pc adesso è stata accettata cerco di spiegare cosa mi è successo il dottore continua a guardarmi senza però avvicinarsi, l'infermiera prende una siringa ormai sono pronta anche ad una lobotomia, non capisco cosa mi chiedono vorrei solo che il dolore smettesse prende una soluzione fisiologica o almeno lo penso e mi lava l'occhio (senza ago, meno male) l'aiuto allargandomi la palpebra che non ne vuole sapere di aprirsi.

Mi infradicia il maglione ma credo sia normale non mi viene chiesto neanche scusa.

Il dottore continua a fissarmi sono la prima persona che vede al Pronto Soccorso sono la sua prima paziente non capisce dove si trova ed io cosa sto facendo lì? Non ha mai visto una che butterebbe giù a testate il Colosseo e invece di urlare dal dolore sta zitta la mia faccia è così sofferente che si chiede che cosa ho? È un extraterrestre venuto sulla Terra... NANO NANO qua la mano Nano Nano vacci piano ve la ricordate la canzoncina per bambini scemi?

Alla fine mi dice che ho la palpebra infiammata sempre da lontano almeno due metri che magnifici dottori abbiamo in Italia una diagnosi da lontano senza visita senza avvicinarsi così l'idea nasce nel cervello spontaneamente una compressa di antibiotico ogni 12 ore ...ogni 12 ore? Ma questo mi vuole morta! É allergica a qualche farmaco? Certo a tutti, in primis acido acetil salicilico e allora? Allora faccio prima a dirle che cosa prendo gli nomino gli unici due farmaci che assumo e perché prende il velamox? ...Ma testa di... se ti sto dicendo che sono allergica... trovo una farmacia aperta? Ma se già ce l'ha perché glielo devo prescrivere? o è scemo o è un medico o è un medico scemo? Ma se ho solo due compresse e le finisco mi dice come faccio a prenderle senza ricetta? Io non gliela faccio, lei ha già il farmaco non discuto o lo strozzo e gli tolgo dal viso quell'aria da ebete che mi sta guardando da dieci minuti o me ne vado.

L'infermiera poverina non capisco se è la prima volta che fa l'infermiera se è la prima volta che lava un occhio se è la prima volta che è con quel dottore qualsiasi prima volta sia mi sembra terrorizzata ed io continuo a tenere aperto l'occhio che mi viene lavato almeno 4 volte.

Ma se la palpebra è infiammata perché continua a lavarmelo?

Mi bendano allora sì che non ci vedo più! Il fastidio del cerotto il dolore l'accettiamo o non l'accettiamo la testa non smette di girare.

Quando sto meglio comincerò a giocare ai pirati.

Finalmente esco fuori dov'è un distributore dell'acqua a cosa le serve l'acqua? Acqua vino aceto acqua di mare sporca e inquinata anche la spugna di Gesù Cristo intinta in una pozza di fango vorrei solo qualcosa per ingoiare il mio antibiotico ma in questo paese ci sono o ci fanno?

Trovo un distributore (per il caffè) prima che mia figlia capisse quanti soldi ci volevano quale era il tasto del caffè avrei bevuto anche la pipì mamma è tutto cancellato non c'è scritto niente!

Mettiamo un euro preme un tasto a caso meno male viene giù una brodaglia che solo chi è stato ad Auschwitz avrebbe bevuto con gusto dicendo che era caffè...

Intanto insistentemente si affaccia un pensiero, ma se non riesco più a scrivere al computer sul blog le mie storie troverò qualche lettore buono misericordioso ben disposto da spedirmi all'indirizzo che trova in alto un suo racconto una poesia una storia carina che gli è successo o che conosce del suo paese pur che il blog continui a funzionare a rimanere vivo finché io non ritorno?

COSE ASSURDE IN UNA CAMERA (fra due amanti) (5)


5 - Rimango ancora in Arno, sono testarda!

... Io sono un fissato della punteggiatura... e per paura di sbagliare e non indisporlo sono stata attenta alle virgole quando scrivevo.

Penso che una donna qualche volta dovrebbe dar retta un po' di più al suo istinto o almeno chiedersi dove può portare un'affermazione del genere.

Sms precisi email perfette. Allora mi sono messa d'impegno niente più sbagli, ho riletto sempre tutto prima di mandare via qualcosa. Non potevo fare brutta figura. No, non potevo. Era un tipo troppo interessante.

Ci incontriamo in un bar: solito caffè della mattina. La foto su internet è una cosa, dal vivo un'altra.

Devo riconoscere che è più bello di persona il viso ha delle sfumature più sensuali.

Ci mettiamo a sedere ad un tavolo. Si aggiusta la sedia allinea il cucchiaino con la tazzina. Taglia con una precisione millimetrica la bustina dello zucchero.

Sono affascinata.

Gira tre volte il caffè, poi si ferma e guarda, e poi gira ancora tre volte e riguarda il caffè. Mi affaccio timidamente anch'io all'orlo della tazzina per vedere. Fusse che fusse mai, ci fusse l'isola di Thule! L'isola che non c'è! Vuoi scommettere che lui l'ha trovata e non me lo vuole dire?

Oppure... ha trovato la maniera per rallentare il Maelström? Povero Amleto!

Oppure... ha fatto un patto con Nettuno e cerca di portare a galla.... tutti i pesci di pelle di pollo fatti da Apelle figlio di Apollo?

Non vedo niente, mi accuso di non saper vedere!

Che uomo meraviglioso! ha una visione della realtà tutta sua! Devo cercare di carpire il segreto!

Mi affascina soprattutto quella linearità delle cose. Niente deve essere fuori posto. Mentre lo guardo trasognata lo vedo in un mondo fatto di righe parallele... perfettamente parallele (io non ci riuscirei!), ma soprattutto lo vedo in camera da letto.

...Ferma non ti muovere devo controllare.....: guarda, abbassandosi, la coperta contro luce, toglie il lenzuolo e meraviglia!, che uomo previdente, tira fuori dalla borsa un ferro da stiro e si mette a togliere una piccola piegolina appena visibile in fondo al letto, proprio nella parte dove non guarda nessuno! Soddisfatto comincia a spogliarsi ogni capo piegato con cura sulla sedia le scarpe sotto perfettamente allineate, torna indietro e toglie una invisibile pagliuzza di polvere dalla camicia bianca! Prende dalla solita borsa (ma è sua o anche questo l'ha rubata a Mary Poppins!) un righello e misura che i vestiti siano in perfetta linearità sulla sedia.

Con ancora negli occhi il sogno di noi due in camera a controllare che non ci sia increspature nell'aria... lo guardo per la prima volta: è troppo.... non sono la donna per lui! mi piace il caos.

... scusa ma sai ho un seminario di storia-politica-cultura-sociologia-teologia-letteratura... sì sì tutti insieme.... un professore che arriva dall'università di Stoccolma o Stoccarda... un luminare... di cosa parla?... ma credo su quello che mangiavano le tre streghe di Benevento quando si riunivano per i loro Sabba.... scusa...

Almeno nella mia imperfezione ma soprattutto nella mie linee curve e caotiche, nella mia vita che non è mai stata dritta e perfetta, almeno dicevo, nella mia vita incurvata e spiegazzata mi sento libera di fare quello che voglio anche lasciare la tazzina fuori del piattino, farmi cadere mille volte gli occhiali mentre pago, avere un capello sulla spalla, i capelli sciolti al vento scomposti sugli occhi e..... chissà cos'altro ancora possa capitarmi. E se poi la mattina che ho fretta prendo la maglietta dai panni da stirare e me la metto così con una piegolina sul braccio ho comunque la mia giornata felice senza paranoie.

lunedì 26 aprile 2010

COSE ASSURDE IN UNA CAMERA (fra due amanti) (4)


4 - Ogni incontro si è sempre presentato vestito con cura. Giacca cravatta scarpe intonate all'abito. Mai un capello fuori posto barba fatta capelli sempre corti.

Il caffè l'ha sempre pagato lui, mai discussioni mai la voce più alta del solito tono.

Accidenti! Un gentiluomo perfetto.

Mi sentivo al settimo cielo dopo tanti zotici e indisponenti finalmente uno che sa cosa vuol dire avere una donna davanti.

Mai un accenno ad un'amante o alla moglie. C'ero io e basta.

Decido che posso anche concedermi quest'avventura. Meglio di così!

Una passeggiata! tutto meraviglioso! se fuori della camera è questo figuriamoci che artista sarà a letto!

Faccio i miei castelli i miei sogni pregusto qualcosa coi fiocchi!

Decidiamo il giorno il luogo.

Bellissimo un albergo incastonato nel verde della natura. Mi bacia prima di entrare.

Apre la porta mi ferma... voglio controllare che tutto vada bene...

Ma perché non l'ho conosciuto prima?

Tutto meraviglioso tutto perfetto ... è questo quello che sento, è questo che continuo a ripetermi: la testa non pensa ad altro.

Vado in bagno torno lo trovo già nel letto... vieni c'è una sorpresa per te....

Come una falena attirata dalla luce mi avvicino.... tolgo il lenzuolo, sono anche donna e quindi curiosa.

Mi fermo, mi cadono le braccia inorridisco. Ma dov'è finita tutta la perfezione che mi aveva cullato nei giorni precedenti, la bellezza dell'incontro, la sorpresa di qualcosa di paradisiaco?

In fondo ad un corpo quasi perfetto... in fondo ad un paio di gambe che non vedo nemmeno come sono fatte.... in fondo al letto... VEDO UN PAIO DI CALZINI !

... Scusa mi sono ricordata che ho una riunione a scuola... scusa (mi vesto in fretta)... scusa ma devo andare davvero... mi dispiace ti richiamerò senz'altro al più presto!... (manco morta, sicuramente!)

Ma la mamma non ti ha detto che..... quando si va a letto ci si toglie i calzini puzzolenti che hai usato tutto il giorno?

Ma la mamma non ti ha detto che..... quando si va a letto con una donna che non è tua moglie ci si tolgono i calzini..... altrimenti posso pensare che hai i piedi sporchi e puzzolenti e le unghie nere!

Ma la mamma non ti ha detto che.....quando ti vesti con tanta perfezione i CALZINI sono solo da villani!

Ma anche a Firenze c'è aria di stramberia?

venerdì 23 aprile 2010

COSE ASSURDE IN UNA CAMERA (fra due amanti) (3)


3 -San Valentino.

Dopo qualche ora che siamo insieme in camera, mi alzo prendo dalla borsa un pacchettino. Glielo do... tanti auguri...

Sembra quasi che tutto quanto sia stato programmato. Per la festa degli innamorati... insieme.

Il giorno prima in una cartoleria avevo visto un bigliettino con un coniglietto rosa e un grandissimo cuore rosso con i brillantini e attaccate alla carta due chiavine.

E' pacchiano, ma mi sentivo tanto romantica! L'avevo guardato, ero anche tornata indietro per comprarlo con un mezzo sorriso al pensiero di quando l'avrebbe scartato e alla faccia che avrebbe fatto.

Lo prende non sembra nemmeno sorpreso, come se lo aspettasse.

Solo che il mio regalino... dov'è?

Forse è nelle tasche del giaccone, adesso guarda il mio poi mi darà qualcosa di carino che ha comprato per me. Deve essere molto piccolo! perché non vedo rigonfiamenti nelle tasche!
Mi avvicino... sono più emozionata di lui.

ORA LO GUARDA... MI RINGRAZIA... MI PRENDE FRA LE BRACCIA MI BACIA....

... TIENI UNA CHIAVINA A TE E UNA A ME... SOLO TU POTRAI APRIRE IL MIO CUORE... NON LO FARA' PIU' NESSUNA... SOLO NOI DUE... IO PRENDO LA TUA E TI DO LA MIA... METTILA NEL PORTAFOGLIO... PORTALA SEMPRE CON TE... SAREMO SEMPRE INSIEME... ANCHE SE LONTANI .....


Ecco ora lo dice ed io sarò la donna più felice del mondo, toccherò il cielo con un dito andrò a giocare una partita a scacchi con Dio e poi ritornerò in questa camera.

... E' vero, è S. Valentino! Oggi non ho comprato niente a mia moglie. Stasera le darò questo!....

Spero che perdi le chiavi di casa della moto dell'auto del garage dell'ufficio della bicicletta e tu venga sepolto da una valanga di chiavi e rimani soffocato anzi no meglio che scivoli su una buccia di banana e t'ingessino tutto dalla testa ai piedi.... anche tua moglie, così vi tenete compagnia!

E con questo ho finito con il Veneto, ne ho abbastanza!

O è l'aria o i fumi del vino che circolano o la nebbia o forse le donne sono finite tutte nei conventi e gli uomini non sanno più come comportarsi, ma adesso basta veramente, cambio regione!

mercoledì 21 aprile 2010

COSE ASSURDE IN UNA CAMERA (fra due amanti) (2)


2 - Mi viene a prendere alla stazione. Mi comunica che ha trovato un posticino delizioso: nessuno ci disturberà.

Parcheggiamo nel giardino sotto un magnifico albero di nespolo giapponese in fiore.

Camminiamo un po' per i vialetti la camera non è ancora pronta.

Si avvicina prende un fiore dai rami lo annusa.

Rimane ad occhi chiusi qualche secondo più del necessario con quel "coso" appiccicato al naso.

Penso che forse me lo regalerà per tenerlo come ricordo.

Immagino però, sorridendo, che ci sia dentro un'ape, che disturbata, cominci a pungerlo pungerlo pungerlo...ma che penso? non sono forse qui per passare una giornata romantica e passionale, mica una al Pronto Soccorso?

Nelle aiuole ci sarebbero anche rose gigli anemoni e c'è anche un bellissimo albero che se non ricordo male si chiama Finta Acacia con grappoli di fiori bianchi: il profumo lo sento nell'aria.

Ci fanno cenno che la camera è pronta. La numero 4.

Che brutto numero, un numero che non esiste, anche quando si gioca a tre sette mi faccio cambiare la carta. Non mi piace! non è un numero primo, è un numero che mi ricorda una sedia. Come fa un numero ad assomigliare ad una sedia? nemmeno una poltrona! solo una semplice sedia di legno sgangherata!

Vedo che ha ancora il fiore in mano, non capisco però che cosa vuole fare.

Lo mette sul tavolino prende il portafoglio... questo lo porto a mia moglie stasera!.....(ma che pensiero gentile!)

Non so con quale giustificazione le darà quel bellissimo quanto mai "r a r o" fiore di nespolo giapponese... sai cara, oggi ero in albergo con la mia amante e ho pensato a te!....

So che esistono delle allergie ai pollini dei fiori, i n c u r a b i l i. Sicuramente sia a te che a tua moglie stasera ve ne verrà una che non vi lascerà in pace anche d'inverno con la neve e gli orsi polari e i pinguini e i lupi siberiani che girano per le strade alla vostra ricerca per sbranarvi.

Non solo ... ma piomberanno su di voi anche tutte le api calabroni vespe scorpioni vipere cornute cobra anche qualche farfalla velenosa tropicale e perché no anche tutti i ragni velenosi del mondo e vi riempiranno di "bozzoli" di punture e... al Pronto Soccorso ci vai da solo !

Ma i tipi strani abitano tutti in Veneto?

lunedì 19 aprile 2010

COSE ASSURDE IN UNA CAMERA (fra due amanti) (1)


1 - E' l'ora di pranzo, è LUI che ha pensato a portare qualcosa da mangiare.

Nei giorni precedenti grandi chiacchierate e domande su quali cibi preferisco, optiamo per un pasto a base di PESCE.

Scende dal letto... prende da un angolino una borsa frigorifero color rosso. Mi guarda e mi fa l'occhiolino. Come mai mi sembra che in un punto brilli una luce sinistra?

M'immagino caviale salmone insalata di aragosta cocktail di scampi champagne....

Apre.... ecco che mi presenta, acquistati il pomeriggio del giorno prima, due PANINI presi al KEBAB sotto casa, avvolti nella stagnola immersi in un mare di ghiaccio. Da prendermi un colpo e finire sotto terra al primo morso! Oppure dare "un vitalizio a vita" al mio dentista perché non mi rimane più un dente!

Gli avevo anche detto che bevo solo acqua, ma con il pesce avrei gustato volentieri un vinello leggero bianco frizzante. E mentre sono lì allibita con quel panino alla "stagnola" in mano, e comincio ad avere in pieno luglio brividi di freddo, mi mette in mano (nell'altra mano naturalmente!) una bottiglia di birra Peroni (gelata! ma in Germania la birra si beve "calda" o sbaglio?) e mi spiega che l'ha comprata al supermercato prima di incontrarci.

Non so se hanno mai misurato la grandezza dell'occhio dilatato, ma vi assicuro che la mia ha battuto tutti i record!

Con aria trionfale, tira fuori ancora dalla borsa rossa, come fosse un cappello a cilindro magico, anche una bottiglia di spumante FERRARI orrendamente freddo.

... questo dopo: è per brindare al nostro incontro che spero sia il primo di una lunga serie.... (manco morta! piuttosto mi ci faccio la plastica per chiuderla!)

Lo guardo come se lo vedessi in quel momento: i suoi baffi mi sembrano quelli di un topo spelacchiato uscito dalle fogne della città più miserabile che esista.

Pensate che sia finita qui? magari! per ultimo appaiono, come per magia, sempre dalla borsa rossa (e allora mi chiedo se è la sua o l'ha rubata a Mary Poppins!) avvolti in una borsina della spesa, due bicchieri di plastica bianchi!

Forse nessuno gli ha detto che quei panini si mangiano CALDI e quel tipo di spumante si beve A TEMPERATURA AMBIENTE nei flute GHIACCIATI!

Adesso ho capito perché tua moglie ti ha lasciato! ma soprattutto capisco perché è scappata con il primo operaio metallurgico metalmeccanico lavatore di vetri ai semafori... polacco che è passato.... hai sempre sbagliato le temperature e le combinazioni!
A furia di sbalzi di temperatura è rimasta "gelata"!

Ma a Venezia con l'acqua alta e il moto ondoso non è che il cervello va in acqua e marcisce?

giovedì 15 aprile 2010

Il gatto morto


Quel pomeriggio avevo appuntamento con il mio amico Giovanni per la classica partita a scacchi e le quattro chiacchiere rituali.
Mia madre mi aveva chiesto se passavo da za' Filippa non ricordo più per cosa, che abitava pochi metri dopo il tugurio del mio carissimo amico Santipamma. Non pensavo di trovarlo in quel caldo primo pomeriggio di Giugno e vedendo invece l'asina imbardata e il suo padrone davanti al loro dormitorio mi portò ad accelerare il passo per non farmelo sfuggire.
Era stranamente sobrio ed eccezionalmente lustro e pulito, anche l'asina era strigliata e con delle bellissime vettuli di cuoio con borchie di bronzo dorate.
- Baciamu li mani! unni iemu innu accussi lustru? (dove siamo andando così lustro)
- Binidittu! Stamu iennu a fari n'insiviziu pa' Signura Mara, na cosa dulurusa e di rispunsabilità!
- E chi ci succiriu (e cosa è successo) a za' Mara?
- Ci mossi u iattu! C'era tantu affeziunata e vole ca u vurocu cu tutti l'unuri (che lo seppellisca con tutti gli onori), e pi stu siviziu mi runa centumilaliri, mi fici pristari i vettuli da don Pippinu manufitusa (don Peppino mano sporca).
- Mi spiaci per il gatto e per a za' Mara, ma sugnu cuntentu ca ti venunu centumilaliri, e non ti biviri tutti n'davota! (non berteli tutti insieme)
- A pi cu mi pighii ... i fazzu fruttari sti soddi, stavota non mi bivu, mi iocu o lottu accussi mi fazzu riccu! (per chi mi prendi? li farò fruttare non me li bevo, li gioco a lotto, così divento ricco!)
-E allura dammi i numiri macari a mia, accussi arricchisciu macari iu!
E carezzando le cara asina mi allontanai salutandolo con la mano.

Passarono due giorni e due vittorie, due patte e una sconfitta, quando rincontrai l'asina e il suo padrone.
Era seduto su una panchina in piazza, sotto l'unico albero che riusciva a dare ombra a lui e alla bestia.
Dopo i saluti rituali mi raccontò la sua ventura di becchino di gatti.
Andato a prendere la salma dalla za' Mara e postala avvolta in una federa dentro le vettole, aveva avuto l'ordine di seppellirla sotto l'albero di piretti (Citrus limonimedica) che si trovava nel "lotta"(lotto di terreno) lungo la via per Viscalori (frazione di Viagrande) di proprietà della za' Mara.
Sfortuna volle che lungo la strada, Santipamma, incontrasse proprio vicino alla putia (bottega che vende vino e cibo) un conoscente che gli offrisse un bicchiere di vino.
Dal bicchiere si passa alla bottiglia, dalla bottiglia alle bottiglie....
Per farla breve il nostro filosofo si ritrovò l'indomani all'alba sotto il monumento dei caduti con accanto l'asina che lo vegliava e... sorpresa senza vettuli.
Gli avevano rubato le bisacce con tutto il gatto morto.
Attimi ti sconforto, ma poi l'ingegno prevale.
Sale sull'asina e via verso Viagrande...

- E che centra Viagrande?- Chiesi.
- e Varanni avevu vistu vicinu a chiesa di Santu Mauru nu iattu precisu sputatu a chiddu da za'Mara.

-Arrubbasti u iattu?
- U pighiai, u lavai, fiteva chiu da testa da sciecca, (lo presi, lo lavai, puzzava più della testa dell'asina) ma non sulu ... tunnannu truvai l'appuntatu Saruzzu ca aveva acchiappatu n'fitusu di catanisi ca m'aveva rubbatu i vettuli; ma u iattu non c'era chiu, cu'sapi unni u jttau.
- E chi facisti?..
- Ii nda za' Mara e ci rissi, ca'spittai ca si faceva scuru pi vuricari a povira bestia, scavai na fossa e quanno i pi pigghiari u iattu mottu, u sinti cauru e ci sinti u cori vattiri (battere il cuore) e pi arianimallu prima ci fici a rispirazioni e poi puncennu na vina da sciecca (pungendo una vena dell'asina) ci desi u so sangu (gli detti il sangue) e ci musrai (e gli mostrai) u iattu vivu, chidda oramai è menza orva (mezza orba), pa cuntintizza mi desi ducentumilaliri. Ora ci iucamu o lottu e poi aspittamu ca mori u iattu (ce li giochiamo al lotto e poi aspetto che muoia di nuovo il gatto).