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lunedì 23 novembre 2009

IL TIRANNO (libro)


di Massimo Valerio Manfredi

"L'uomo arrivò poco dopo il tramonto quando le ombre cominciavano ad allungarsi sulla città e sul porto. Avanzava a passo svelto portando a tracolla una bisaccia, e si volgeva intorno di tanto in tanto con una certa aria apprensiva. Si fermò nei pressi di un'edicola di Persefonte, e il lume che ardeva davanti all'immagine della dea ne rivelò l'aspetto: i caperlli brizzolati di chi ormai aveva superato la mezza età, il naso dritto e la bocca sottile, gli zigomi alti e le guance scavate, in parte coperte da una barba scura. Lo sgurdo, inquieto e sfuggente, manteneva tuttavia un'espressione di dignità e di contegno che contrastavano con l'aspetto dimesso e con il vestiario consunto, rivelando una condizione elevata anche se decaduta.Imboccò la strada che conduceva al porto orientale e cominciò a scendere verso la darsena, dove erano più numerose le bettole e le osterie frequentate dai marinai, dai commercianti, dagli scaricatori e dai soldati della flotta."

TRAMA

Sicilia, 412 a.C.: comincia il duello infinito fra un uomo e una superpotenza. Duello sferrato a colpi di micidiali macchine da guerra ed eserciti oceanici, lungo cinque guerre e decine di battaglie. La superpotenza è Cartagine, signora dei mari e megalopoli mercantile. L'uomo è Dionisio di Siracusa, combattente intreepido con tre ferree convinzioni:le democrazie sono inefficienti;i cartaginesi sono mortali nemici dell'ellenismo e devono essere sradicati dalla Sicilia;l'unico uomo in grado di condurre a termine una tale impresa è lui.Per realizzare il suo progetto non teme di dannare la propria memoria per i secoli a venire:di essere marchiato a fuoco come "il Tiranno".Ma chi è stato davvero Dionisio? Valerio Massimo Manfredi ne ripercorre la vicenda umana e storica,dando vita a un personaggio potente e indimenticabile.

PERSONALE

Il nostro solito Manfredi!
Riesce sempre a mescolare storia e fantasia. Questo romanzo mi ha dato la risposta ad una serie di domande che mi sono fatta in questi ultimi mesi. Mi ha fatto capire la "solitudine di chi è ai vertici". Il comportamento di chi non può fidarsi di nessuno, nemmeno di un fratello, di come spesso il contrastare un suo comando può portare al fallimento di un'azione perfetta. La sua crescita da soldato a tiranno. Il cambiamento di un uomo che prima ama con tutto se stesso e poi, con la fine crudele del suo amore, si concentra nel suo ruolo fino ad annullare qualsiasi sentimento per perseguire il fine ultimo: la cacciata e la sconfitta dei Cartaginesi dalla sua amata Sicilia.
La sua vita scorre fra decisioni da prendere, sentimenti, l'odio e il rancore di chi non lo vorrebbe a capo dell'esercito. La sua giovane età, eppure già la determinazione di chi ha idee precise sulle azioni da compiere.
Questo romanzo è meno scorrevole degli altri che ho letto, forse per la puntigliosità delle battaglie peraltro descritte minuziosamente. Ma ogni volta che gli eserciti o i gruppi di soldati si muovevano mi davano quasi l'impressione che le distanze enormi per quel tempo si annullasero immediatamente e che la Sicilia fosse racchiusa in pochi centimetri di territorio.
Con Manfredi sto ripassando un po' di storia antica.

SCHEDA
Genere - Romanzo
Titolo - IL TIRANNO
Autore - Valerio Massimo Manfredi
Editore - Oscar Mondadori
( libro del I anno)

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