SOLO QUELLI CHE SONO COSI' FOLLI DA PENSARE DI CAMBIARE IL MONDO, LO CAMBIANO DAVVERO (A.Einstein)

PER TUTTI
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domenica 30 novembre 2008

OROSCOPO 2009 SAGITTARIO




Buon giorno a tutti e buona settimana!
In Toscana piove, ho mia figlia con un po' di febbre e raffreddore. Sono a casa a tenerle compagnia.
Bacio

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Sagittario - Nati dal 22 Novembre al 21 Dicembre



Giove, dal 15 Gennaio, inizierà il suo transito nell'alleato Acquario, vostro Terzo settore astrologico, inizierete quindi l'anno con grinta ed entusiasmo, recuperando la voglia di rimettervi in gioco, in tutti i settori dell'esistenza.
Sentendovi sicuri di voi stessi e delle vostre capacità, non farete fatica ad usare a piene mani, quelle che sono da tutti riconosciute come le vostre qualità migliori: ottimismo e allegria. Sicuramente, arrivate da un lungo e difficile periodo costellato da frustrazioni, amarezze, delusioni o, per i più fortunati, da cambiamenti destabilizzanti. Ora, ricchi delle esperienze accumulate, rinvigoriti dagli spostamenti astrali favorevoli, vi getterete anima e corpo alla conquista di ciò che v'interessa. Fate chiarezza dentro e fuori di voi e prendete le decisioni non più rimandabili per la vita sentimentale.
Puntate sui mesi di Febbraio e Marzo con Venere e Marte generosi, per capire se la storia d'amore in cui siete coinvolti sia ciò che desiderate, con le stelle a favore, riuscirete facilmente a cancellare ogni turbamento o incomprensione che abbia fatto vacillare voi o il partner.
Altro mese eclatante sotto i vari punti di vista sarà Maggio, durante il bel mese delle rose, vi muoverete tra corteggiatori assidui e fervidi ammiratori e sostenitori delle vostre iniziative professionali, originali quanto appropriate. Attenzione durente i mesi estivi a non asagerare con le pretese e a non cadere nella rete di furbastri. Spettacolare l'ultimo trimestre, con Saturno che inizierà a illuminare l'amico segno della Bilancia e Marte in Leone, fino ai primi di Giuno del 2010. I risultati raggiunti non saranno effimeri, ma il muro portante di un roseo futuro.

SAGGEZZA ???

Per una scodella d’acqua,
rendi un pasto abbondante;
per un saluto gentile,
prostrati a terra con zelo;
per un semplice soldo,
ripaga con oro;
se ti salvano la vita,
non risparmiare la tua.
Così parole e azione del saggio riverisci;
per ogni piccolo servizio,
dà un compenso dieci volte maggiore:
Chi è davvero nobile,
conosce tutti come uno solo
e rende con gioia bene per male.


Questi versi di Gajarati furono il principio ispiratore, la linea guida del pensiero e dell'opera del Mahatma Gandhi.

MINESTRA DI FARRO


Ingredienti per 6 persone:
- g 600 fagioli cannellini secchi
- g 300 farro
- 5 spicchi d'aglio
- 1 rametto di salvia
- 2 rametti di rosmarino
- g 100 pancetta di maiale
- 2 cucchiai di conserva di pomodoro
- olio d'oliva
- sale
- pepe da macinare

Per preparare questa minestra, piatto tradizionale della Lucchesia (Toscana), è necessario mettere in bagno in acqua fredda i fagioli e il farro, in due recipienti diversi, per un' intera nottata. L'indomani far cuocere i fagioli in abbondante acqua fredda (non quella dell'ammollo) con due spicchi d'aglio, la salvia e il sale quanto basta. Preparare un soffritto con quattro cucchiai d'olio, l'aglio (con la buccia), leggermente schiacciato, il rosmarino e la pancetta tritata.
Non appena l'aglio sarà rosolato, unire la conserva, l'acqua di cottura dei fagioli e i fagioli, dopo averli passati.
Quando la minestra comincia a bollire, togliere il rosmarino e l'aglio ed aggiungere il farro sgocciolato; far cuocere per circa due ore, senza coprire la pentola e mescolando di tanto in tanto. A cottura ultimata servire con pepe macinato di fresco e olio di frantoio a piacere.

sabato 29 novembre 2008

IL MORTAIO



Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti, ed io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare.


Bertolt Brecht

NEVE


Sta piovendo. Dalla finestra vedo i tetti che si stanno bagnando piano piano.
Il telefono !...Ciao tesoro come stai?...cosa? vuoi che venga da te?... C'è tanta neve, che bello ...si va bene parto domani.
Sono in treno sto andando nel Nord Italia sulle Alpi.
Perchè? ma perchè un mio amico mi ha invitato qualche giorno da lui.
Arrivo ad Aosta, eccolo è lì che mi sta aspettando.
Bello bellissimo, un vero atleta.
E' stato campione di sci qualche anno fa, adesso fa il maestro di sci.
Gambe da bronzo di Riace, spalle da Discobolo, mani forti e possenti, pizzetto rossiccio (io mi diverto a chiamarlo "pinzetto" e lui si mette a ridere).
Per strada mi mette la mano sulla coscia, rido, mi fa una carezza.
Siamo felici è tanto che non ci vediamo. E' bello! continuo a dirlo, fra noi un rapporto stupendo.
Ci amiamo eppure riusciamo a stare lontani. I nostri cuori sono sempre in sintonia. Anche l'anno scorso andò in Perù alcuni mesi, ci sentivamo poco eppure il mio cuore sapeva che l'amore era intatto e anche se aveva altre donne... ero Io sempre la sua unica donna.
Arriviamo a casa. Nel giardino i rami degli alberi coperti dai ghiaccioli.
...Hai cambiato la disposizione del salotto, è meglio! si vede di più il camino...
La camera, "la nostra camera" ci piace chiamarla così.
Quante donne sono passate da lì?
...Perchè cominci a farti domande stupide?... Abbiamo detto che l'amore fra noi è diverso da quello che abbiamo con altri. Solo il nostro è importante !
Il tarlo però comincia a rodermi, anche se sto zitta.
E' tanto che non stiamo insieme, finiamo subito a letto.
Staccarci è difficile. Abbracciati sotto le coperte cominciamo a parlare: quante cose, quanti desideri non possiamo realizzare.
E' una scelta la nostra quella di rimanere divisi, l'abbiamo deciso insieme ed eravamo daccordo.
Eravamo... le cose adesso stanno cambiando. Sono io che sto cambiando.
No, anche lui sente la stessa voglia di stare più vicini, continuiamo a ripetere che va bene così che un legame come il nostro lontano durerà di più.
Le lacrime cominciano a farsi strada, la voce si strozza non riesco più a parlare, mi alzo vado in bagno. Non posso mettermi a fare la stupida non voglio perderlo!
Perchè questa neve mi rende così triste?
...dai vestiti usciamo, facciamo a palle di neve...
Sembra un bambino, è felice. Per un attimo lo sono anch'io, dimentico quanto tempo siamo stati lontani, quante volte al telefono abbiamo detto..mi manchi da morire...vorrei averti qui con me!...
Non ce la faccio più, gli corro vicino e lo abbraccio forte.
La sera a cena mangiamo poco. Stiamo insieme tre giorni.
La scuola di sci ha bisogno del suo "capo", cominciano a chiamarlo.
...vengo vengo, voi andate avanti come sempre, sapete cosa dovete fare...io?...ho da fare ancora qualche giorno...
Perchè questa volta è così difficile staccarsi?
I baci mi sembrano diversi, le carezze, le nostre mani che si stringono e si cercano. C'è più passione, più amore, più voglia di non staccarsi,di non lasciarsi.
Come mai? Come mai tutti e due questa volta siamo diversi?
Il nostro dirsi ..ti amo.. è più musicale, più dolce, più passionale.
Arriva il giorno della partenza...non ce la faccio, non ce la faccio a dirti ciao.
Vorrei che il tempo si fermasse, che le tue braccia mi stringessero forte e non mi lasciassero andare via, che tu mi chiedessi di rimanere con te per sempre. Vorrei vorrei vorrei...
Allora... ciao alla prossima... fa buon viaggio, ci sentiamo appena arrivi ...
Salgo sul treno sistemo la valigia, lo saluto dal finestrino.
Le montagne, le bellissime montagne della Valle d'Aosta non mi sono sembrate mai così tristi come oggi.
Non so quanto tempo è passato, ho la testa vuota. Devo scendere sono a Pisa devo cambiare. Scendo dal treno per aspettare la coincidenza.
...mi scusi... hai bisogno d'aiuto?..mi giro è lui! è lì come? come è successo?...
...quando ti ho visto andare via, non ho capito più niente, non volevo stare ancora lontano da te... non più! nemmeno per un minuto...ho preso la macchina e ho corso come un pazzo per raggiungerti...
Le lacrime le lacrime che avevo trattenuto fino a quel momento eccole stanno uscendo, sono le ultime! non ci saranno più.

MEDICINE: SENZA FOTOCOPIA LA DETRAZIONE E' A RISCHIO

Sul Sole 24ore di lunedì 24 Novembre 2008 n.93 ho trovato anche questo:

"E' possibile detrarre le spese sostenute per l'acquisto di medicinali senza aver fotocopiato la ricetta? preciso che lo scontrino fiscale della farmacia riporta il codice fiscale del contribuente."
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In assenza di nuovi chiarimenti da parte dell'amministrazione finanziaria è tuttora consigliabile far riferimento alla circolare 17/E del 3 maggio 2005 (al paragrafo 3) dell'Agenzia delle Entrate nella quale è previsto che "in mancanza della fotocopia della ricetta non è possibile fruire della detrazione". Peraltro, anche le istruzioni per la compilazione della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche (pagina 103 del Modello Unico persone fisiche/2008) confermano che "la documentazione della spesa sostenuta per i ticket potrà essere costituita alla fotocopia della ricetta rilasciata dal medico di base in un unico esemplare corredata dallo scontrino fiscale rilasciato dalla farmacia, corrispondente all'importo del ticket."

SCONTRINI IN FARMACIA

Nel 2008 sono entrate in vigore le nuove regole per la redazione degli scontrini della farmacia. Per poter detrarre le spese sostenute per i medicinali nella dichiarazione dei redditi dell'anno prossimo, occorre munirsi dello scontrino chiamato "parlante". Quest'ultimo deve indicare natura ("farmaco" o "medicinale"), qualità (tipo di farmaco), quantità (per esempio, numero di compresse nella scatola) e prezzo dei prodotti, oltre al codice fiscale del destinatario del farmaco.
ATTENZIONE, però: le farmacie non hanno l'obbligo di emettere lo scontrino parlante, che deve quindi essere esplicitamente richiesto all'acquirente dei medicinali
Oltre a ricordarci di chiederlo, dobbiamo portare il codice fiscale o la tessera sanitaria della persona destinataria del farmaco.
In caso di familiari a carico, vi suggeriamo di far indicare comunque i loro codice fiscale sullo scontrino.
(SOLDI & DIRITTI n.99 marzo 2008)

OROSCOPO 2009 PESCI

Non so come la pensate Voi, ma a me succede sempre di avere una rabbia quando viene letto l'oroscopo. RABBIA!!! per cosa? perchè chi è uno degli ultimi segni è sempre ultimo e deve sorbirsi prima tutti gli altri.
Non voglio contestare niente, l'Oroscopo è fatto così e deve avere le sue regole, ma io voglio rivoluzionare tutto. Quindi ho deciso che non scriverò in ordine i Segni Zodiacali, ma li prenderò uno in qua e uno in là e se chi era la primo posto si troverà all'ultimo, mi dispiace, ma io sono fatta così per la par condicio tutti devono essere uguali.

Nel paesino di montagna dove ho la casa si racconta una storiellina molto carina...
Una mamma disperata per avere un figliolo che ne combinava di tutti i colori, un giorno ebbe l'ardire di dire ...se tornassi indietro ne vorrei uno diverso, non ti vorrei più, se potessi ti cambierei...e così via ..alla fine questo monello con la sfrontatezza di tutti i monelli che sanno che le cose non possono cambiare le rispose semplicemente.....ORMAI TU M' HA (cioè ORMAI TU MI HAI e non mi puoi cambiare!)

Meditate gente meditate...ORMAI VOI M'HA... e mi dovete tenere!!!!!!!!!!!
Ciao, un bacio a tutti vi voglio bene

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PESCI - Nati dal 19 Febbraio al 20 marzo


Parecchie sono le novità astrologiche che vi toccheranno da vicino nel 2009. E' quasi impossibile fare una scaletta di quelle più rilevanti, perchè ciascuna con modalità diverse vi porterà sostanziali cambiamenti. Plutone che vi ha avversato, per circa 16 anni inizierà il suo cammino in Capricorno, segno alleato, da cui uscirà Giove il 5 Gennaio. Plutone, lo sottolineo, è un pianeta che lavora nel profondo e dato il suo transito lunghissimo, porta mutamenti lenti quanto radicali della personalità.
I primi a risentirne gli effetti saranno i nativi in Febbraio, già liberatesi dall'opposizione di Saturno, che fino ad Ottobre sarà in Vergine, per poi spostarsi in Bilancia.
Anno dinamico e più concreto del precedente, sia per la vita affettiva, sia per quella professionale, grazie al lunghissimo transito di Venere in Ariete, che vi accompagnerà fino ai primi di Giugno.
Raccogliete le idee ed abbandonate quella vostra adorata pigrizia, che combinata al fatalismo, vi vede troppo volte passivi spettatori dell'esistenza, piuttosto che attivi fautori del vostro destino. Ora le solite lacrimucce o le scuse fantasiose dietro cui vi nascondete, per evitare scelte o prese di posizione, andranno bandite per agevolare l'energia planetaria che vi vorrà determinati e convinti.
Partite con il piede giusto fin dal primo mese dell'anno e spingete a fondo per realizzare quanto era bloccato nei periodi precedenti, il partner si sentirà sollevato da certi pesi ed inevitabilmente sarà più affettuoso e presente.
Il mese più delicato sarà Luglio, in cui prevarranno capricci ed incomprensioni facilmente risolvibili.
Lavoro ed economia in decisa e costante ripresa, con picchi di vera fortuna nel primo ed ultimo trimestre.

venerdì 28 novembre 2008

FREDDURA (co' 'sto freddo!!!)


Gli italiani quando sono in due si confidano segreti, tre fanno considerazioni filosofiche, quattro giocano a scopa, cinque a poker, sei parlano di calcio, sette fondano un partito del quale aspirano tutti segretamente alla presidenza, otto formano un coro di montagna.

AMARE SENZA FINE


Vi riporterò prima qualche pagina di un libro che ho ritrovato nelle mie librerie in casa, fra le centinaia di libri che ho letto. Poi vi dirò di cosa si tratta, vi avverto subito che il titolo è al femminile, ma a me è capitato di conoscere uomini con lo stesso problema e quindi consiglio anche a loro di leggerlo .
Buona lettura !
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1° PARTE

Quando essere innamorate significa soffrire, stiamo amando troppo. Quando nella maggior parte delle nostre conversazioni con le amiche intime stiamo parlando di lui, dei suoi problemi, di quello che pensa, dei suoi sentimenti, stiamo amando troppo.
Quando giustifichiamo i suoi malumori, il suo cattivo carattere, la sua indifferenza, o li consideriamo conseguenza di un'infanzia infelice e cerchiamo di diventare la sua terapista, stiamo amando troppo.
Quando leggiamo un saggio divulgativo di psicoanalisi e sottolineamo tutti i passaggi che potrebbero aiutare lui, stiamo amando troppo.
Quando non ci piacciono il suo carattere, il suo modo di pensare e il suo comportamento, ma ci adattiamo pensando che se noi saremo abbastanza attraenti e affettuose lui vorrà cambiare per amore nostro, stiamo amando troppo.
Quando la relazione con lui mette a repentaglio il nostro benessere emotivo, e forse anche la nostra salute e la nostra sicurezza, stiamo decisamente amando troppo.
A dispetto di tutta la sofferenza e l'insoddisfazione che comporta, amare troppo è un'esperienza tanto comune per molte donne che quasi siamo convinte che una relazione intima debba essere fatta così. Quasi tutte abbiamo amato troppo almeno una volta, e per molte di noi questo è stato un tema ricorrente di tutta la vita. Alcune si sono lasciate ossessionare tanto dal pensiero del loro partner e della loro relazione, da riuscire appena a sopravvivere. In questo libro analizzeremo a fondo le ragioni per cui tante donne in cerca di qualcuno che voglia amarle, sembrano invece destinate inevitabilmente a trovare dei partners pericolosi e incapaci di affetto. E analizzeremo perchè, anche dopo aver capito che una relazione non soddisfa i nostri bisogni, abbiamo tanta difficoltà a romperla. Vedremo che "amare" diventa "amare troppo" quando abbiamo un partner incompatibile con i nostri sentimenti, che non si cura di noi, o non è disponibile, eppure non riusciamo a lasciarlo: in realtà lo desideriamo, ne abbiamo bisogno sempre di più. Arriveremo a capire come il nostro desiderio di amore, il nostro struggimento, il nostro stesso amare diventa dedizione, una specie di droga.
Droga è una parola che fa paura. Evoca immagini di persone dedite all'eroina che si conficcano gli aghi nelle braccia e che stanno avviandosi verso l'autodistruzione. E' una parola che non ci piace e non vogliamo applicarla al nostro modo di comportarci agli uomini: ma molte di noi sono state "drogate" da un uomo e, come tutti i drogati, hanno bisogno di capire e ammettere la gravità del problema prima di cominciare a curarsi e a liberarsene.