SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
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mercoledì 11 marzo 2009

Se questi sono uomini... meglio le bestie

Ma davvero che per il Dio denaro dobbiamo autorizzare tutto?
Ma non c'è più dignità?
vedrete che riusciranno a convincere la maggioranza della popolazione che quello che fanno è bene.

BASTA alle atrocità sugli animali in tutti i sensi.

Cacciatori a 16 anni
Ambientalisti in rivolta



ROMA — Anche i cacciatori avranno il loro foglio rosa. E per imbracciare il fucile non dovranno più aspettare la maggiore età, come avviene oggi. Basterà aver compiuto sedici anni, purché a caccia si vada accompagnati da una persona esperta, come il papà, lo zio o un amico più grande. La misura è contenuta del disegno di legge che sarà presentato oggi dal senatore del Popolo della libertà Franco Orsi, appassionato cacciatore. Un testo da tempo allo studio che ora è pronto a fare il primo passo formale nella commissione Ambiente di Palazzo Madama per poi imboccare la lunga strada del dibattito parlamentare.

Come funzionerà il foglio rosa? Chi ha sedici anni potrà provare l'esame di abilitazione all'esercizio venatorio, lo stesso che si fa oggi da maggiorenni per ottenere il patentino. Chi supererà la prova riceverà dalla questura un «attestato di tirocinio». E proprio su questo foglio saranno indicati i nomi degli accompagnatori, tre persone con la licenza da almeno cinque anni. Solo con uno di loro, e con le loro armi, il cacciatore in erba potrà dedicarsi alla sua passione. Ma non potrà né comprare un fucile, né portarlo in giro e nemmeno tenerlo a casa. Una misura che fa gridare all'incostituzionalità Roberto Della Seta, già presidente di Legambiente e oggi senatore del Pd, che nel comitato ristretto del Senato ha tentato di fermare il senatore Orsi: «In Italia — dice Della Seta — a sedici anni non si può guidare la macchina, non si può votare, ma si può prendere il fucile e sparare. Bel messaggio no?». Una norma «pericolosa» anche secondo l'etologa Jane Goodall, che ieri era a Roma per presentare «A ferro e fuoco» il documentario sulla caccia realizzato da Margherita D'Amico. Quella del foglio rosa non è l'unica novità che farà discutere. Anche sulla caccia, come per i controlli sulle banche, saranno coinvolti i prefetti. Se alcune specie diventeranno troppo numerose, come i cinghiali che divorano i raccolti o gli uccelli che mettono a rischio gli aeroporti, saranno loro ad autorizzare i cacciatori ad intervenire con i fucili. C'è poi l'articolo ribattezzato dagli ambientalisti «polenta e osei».
Perché questo nome? Nella caccia da appostamento è possibile utilizzare degli uccellini vivi che, chiusi nelle gabbiette, funzionano da richiamo. Oggi ogni cacciatore ne può portare al massimo 40. Il disegno di legge del senatore Orsi elimina questo tetto ed elimina anche l'anellino sulla zampa necessario per identificarli. Gli ambientalisti temono che questo sia un trucco per infilare in gabbia gli uccellini vivi, spacciarli per esche e poi, una volta a casa, tirare fuori lo spiedo ed usarli come strepitoso condimento per la polenta. La associazioni degli ambientalisti (Legambiente, Wwf e Lipu) hanno creato un gruppo di lavoro per chiedere modifiche al testo. Hanno aderito anche le associazioni degli agricoltori e (sorpresa) una parte delle associazioni dei cacciatori e cioè Arci Caccia, Federcaccia e Italcaccia. «Lì dentro — dice Osvaldo Veneziano, presidente di Arci Caccia — c'è anche la norma che autorizza a sparare sulla neve in aree private. La lepre affonda e io miro senza fatica. Finisce l'etica del cacciatore e si apre alla pura logica di mercato. Anche il mio setter si rifiuterebbe di fare una cosa del genere». Arci Caccia è l'associazione di categoria vicina alla sinistra. Ma nel settore la pensano tutti così? Anche se quasi dimezzati nel corso degli ultimi 25 anni, i cacciatori italiani sono sempre più di 700 mila. Ed è proprio a partire da questo numero che Della Seta dà la sua lettura politica della vicenda: «Questa legge non verrà mai approvata — dice — e non perché il centrodestra non abbia i numeri. No, il punto è che la caccia non è più popolare nell'opinione pubblica italiana. Qui il Pdl cerca solo di grattare qualche voto in vista delle europee e delle amministrative». Grattare qualche voto a chi? Alla sinistra, visto che nelle regioni rosse (Toscana ed Umbria) ci sono ancora tante doppiette, come si diceva una volta. Ma grattare qualcosina anche agli alleati della Lega, che in Veneto e Lombardia tra i cacciatori raccoglie tanti voti, e che i sondaggi spingono sempre più su.

Lorenzo Salvia
11 marzo 2009

martedì 10 marzo 2009

LA MAGLIA DI LANA (PESCE)


PESCE


- Se non volete che l'odore del pesce fritto aleggi sgradevolmente nella vostra cucina, fate macerare il pesce, prima di friggerlo, in aceto aromatizzzato o in succo di limone per una ventina di minuti circa.

- Gli avanzi di pesce possono trasformarsi in un'ottima zuppa di pesce, se vi aggiungete del prezzemolo, delle cipolle e delle verdure avanzate.

- Se le vostre mani puzzano di pesce, lavatele in una soluzione di bicarbonato di sodio (1 cucchiaino ogni decilitro d'acqua), o con aceto alle erbe, oppure fregatele con una fetta di limone. Potete anche lavarle in acqua calda, acidula con il succo di un limone.

PERCHE' QUANDO SI CHIAMA UN TECNICO SI PAGA L'USCITA?

In genere fanno pagare questo compenso gli artigiani e tecnici che vengono chiamati ad intervenire in un appartamento privato o in una ditta (per esempio, i tecnici informatici). Vengono pagati in questo modo il tempo di trasferimento e alcune spese vive che il tecnico deve sostenere per recarsi al domicilio dove presterà il proprio servizio. Quindi si fa un calcolo che varia a seconda della distanza da coprire e che prevede una copertura dei costi per il carburante, eventuali parcheggi, ecopass, pedaggi stradali, ecc.
OBBLIGATORIA.
Quando il consumatore si rivolge ad un artigiano (idraulico, falegname, meccanico, imbianchino, tappeziere, ecc.) inizia un rapporto definito "contratto d'opera", regolato dagli art. 2222 e seguenti del Codice civil.
Il rapporto con l'artigiano è basato sulla fiducia: per questo motivo la legge consente al consumatore di recedere in qualsiasi momento, pagando però all'artigiano il lavoro svolto fino a quel punto. Il costo per la cosiddetta "uscita" è in genere di qualche decina di euro.

IL GIORNO DELLE SCHIFEZZE


(di Lorena B.G.)

Quando nel lontano..., vorreste sapere l'anno vero?
Non ve lo dico!
La mia amica Cristiana ed io decidemmo, finito il liceo classico, di andare a Siena e iscriverci alla facoltà di Farmacia. O almeno lei decise, io mi iscrissi per fare un dispetto a mio padre. Avrei voluto fare Giurisprudenza, me la sentivo nel sangue l' "avvocatura", ma a quel tempo i genitori comandavano ancora ! Mio padre fu categorico...non voglio che diventi l'amante di nessun avvocato!...chissà chi gli aveva messo in testa una cosa del genere!!!!
Se forse un avvocato fosse stato un amico di famiglia, un compare, magari prima sarebbe stato l'amante di mia madre e poi mio, chissà? Se fosse stato un bell'uomo! Se avessi voluto fare carriera...Se....
Ma così andare a lavorare in uno studio e diventare l'amante del "capo"....
Quando si è giovani spesso si commettono ogni genere di cretinate. E quella fu una.
Comunque è andata bene, perchè quella facoltà mi ha permesso poi di diventare erborista e dedicare tutta la mia vita alla natura.
Affittiamo un appartamento, e cominciamo la nostra avventura in compagnia di un'altra amica.
Lontane dalle mamme che cucinavano in maniera sopraffina, mangiavamo tutti i giorni a mensa, sapere cucinare.... zero!
Cristiana era più brava di me: riusciva a fare un uovo al tegamino, io invece....la prima volta che mi lanciai in questa impresa buttai il tegamino !!!!!
Portai a bollore il metallo, spaccai l'uovo, misi il bianco, cioè l'albume, l'olio sopra e poi il tuorlo. Alla fine dopo che diventò tutto nero o meglio carbonizzato, decisi che non era il caso di lavarlo e buttai tutto.
Pesavo 48 kg in breve scesi a 42. Per non morire di fame cominciai a cucinare qualcosa di commestibile e piano piano me la sono cavata.
Decidemmo allora LA GIORNATA DELLE SCHIFEZZE.
Cioè una volta al mese, mangiavamo tutto quello che ci passava per la testa, senza pensare a calorie, gusto o colore.
Uno dei miei piatti preferiti era la pasta "con quello che trovavo"!
Vi do la ricetta se qualcuno ha voglia di provare: penne, pomodoro, cipolla, prosciutto cotto, tuorlo d'uovo fresco, ketchup e maionese. Fate soffriggre la cipolla, poi aggiungete il pomodoro e continuate a cuocere la salsa, quasi alla fine mettete il prosciutto cotto a dadini eterminate ancora per pochi minuti. Scolata la pasta aggiungete tutti gli ingredienti nel piatto e mescolate. Non so quante calorie ingurgitavo, ma la mia coscienza era a posto e anche il mio io interiore.
Domenica scorsa ho portato mia figlia ad una mostra di pasticceria, premetto che sono allergica alla cioccolata, cioè mi viene un mal di testa atroce per due giorni.
Pensavo già al prurito che avrei avuto per tutto il tempo, l'odore che mi avrebbe disgustato, insomma proprio perchè glielo avevo promesso altrimenti sarei andata da un'altra parte.
Entriamo e subito ci accolgono con un cioccolatino...ahi ,mi dico, iniziamo male...per non offendre lo prendo. Da lì in poi ogni stand che abbiamo visitato è stato tutto un mangiare e assaggiare fra cioccolata, dolci torte, pasticcini e vino dolce (la bambina naturalmente niente bevande!) siamo arrivate a metà della mostra che avevamo la nausea non vedevo l'ora di uscire. Mi girava la testa vedevo tutto marrone, le pareti il soffitto le facce anche degli espositori e degli stuarts e delle hostess.
LA GIORNATA DELLE SCHIFEZZE ai tempi dell'università si dimostrò una gita nel parco in confronto a questo safari.
Non ne potevamo più, anche l'odore ci faceva stare male. Siamo uscite e andate a visitare i laboratori che avevano messo sotto una tenda nel giardino.C'era il fior fior dei pasticceri! Rose di pan di spagna, fiori di zucchero, uova di pasqua, ancora zucchero, gelato, sculture in burro,e non so dirvi cos'altro avevano esposto e facevano davanti a noi.
Dopo un po' mia figlia decide di andare via. Bene benissimo!
....Ci sono i mercatini in centro facciamo un giro lì, poi torniamo a casa per pranzo.....
Mi aspettavo il mal di testa, perchè mi comincia subito, il tempo per la cioccolata di andare dalla bocca allo stomaco ed ecco che parte.
Sorpresa, sorpresa !!!!!!
Ero preparata, lo stavo aspettando e poi per due giorni avrei rimpianto la decisione di non assaggiare niente, quando invece eccone un'altra!
Non mi era mai capitato, era la prima volta nella mia vita, mai avuto, sempre sentito gli altri che ne parlavano come una cosa dolorosa.
Che cosa? Un bel mal d'orecchio! A destra terribile ! Mai sentito un dolore così forte.
Non so cosa c'entri con l'allergia alla cioccolata, ma forse era l'orecchio che mi metteva in guardia per la prossima volta: invece di dar retta agli occhi e alla gola, dovevo ascoltare di più la vocina che mi diceva di non toccare niente. LA GIORNATA DELLE SCHIFEZZE la stavo pagando cara, dopo due analgesici ho dovuto prendere un antibiotico per lenire il dolore, il lunedì però sono andata dal dentista!
L'unica nota positiva ho scoperto una carie che non sapevo di avere e ho fatto felice un "povero" dentista che sta già pensando a come spendere i miei soldi!
Alla prossima!

Ogni riferimento..

ARCHEOLOGIA, VENEZIA: RITROVATA DONNA VAMPIRO
E’ questa la recentissima scoperta fatta un’equipe di studiosi guidati da Matteo Borrini, archeologo e antropologo forense dell’Università di Firenze, nell’isola del Lazzaretto Nuovo, istituito nel 1468 come zona di prevenzione dei contagi di peste nella parte nord della laguna di Venezia. La leggenda diventa realtà: è stata ritrovata una "bloofer lady" - così Bram Stoker si riferiva a Lucy nel suo “Dracula” – i cui resti risalgono al Medioevo e presentano i segni caratteristici del rituale che veniva praticato all’epoca per impedire ai vampiri di risorgere.
Tra il 1300 e il 1600, infatti, dilagò una serie di epidemie – tra cui, appunto, la peste – che decimarono la popolazione. Morì infatti una persona su tre. Assieme alla peste era dilagata anche la credenza che i portatori di contagio fossero le donne vampiro, e in particolare appartenenti a un tipo di vampiro, il "nachzeher", termine apparso per la prima volta in Polonia nel 1300 che significava “masticatore di sudario” o “divoratore della notte”. Secondo le credenze medievali, i "nachzeher", una volta deposti nella tomba, erano soliti masticare il loro sudario e, un volta liberatisi di esso, iniziavano a nutrirsi del sangue dei cadaveri degli altri appestati e si rigeneravano finché non erano pronti a uscire dalla tomba come veri e propri vampiri, mentre la conseguenza della loro masticazione sarebbe stata l’ulteriore diffusione dell’epidemia. Questa teoria era stata addirittura ufficializzata nella "Dissertatio historico-philosophica de masticatione mortuorum", che Philuppus Rohr presentò nel 1679 all’Università di Lipsia. Secondo questo teologo protestante, la prova inconfutabile della sepoltura di un vampiro era il ritrovamento di un cadavere intatto, con il ventre gonfio – chiaro segno dei crimini notturni commessi dai bevitori di sangue - e con il sudario masticato e consunto al livello della bocca. Inoltre, chi moriva di peste spesso emetteva anche un rivolo di sangue dalla bocca. Per scongiurare tutto ciò, c’era un solo rimedio: impedire alle non-morte di cibarsi. Il metodo consisteva nel disseppellire il corpo di queste donne, togliere dalla bocca il sudario masticato e sostituirlo con una manciata di terra, una pietra o un mattone, in modo tale da frantumare anche i denti e la mascella. Il teschio ritrovato a Venezia presenta proprio queste caratteristiche.

Secondo Borrini, chiaramente all’epoca le conoscenze delle modificazioni cadaveriche erano limitate al breve periodo successivo al decesso, in cui per circa quattro mesi il corpo si raffredda e si gonfia ma le sue fattezze rimangono pressoché intatte. Le sepolture venivano di solito riaperte dopo molto tempo, quando era rimasto solo lo scheletro, ma durante le epidemie non era raro dover riaprire tombe recenti per deporvi altri morti, e questo comportava il ritrovamento di alcuni cadaveri sepolti in precedenza ma non ancora decomposti.
Per quanto riguarda il sudario leso, poteva essere il risultato della fuoriuscita dalla bocca di gas e di liquidi corporei che consumavano il tessuto.
Probabilmente è proprio questo lo stato in cui si presentò questa donna agli occhi di chi la trovò, la riconobbe come vampiro e fece in modo di neutralizzarla per sempre. Ma chi può dirlo con certezza?

di Paola Forcellini - 07/03/2009 9.15.47

lunedì 9 marzo 2009

IL TAROCCO PER L'ACQUARIO


La sorte ha estratto per te l'arcano: LA TEMPERANZA.
La Lama, raffigura un Angelo ch tiene nelle mani due anfore piene d'acqua, perfettamente uguali.
L'acqua che fuoriesce, non cade a terra, ma scorre in moto perpetuo tra un'anfora e l'altra a ricordare il continuo rinnovarsi della vita e lo scorrere del tempo.

AMORE. Stai vivendo un momento di gran serenità interiore, che ti faciliterà nel comunicare i sentimenti.
Le relazioni neonate e le storie ufficiali si rinsalderanno.

LAVORO E INTERESSI. L'Arcano ti invita alla pazienza e alla valutazione di ciò che dovrai affrontare. Prima di prendere decisioni, analizza i contorni delle situazioni che ti coinvolgeranno, perchè la fretta si rivelerebbe una cattiva consigliera.
Non agire da solo, ma cerca nuove alleanze che ti potranno essere utili.

domenica 8 marzo 2009

Cioccola_TO

LOTTO


LE RUOTE E IL LORO SIGNIFICATO
In un librettino in un bar ho trovato scritto :
____________________________
BARI
guerre, morti, disgrazie, calamità naturali
CAGLIARI
isole, tesori, mare, sole, vacanze, rapimenti, divertimento
FIRENZE
arte, fuoco, inferno, poeti
GENOVA
corna, amanti, gioielli, matrimoni, divorzi
MILANO
giudici, pubblici ministeri, sentenze, tribunali, affari, attentati
NAPOLI
miracoli, apparizioni, anatomia, fisiologia, scienze
PALERMO
naufragi, uragani, omicidi, mafia, acqua
ROMA
clero, politici, autorità istituzionali
TORINO
esorcisti, indemoniati, motori, avvocati, dolci, torri
VENEZIA
fortuna, denaro, debiti, cavalli, carte, gioco

OGGI 8 MARZO

In un oroscopo oggi ho letto " Chi dice donna dice danno!"
E' vero, verissimo!!!!!
Le donne DANNO LA VITA, DANNO SPERANZA, DANNO AMORE e spesso DANNO TUTTE SE STESSE A QUALCUNO CHE NON LO MERITA.

sabato 7 marzo 2009

PERCHE' CREDIAMO IN DIO?


In ogni tempo e in ogni luogo l'uomo ha sempre creduto nell'esistenza di entità soprannaturali. Credere in una o più divinità ha, innanzitutto, la funzione di fornire una cosmologia: un sistema di credenze sull'origine e sulla natura dell'universo e assieme sul senso della vita. La fede risponde, quindi al bisogno di ottenere spiegazioni sul significato dell'esistenza e su ciò che accadrà dopo la morte. Secondo gli antropologi, le religioni hanno anche la funzione di garantire un ordine sociale, stabilendo valori e norme di comportamento valide per tutti. Per l'antropologo e sociologo francese E.Durkheim anche le crimonie e i riti religiosi hanno una funzione sociale: rafforzano i legami fra gli individui e promuovono il senso di solidarietà fra i membri della comunità.
DIO NEL CERVELLO
Il cervello, inoltre, è predisposto per la fede religiosa, poichè essa nasce da precisi meccanismi neurologici. Lo sostengono A.Newberg ed .D'Aquili, dell'Università della Pennsylvania (Usa). Con la tecnica della Spect (Tomografia computerizzata a missione di fotoni singoli), hanno confrontato l'attività di un gruppo di monache francescane in preghiera con quella di un gruppo di buddisti tibetani in meditazione. Concludendo che tutte le esperienze spirituali sono associate agli stessi fenomeni cerebrali e, in particolari, a una disattivazione del lobo parietale superiore (l'area che ci fa percepire i confini del nostro corpo). Ciò può spiegare quel senso di unione con una realtà più vasta (trascendente) che accompagna le esperienze mistiche.

IL TAROCCO PER IL TORO


La sorte ha estratto per te la carta dell'EREMITA.

Questa Lama presenta un vecchio saggio, avvolto in un pesante mantrelo, che avanza nella notte armato di una lanterna e del bastone del pellegrino.
Invita a raccogliersi in solitudine, per guardare nel profondo di sè e ad interrompere, al momento, ogni azione per scegliere la strada da imboccare.

AMORE
Forse hai male interpretato le richieste del partner o sottovalutato le tue frustrazioni o incertezze. Ora giungerà il momento di mettere in chiaro tutto ciò che non va bene dentro e intorno a te.

LAVORO E INTERESSI
Sei di fronte a importanti svolte professionali, ma dovrai fare un esame delle tue profonde intenzioni e reali possibilità. La serietà e la costanza con cui ti applicherai cominceranno presto a darti copiosi frutti: non mollare, anche se ti sentirai solo!

venerdì 6 marzo 2009

DOPO L'8 MARZO ......

( di Lorena B.G.)

Care amiche anticipo di un giorno quella che viene detta LA FESTA DELLE DONNE.

A cosa assisteremo domani? A grandi manifestazioni, cene fra amiche o colleghe, balli festeggiamenti, regali con mimosa. Mi sembra tutto molto commerciale, come è diventato tutto quello che viene proclamato ultimamente "festa".
Abbiamo da festeggiare? Io me lo chiedo e voi?
Cosa dobbiamo festeggiare? Gli stupri che aumentano ogni giorno di più?Gli omicidi in casa da parte di mariti o conviventi? Il mobbing praticato nei posti di lavoro? La discriminazione sessuale che assiste ancora ad una realtà vergognosa, quale? Ai vertici delle Banche, ad esempio, non ci sono DONNE!
Quando andiamo in banca a chiedere un prestito, se un uomo ci fa da garante siamo tutelate, altrimenti siamo a rischio.
In politica c'è voluta una legge che aumentasse le donne presenti in Parlamento altrimenti eravamo come mosche bianche.
Le imprese gestite da donne falliscono il 2,5% in meno di quelle rette da uomini.
Cosa dobbiamo festeggiare, quando ancora assistiamo a pestaggi e costrizioni alla prostituzione?
Quando la condizione meravigliosa della maternità da come risultato il licenziamento.
Quando ancora in un divorzio la parte da tutelare siamo sempre noi?
Quante donne divorziate con sentenza di tribunale esecutiva non ricevono l'assegno di mantenimento, perchè ancora non è stata trovata la formula giusta per costringere ai pagamenti?
Quando in un pranzo ho sentito dire...io mi sono sposato perchè la moglie mi deve fare da serva!...
Ma siamo nel famoso 2009 o all'età della pietra?
Quanto tempo dobbiamo ancora aspettare, perchè la nostra condizione di essere umano sia riconosciuta alla pari di quella di un uomo?
Perchè in un colloquio di lavoro l'esaminatore uomo deve far capire alla candidata carina, che se è "carina" con lui ha più chance di un'altra ?
Perchè esistono ancora paesi dove è in vigore l'infibulazione?
Dove la donna è ancora schiava e soggetta a ogni razza di crudeltà da parte del marito-padrone?
Perchè la donna deve essere ancora considerata come un "animale" inferiore? Perchè la mia intelligenza non può confrontarsi con quella di un uomo? Perchè ci sono club inglesi aperti solo agli uomini e proibiti alle donne?
Perchè quando ho parlato con qualche uomo, sono stata vista solo come un oggetto sessuale e ho dovuto allontanarmi per dimostrare chi sono realmente? Perchè ogni giorno devo scontrarmi con chi vorrebbe solo un'"oca giuliva" che fa le moine e basta?
Non parliamo della caccia alle streghe nel Medioevo, della lapidazione per chi osa cornificare il marito! Ma quante volte il marito può cornificare la moglie?
Scusate i miei sfoghi, ma queste cose mi fanno realmente soffrire.
Rispondetemi sinceramente, quante di voi non hanno mai avuto almeno una volta nella vita il pensiero di essere superiori agli uomini?
Lunedì dopo che avremo festeggiato, cosa ci rimarrà di tutta l'euforia della sera prima? La solita realtà fatta di crudeltà e discriminazioni, di panni da lavare e stirare, di figli da portare a scuola, di case da pulire e la sera?Magari dopo che siamo stanche morte dopo una giornata di lavoro, anche "il nostro dovere coniugale" !!!!
Non voglio regalarvi la mimosa, adesso mi sembra offensiva.
Vi voglio invece donare un altro fiore altrettanto bello e delicato.
Auguri care amiche un bacio

PERCHE' CI PIACCIONO FILM CHE FANNO PIANGERE?


Perchè le lacrime, se provocate da un'emozione (e non, per esempio, da agenti irritanti presenti nell'aria), fanno aumentare la produzione nel cervello di encefaline, sostanze oppioidi che iniscono il dolore e provocano una sensazione piacevole di rilassamento, permettendoci di scaricare la tensione accumulata.

EMOZIONI CONDIVISE

Alla base della facilità con cui si piange guardando un film sembra esserci invece il ruolo potente dei neuroni specchio, speciali cellule cerebrali che si attivano di riflesso quando vediamo qualcuno provare un'emozione, anche se nella funzione scenica. Grazie a queste cellule tendiamo inconsapevolmente a imitare i gesti degli altri e a condividere le loro emozioni (è quello che gli psicologi chiamano "effetto camaleonte"), un meccanismo che si è voluto probabilmente per aiutarci a capire meglio che cosa provano gli individui che abbiamo di fronte e per favorire la comunicazione con i nostri simili.

IL TAROCCO PER I PESCI


La sorte ha estratto pr te l'arcano: L'IMPERATRICE.

Su questa bella Lama, è rafigurata una donna coronata assisa su un trono, un'Imperatrice appunto. Il suo volto giovanile ha un sorriso ieratico, ma non distaccato.
In una mano ha lo scudo nell'altra lo scettro, che rappresentano la protezione e il potere.

AMORE. Questo Arcano è un ottimo presagio, ti annuncia che la tua situazione sentimentale è caratterizzata da stabilità, concretezza e crescita. Puoi fidarti delle tue sensazioni e dei sentimenti di chi ami e guardare con serenità al futuro.

LAVORO E INTERESSI. Ti si preannuncia un periodo molto fertile per la vita professionale, con grandi possibilità di svolte determinanti.
Affidati alle tue capacità di comprensione ed intelligenza, per capire come agire e quali rapporti coltivare.

CAFFE' DOLCE

Il rapper Fabri Fibra nel nuovo brano "Incomprensioni", parla di crisi economica e chiama Berlusconi.
"Vorrei chiedere al presidente del Consiglio: può darmi un consiglio?".

IL MORTAIO

Secondo una ricerca, le mogli rese infelici dai mariti rischiano l'infarto.
Secondo noi, le mogli felici fanno rischiare l'infarto ai mariti.

LO SPECCHIO


(di Lorena B.G.)

NON USCIRE DA TE STESSO.
RIENTRA IN TE STESSO:
NELL'INTIMO DELL'UOMO
RISIEDE LA VERITA'.
(S.Agostino)

Lo specchio riflette la mia immagine.
Sono bella, sono veramente una bella donna. Non so se da giovane ero così, non so giudicare. Ammiratori? Ne ho sempre avuti tanti, ma forse non li sapevo apprezzare.
Il mio fascino si è sprecato, ma adesso è diverso: adesso è il fascino della maturità, di una vita vissuta affrontando tanti problemi, tante delusioni, scelte fatte portando sulle spalle le conseguenze postume.
Cerco sul viso una ruga: è un po' che la cerco, ma ancora non c'è non vuole venire.
Non ci pensa proprio. La mia pelle è liscia, vellutata. Non ho mai fatto niente, non mi trucco nemmeno. Mai usato prodotti per il viso, eppure li vendo da tanti anni li conosco bene e saprei anche scegliere quello giusto, ma sono stata graziata rispetto ad altre donne e per questo uso solo il sapone in crema e basta.
La mattina ho solo una cosa che mi da la carica veramente: posso mettermi la maglietta più bella, avere lo sguardo più luminoso del mondo, ma il mio vero segreto è il profumo.
Senza il mio profumo non mi sento donna, la mia femminilità non esce fuori completamente. La mattina davanti allo specchio è il solito rituale: m'immergo in una nuvola e mi compiaccio di come il mio aspetto acquista forza.
Pensate che una volta era rimasta senza e per tre giorni non trovavo il tempo per comprarlo, anche se vicino a me c'è una grande profumeria che fa orario continuato. Ogni giorno avevo qualcosa da fare. Non avevo tempo per andarci. Ogni ora che passava ero sempre più depressa e più agitata. Alla fine riuscii ad "impadronirmi" della famosa bottiglia, la più grande che avevano. Non potevo rimanere senza, presto.
Telefonai subito all'uomo che amavo, felice di comunicargli che ero riuscita finalmente a rimettermi il mio profumo. Toccavo il cielo con un dito, come se lui fosse davanti a me, come se dopo trecento km fossi arrivata alla stazione e l'avessi lì a portata di braccia per stringerlo forte. Bene tutta l'euforia, la contentezza della notizia si frantumarono di fronte a...perchè hai speso tutti quei soldi? per un profumo? non ti vergogni?....un pugno nello stomaco mi avrebbe fatto meno male.
Telefonai allora ad un amico a Roma e invece lui fu più carino..hai fatto bene a comprarlo, se senti di averne bisogno prendilo e cerca di ricomprarlo prima di finirlo completamente....
Peccato che quelle parole non erano venuta dalla bocca che volevo.
Continuo a guardarmi nello specchio, mi sembra che dietro di me scorrano le figure di tutti gli uomini che ho conosciuto, tutti quelli che ho amato e quelli che mi hanno amato ma che da me hanno avuto solo amicizia. Passano anche quelli senza volto, uomini che non mi hanno dato niente non hanno lasciato nessuna impronta nella mia vita.
Uomini ...mi ricordo il luogo il periodo cosa è successo, se abbiamo mangiato insieme o solo chiaccherato, ma non il volto. E' possibile non ricordarsi il volto, ma avere solo la sensazione che siano scivolati accanto a me?
Lo specchio continua a riflettere la mia immagine, continuo a dire una bella immagine.
Mi ricordo allora la favola di Biancaneve e della Matrigna davanti allo specchio...Specchio specchio delle mie brame, chi è la più bella di tutto il reame?....
Oppure sembro Narciso che si innamorò di sè stesso?
No, questo non può succedere! Troppe volte ho guardato l'altro specchio quello dentro, troppe volte ho trovato lacrime, dolori, delusioni, cattiverie e malvagità. Troppe volte sarei stata tentata di farla finita, quante volte mi sono chiesta perchè tutta questa invidia nei miei confronti. Il mio io, dentro, invece è pieno di rughe, è vecchio, è stanco.
Ogni giorno mi chiedo cosa mi fa andare avanti, cosa mi fa reagire e continuare come se nulla fosse successo.
Ho sempre cercato l'amore, ma in cambio ho avuto solo superficialità.
Così tanta che quando due mesi fa ho lasciato l'uomo che amavo e dopo che gli avevo abbondantemente spiegato cosa aveva fatto che non andava, ho avuto come risposta che aveva un brutto periodo. Avevo in mano emails e sms che lui aveva mandato, non a me! Ma che risposta del cavolo mi aveva dato?
L'ho lasciato allora dicendogli che se lui voleva stare e avere come amiche due putt... non poteva avere me. Tutto sembrava risolto e invece eccolo nuovamente all'attacco nella parte della vittima. Oggi chiusura e spero completa e gli ho ridetto nuovamente la stessa cosa ...Non fare la parte della vittima con me, IO NON SONO UNA DELLE TUE PUTT....
Il mio volto quello interno, quello pieno di rughe oggi ne ha una in più.
Lo specchio davanti a me invece continua a riflettere un'immagine sorridente, bella bocca, bel sorriso, capelli biondi, viso bellissimo giovane senza rughe.

giovedì 5 marzo 2009

Val Calanna


Era il 1979, allora esisteva ancora una valle sull’Etna, per gli abitanti di Zafferana Etnea, quel nome dice ancora tanto.
Sotto il Monte Calanna esisteva la valle omonima, fertilissima con sorgive d’acqua, quasi una beffa per un paese che ha avuto l’acqua razionata per decenni,
Lasciai la vecchia R6 nel piazzale da dove iniziava il sentiero che tra muri a secco e ginestre fiorite saliva alla valle.
Lo zaino militare allacciato e il tascapane a tracollo in cui era avvolto in un sacco di iuta “u bummulu” ancora vuoto ma che già mi sentivo il sapore dell’acqua che da li a una mezzora avrei bevuto fuoruscita dal forellino tenuto chiuso da una frasca di ferula, quanti sapori si perdono? E questo è uno di quelli, come fai a descrivere il sapore dell’acqua di sorgiva che è stata dentro u bummulu, come il sapore del coniglio selvatico che speravo di mangiare quella sera, cotto alla brace lentamente per un paio di ore con braci di castagno e frasche secche di macchia odorosissima, certo un po’ di vino ci sarebbe stato da Dio ma quella era una vacanza per lo spirito non per il corpo.
Arrivato all’ultima salita rallentai il passo per godermi la vista improvvisa un leggero vento mi portava i profumi della valle e appena misi il piede nel costone un silenzio assordante mi avvolse, durò pochissimo ma come le cose improvvise ti colpiscono dentro e ti restano per sempre, prima il canto cauto di un pettirosso, seguito dal fresco e gioioso suono dell’usignolo e poi tutti gli altri in un concerto che fa da sottofondo alla vera vita.
Oltrepassai i frutteti e mi diressi a Nord verso la bolla sorgiva li c’era una “casedda” diroccata che utilizzavo come accampamento.
Poste le poche cose preparai la trappola per il coniglio, la piazzai ad alcuni centinai di metri tra i rovi, lì dove si innalzava il muro della colata lavica, di quale anno?
Poi andai a riempire u bummulu e seduto su uno sgabello di ferula bevvi dal filo d’acqua che da esso fuoriusciva, vera acqua della vita.
Raccolsi la legna e le frasche sia per la notte che per la cottura,era un’azione di buon augurio altre volte avevo passato la serata con un po’ di pane e qualche frutto preso dagli alberi do Zu’Stranu.
Apri lo zaino e tirai fuori il sacco a pelo lo stesi e con la con la coperta messa su mi addormentai.
Un canto di un cardellino vicino quasi all’orecchio mi svegliò, mi stiracchiai, un sorso d’acqua e mi avviai verso la trappola, non c’è bisogno di vedere per sapere se il tuo trucco abbia avuto successo lo senti ancor prima di vedere.
Nella trappola c’era un coniglio, un saittuni grigio che cercava in tutti i modi di liberarsi, lo presi per le orecchie e poi per i piedi lo uccisi così come avevo imparato dal nonno, un colpo secco dietro la nuca, lo pulì scuoiandolo utilizzando il fil di ferro un ramo d’albero e il mio coltello a serramanico.
Queste azioni venivano fatte non senza un ringraziamento e un rispetto per l’animale morto, mio nonno mi spiego come si dovesse omaggiare l’essere che con la sua morte ci dava il cibo, non parole o azioni ma stato d’animo e silenzio, solo il silenzio è la vera musica di rispetto per la morte.

CROSTINI DI CAVOLO NERO


INGREDIENTI PER 4 PERSONE:
° 4 mazzetti di cavolo nero
° pane casalingo
° olio di oliva
° sale
° 1 spicchio d'aglio
° pepe nero

Pulire e lavare il cavolo, poi metteteli a cuocere per circa un'oretta in una pentola con acqua bollente e salata.
Nel frattempo tagliate le fette di pane grandi come tutto il pane (ogni fetta deve avere la crosta tutt'intorno) quindi abbrustolitele e poi strofinatele con uno spicchio d'aglio.

Tuffate le fette di pane velocemente nell' acqua di cottura il cavolo, accomodatele su un vassoio e sopra ognuna appoggiateci un po' di cavolo cotto a puntino.
Salate, condite con abbondante olio e macinateci sopra un po' di pepe.

E' un pietanza squisita che noi usiamo come primo piatto.
Le fette di pane con il cavolo nero sono l'alternativa invernale alla panzanella estiva: entrambi sono piatti piuttosto semplici rustici, fatti con pane e verdure. La panzanella però è di moda, le fette con il cavolo nero ancora no (almeno per ora).

IL TAROCCO PER L'ARIETE


La sorte ha estratto per te l'arcano : LE STELLE.

Questo lama raffigura una giovane donna, nuda come Eva, nel giardino dell'Eden prima del peccato originale, nuda come la verità. Ha in mano due vasi, da cui esce acqua che cade in un fiume.

E' simbolo di nascità, di novità.

Nel cielo brillano sette stelle piccole e una più grande, che rappresenta l'astro protettivo di ciascuno di noi.

AMORE. Hai davanti a te un periodo d'armonia e sicurezza.
Se sei innamorato, certamente sarai ricambiato con lealtà. Se sei in attesa di un nuovo amore, guarda con ottimismo al prossimo futuro.

LAVORO E INTERESSI. Attraversi un momento di grande creatività, segui la voce interiore e apriti alle strategie più moderne. E' un momento in cui dovrai progettare investimenti, per raccogliere successi.