9 - Ci conosciamo tramite un gruppo di studio a Roma.
Non bello non alto, tra tante cose mi sembra anche non particolarmente intelligente o culturalmente preparato. Dopo un po' che ci conosciamo mi dice che dopo il liceo non ha voluto studiare ed è ebreo.
...niente di male -rispondo- non è una malattia che si attacca.... e mi metto a ridere.
Comincia così senza che nessuno dei due lo volesse veramente, ma in pochi giorni dipendiamo l'uno dall'altra.
La lontananza purtroppo porta a cercarsi più del solito con telefonate fin dalle 7 della mattina in continuo sms email davanti al pc in attesa di un segnale, che non tarda mai più di pochi minuti.
Ci accorgiamo che bisogna inventare qualcosa per stare ancora più vicini.
Ecco che un bel giorno mi arriva un mms. Strano non ricordavo di aspettarlo.
Inizia così... la foto di una mano con un anello e dei braccialetti d'oro.
Ogni giorno un pezzo di sé.
Mi sembra di formare un puzzle, un modo carino di stare vicini.Non l'avrei mai pensato. Poi mi chiede di fare altrettanto. E qui cominciano i problemi.... ODIO le foto.
Credo di averne solo una ventina in tutta la mia vita. La foto non riporta mai l'immagine di se stessi nel momento del maggior splendore ma sempre nel momento del deperimento fisico più accentuato. Avete mai guardato le foto delle patenti delle carte d'identità delle persone. Foto orribili che mostrano le "deformità" della natura fisica dei proprietari.
Facce che sembrano uscite da uno stampo che le ha alterate ed imbruttite: tristi stralunate quasi sofferenti o in procinto di piangere per lo spavento. Non ho voglia di fare la stessa figura.
Accetta questa mia decisione a malincuore, ma lui non demorde continua imperterrito a mandarmi mms: dall' ufficio, dalla scrivania, dall' auto, da casa sul divano davanti al pc... sempre e solo particolari. A lungo andare mi stanco: il puzzle è completato il viso lo conosco gli dico che ormai la "collezione", se non c'è qualcosa di originale in arrivo, direi che è conclusa.
Mattina ore 7,10 accendo il cellulare... mms.
Rimango allibita.... la foto del suo caro "fratellino". La mano che lo sostiene è la sua ... anello e braccialetti d'oro, non ci sono dubbi non è uno scherzo!
Comincia così ogni giorno una foto, cioè LA FOTO, in qualsiasi posto riesce a farla.
La cosa mi fa ridere, ma la visione è delle più invoglianti.
Decidiamo di incontrarci. A metà strada è più comodo. Sono felice finalmente stiamo insieme. Non ricordo bene il numero della stanza mi sembra che cominci per 4....
... Ahi ahi numeraccio!....
Chissà perché perdo tempo, guardo dentro la borsa l'agendina che ho comprato il giorno prima e mi accorgo che manca la matita per scrivere. Sapete quelle piccole matitine lunghe poco più di 10 cm e fini fini tanto che ti chiedi se ce l'hai in mano o no?
Mentre sono seduta sul letto (ancora vestita) esce dal bagno.... visione!.... nudo come Adamo... magrolino, gambette secche (è alto solo 1,70) ossute ... rimango con l'agendina in mano e il pensiero che mi manca la matitina!
La MA - TI - TI - NA ..... ecco cosa vedo!
Una "matitina ".... lungo appena 10 cm piccolo piccolo prendo gli occhiali per capire..... per vedere.... per focalizzare.... gli occhiali da lettura, quelli che ingrandiscono!
Ma quelle foto che mi mandava .... eppure erano le sue ... c'era la sua mano inconfondibile... ma da che angolazione venivano fatte?... con quale obbiettivo?... quale lente d'ingrandimento?....
Forse non mi ha detto niente e di nascosto usava il telescopio ottico di Galileo o no meglio ancora Hubble, quello famoso che riesce a dare risoluzioni 10 volte maggiori, quello che riesce a migliorare tutto fino a 10 nano metri ( in questo caso parliamo però di nano centimetri!)?
Con la visione dell' "ebreo errante" sulla porta del bagno e di me con la bocca aperta gli occhiali sul naso l'agendina in mano e il cervello che cercava di capire se quella era la realtà o solo fantasia.....
Ciao alla prossima!
Ciao Lorena, certo che te la commento.
RispondiEliminaM' hai fatto ridere davvero per il << fratellino >> del tuo ebreo errante ed ossuto. Sei di una freschezza immaginativa e di una spontaneità nel racconto, che anche stavolta mi hai tirrato sù !
Comunque, e lo credo, che le dimensioni fisiche non esprimono la carica di passione, almeno per quanto riguardo noi europei e bianchi. E' sempre questione di testa. Di emozionarti lì per e con quella persona. Sicuramente la tua eroina, perché di questo si tratta, di una eroina davanti a tanti << bidoni maschiacci >>, troverà << il suo uomo e per quel momento >>; me lo auguro e gli e lo auguro.
Ciprian
Attento di popoli a questo mondo ce n'è tanti! Potrebbe toccare a chiunque. Ciao a presto...c'è sempre un caffè in sospeso!
RispondiEliminaGrazie per la rosa e il bocciolo.
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