SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

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martedì 3 novembre 2009

ULISSE


- Sono seduta qui nella camera da letto. Non so quanto tempo è passato. Quante domande mi sono fatta, la testa mi scoppia gli occhi mi bruciano. Mi sono chiesta mille volte perchè non si è mostrato a me per prima, perchè ha cercato altre persone e non è venuto da me.
Ho aspettato, ho aspettato tanto tempo. Sono passati secoli dall'ultima volta che abbiamo parlato insieme, da quando si era aperto un dialogo fra noi. Niente è stato definito niente è stato concluso. Stavamo cominciando a camminare insieme. Tutta la nostra vita si è interrotta, tutto quello che avremmo voluto costruire .
L'ho aspettato come la moglie più fedele, circondata da uomini belli giovani e anche meno giovani. Uomini che mi hanno riempito di lusinghe di visioni di paradisi da vivere insieme, mi hanno promesso regali, abbracci e baci per farmi sentire più donna, la più desiderata la più amata.
Non ho ceduto, ma adesso non capisco più.
Non ho mai considerato la mia solitudine un sacrificio, solo l'attesa di qualcosa che ci avrebbe portato in quel mondo che non abbiamo mai potuto percorrere insieme.
Perchè non si fida di me?

- Mi ritrovo a sedere sulle rive di questo mare che ho desiderato per vent'anni. Nessun uomo nessuna donna mai mi ha tolto dalla mente e dal cuore la mia Itaca. Eppure non lo riconosco più.
Itaca, la mia terra che ho avuto davanti agli occhi sempre, mentre combattevo mentre tramavo nell'ombra, mentre cercavo per me e i miei compagni la salvezza.
Itaca, quello che ho nel sangue da sempre. La mia curiosità mi ha spinto in luoghi sconosciuti, ho affrontato l'ignoto, l'Ade, le lusinghe più raffinate. Le passioni di donne che mi facevano perdere la testa per qualche attimo, ma mai oltre il tempo di girarmi e subito la mia patria era lì davanti a ricordarmi chi sono.
La passione l'istinto non hanno mai avuto presa su di me.
Ma forse non è tutto vero, l'istinto è sempre stato il mio compagno fedele quando si prospettava la visione di un ignoto che non conoscevo.
Sono Ulisse. Tutti gli uomini ogni uomo vorrebbe essere come me.
Io ho avuto il coraggio che manca agli altri, il coraggio di scegliere me stesso. Rinunciare a tutto ad una vita regolare, ad una famiglia, ho lasciato tutto quando mi sono sentito libero, libero da legami.
Sì è vero c'è Penelope, ma la sua condotta è quella di una donna che si è messa da parte, perchè ha capito? O forse perchè spera che io un giorno lasci tutto e scelga lei?

- Vent'anni fa non ho capito, perchè è partito? Ma anche adesso non capisco. Era un uomo innamorato: niente mi avrebbe fatto pensare di essere messa da parte, abbandonata. Ho vissuto anni in uno stato di frustrazione. Nessuno se n'è accorto sono stata molto brava. Frustrazione perchè mi sono sentita respinta. Nessun uomo capirà mai lo stato di abbandono e di rifiuto, nessun uomo proverà mai il vuoto dentro l'anima come una donna quando non viene scelta o viene preferita a qualche altra cosa.
Non importano le parole, le parole sono vuote non hanno significato. Parole che rimangono scolpite come accuse non come giustificazioni. Parole che rimangono impresse a chiedersi perchè, perchè non sono io al primo posto nella sua vita.

- Nessun mare nessuna terra nessun albero ha mai avuto il profumo della mia isola, ho navigato sperando non di trovare qualcosa di sconosciuto, ma qualcosa che fosse simile a Itaca. Non ci sono riuscito e mi sento sconfitto. Le mia gambe in questo momento vorrebbero camminare, camminare sull'acqua pur di riprendere il cammino e continuare la ricerca.
Non ci credo che ogni cosa è unica, che non può esistere niente che non si assomigli.
Perchè nei secoli futuri tutti mi giudicheranno? Perchè non ci sarà mai qualcuno che dirà semplicemente che avevo dentro di me un fuoco che non si spengerà mai?
Perchè nessuno penserà che non riesco a fermarmi perchè non so cosa sto cercando?
Ogni viaggio deve avere una meta e uno scopo. Chi l'ha detto? Io non li ho.
Mi sono posto mille domande, nessuna risposta. I popoli conosciuti non avevano mai nelle loro conoscenza la risposta che cerco.
Ma quale risposta se non riesco a trovare la domanda?

- Ho aspettato. Ho desiderato le sue braccia mille e mille volte. Ed eccolo adesso, proprio adesso che avevo deciso per un altro uomo. Sono confusa adesso. Non mi sento colpevole. Ma non riconosco più l'uomo che amavo. Non so i suoi pensieri, sono rimasta a quello che era vent'anni fa. Niente fra noi, mai un attimo vissuto insieme. Non abbiamo mai condiviso un dolore o una gioia. Io qui a casa da sola, e lui ha avuto altre donne o mi è rimasto fedele?

- Sto guardando oltre il mare. Sento già questo fuoco che riarde dentro di me. Come farò ad andare via adesso? Quale scusa posso trovare?
Intanto devo riappropriarmi del mio regno. Per gli altri uno scoglio, per me la mia sicurezza. Quello che è immutabile dentro di me. Quello che mi darà sempre la forza di andare avanti e cercare. No, guardarmi indietro no, non lo farò mai. Nessun affetto nessun ricordo, mai. Non sono qui proprio per non portare con me ricordi che mi potrebbero far male. Itaca è mia mi appartiene, ma io non appartengo a lei.

- Sono una donna, ho bisogno di riappropriarmi della mia femminilità.
E' qui e già non c'è più. Lo sento che è distante, e come può pensare a me quando non ha mai vissuto con me?
Almeno potessi conoscere qualcosa di quello che ha visto di quello che l'ha tormentato per così tanto tempo. Sensazioni solo sensazioni dentro di me. Non si può conoscere ed amare un uomo con le sensazioni.
La mia vita si è svolta in modo semplice, con una gran forza per affrontare tutto nell'attesa del suo ritorno, del nostro incontro. M'immaginavo lui sulla porta con dietro il sole che metteva in ombra il suo viso.
Io accecata dai raggi, ma la sua figura faceva esplodere dentro di me la gioia l'amore di poterlo riabbracciare e amare ancora.

- Ho sacrificato i miei compagni per il mio egoismo. E chi non lo definirebbe così? Nessuno mai per me è stato così importante fra loro, perchè io potessi scegliere e decidere per un'altra strada. Sono stato definito debole vecchio, magari qualcuno mi avrà anche considerato pazzo. Sì è vero sono tutto questo, per gli altri lo sono. Ma io sono io. Nessuno mai prenderà il mio posto. Perchè non far credere loro di avere ragione? Io posso strisciare nell'ombra, insinuare nella mente degli uomini dubbi, ma posso anche castigarli e schiacciarli nel peggiore dei modi come scarfaggi. Nessun uomo è come me: mi sento, anzi no, sono forte mi sento invincibile, mi sento e sono sopra tutti gli dei. Io che ho sfidato l'Olimpo e sono stato punito da un dio, ma io sono ancora qui. Qui pronto a sfidare chi si metterà davanti a me, a interrompermi la strada a deviarmi dalla direzione che voglio prendere.
Gli dei nella loro ira cieca hanno ucciso i miei compagni, ma io sono vivo. Se sono vivo ci sarà un perchè!

- Ecco adesso ho deciso. Scendo, mi hanno sempre considerata saggia, degna dell'uomo che ho amato per tanti anni, degna del mio sposo. Ma adesso sono solo una donna, una donna stupida che lo metterà di fronte a qualcosa di spiacevole e vedremo cosa succederà, come si comporterà. C'è un uomo occhi chiari molto penetranti, non parla molto, ma quel poco che dice mi intriga. Ora scendo, mi vestirò con le vesti più sensuali che troverò, metterò il mio profumo quello che a lui piaceva, guarderò l'altro con malia, lo sedurrò, userò gesti e parole appena accennati. Davanti a lui, lui che si nasconde negli angoli, ma che mi spia. Mi comporterò semplicemente da donna, una donna che vuole sedurre che vuole piacere. Cosa devo fare per riportarlo a me? Amore amore mio perchè mi hai abbandonato? perchè mi costringi a cercare un altro uomo? perchè non possiamo stare insieme come sarebbe stato giusto se la vita non ti avesse allontanato?

- Mi devo fidare di chi ho lasciato qui vent'anni fa. Potrebbe succedere qualsiasi cosa. Io non ho promesso niente quando sono partito ho impartito solo ordini. Non ho mai saputo se sarei ritornato. Il mio saluto è stato un addio.
Nelle mie parole le mie ultime volontà. Ma non mi sono staccato da chi mi ha nutrito e allevato e mi ha ferito quando sono caduto. La mia Itaca.
Ho un piano, ma nessuno deve capire. Solo Argo il mio cane ha avuto un gesto che poteva tradirmi. Mi sono commosso, ma è stato un attimo. Il mio mantello ha coperto la sua coda. La sua morte è stata il più bel gesto d'amore che avrò mai. Ma anche lui non potrà fermarmi. Il mio cuore è chiuso, chiuso ad ogni atto d'amore. La mia scelta è definitiva. Mi muovo tra quelli che mi hanno amato per così tanto tempo, rimanendo fedeli ad un ricordo, a me solo, ma non posso fermarmi. Le mie azioni sono crudeli, chi mi giudicherà dirà che sono un uomo senza cuore in cerca solo di se stesso e dei propri bisogni. Vista così, è proprio così.

- Ecco sono pronta. Il tempo non è passato sul mio viso, sul mio corpo. Posso ancora piacere e so che tanti uomini mi desiderano. No, non parlo dei ragazzi. Loro sono presi dalla bramosia della voluttà, dalla voglia di impossessarsi di quello che non è loro, il loro è desiderio di diventare il sovrano dell'isola, e di possedermi per offendere il suo ricordo nel popolo, in coloro che l'hanno amato e mai lo hanno tradito.

- Sono pronto, pronto per la vendetta. Ecco i miei nemici che stanno dilapidando le mie ricchezze. Le ancelle ... quante sono rimaste fedeli e quante si sono alleate con chi sta usurpando la mia casa?
No, non posso credere che anche lei mi ha tradito. Cosa ci fa qui in mezzo a questi porci? Ha ceduto? Ha scelto chi dovrà prendere il mio posto?
Cosa succede, cosa sto facendo? No, non posso avere questo pensiero. Pagherà anche lei come loro. Ma adesso sono confuso: è la prima volta dopo tanto tempo. Ero sicuro della sua fedeltà.

- Eccolo lì seduto da una parte, raggomitolato per terra nell'ombra come un accattone. Perchè perchè amore mio, mi costringi a fare tutto questo? Perchè devo costringerti con l'inganno a rivelarti? Perchè non ti fidi di me, perchè mi respingi? Ancora questa sensazione di impotenza, ma peggio ancora questo tuo rifiuto. Non sono rassegnata, lotterò fino in fondo, cercherò scappatoie inganni astuzie. Inventerò trucchi tabocchetti perchè tu capisca che ti amo, che non ho mai smesso. Non lasciarmi ancora te ne prego, non lasciarmi più sola.

- Eccola sta venedo verso di me, che voglia di stringerla di dirle chi sono. Come è possibile che non mi abbia riconosciuto? Lei lei che diceva che mi avrebbe trovato fra mille uomini, lei che mi ha sempre detto che le nostre anime non potevano essere divise. Perchè amore mio perchè sei così lontana?

- Non si fida di me. Il suo pensiero è già lontano, come sempre sono sola. Nessuno mi avrà mai. Nemmeno tu amore mio. Tu che mi stai respingendo, tu che hai tradito la mia fiducia. Non una parola, non un gesto un cenno. Come posso continuare ad amarti? Cosa sono per te?
Ho capito sei qui solo per la vendetta, non sono niente non sono nessuno per te. Io che ti amo più di me stessa che darei la vita per te. Ecco, ecco il suo arco prendetelo e bruciatelo. La mia vendetta è questa.
Tu che mi hai respinto tu che ti sei dimenticato che esisto tu che non mi guardi perchè non ti ricordi più chi sono e cosa ho rappresentato per te.
Non ti voglio più.

- Ma cosa sta facendo? Ha dato ordine di distruggere il mio arco. Non esisto più non esisto più nella sua vita. Se voleva dimenticarmi ha usato l'arma più terribile che ha trovato: cancellare il mio ricordo.
La debolezza di un momento, l'amore che era riafforato è morto per sempre.
ALLORA....io sono Ulisse e lo sarò per sempre.

2 commenti:

  1. Mi viene in mente Antonioni... l'incomunicabilità... la solitudine... i pensieri inutili... per fortuna non sempre è così.

    gg

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  2. L'Amore tradotto in versi. L'Amore...!

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