SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

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mercoledì 28 aprile 2010

AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOO, SIAMO IN ITALIA!


Mi sveglio alle tre di notte con un dolore lancinante all'occhio destro. Mi stanno mettendo mille spilli dentro, un trave sta girando su tutta la superficie.

Vado in bagno faccio più di un lavaggio, ma il dolore non passa.

Alle dieci della mattina penso che sia ora di smettere di fare l'eroina pronta per il rogo e di andare al Pronto Soccorso.

L'ospedale più vicino è a 20 km. In montagna è così o sei sano come un pesce o riesce a morire e resuscitare mille volte per la strada.

Occhi chiusi e ancora mille spade che si divertono a girare.

L'occhio destro: il mio occhio primario. Il sinistro comincia a sforzarsi non capisce cosa sta succedendo, cammino come un'ubriaca. Penso che per dare meno la sensazione di una che sta per cadere devo trovare una escamotage. Ho deciso: seguo il marciapiede, poi la ringhiera poi il muro
e poi?É finito tutto...IL PRONTO SOCCORSO È STATO SPOSTATO NELLA SEDE NUOVA....!

Ma acc.. proprio adesso!

Riesco a trovare LA SEDE NUOVA! Entro non c'è nessuno che bello! Cammino passo due o tre porte mi trovo in una corsia un infermiere mi viene incontro

... scusi ma lei come ha fatto ad entrare? Il mio orecchio funziona il mio cervello anche ma che cazz di domanda mi sta facendo ...dalla porta!.. Ma come ha fatto ad entrare chi l'ha fatta entrare? ...O sono scema io o questo sta dando i numeri ...ma non è il Pronto Soccorso? Sono entrata dalla porta... lei non è stata accettata se continui ancora sono io che ti accetto alla fine e ti faccio in tanti pezzettini, non capisco più niente dal dolore all'occhio e questo che fa l'imbecille ...venga che la devo accettare e ridagli ora prendo un martello, riesco a trovare la tessera sanitaria mi fa entrare in una stanza con un medico giovane seduto davanti ad un computer e un'infermiera piccolina ma carina.

Il medico mi guarda ...mi sdraio? No signora finché non è stata accettata ma che cazz stanno facendo in questo ospedale? Da quando in Italia dobbiamo essere accettati per essere visitati e curati? Dopo qualche interminabile minuto che guarda fisso il monitor del pc adesso è stata accettata cerco di spiegare cosa mi è successo il dottore continua a guardarmi senza però avvicinarsi, l'infermiera prende una siringa ormai sono pronta anche ad una lobotomia, non capisco cosa mi chiedono vorrei solo che il dolore smettesse prende una soluzione fisiologica o almeno lo penso e mi lava l'occhio (senza ago, meno male) l'aiuto allargandomi la palpebra che non ne vuole sapere di aprirsi.

Mi infradicia il maglione ma credo sia normale non mi viene chiesto neanche scusa.

Il dottore continua a fissarmi sono la prima persona che vede al Pronto Soccorso sono la sua prima paziente non capisce dove si trova ed io cosa sto facendo lì? Non ha mai visto una che butterebbe giù a testate il Colosseo e invece di urlare dal dolore sta zitta la mia faccia è così sofferente che si chiede che cosa ho? È un extraterrestre venuto sulla Terra... NANO NANO qua la mano Nano Nano vacci piano ve la ricordate la canzoncina per bambini scemi?

Alla fine mi dice che ho la palpebra infiammata sempre da lontano almeno due metri che magnifici dottori abbiamo in Italia una diagnosi da lontano senza visita senza avvicinarsi così l'idea nasce nel cervello spontaneamente una compressa di antibiotico ogni 12 ore ...ogni 12 ore? Ma questo mi vuole morta! É allergica a qualche farmaco? Certo a tutti, in primis acido acetil salicilico e allora? Allora faccio prima a dirle che cosa prendo gli nomino gli unici due farmaci che assumo e perché prende il velamox? ...Ma testa di... se ti sto dicendo che sono allergica... trovo una farmacia aperta? Ma se già ce l'ha perché glielo devo prescrivere? o è scemo o è un medico o è un medico scemo? Ma se ho solo due compresse e le finisco mi dice come faccio a prenderle senza ricetta? Io non gliela faccio, lei ha già il farmaco non discuto o lo strozzo e gli tolgo dal viso quell'aria da ebete che mi sta guardando da dieci minuti o me ne vado.

L'infermiera poverina non capisco se è la prima volta che fa l'infermiera se è la prima volta che lava un occhio se è la prima volta che è con quel dottore qualsiasi prima volta sia mi sembra terrorizzata ed io continuo a tenere aperto l'occhio che mi viene lavato almeno 4 volte.

Ma se la palpebra è infiammata perché continua a lavarmelo?

Mi bendano allora sì che non ci vedo più! Il fastidio del cerotto il dolore l'accettiamo o non l'accettiamo la testa non smette di girare.

Quando sto meglio comincerò a giocare ai pirati.

Finalmente esco fuori dov'è un distributore dell'acqua a cosa le serve l'acqua? Acqua vino aceto acqua di mare sporca e inquinata anche la spugna di Gesù Cristo intinta in una pozza di fango vorrei solo qualcosa per ingoiare il mio antibiotico ma in questo paese ci sono o ci fanno?

Trovo un distributore (per il caffè) prima che mia figlia capisse quanti soldi ci volevano quale era il tasto del caffè avrei bevuto anche la pipì mamma è tutto cancellato non c'è scritto niente!

Mettiamo un euro preme un tasto a caso meno male viene giù una brodaglia che solo chi è stato ad Auschwitz avrebbe bevuto con gusto dicendo che era caffè...

Intanto insistentemente si affaccia un pensiero, ma se non riesco più a scrivere al computer sul blog le mie storie troverò qualche lettore buono misericordioso ben disposto da spedirmi all'indirizzo che trova in alto un suo racconto una poesia una storia carina che gli è successo o che conosce del suo paese pur che il blog continui a funzionare a rimanere vivo finché io non ritorno?

2 commenti:

  1. Ciao. Ti ho letto lo sfogo sull' angosciosa avventura. Però ! Comunque riesci a sublimare bene le sfortune ... Questione di carattere !

    Se mi viene qualcosa in mente al riguardo lo scriverò senz' altro qui.
    Intanto, ti avviso che l' incontro con la Barbara Alberti è stato rimandato, qui alla << lazzerini >> al lunedì prossimo, alla stessa ora.
    Ciprian

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  2. Grazie,ci vediamo...per modo di dire! Ti aspetto per un caffè.

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