SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

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martedì 20 luglio 2010

SCEGLIERE ANCORA...(1)


Mi sono sdraiata in uno dei divani davanti al camino. I piedi sulla poltrona davanti, ho tolto anche i pantaloni sono con gli slip.

Ho chiuso la porta a chiave. Non ho voglia di aprire a nessuno.

Mia figlia, quando torneranno, ha la chiave non ho problemi di dovermi alzare.

Ieri ho finito di sistemare la cantina.

Non so quante centinaia di bottiglie di vino ho trovato

Li ho divisi per tipo per annata, poi è toccato ai liquori, poi alle marmellate, poi a tante altre cose.

Ho trovato alcune bottiglie di Porto vecchie, una addirittura c'è un'etichetta del 1978.

Non bevo non ho mai bevuto. Forse i miei principi alimentari e alcune accortezze tipo non bere non fumare e dormire massimo 4 ore per notte mi hanno conservato come sono.

Una volta ho letto che le cose sotto i cinquant'anni sono "vecchie" quelle che hanno oltre cinquant'anni sono "d'antiquariato".

Io sono un pezzo d'antiquariato sicuramente! e ben conservato.

Uso già, parlando, il verbo "conservare"? allora sono alla frutta!

Siamo in estate, ma il camino acceso non mi da noia. Accendo solo una lampada, ma la luce mi sembra troppo forte. Spengo. I riflessi del fuoco bastano per i miei pensieri ed io li adoro.

Quante volte ho desiderato essere lì con qualcuno.

Ma io non l'ho mai proposto e nessuno me lo ha mai chiesto. Forse hanno capito che per me è qualcosa di speciale e nessuno è stato così speciale da portarlo lì.

Nessuno! ma nessuno c'era!

Non bevo non ho mai bevuto.

Eppure sono lì a sedere con un bicchiere in mano e la bottiglia di Porto.
Il vino nel bicchiere ha un bel colore ambrato e anche se non sono un'appassionata il profumo m'inebria.

Me ne verso almeno 100 ml ad occhio e croce.

Chissà che effetto mi farà?

Primo sorso... mi brucia la bocca poi lo stomaco.

Aspetto che mi giri la testa che cada dal divano... niente non succede niente.

La bottiglia è per terra, ormai è aperta la metto nel mobile.

Bicchiere in mano mi risdraio.

La casa di montagna l'ho arredata nel tempo, mancherebbero ancora alcuni lavoretti che farò fare quest'estate. È bella. Tutta in legno i soffitti e i pavimenti travi a vista mobili con colori caldi.

Camini in pietra.... tre.... fatti con le pietre scolpite a mano.

Mi piace vivere ogni stanza dei tre piani. Quante stanze sono? Più di dieci, più la mansarda grande come il piano... 90 mq di mansarda! per ora ho appoggiato lì delle cose, le sistemerò forse questo agosto.

Non dimentichiamo la cantina. E il piazzale davanti il giardino l'orto.

Ma più volte al giorno entro in ognuna a sistemare o portare qualcosa o spostare un oggetto.

In questi giorni ho pensato di venire ad abitare qui.
È tutto tranquillo non ci sono rumori, i vicini sono tutti carini un po' invadenti, ma accettabili.

D'estate l'unico inconveniente ci sono almeno 7-8 bambini che mi scorrazzano per i vari piani.

Quest'anno, se il buongiorno si vede dal mattino, spero non siano più di 10 o 12.

Bevo ancora: il bruciore adesso allo stomaco è aumentato, ma la testa non gira.

Chissà perchè ho quest'idea della testa che comincia a muoversi e tutta la stanza mi ruota intorno come una giostra.

Se vengo ad abitare qui a cosa devo rinunciare a parte qualche incontro letterario, qualche discussione con i soliti "dementi"...

Le mie librerie, i miei amici librari che si preoccupano di avvertirmi quando ci sono libri "strani", quelli che nessuna persona normale comprerebbe mai.

E poi?

Già i miei amanti!

Ma quanto sono importante per loro?

Avete mai definito AMANTE?

Ebbene l'AMANTE è solo UN CORPO DA USARE.

Ma se riesco a raggiungere la pace dei sensi, a non avere più bisogni corporali... è tutto risolto!

In fin dei conti in tutte le mie case dove vado ho centinaia di amanti che mi aspettano.

Ci dormo anche insieme nel letto, con alcuni di loro.

Non mi hanno mai tradito sono sempre stati a disposizione sia di giorno che di notte. Hanno accettato le mie condizioni senza discutere si sono sempre fatti trovare pronti non sono mai scomparsi o non mi hanno mai detto cose che mi hanno ferito.

In fin dei conti ho migliaia di LIBRI che mi tengono compagnia che posso prendere e lasciare e poi riprendere in qualsiasi momento.

Mia figlia mi dice sempre che i miei libri sembrano nuovi, come se non li avessi mai toccati. Eppure se li sfogliate hanno parole sottolineate. Ma li amo troppo per sciuparli.

Ho libri dappertutto, ma ho una stanza tutta mia con ogni parete coperta dagli scaffali stracolmi.

Il mio studio.

Stereo televisione, che non accendo quasi mai, libri la scrivania il computer quadri sugli scaffali un divano per rilassarmi e leggere meglio. Dalla finestra vedo in lontananza montagne valli il cielo.

Sarei isolata completamente isolata senza nessun contatto con essere umano.

D'inverno addirittura nevica anche.

Ma mi merito tutto questo?

È una scelta o l'ultima conseguenza di una serie di cose storte? E quindi una punizione?

Non so decidere. Vorrei chiudere con tutto ricominciare daccapo.

Il mio pozzo, non è forse il mio pozzo questa casa?

Mi sento come qualche anno fa Alfredino a testa in giu in un budello stretto con la terra che mi stringe, la terra che mi entra nella bocca negli occhi nelle narici e non posso muovermi per pulirmi.

Ho cominciato a non dormire più. Mi sento soffocare.

Avevo dieci piante di rose grandi come alberelli, molto vecchie di colori diversi. Fiorivano almeno 4-5 volte durante l'estate bastava solo potare la rose vecchia e subito uscivano nuovi boccioli. Era un piacere la mattina sedersi fuori in giardino alle 5 e vedere i primi raggi del sole illuminare i petali, i colori brillavano della rugiada colpita dalla luce dell'alba.

Sabato scorso ho preso le cesoie le ho completamente tagliate. Ho spezzato il tronco con il piede.

Perchè tenere le rose se nessuno me le regala?

Perchè avere dei ricordi che fanno male?

Avevo 12 anni quando l'idea del suicidio si affacciò per la prima volta dentro di me.

Un'idea che mi ha accompagnato sempre.

Ogni delusione ogni fallimento è stata pronta lì presente unica compagna.

Ogni volta sono stata così vigliacca da ricominciare a vivere.

Vivere per cosa? Per prepararsi alla morte? e allora perchè non affrontarla subito?

Niente e nessuno mai è stato così importante per cancellare tutto dalla mente.

Ogni volta che ho ricominciato mi sono trascinata con la sicurezza che qualcuno mi avrebbe illuso preso in giro maltrattato offeso e che nessuno mai mi avrebbe difeso.

Ogni volta la ruota ha girato dalla stessa parte. Quante volte mi sono ribellata magari a parole, facendo io la parte della donna cattiva antipatica scostante, ma nessuno ha mai letto la mia fragilità la mia voglia di amore o di tenerezza.

Perchè avrei dovuto dare quest'impressione?

Io stessa mi sono costruita una corazza, ma quante volte ho pianto quando ero da sola quante volte mi è scoppiato il cuore?

Questo vino sta facendo un effetto strano. Ormai è finito... ed io sono stanca stanca di vivere.
Vado a letto... mia figlia ha la chiave.
Domani è un altro giorno... speriamo finisca presto!

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