di Valerio Massimo Manfredi
"Efira, Grecia nordoccidentale. 16 novembre 1973, ore 20
Tremarono improvvisamente le cime degli abeti, le foglie secche delle querce e dei platani ebbero un brivido, ma non c'era un soffio di vento e il mare lontano era freddo e immoto come una lastra di ardesia.
Parve al vecchio studioso che tutto tacesse d'un tratto, il pigolio degli uccelli e l'abbaiare dei cani e anche la voce del fiume, come se le acque lambissero le sponde e le pietre dell'alveo senza toccarle, come se la terra fosse pervasa da un oscuro, subitaneo tremore.
Si passò una mano fra i candidi capelli, fini come seta, si toccò la fronte e cercò dentro di sè il coraggio di affrontare, dopo trent'anni di caparbia, infaticabile ricerca, la vista della meta.
Nessuno avrebbe potuto dividere con lui quel momento. I suoi operai, Yorgo l'ubriacone e Stathis l'attaccabrighe già si allontanavano dopo aver riposto gli attrezzi, con le mani affondate nelle tasche e il bavero rialzato e il rumore delle loro suole sulla ghiaia della strada era il solo nella sera."
TRAMA
Atene, 17 novembre 1973. Un eminente archeologo muore misteriosamente subito dopo aver ritrovato il vaso d'oro di Tiresia. Poche ore più tardi, nei disordini di Piazza del Politecnico, una giovane e bella studentessa viene catturata, stuprata e uccisa dalla polizia sotto gli occhi del fidanzato. Dieci anni dopo una catena di efferati delitti sconvolge la Grecia. Riti annunciati da oscure profezie. Omicidi senza spiegazione per chi non abbia vissuto i giorni della rivolta studentesca e non conosca il segreto del vaso di Tiresia. Con il ritmo incalzante del giallo d'azione, con la seducente magia delle antiche leggende Valerio Manfredi racconta una straordinaria avventura tra passato e presente, tra umanissime passioni e divine suggestioni. Una storia mozzafiato, imprevedibile fino all'ultimo clamoroso colpo di scena.
PERSONALE
Cosa dire di questo romanzo? Le prime cento pagine le ho lette in treno in due ore. Storia appassionante un po' troppo cruda e crudele all'inizio con la descrizione dell'assalto delle polizia greca agli atenei e conseguentemente gli interrogatori che ha dovuto subire chi fu catturato. Storia d'amore e di vendetta. Poi la noia ha cominciato ha prendermi. Il finale per me è diventatao scontato prima della metà del libro. Molto ben descritti i paesaggi, ottima collocazione storica. Ma la fantasia è andata oltre il consentito. Il personaggio che per me è diventato il protagonista, il comandande Bogdanos, mi ricordava ad ogni frase una persona che conosco. E' stato come ripetere un copione imparato a memoria.
Comunque ottima come sempre la trama, Manfredi ha di particolare che riesce a rispettare il lettore senza gravarlo troppo di idee arzigogolate e la lettura è semplice e veloce. Un pregio o un difetto? Lascio a voi il giudizio.
Manfredi si può leggere sempre quando non abbiamo voglia di pensare.
SCHEDA
Genere - Romanzo
Titolo - L'ORACOLO
Autore - Valerio Massimo Manfredi
Editore - Oscar Mondadori
( libro del I anno)
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