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giovedì 20 maggio 2010

COSE ASSURDE IN UNA CAMERA (fra due amanti) (11)


11 - Mi era arrivata per email l'invito ad un incontro: la presentazione di un libro di poesie in una libreria. Come al solito ceno di corsa, mi preparo.

Non mi sento particolarmente sicura di volerci andare. Ma non posso solo leggere le poesie che mi piacciono, sarà meglio che cominci a conoscere qualcosa di diverso.

I partecipanti non sono più di una trentina. Come al solito mi siedo in seconda fila e se posso al secondo posto a destra.

Accanto a me un uomo penso sui 40-45 anni. Bel vestito cravatta calzettoni! scarpe nere intonate con il tutto.

Guardo le mani... curate dita lunghe. In mano un blocco e una penna.

Cominciano la presentazione e lui inizia a scrivere fitto fitto bella calligrafia piccola senza nemmeno un errore, a me sembra così.

Intanto il suo dopobarba comincia a disgustarmi, come mai all'inizio non l'avevo notato?

Mi sorride e continua a scrivere. Penso sia un giornalista un critico un poeta un professore che vuole fare una lezione ai suoi studenti.... le idee si rincorrono.

Un breve intervallo prima della lettura di qualche rima.

Lo guardo ancora sorride sempre, ma non parla.

Poverino! avrà un difetto di pronuncia, non posso dire che è straniero perché ha scritto in italiano.

I suoi denti brillano, gli occhi emanano una luce no brillano di luce propria, mi sento attratta cerco una scusa per conoscerlo meglio.

Vedo scritto in alto sul foglio una frase

.....e tutto fini' in un semplice assolo....

Come parole sembrano originali, ma lasciano spazio a diverse interpretazioni!

Non ricordo nessun poeta o scrittore che l'abbia detta o scritta.

Se l'ha pensata lui forse non c'è un neurone soltanto forse ce ne sono due!

Mi vedo su un grande letto circondata da fogli scritti di parole sue magari di poesie. Arriva a coprirmi di fogli per poi togliermeli uno ad uno e arrivare poi all'atto finale.... il più bello.

Ogni foglio che vola lontano dal mio corpo un bacio un sorriso una carezza.

Ma perchè non l'ho conosciuto prima (lo dico spesso purtroppo!) ... un poeta così anche a letto ogni gesto una rima in ditirambo una rima baciata una rima sciolta una quartina una metafora rima francese rima bolognese sono persa in mezzo a tutti questi versi alle sillabe, lo vedo che ci gioca a palla me la lancia delicatamente con tenerezza con amore e poi sempre più con voglia con voluttà manda la rima all'infinito per poi riprenderla e scoccarla nel mio cuore nel centro con l'arco invisibile dell'amore....

Mentre sono così persa mi viene in mente una poesia che un mio amico ripete in continuazione e che sta bene con il suo verso

Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera.

Mi giro meglio, ho trovato la scusa per attaccare bottone ci riscambiamo i sorrisi indico quelle parole scritte da lui e declamo con enfasi la poesiola di Quasimodo

...bella la tua poesia....hai scritto altre cose?...

Credo che la bocca sia rimasta paralizzata in un sorriso. Il mio amico si scandalizzerà per il resto della sua vita e non me la ricorderà più.

Il mio Gibran, Khayyim, Hikmet, Hesse, Ungaretti, Sanguineti, Merini e tutti i poeti che hanno calcato questa umile Terra e tutti quelli che verranno hanno levato un grido di orrore.

Quei fogli che mi ricoprivano facendomi da "copertina" nel letto si sono ridotti in cenere per autocombustione!

Sto pensando che forse l'unico "uomo" degno di un po' d'attenzione sia Homer Simpson almeno lui si sa già com'è, non esistono sorprese o colpi di scena!

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